Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
PROGRAMMA POLITICO
Scopri le ultime news
10 Marzo 2021
Finco (LV): «Nuove tratte ferroviarie Bassano – Vicenza: un ulteriore passo per rendere il nostro territorio sempre più connesso alle grandi infrastrutture»
Venezia, 10 marzo 2021 - «L’arricchimento della linea ferroviaria Bassano – Vicenza annunciata ieri dal presidente della Regione Luca Zaia e dal vicepresidente Elisa De Berti è un’ottima notizia per il nostro territorio, una dimostrazione dell’attenzione dimostrata da questa amministrazione regionale per il Vicentino grazie a un grande lavoro di squadra, alla disponibilità di Trenitalia, e all’attenzione per le nuove infrastrutture. In questo modo sarà l’occasione per Vicenza e Bassano di creare nuovi collegamenti tra loro e con l’alta velocità, e dare vita a nuovi progetti di sviluppo del territorio condivisi». Nicola Finco (LV), vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, commenta con soddisfazione l’annuncio che, dal prossimo settembre, saranno istituite nuove corse ferroviarie tra Bassano e il capoluogo Vicenza. «Dopo il restyling della stazione ferroviaria di Bassano dello scorso anno, l’elettrificazione della tratta Camposampiero – Bassano e l’inserimento di nuovi convogli elettrici, il prossimo passo sarà anche puntare verso nord con l’elettrificazione totale della linea Bassano - Trento. Tutto questo si inserisce nel progetto più ampio dell’agevolare l’uso dei mezzi pubblici, favorendo l’interscambio, e della realizzazione di un nuovo modo di viaggiare e vivere il territorio, con la realizzazione di piste ciclabili che potranno favorire un turismo lento e di qualità all’aria aperta anche alla luce delle nuove esigenze sanitarie create dalla pandemia. Questo aiuterà i nostri giovani nel lavoro e negli spostamenti e permetterà anche a molti pendolari di abbandonare gradualmente l’automobile in favore di mezzi di trasporto più green, nell’ottica di un Veneto sempre più connesso e in linea con le indicazioni dell’Agenda 2030 dell’Onu per uno sviluppo sostenibile».  
10 Marzo 2021
Politica – Sandonà (ZP): “Tolta l’immunità all’eurodeputato catalano Puigdemont: passo falso dell’Europa”
Venezia, 9 marzo 2021 - “Nel silenzio pressoché generalizzato da parte dei media, dal Parlamento Europeo è giunta l’eco del voto che ha tolto l'immunità parlamentare a tre eurodeputati catalani indipendentisti, Carles Puigdemont, Antoni Comin e Clara Ponsatì Obiols”. Lo ricorda in una nota il Consigliere regionale Luciano Sandonà (Zaia Presidente) che aggiunge: “I tre si erano battuti per l’indipendenza della Catalogna scegliendo una via che aveva portato nel 2017 alla celebrazione di un referendum che il governo spagnolo non ha mai riconosciuto. E oggi invito l’Unione Europea a rivedere la propria posizione rispetto a una decisione che va in direzione opposta a un principio fondante come quello della libertà di espressione. Esprimo solidarietà piena ai deputati della Catalogna: il voto dell’Europarlamento mina severamente la credibilità di un’Europa intesa come focolare delle libertà e crea un precedente pericoloso per la democrazia negli stati europei. Ricordiamoci infatti che i catalani hanno già visto i propri rappresentanti nella condizione di prigionieri politici: gli ideali non si combattono nelle aule dei tribunali, esponendo quegli ideali a condanne politiche che hanno il retrogusto amaro dei regimi che credevamo consegnati alla storia del Novecento”. “Il luogo delle idee è quello della democrazia - conclude Sandonà – in nome del principio di autodeterminazione dei popoli che dovrebbe essere sempre garantito nell’Europa delle libertà e dei diritti”.
10 Marzo 2021
Non autosufficienza – «Brescacin (ZP): La Regione è vicina ai disabili e alle loro famiglie. Il Governo ha fatto la legge senza però provvederne la copertura economica, facendo così ricadere sui Comuni il pagamento delle rette alberghiere»
Venezia, 09 marzo 2021 - «Facile, per la consigliera Bigon, dire che la Regione deve aiutare economicamente i Comuni a restituire alle famiglie di persone disabili la quota della retta alberghiera pagata. Sappiamo che la retta alberghiera per gli ospiti delle strutture residenziali viene coperta dalle famiglie e dai Comuni. Così come sappiamo che, dopo le sentenze del Consiglio di Stato, le famiglie potranno chiedere alle amministrazioni comunali la restituzione delle somme versate da loro negli ultimi quattro anni, corrispondenti all'indennità di accompagnamento e alle pensioni invalidità che servono a garantire un aiuto alle famiglie che accudiscono un disabile o una persona non autosufficiente a far fronte a una serie di spese per la cura della persona. Questo problema merita la nostra piena disponibilità ed è nostro dovere di amministratori aiutare il più possibile i cittadini più fragili e le loro famiglie.  Evidentemente però la collega non sa, o non ricorda, che nel 2016 è stato il Governo a prevedere che nel calcolo dell’Isee non si tenesse conto dell’indennità di accompagnamento e della pensione di invalidità per stabilire la compartecipazione della persona non autosufficiente o disabile ospitata nelle strutture residenziali. Il problema che si è creato con la legge del 2016 è dovuto al fatto che non sia stata calcolata la necessaria copertura finanziaria, prevedendo anzi l’obbligo di non far discendere alcun nuovo onere ai bilanci pubblici. Di fatto, quindi, è stata Roma a scaricare i costi sui Comuni. Non è quindi fattibile chiedere che sia la Regione a farsi carico di un disagio creato a livello centrale ai Comuni». Sonia Brescacin (ZP), Presidente della Quinta commissione consiliare Sanità e Sociale, risponde così alla consigliera del PD Bigon. «In Quinta commissione stiamo ragionando su una tematica che è molto delicata, che investe le persone disabili e le loro famiglie, sia quelle che affidano i propri cari in strutture residenziali che quelle che li accudiscono a casa. Tutti loro meritano rispetto e la nostra massima attenzione».
9 Marzo 2021
Matrimoni e cerimonie – Cestari (LV): «Il Governo aumenti i sostegni e aiuti questo settore economico così importante per favorire la ripresa del mondo del wedding»
Venezia, 9 marzo 2021 - «Troppe volte, quando si parla genericamente del settore matrimoni e cerimonie, si utilizzano termini superficiali, come se si stesse parlando di un mondo frivolo e di poca importanza. In realtà si tratta di un comparto che, in Veneto, ricopre una percentuale considerevole del Pil regionale e attorno a cui ruotano commercio al dettaglio di abbigliamento, fiori, oggettistica e bomboniere, ma anche acconciatori e trattamenti estetici, fotografi, servizi di ristorazione e catering e agenzie di viaggio e turismo. La Regione del Veneto ha inserito queste attività nel bando da oltre 18 milioni di euro di ristori, la cui gestione è affidata a Unioncamere. Dal Governo però fino ad ora sono stati ancora troppo pochi i ristori introdotti. Insieme alla collega Simona Bisaglia (ZP), ho presentato una mozione per chiedere alla Giunta regionale del Veneto di farsi portavoce presso il Governo affinché estenda la platea dei beneficiari dei ristori ed estenda la portata delle misure di sostegno». Ad annunciarlo è Laura Cestari, consigliere regionale del Gruppo Liga Veneta per Salvini premier. «Per assurdo fino ad ora gli organizzatori di eventi e cerimonie, tra cui i wedding planner, sono stati completamente esclusi dai ristori nazionali. Il loro codice Ateco infatti non figurava nell’elenco dei fortunati ammessi al sostegno economico. Molti rappresentanti del settore mi hanno contattato per far presente la loro situazione. Teniamo conto, infatti, che stando ai dati Istat nei primi 10 mesi del 2020 il 50,3% dei matrimoni sono stati annullati, con una grave perdita per tutto il settore. Questo significa che molte attività che avevano già organizzato il lavoro in vista di un evento, come le boutique di abiti da sposa che avevano già messo le sarte al lavoro, sono rimaste senza entrate per quasi un anno. Con l’avvicinarsi di una nuova stagione di matrimoni, questo settore ha bisogno di tutto il sostegno possibile. Il Governo faccia la sua parte».  
9 Marzo 2021
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Villanova (ZP): «Il premier Draghi non compia gli errori del suo predecessore: coinvolga le Regioni e dia risorse al Nordest, vero motore economico del Paese»
Venezia, 09 marzo 2021 - «Nelle scorse settimane le Commissioni consiliari hanno analizzato e discusso, ognuna nel proprio settore, il Recovery Plan. Prendiamo atto che il governo Draghi ha segnato in questo percorso così complesso e fondamentale per l’economia del Paese un nuovo passo. In attesa di capire quale sarà il progetto nazionale che verrà presentato a Bruxelles, ci auguriamo che il premier non compia gli stessi errori del suo predecessore, escludendo completamente le Regioni dal processo decisionale. Un auspicio che abbiamo messo nero su bianco in una risoluzione, presentata oggi, che invieremo a tutte le forze sociali ed economiche del Veneto e a tutti i nostri rappresentanti in Parlamento». A dirlo è Alberto Villanova, capogruppo in Consiglio regionale del Veneto di Zaia Presidente. «Nella bozza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, i due terzi delle risorse messe a disposizione per l’Italia erano state destinate al Mezzogiorno. Una sproporzione che non solo non teneva conto delle reali capacità produttive del Paese, ma che avrebbe anche vanificato l’effetto benefico del Recovery. Chiediamo una diversa considerazione: per far ripartire davvero l’Italia, dobbiamo inserire benzina nel motore economico del Paese. Solamente in questo modo potremo sostenere la competitività delle PMI. Inoltre sarà fondamentare privilegiare, nella distribuzione delle risorse a breve termine, le aree economiche dotate di maggior potenziale di crescita, ossia le Aree di Specializzazione identificate dalla Regione del Veneto: l’agrifood e le industrie culturali e creative - e quindi alla principale industria veneta, quella del turismo -, il manifatturiero, le nuove tecnologie e la sostenibilità. Quei settori, quindi, che possono davvero fare da traino all’economia del Veneto e, di rimando, a quella dell’Italia intera».  
9 Marzo 2021
Centenaro (ZP): «L’Ulss 6 Euganea prenda in considerazione le richieste del Padovano e doti l’elisoccorso di un verricello per gli interventi di salvataggio nelle zone più impervie»
Venezia, 9 marzo 2021 - «Con l’avvicinarsi della bella stagione e, al termine delle restrizioni della zona arancione, il ritorno degli escursionisti sui Colli Euganei, si ripresenta pressante l’esigenza per l’elisoccorso dell’Ulss 6 Euganea di dotarsi di strumenti di soccorso adatti alla particolare conformazione del territorio.  Una richiesta nuovamente avanzata dai sindaci del Padovano al nuovo direttore generale Fortuna. Sono certo che il nuovo dg e tutto il suo staff troveranno una soluzione idonea per rendere più sicuri ed efficaci gli interventi di soccorso anche in situazioni estreme». A dirlo è il consigliere regionale di Zaia Presidente Giulio Centenaro. «Non sono solo i Colli Euganei a necessitare di un elisoccorso dotato di verricello per gli interventi d’urgenza – continua Centenaro -. Uno strumento del genere potrebbe davvero fare la differenza tra la vita e la morte in molte situazioni. Mi auguro che questa richiesta così importante del territorio possa essere soddisfatta nel minor tempo possibile».  
8 Marzo 2021
8 marzo – Rizzotto (ZP): “Rogo di Paese, una mimosa in ricordo di Franca e Fiorella, sul luogo del terribile omicidio”
Venezia, 8 marzo 2021 - “Nel giorno in cui il mondo festeggia le donne, abbiamo deciso, con il Sindaco di Paese, Katia Uberti, e il Sindaco di Quinto di Treviso, Stefania Sartori, in rappresentanza della Provincia, di portare una mimosa di fronte alla casa di Paese dove alcuni mesi fa, a causa di un incendio, sono morte due innocenti, Franca e Fiorella. Due donne vittime dell’odio, arse vive per soldi”. Così la Consigliera regionale Silvia Rizzotto (Zaia Presidente) che aggiunge: “L’epilogo di questa vicenda è agghiacciante. Aver premeditato questo omicidio lascia tutti senza parole. Il Comune di Paese, all’epoca in cui avvennero i fatti, aveva dichiarato anche il lutto cittadino. Dobbiamo sensibilizzare ogni giorno di più sulla lotta agli abusi e alle violenze sulle donne. Non ci può essere una festa come l’8 Marzo per Franca e Fiorella, uccise dall’odio e dall’avidità. Due donne che non avevano nessuna colpa, ma che hanno pagato con la vita”. “Per questo oggi, giorno della festa di tutte le donne, siamo qui - conclude la Consigliera Rizzotto - lasciamo una preghiera e un ramo di mimosa anche a loro, proprio dove hanno perduto il bene più prezioso, la vita, nella speranza che chi le ha barbaramente uccise sconti la pena fino all’ultimo”.
8 Marzo 2021
Centenaro (ZP): «Accordo Ue -Usa sul taglio dei dazi sui prodotti alimentari: ottima notizia per le eccellenze enogastronomiche venete e le imprese dell’Alta Padovana»
Venezia, 8 marzo 2021 - «L’accordo tra Usa e Commissione Europea sulla sospensione dei dazi per alcune eccellenze enograstronomiche italiane e, in particolare, prodotti caseari come il Grana Padano e l’Asiago è una notizia ottima per le imprese venete che aspettavano questa novità da oltre un anno e mezzo». Giulio Centenaro, consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente, commenta con queste parole l’accordo Usa-Ue che taglia i dazi sui prodotti tipici italiani. «Eccellenze nel settore lattiero-caseario come il Grana, rinomati in tutto il mondo per le alte proprietà nutritive e la qualità elevata, sono prodotte grazie all’apporto fondamentale delle imprese dell’Alta Padovana. Imprese che, ricordiamo, già stanno soffrendo enormemente per le conseguenze della pandemia e la chiusura delle attività ristorative che hanno limitato fortemente l’export. La sospensione dei dazi potrà facilitare la ripresa della libera circolazione delle merci negli Stati Uniti che, storicamente, è sempre stato uno dei principali mercati per i prodotti italiani».  
5 Marzo 2021
Cestaro (ZP): «Riconoscimento delle Pratiche Locali Tradizionali, presentata una mozione per permetterne l’individuazione e sbloccare i contributi comunitari alle comunità locali»
Venezia, 5 marzo 2021 - «Le comunità locali, in particolare quelle montane, si sono sempre prese cura del proprio territorio, assicurandone la manutenzione con attenzione e rispetto. E questo anche laddove questa attività non è regolamentata né retribuita, come accade per le “Pratiche Locali Tradizionali” (PTL), quei terreni pascolabili in aree per lo più boschive che, ad oggi, in Veneto non sono ancora individuate con precisione e delimitate. Per questo insieme al collega Giovanni Puppato (LV) ho presentato una mozione per individuare le pratiche locali tradizionali e, quindi, sbloccare l’accesso ai contributi comunitari (PAC) da parte delle comunità locali, come già accade in altre Regioni come Basilicata, Campania, Lazio e Puglia ». Ad annunciarlo è Silvia Cestaro, consigliera regionale del Gruppo Zaia Presidente. «Un riconoscimento ufficiale delle PTL sarebbe un primo passo per permettere di sbloccare i pagamenti Pac da parte di Agea, l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura, per gli allevatori che praticano il pascolamento di mandrie e greggi secondo la pratica locale tradizionale della conduzione in aree boscate. Un ulteriore strumento per concedere una nuova vita alle nostre montagne, evitare lo spopolamento di aree così delicate e mantenere in vita tradizioni e attività economiche secolari».
4 Marzo 2021
Covid-19 e contact tracing – Villanova (ZP): «I tracciamenti bloccati dal fallimento dell’app Immuni, il PD chieda a chi sa prima di urlare senza criterio. Dopo l’ospedale di Montebelluna, la storia si ripete»
Venezia, 04 marzo 2021 - «E' evidente che al PD Veneto non è stata sufficiente la figuraccia che hanno rimediato sull'Ospedale di Montebelluna. Perché altrimenti non si spiega come mai il PD oggi si lamenti che il Veneto sia rimasto senza app per i tracciamenti. Forse la consigliera Camani non sa, o non ha letto, che l’App Zero Covid non serviva al tracciamento dei casi, ma per permettere ai pazienti a casa di comunicare più agevolmente con i medici. Il contact tracing era invece l’obiettivo unico dell’app Immuni, voluta dal precedente governo Conte, tanto esaltata e inserita al centro della strategia per il contenimento della pandemia e poi, di fatto, sparita da ogni comunicazione istituzionale e discorso pubblico. Conosciamo tutti i problemi riscontrati da questa app che in pratica non è mai stata davvero integrata nel sistema di prevenzione sanitaria italiano. Il primo DPCM di Mario Draghi ha reinserito l’obbligo per l’operatore sanitario del Dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale di caricare il codice chiave sul sistema centrale di Immuni in presenza di un caso di positività. Ma allora a che cosa è servito il call center, creato a ottobre per il caricamento dei dati per sgravare gli operatori sanitarie costato al governo 4 milioni di euro?». A dirlo è il capogruppo in Consiglio regionale del Gruppo Zaia Presidente Alberto Villanova. «Il finanziamento del call center era stato inserito nel decreto di ottobre, per ovviare alla procedura estremamente macchinosa e lenta del caricamento dei dati sul sistema centrale Immuni da parte degli operatori sanitari. Se però il DPCM ha dovuto inserire nuovamente l’obbligo della segnalazione della positività da parte dell’operatore, allora decade l’utilità del call center. Sarà interessante capire come il nuovo governo Draghi e il ministro per l’innovazione Vittorio Colao che già in passato aveva espresso dei dubbi su questo sistema che, almeno nelle intenzioni, avrebbe dovuto essere al centro della strategia di prevenzione e che, invece, si è rivelato del tutto irrilevante nella seconda ondata. Dopo l'Ospedale di Montebelluna, quindi, ora il PD dovrà incassare un'altra brutta figura, questa volta sull'APP. Ancora una volta, però, constatiamo che continua la speculazione politica sulle vite umane. Non appena la situazione sanitaria si scalda e i contagi aumentano, invece di far proposte il Pd si getta a capofitto sulle polemiche».