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18 Dicembre 2020
Finco (LV): «Asiago sia nominata “sede disagiata” dei Vigili del Fuoco. Presentata una mozione per appoggiare le richieste dei pompieri»
Venezia, 18 dicembre 2020 - «Ho depositato in questi giorni una mozione per appoggiare le richieste dei Vigili del Fuoco di Asiago, nel Vicentino, che da giorni per bocca dei loro rappresentanti sindacali chiedono di classificare il loro distaccamento come “sede disagiata”. Questo permetterebbe ai pompieri di usufruire di turni di lavoro più compatibili con le oggettive difficoltà di raggiungere la sede di lavoro». Ad annunciarlo è Nicola Finco (Liga Veneta per Salvini premier), vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto. «Asiago ha tutte le caratteristiche per essere nominata sede distaccata – prosegue Finco –. Obiettivamente, infatti, parliamo di una sede che è molto difficile da raggiungere: le lunghe distanze da Vicenza e Bassano, la carenza di mezzi pubblici, le strade che di inverno si coprono di ghiaccio e che in estate vengono invase da turisti, non facilitano la vita ai vigili. Con la nomina a sede distaccata, invece, i vigili potrebbero essere organizzati in turni di lavoro e stacchi per il riposo più lunghi, in modo tale da permettere loro di dover coprire meno spesso il tragitto casa-lavoro. Come Regione del Veneto assicuriamo ai nostri vigili del fuoco che faremo tutto quanto in nostro potere per sostenere le loro esigenze presso le sedi ministeriali competenti, perché riteniamo fondamentale garantire servizi di primo soccorso nelle zone disagiate, trovando tutte le soluzioni possibili per incentivare ed agevolare il personale che in queste aree lavora».  
18 Dicembre 2020
Rigo (LV): «L’ex caserma Riva di Villasanta concessa dalla Giunta regionale all’Azienda ospedaliera di Verona. Una decisione che permetterà di fornire servizi migliori ai veronesi»
Venezia, 18 dicembre 2020 - «Oggi pomeriggio, tra i vari emendamenti al Collegato alla Legge di stabilità approvati, ce ne era anche uno che rivestirà particolare importanza per la città di Verona: la Giunta regionale del Veneto, infatti, ha concesso all’Azienda ospedaliera di Verona la ex Caserma di Riva di Villasanta che potrà essere destinata a finalità sanitarie e servizi logistici connessi». Ad annunciarlo è il consigliere regionale veronese Filippo Rigo (Liga Veneta per Salvini Premier). «In questo particolare momento storico – continua Rigo – questa decisione riveste un significato enorme, perché permetterà all’Azienda ospedaliera di effettuare ulteriori investimenti per garantire servizi sanitari ancora più efficienti ai cittadini veronesi. Ringrazio quindi di cuore il Presidente Luca Zaia, la Giunta Regionale e gli assessori al Bilancio e alla Sanità, Francesco Calzavara e Manuela Lanzarin, ma anche tutti i colleghi consiglieri che hanno accolto l’emendamento».  
18 Dicembre 2020
Crisi dei trasporti pubblici e privati – Dolfin (LV): «Il collega Montanariello dica al suo Governo a Roma di pagare finalmente i ristori economici tanto annunciati»
Venezia, 18 dicembre 2020 - «Il collega del PD Montanariello in aula ha presentato un emendamento per chiedere ulteriori contributi a fondo perduto alle aziende del trasporto pubblico locale. Comprendiamo e condividiamo le preoccupazioni per questo settore dal momento che la crisi vissuta dalle aziende del trasporto, sia a livello regionale che nazionale, è reale, ma faccio presente al collega che sarebbe meglio che chiedesse al suo governo di pagare i ristori già promessi per il settore dei trasporti». A dirlo è il consigliere Marco Dolfin (Liga Veneta per Salvini Premier). «A soffrire sono anche le aziende private che da mesi non riescono a lavorare a causa delle imposizioni e restrizioni dettate dai vari DPCM – continua il consigliere leghista -. Ad oggi sono tantissime le aziende pubbliche e private che aspettano ancora i tanto annunciati ristori economici. Peccato che, al momento, i soldi siano stati solo anticipati dalle Regioni e, ricordo al collega, mai rimborsati dal governo, nonostante i molteplici annunci dei governanti romani».
17 Dicembre 2020
Covid – Brescacin (ZP): “Stilare classifiche tra chi sta meno peggio è inutile e accusare Zaia per la zona gialla significa travisare la realtà con bugie utili solo a nascondere gli errori di Roma”
Venezia 17 dicembre 2020 - “Inutile continuare a fare a gara chi sta meno peggio: stiamo tutti male. Che lo si dica in area gialla, arancione o rossa: lo scenario è comunque drammatico”. Sonia Brescacin (ZP) presidente della V Commissione consigliare del Veneto Sanità interviene nel dibattito sull’evoluzione dell’epidemia Covid-19. “Esponenti del Pd dicono testualmente che ‘la zona gialla abbinata alle misure di prevenzione adottate non funziona’ ma si guardano bene dallo spiegare che le zonizzazioni sono frutto di decisioni governative e del Cts derivate dall’analisi di 21 parametri oggettivi: se questi non sono adeguati o sono insufficienti li si cambi ma non si può di certo scaricare sui presidenti di Regione l’incongruità di algoritmi scelti e applicati a livello nazionale da Roma. Accusare Zaia per la zona gialla significa travisare la realtà con bugie utili solo a nascondere incertezze ed errori di Roma - sottolinea Brescacin – Il Veneto è la Regione che fa il più alto numero di tamponi in Italia, doppio rispetto a quelli della Lombardia o dell’Emilia Romagna, ed è da sottolineare come nella nostra Regione l’incidenza dei positivi sui tamponi eseguiti è del 7.5 per cento”. La presidente della Commissione continua: “Il Presidente Zaia nell’ambito e con i limiti delle sue competenze ha introdotto delle ordinanze restrittive riuscendo anche a trovare risorse per il sostegno dell’economia e di quelle imprese che si trovano in oggettiva difficoltà, quando il governo nazionale su ciò tentenna con provvedimenti contradditori o con risorse insufficienti. Lo scenario attuale, checchè ne dica chi si basa su pregiudizi e stereotipi, dimostra l’importanza e l’efficienza dell’autonomia; guardiamo a come una realtà federale quale la Germania sta affrontando l’epidemia anche in questi giorni, con una chiusura totale, concordata e condivisa tra la cancelliera Merkel e tutti i Länder, una chiusura che prevede contestualmente importanti e tempestivi ristori economici stabiliti con teutonica precisione da Berlino, mentre in Italia il lockdown, o zona rossa, significa – conclude Brescacin - confini regionali chiusi, confini comunali chiusi, bar e ristoranti chiusi, attività commerciali chiuse, attività produttive aperte e tante incertezze su quei ristori che solo Roma può stabilire.”
17 Dicembre 2020
Rigo (LV): «Ancora nessuna decisione dal governo sul lockdown. Stavolta Roma stabilisca ristori veritieri per i pasticcieri che lavorano da giorni in vista del Natale»
Venezia, 17 dicembre 2020 - «Sono giorni ormai che i pasticcieri sono all’opera per preparare i loro pandori, panettoni, focacce in vista del Natale. Dolci artigianali della tradizione che, benché piccoli, racchiudono un lungo lavoro, fatto di materie prime delicate e costose e di preparazioni e lievitazioni lente. Ora, a pochissimi giorni dall’inizio delle festività, quando tutte le fatiche avrebbero potute essere ripagate economicamente, il governo ancora non ha deciso se chiudere o no le pasticcerie e i bar. Potranno ancora lavorare per l’asporto, ma le vendite saranno ridotte al minimo, con un’ulteriore perdita economica che potrebbe essere fatale per molti di questi artigiani. Non vogliamo mettere a rischio la salute delle persone, ma chiediamo con forza al governo che stavolta destini alle nostre attività economiche ristori economici che non siano solo simbolici. Ne va della loro sopravvivenza». A dirlo è Filippo Rigo, consigliere regionale del Gruppo Liga Veneta per Salvini Premier. «Mentre la grande distribuzione continuerà a lavorare – continua Rigo -, quindi i consumatori avranno più possibilità di acquistare prodotti industriali a tutto discapito invece di quelli fatti in laboratorio da maestri che dedicano, ad ogni singolo dolce, anche due giorni e mezzo se non di più. L’ennesimo ritardo decisionale di Roma rischia di dare il colpo di grazia alle nostre eccellenze gastronomiche.  Ho già presentato le istanze dei pasticcieri all’assessore alle Attività economiche Roberto Marcato – conclude Rigo – che ha assicurato di non far venire meno, anche in questa occasione, il sostegno della Regione del Veneto. È dovere di tutti noi tutelare i nostri artigiani che preservano la tradizione».  
17 Dicembre 2020
Pfas e acque potabili – Zecchinato (ZP), Ciambetti (ZP), Finco (LV), Cecchetto (LV), Giacomin (ZP), Maino (ZP): «L’Ue fissa limiti ben più alti di quelli stabiliti dal Veneto. Presenteremo una mozione per spingere il governo italiano a fare propri i suggerimenti della nostra Regione e stabilire valori più rigorosi»
Venezia, 17 dicembre 2020 - «Da lungo tempo la Regione del Veneto chiede al governo italiano di fissare nuovi limiti, in base agli ultimi studi, dei Pfas e di altre sostanze inquinanti nelle acque potabili. Ora anche una direttiva UE ha stabilito i quantitativi massimi di Pfas, totale 0.5 μg/l e somma di Pfas 0.1 μg/l. Questi limiti, in realtà, sono però ben più alti rispetto a quelli già fissati dal Veneto. Ora quindi non dobbiamo abbassare la guardia: dobbiamo continuare a vigilare perché l’Italia, che ha due anni di tempo per adottare la direttiva, stabilisca valori più rigorosi, facendo propria l’esperienza e gli studi della nostra Regione». A dirlo sono tutti i consiglieri vicentini dei gruppi Zaia Presidente e Liga Veneta per Salvini Premier, Marco Zecchinato (ZP), Roberto Ciambetti (ZP), Nicola Finco (LV), Milena Cecchetto (LV), Stefano Giacomin (ZP) e Silvia Maino (ZP). «Anche in questo settore la Regione del Veneto si è mossa con largo anticipo rispetto al resto d’Italia – continuano i consiglieri -. Non ci fermeremo qui: presenteremo una mozione in Consiglio regionale del Veneto per continuare a batterci in tal senso, insieme alla Giunta regionale e all’assessore Gianpaolo Bottacin, e far sì che l’Italia tenga alto il livello di guardia e faccia propri i nostri suggerimenti».  
16 Dicembre 2020
Cavinato (ZP): «Attacco del Marocco al popolo Saharawi: tuteliamo la dignità e il diritto all’autodeterminazione del Sahara Occidentale»
Venezia, 16 dicembre 2020 - «Dopo 29 anni di cessate il fuoco, il Marocco ha rotto la tregua nel Sahara Occidentale e, venendo meno agli accordi internazionali, ha disperso con la forza una manifestazione organizzata dai Saharawi. Questo popolo pacifico, formato dall’unione fra tribù arabe e berbere di lingua araba e religione musulmana, da più di 40 anni vive in parte relegato in campi profughi in Algeria e in parte proprio nel Sahara Occidentale occupato illegalmente dal Regno del Marocco. Proprio qui, il 13 novembre scorso, il Marocco ha deciso di reprimere con la forza una manifestazione organizzata dalle donne saharawi che protestavano contro l’aperura di una strada per il trasporto di risorse naturali depredate dal loro territorio, in palese violazione delle norme internazionali stipulate sotto l’egida dell’ONU. Non possiamo restare a guardare: l’Italia, che ha partecipato alla missione per il monitoraggio della tregua tra Marocco e l’organo politico della Repubblica Araba Democratica Saharawi, deve condannare duramente questa aggressione e fare tutto ciò che è in suo potere per riportare la pace in quest’area martoriata, anche sollecitando il referendum di autodeterminazione per il Sahara Occidentale». A dirlo è Elisa Cavinato, consigliere regionale del gruppo Zaia Presidente, che ha presentato una risoluzione al riguardo. «Nella crisi globale conseguente alla pandemia Covid-19, non possiamo tollerare che in Nordafrica si apra un nuovo fronte di guerra – continua Cavinato -. L’Italia, compatibilmente con le misure sanitarie legate al coronavirus, deve predisporre misure umanitarie adeguate ad aiutare i Saharawi. Parallelamente, con la risoluzione chiedo alla Giunta regionale del Veneto di promuovere un’immediata cessazione delle ostilità tra le parti in causa e di confermare il proprio sostegno a una pacifica autodeterminazione della popolazione del Sahara Occidentale, nel rifiuto di ogni azione violenta».
15 Dicembre 2020
Maltempo – Dolfin (LV): “Sostegno alle famiglie per i disagi a Punta Gorzone”

Venezia 15 dicembre 2020  “Nei giorni scorsi la città di Chioggia è stata colpita duramente dal maltempo, tutto il centro storico si è allagato a causa del repentino cambio delle condizioni atmosferiche del vento e dell'alta marea che ha raggiunto una punta massima di 148 cm. Il mancato sollevamento delle barriere del Mose, ha causato notevoli danni alle abitazioni e alle attività economiche. Una situazione particolarmente delicata si è verificata alla diga delle foci dell’Adige, purtroppo in parte da ripristinare, e Punta Gorzone, è finita sott'acqua per la piena dei fiumi Brenta, Bacchiglione e Adige. Così il consigliere regionale Marco Dolfin (Liga Veneta per Salvini Premier) interviene e aggiunge: “Già anni fa purtroppo i nuclei familiari che vivono nella zona sono stati costretti ad evacuare subendo notevoli danni e, ad oggi, hanno subito forti disagi”.

“Per fortuna - continua il consigliere - sono intervenuti prontamente sul posto i volontari della Protezione Civile di Chioggia e Cona, che si sono messi a disposizione delle famiglie monitorando il livello dei fiumi e anche per questo meritano tutto il nostro plauso e ringraziamento”. “Il Presidente Luca Zaia ha pertanto avviato l’iter per la dichiarazione dello stato di crisi per le zone della regione colpite dal maltempo, come il territorio di Chioggia e zone limitrofe, ricordiamo la spiaggia di Sottomarina che ha subito importanti danni. Per questo – conclude Marco Dolfin – mi impegno ad essere parte attiva con l’assessore all’ambiente Bottacin per portare a soluzione il problema, avendo cura di coinvolgere direttamente le famiglie interessate che tuttora si trovano ancora in una situazione di difficoltà”.  
15 Dicembre 2020
Cultura – Villanova (ZP): «Bene l’approvazione della risoluzione per sostenere Pieve di Soligo Capitale della Cultura 2022. Continuiamo a lavorare tutti insieme per appoggiare l’unica candidata veneta»
Venezia, 15 dicembre 2020 - «Dopo il voto di oggi, possiamo lavorare tutti insieme per portare a compimento un successo che non sarebbe della sola Pieve di Soligo, ma dell’intero Veneto. Ringrazio davvero i consiglieri che all’unanimità hanno appoggiato la risoluzione da me presentata per sostenere la candidatura a Capitale italiana della cultura 2022». Così Alberto Villanova, capogruppo in Consiglio regionale del Veneto di Zaia Presidente, commenta il voto odierno dell’aula alla sua risoluzione. «Dopo il riconoscimento dell’UNESCO alle Colline del Prosecco, la nomina a Capitale della cultura sarebbe una nuova grande soddisfazione per tutti coloro che in questi anni hanno lavorato per il futuro della nostra terra. A questo punto chiedo nuovamente a tutti i consiglieri il loro aiuto: continuiamo a lavorare tutti insieme per sostenere Pieve di Soligo, l’unica candidata del Veneto: la sua storia, il suo patrimonio, la sua bellezza, il suo rapporto perfetto con l’ambiente che la circonda la rendono la candidata ideale per ricoprire questo ruolo così prestigioso. Da parte sua, la Regione del Veneto non farà mancare il suo appoggio fino all’ultimo giorno».
14 Dicembre 2020
Emergenza Coronavirus – Rigo (LV): «Se gli esponenti del PD non ritengono giusta la classificazione del Veneto come zona gialla, si rivolgano ai loro colleghi a Roma e non critichino le misure prese da Zaia»
Venezia, 14 dicembre 2020 - «E' inutile che i colleghi del PD chiedano al presidente Zaia maggiori restrizioni e nuove misure anti-assembramenti, come se la responsabilità di un mancato lockdown locale sia da imputarsi alla Giunta. Ricordo alla collega Bigon che il presidente Zaia ha fatto quanto era nelle facoltà di un'amministrazione regionale: vale a dire emettere ordinanza restrittive che regolino l'afflusso dei cittadini nei negozi e nei centri storici. Se poi i consiglieri democratici hanno qualcosa di cui lamentarsi sulla classificazione delle regioni per grado di rischio, si rivolgano ai loro rappresentanti a Roma che, in questo momento, siedono nelle poltrone del governo». Filippo Rigo, consigliere regionale del Gruppo Liga Veneta per Salvini Premier, risponde così agli attacchi della minoranza. «Come è già stato spiegato, il Veneto in questo momento ha numeri alti di contagiati, proprio perché ha un sistema di tracciamento estremamente capillare che tiene conto anche delle migliaia di tamponi rapidi che ogni giorno i nostri medici effettuano. Non si può dire altrettanto, purtroppo, delle altre Regioni. Quello che però era per il Veneto un motivo di vanto, ora ci viene ritorto contro, grazie anche a chi, evidentemente, non si rende conto che la campagna elettorale è finita e che non si può fare propaganda politica sfruttando i malati e le vittime».