Cestari (Lega-LV): «Diritti umani e cooperazione allo sviluppo sostenibile, da oggi il Consiglio regionale avrà i suoi rappresentanti al tavolo tecnico»
Venezia, 29 marzo 2022 – «Coinvolgere maggiormente il Consiglio regionale su un tema così importante per la società, a maggior ragione in questo periodo». Laura Cestari, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, motiva così le modifiche alla legge regionale 21 del 2018, “Interventi regionali per la promozione e la diffusione dei diritti umani nonché la cooperazione allo sviluppo sostenibile”, da lei proposte con un progetto di legge approvato oggi dall’aula consiliare.
«Il Tavolo tecnico istituito presso la Giunta ha un compito estremamente delicato di osservatorio del rispetto di diritti umani in senso lato– spiega la consigliera -. Questo significa che non si occupa solo di rifugiati politici o guerre, temi pure di estrema attualità oggi, ma anche di temi che ci toccano da vicino quotidianamente, come la tutela dei diritti sul lavoro o la parità di genere. È quindi giusto che al suo interno figurino, oltre a rappresentanti della Giunta regionale - che pure svolge un ruolo essenziale mantenendo anche il coordinamento con Bruxelles - delle università e di diverse associazioni, anche due consiglieri regionali, uno in rappresentanza della maggioranza e uno dell’opposizione. Con le modifiche approvate oggi, inoltre, adeguiamo anche la durata del piano regionale a quello nazionale, prevedendo una cadenza triennale e non più annuale. È fondamentale prestare la massima attenzione per questo settore: oggi, più che mai, è dovere di tutte le istituzioni mantenere alta l’attenzione nei confronti di uno sviluppo sostenibile e rispettoso della dignità umana».
Zecchinato e Rizzotto (Lega – LV): “Aggiornamento dei vincoli edilizi nelle fasce di rispetto cimiteriale: approvato dal Consiglio regionale il nostro progetto di legge statale”
Venezia, 29 marzo 2022 – “Un progetto di legge statale per aggiornare e chiarire la normativa sulla definizione dei vincoli cimiteriali riguardo alle “fasce di rispetto”, cioè quelle distanze entro cui è vietato costruire a tutela delle esigenze igienico sanitarie, della sacralità del luogo nonché dell'interesse a mantenere un'area di possibile espansione del perimetro cimiteriale”.
Così i consiglieri regionali Marco Zecchinato e la presidente della Seconda Commissione Silvia Rizzotto (Intergruppo Lega – Liga Veneta), rispettivamente primo e secondo firmatario del disegno di legge approvato dall’aula consiliare.
“L’attuale normativa è ormai datata – ricordano i consiglieri – e le modifiche intervenute nel corso del tempo, così come le interpretazioni delle norme stesse, non rispondono più né agli scenari urbanistici attuali né alle esigenze che sono venute a crearsi nel tempo. Le fasce di rispetto cimiteriale sono ancora disciplinate da un Regio Decreto del 1934, oggetto di qualche aggiustamento, ma l’applicazione della norma comporta spesso criticità e limitazioni.
"Ad oggi non si può costruire nuovi edifici o ampliarne di esistenti nel raggio di 200 metri dal perimetro di un cimitero, e questo vale anche per quei cimiteri esauriti che ormai rivestono un valore storico testimoniale o di memoria.
Negli anni però si sono succedute varie modifiche legislative che hanno modificato le distanze e comportato incertezza nell’interpretazione della norma.
La nostra proposta di legge interviene nella definizione dei vincoli relativi a quei cimiteri già esistenti, ormai inglobati nelle città o nelle aree periferiche, prevedendo una fascia di 50 metri di inedificabilità per i comuni fino ai 20mila abitanti, e una fascia di 100 metri per quelli più grandi. È poi fondamentale – proseguono i consiglieri - assicurare anche che tutti gli immobili esistenti possano essere oggetto di interventi antisismici o finalizzati al miglioramento energetico, che in molti casi consistono in ristrutturazioni che necessitano anche aumenti volumetrici per il raggiungimento degli standard più recenti di valorizzazione urbanistica”.
“Con questo Pdl - concludono i consiglieri - all’interno delle fasce di rispetto vengono consentiti interventi di recupero, di installazione dei servizi tecnici ma anche all’abbattimento delle barriere architettoniche, funzionali all’utilizzo dell’edificio esistente.
Una proposta che innalza del 20% la percentuale massima di ampliamento volumetrico per quelle costruzioni che sorgono all’interno dell’area di vincolo cimiteriale. Oggi sono cambiate anche le modalità di gestione dei cimiteri, è arrivato il momento di aggiornare la normativa statale”.
Rigo (LV): “Sulle divise della Polizia locale il nostro ringraziamento per il lavoro svolto durante la pandemia”
Venezia, 28 marzo 2022 – “Sarà un nastrino rosso su sfondo bianco con la scritta “Covid-19”, indossato sopra il taschino superiore sinistro della giacca dell’uniforme. Un’onorificenza per gli operatori delle polizie locali del Veneto, un riconoscimento per il lavoro svolto durante la pandemia”.
Così il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Filippo Rigo, annuncia l’accoglimento della sua proposta da parte della giunta regionale.
“Ringrazio l’assessore regionale Cristiano Corazzari – prosegue Rigo – per aver accolto e dato seguito alla mia mozione che era stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale lo scorso maggio, la quale chiedeva, per l’appunto, di conferire alla Polizia locale una nuova onorificenza quale ringraziamento per il contributo fondamentale nel corso della pandemia”.
“Il conferimento del nastrino e l’attestato di merito saranno contestuali – precisa Rigo – sarà il Comando locale che dovrà avviare l’istruttoria per verificare i requisiti previsti per l’assegnazione all’operatore che ha prestato servizio nell’ambito dell’emergenza sanitaria”.
“Il nastrino che gli operatori porteranno sulle divise – spiega Rigo – sarà il distintivo che attesta il nostro ringraziamento, il ringraziamento della Regione del Veneto, all’operato di questi servitori dello Stato che sono stati vicini ai cittadini durante i mesi dell’emergenza sanitaria. Avrà il bordo di colore rosso, come il Gonfalone della Regione Veneto, con fondo bianco bandiera e al centro riportata la dicitura, dello stesso colore rosso “Covid-19”.”
“Gli agenti della Polizia municipale si sono distinti per la vicinanza alla popolazione, basti pensare al prezioso lavoro che la municipale ha svolto anche con la consegna a domicilio, agli anziani, delle convocazioni per i vaccini. Un impegno silenzioso e costante – prosegue Rigo - che merita di essere riconosciuto da tutti: da qui la mia richiesta con la mozione, accolta dalla giunta”.
“Sono felice ed orgoglioso di poter annunciare questa attestazione di merito e riconoscimento: la Polizia locale – continua Rigo - ha lavorato in sinergia con gli altri corpi, mettendo spesso a rischio la propria salute e quella dei familiari, per aiutare la popolazione chiusa in casa, provata dal virus, vigilando sull’ordine pubblico ma anche fornendo sostegno con diverse attività quotidiane. Un lavoro fondamentale per la sicurezza e il sostegno di tutti – conclude il consigliere - per il quale ora arriverà anche un riconoscimento visibile sulle divise”.
Giornata dei Colli Veneti, Zecchinato: “Escursioni, passeggiate, giri in bici e degustazioni: si apre in grande stile la prima giornata regionale dedicata ai Colli Veneti”
Venezia, 25 marzo 2022 – “Domenica prossima sarà un giorno in cui si accenderà un faro sui Colli Veneti, un territorio di grandissimo valore e con notevoli potenzialità”.
Così il Consigliere Regionale Marco Zecchinato, dell’intergruppo Lega – Liga Veneta, promotore della Legge regionale n. 25 del 3 agosto 2021, che ha istituito la “Giornata Regionale dei Colli Veneti” e ha individuato una serie di attività per la valorizzazione della collina veneta, messe in campo in questi mesi grazie all’operatività della Giunta Regionale ed alla collaborazione del Comitato Pro Loco Unpli Veneto.
“Sarà possibile partecipare a numerose attività in questo clima primaverile: escursioni naturalistiche, passeggiate e giri in bici, visite guidate, degustazioni di prodotti tipici, pranzi in collina, mostre d'arte, percorsi didattici, apertura straordinaria di luoghi suggestivi solitamente chiusi al pubblico, tantissime tappe naturalistiche nei Comuni coinvolti in quattro province venete. Una prima edizione in grande stile e coinvolgerà parchi, ville, cantine, luoghi storici e chiese, per incontrare le diverse esigenze e i vari gusti dei veneti che vorranno prendervi parte. Domenica 27 marzo 2022 – prosegue Zecchinato - sarà la prima Giornata dei Colli Veneti, volta a stimolare la conoscenza e la sensibilità verso il patrimonio di risorse naturali, culturali, paesaggistiche, storiche ed eno-gastronomiche tipiche dei colli veneti presenti nelle quattro province del Veneto di Padova, Treviso, Verona e Vicenza”.
“E’ una grande soddisfazione essere riusciti a portare l’attenzione sulla collina – aggiunge il primo firmatario della legge - un territorio cui sono fortemente legato e che custodisce un immenso patrimonio culturale e ambientale. Si tratta di zone sempre più frequentate e che ben si prestano ad uno sviluppo responsabile, etico e sostenibile”.
“Sono previsti più di 200 eventi culturali, sportivi, enogastronomici in tutte le aree collinari – ricorda il consigliere - con la cerimonia ufficiale che si terrà sempre domenica, alle ore 11.00, al Castello di Conegliano. Tutti i veneti e i visitatori della nostra regione sono invitati a partecipare per trascorrere una giornata splendida, all’aria aperta, all’insegna delle bellezze del nostro territorio.
Tutti gli eventi, contrassegnati dal logo “Colli Veneti” presentato a Palazzo Ferro Fini qualche settimana fa, sono consultabili sul sito www.unpliveneto.it”.
TripAdvisor, Dolfin (lega – LV): “Recensioni inverosimili che inquinano l’immagine del Veneto agli occhi di vuole visitarlo: i Comuni rispondano alle assurdità e il sito filtri le opinioni “fake””
Venezia, 23 marzo 2022 – “Recensioni tanto assurde quanto diffamanti, ed offensiva è anche la loro pubblicazione in internet che essendo a larga diffusione raggiunge milioni di persone. Contenuti talmente infondati che verrebbe da ridere, se non rischiassero di inquinare l’immagine di Venezia e del Veneto agli occhi dei turisti che le leggono. Chiediamo al sito di TripAdvisor di porre attenzioni a certe diffamazioni che creano un grave danno all’immagine della nostra regione, all’indomani dell’approvazione in Consiglio regionale del Piano Strategico del Turismo del Veneto 2022 – 2024”.
Così il consigliere regionale veneziano, Marco Dolfin, dell’Intergruppo Lega - Liga Veneta, commenta la notizia uscita oggi sulla stampa: la ricercatrice di storia Desi Marangon che ha raccolto i giudizi più insensati pubblicati su TripAdvisor.
“Alcuni giudizi su luoghi e monumenti del nostro Veneto – afferma Dolfin - sono così bizzarri da risultare incredibili, altri invece sono solo diffamanti. C’è chi critica gli “autobus” in ritardo per l’isola di Burano, chi la basilica di San Marco perché ci sono solo «alcuni arazzi sbiaditi». Nessuna città si salva dalle assurdità dei leoni da tastiera, e si va dai monumenti veneziani al padovano Prato della Valle «deludente come la città», le mura trevisane «invisibili», il vicentino teatro Olimpico del Palladio, un insieme di «tribune di legno messe male e statue di gesso».
“Chiedere alle autorità competenti di imporre la cancellazione di questi commenti assurdi – riprende il consigliere - sarebbe poco risolutivo, perché di nuovi ne arriverebbero. Con i leoni da tastiera la guerra è persa, ma ritengo sia doveroso e indispensabile rispondere a queste diffamazioni e provvedere a filtrare tali informazioni. Mi chiedo come sia possibile permettere, su una piattaforma importante nell'ambito della recensione e dell'offerta turistica come TripAdvisor, questo sfogatoio negativo: frasi senza alcun riscontro che potrebbero anche esser state scritte dal divano di casa, senza aver mai visitato la località accusata. Ognuno può avere le sue idee e la sua opinione, ma qui siamo all’inverosimile e la piattaforma web amplia, come un megafono, queste assurdità che rischiano di intaccare l’immagine di un'intera regione che ha come motore economico il turismo. Invito quindi i Comuni, o gli enti che sovrintendono i monumenti veneti criticati e diffamati – conclude Dolfin - a rispondere e segnalare le recensioni bollandole come “fake”, chiedendo a TripAdvisor un minimo filtraggio sulla veridicità delle informazioni”.
Maino (Lega-LV): «Aggressioni in carcere: evitare il sovraffollamento e dotare la polizia penitenziaria di taser. Presentata una mozione in Consiglio regionale»
Venezia, 23 marzo 2022 – «La polizia penitenziaria sia dotata di strumenti efficaci, compreso il taser, per fronteggiare le emergenze e gli episodi di violenza, e venga alleggerita la pressione nelle case di reclusione». Lo chiede, con una mozione depositata oggi in Consiglio regionale del Veneto, Silvia Mano (Intergruppo Lega-Liga Veneto).
«Gli agenti di polizia penitenziaria sono sottoposti a una pressione incredibile – continua la consigliera regionale – e devono affrontare spesso detenuti violenti e esagitati. Le cronache nere riportano fin troppo spesso notizie di questo tipo: solo la scorsa settimana, per esempio, due agenti in servizio al Del Papa di Vicenza sono stati aggrediti da un detenuto e hanno riportato ferite per due e 5 giorni di prognosi. Lo stesso detenuto, poco tempo prima, aveva aggredito un altro poliziotto a Trieste, da dove era stato trasferito recentemente. Secondo l’Unione Sindacati di Polizia penitenziaria, nel solo carcere di Vicenza, dove si registra un indice di sovraffollamento del 140% che inasprisce tantissimo le tensioni, nel 2020 si sono registrati 1176 eventi critici, come aggressioni, proteste, risse, suicidi, tentativi di togliersi la vita. Tra questi, si contano 17 aggressioni ai danni del personale che hanno interessato 27 agenti, per un totale di 123 giorni di prognosi. E, purtroppo, il carcere vicentino non è da solo in questo triste elenco, tanto che l’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria del Triveneto ha dichiarato che le aggressioni ai danni della polizia penitenziaria sono all’ordine del giorno. Le possibilità di difesa dei poliziotti, al momento, sono molto limitate e sono gli stessi sindacati delle forze dell’ordine, infatti, a chiedere di dotare il personale di taser, che con la sola presenza spesso funge da deterrente, e di inasprire le pene per chi aggredisce gli agenti. Una richiesta già sposata dai parlamentari leghisti vicentini che hanno presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia Cartabia, di cui prima firmataria è l’onorevole Silvia Covolo. Non basta, però: le istituzioni devono unire le forze e sostenere le nostre forze dell’ordine, perché non debbano essere messe in pericolo nel corso del loro servizio».
Sicurezza, Michieletto e Vianello: “Taser strumento importante per le forze di polizia ogni investimento in sicurezza è utile”
Venezia, 23 marzo 2022 – “Accogliamo con soddisfazione la notizia della sperimentazione a favore di alcuni reparti delle forze dell’ordine di Venezia del taser.
Ogni risorsa spesa per migliorare la dotazione tecnica degli agenti di Polizia è un buon investimento per il territorio e per i cittadini.
L’utilizzo di questi dispositivi, come noto, avviene già in numerosi enti locali, e i risultati che sono stati evidenziati sono eccellenti. In più situazioni, anche quelle maggiormente complesse, il taser ha dimostrato tutta la sua utilità.
Nonostante l’avversione, più ideologica che tecnica, di una certa parte politica, questo strumento si è rivelato quindi utile ed efficiente.
Ci auguriamo davvero, quindi, che presto tutte le forze di polizia del nostro territorio, nessuna esclusa, possano avere in dotazione questa strumentazione, magari anche implementandole con le body cam, altro mezzo che in numerosi frangenti, soprattutto di ordine pubblico, potrebbe garantire alle forze di polizia una tutela maggiore” - commentano i consiglieri Gabriele Michieletto e Roberta Vianello, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, in merito alla notizia dell’implementazione del taser alle forze di polizia.
Erogatori d’acqua, Michieletto (Lega – LV): “Autonomia decisionale ai Comuni: approvato il progetto di legge che corregge il tiro di un’ecologia dell’apparenza”
Venezia, 22 marzo 2022 - “Autonomia decisionale a casa propria”. Con queste parole il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Gabriele Michieletto, commenta l’approvazione del progetto di legge di cui è primo firmatario dal titolo: “Modifiche alla legge regionale 14 aprile 2020, n. 11 recante ‘misure urgenti per la riduzione dell’utilizzo delle bottiglie di plastica monouso attraverso la promozione dell’uso di acqua alla spina’”.
“Con questo progetto di legge – spiega Michieletto - andiamo a correggere il tiro rispetto a una legge che aveva l’obiettivo dell’ecologia e della sostenibilità ma che in realtà non produce alcun effetto benefico sull’ambiente ed anzi, rischia di rivelarsi una spesa non sempre sostenibile per le casse degli enti”.
“Si può dare la possibilità ai Comuni di installare gli erogatori d’acqua all'aperto e all’interno degli enti, ma non certo costringerli. Tra l’altro, non è chiaro per quale motivo i cittadini dovrebbero fare rifornimento con le borracce a questi erogatori, che possono essere a pagamento, quando basta loro aprire il rubinetto di casa. Strutture che sono una spesa non indifferente, per progettazione, realizzazione, elettricità e manutenzione. E alla fine quale sarebbe il vantaggio concreto per l’ambiente e per gli utenti? Chi vorrà risparmiare continuerà a bere l’acqua del rubinetto senza la scomodità di uscire di casa, e chi vorrà bere l’acqua minerale continuerà ad acquistarla. E’ dunque un’ecologia di apparenza, ma non un vantaggio concreto nella sostanza”.
“Questo provvedimento – prosegue Michieletto - ha avuto parere positivo all’unanimità della CAL (Consiglio Autonomie Locali) e dovrebbe quindi rassicurare i colleghi dell’opposizione. Noi siamo per l’autonomia decisionale: va data ai Comuni e ai loro Consigli comunali eletti la libera scelta di valutare se, ed eventualmente dove, installare queste strutture d’erogazione dell’acqua. Una scelta lungimirante e di buon senso”.
Favero (Lega – LV): “Approvato il programma dello sviluppo turistico del Veneto, uno strumento concreto, flessibile e intersettoriale che tiene conto dei mutamenti degli ultimi anni”
Venezia, 22 marzo 2022 – “L’assessore Caner ha richiamato i diversi approcci e le 53 azioni che caratterizzano il Piano Strategico del Turismo del Veneto 2022 – 2024, smentendo correttamente l’accusa della Camani, secondo la quale il documento sarebbe “inadeguato”. E’ vero il contrario, perché si tratta di un programma strategico che consolida una serie di principi e regole a cui attenersi nella progettazione dei piani annuali turistici che sono stati conquistati in anni di confronto con gli stakeholder”.
Così il relatore della Proposta di deliberazione n.39, Marzio Favero (Intergruppo Lega – Liga Veneta) commenta a margine del suo intervento in aula.
“Ad esempio, è stata una conquista la costituzione dell’Osservatorio turistico regionale federato – spiega il consigliere - che mette fine a quelle interpretazioni divergenti dei fenomeni turistici che in passato portavano gli interlocutori a scelte diverse sottraendosi alla logica di sistema. O ancora, nel definire il prodotto turistico come la risultante del lavoro di una comunità accogliente, che si orienta sugli atteggiamenti dei turisti, si definisce anche uno schema di lavoro che vede la Regione dialogare, nell’ambito delle organizzazioni di gestione turistica con le Camere di commercio, i Comuni, le parti sociali e gli operatori. Idem per quanto riguarda la sfida della costruzione di un ecosistema digitale (che utilizza anche i big data) e di un marchio unitario per fare in modo che l’offerta veneta non venga soffocata dal rumore di fondo generato dall’inflazione di informazioni in internet”.
“E’ un programma – prosegue Favero - che tiene conto degli scenari attuali, profondamente mutati rispetto a tre anni fa. E contiene una filosofia d’intervento che stabilisce come intrecciare tra loro filiere diverse, dall’agroalimentare all’artigianato, dalla cultura allo sport, venendo incontro alla profonda trasformazione della domanda turistica legata agli effetti dell’innalzamento del potenziale medio di istruzione della popolazione. Il Gran Tour, da offerta riservata ai più ricchi è diventato un’opportunità per molti, grazie anche al meccanismo dei voli low cost. Inoltre il Piano tocca alcuni nodi fondamentali: il problema della responsabilità nella pianificazione delle opere pubbliche, funzionali al turismo, il tema della qualità ambientale e della gestione del territorio”.
“Oggi si richiede uno sforzo collettivo, anche di una formazione degli operatori, perché in un mondo che si evolve anche la qualità e la tipologia dei servizi deve crescere – prosegue il consigliere - Ci sono formule, tipo la patente dell’accoglienza, che stanno suscitando grande attenzione non solo nelle professioni turistiche, ma anche nei cittadini interessati a conoscere le figure a cui possono rivolgersi”.
E per rispondere alle minoranze che rimpiangono i vecchi piani fatti di elenchi d’iniziative, ricordo quanto ha detto Francesc Santacana, ispiratore del famoso piano strategico della città di Barcellona: ‘La pianificazione strategica consiste nel far dialogare tra loro persone che prima non si conoscevano per innescare processi ad intelligenza collettiva’. E’ questo spirito di sistema e di rete che anima il documento che abbiamo approvato”.
Scatto e Villanova (Lega-LV): «Modifiche alla Legge sul Giorno della Memoria: conoscere non solo la Shoà, ma l’intera cultura ebraica, per sviluppare lo spirito critico dei nostri giovani ed evitare di ripetere gli errori del passato»
Venezia, 22 marzo 2022 – «Tutelare e tramandare la Memoria e la Conoscenza in senso lato, ampliando il contenuto della Giornata della Memoria all’intera cultura ebraica, all’insegna di un semplice principio: conoscere per capire. Sono queste le basi della modifica della Legge regionale 5 del 2020, “Iniziative per la conoscenza della Shoà e per il Giorno della Memoria”, approvate all’unanimità oggi dal Consiglio regionale del Veneto». Francesca Scatto (Intergruppo Lega-Liga Veneta), presidente della Sesta commissione e relatore in aula del provvedimento, e Alberto Villanova, presidente dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta e primo firmatario della legge del 2020, spiegano con queste parole le modifiche cui l’aula consiliare oggi ha dato il via libera.
«Dopo due anni dall’entrata in vigore della legge, prima in Italia nel suo genere – continuano i due consiglieri regionali -, abbiamo messo di nuovo mano al testo per applicare alcune riflessioni derivate dall’esperienza. Ricordiamo che stiamo parlando di una legge nata per promuovere una conoscenza critica della persecuzione nazifascista e dello sterminio di sei milioni di ebrei e apprezzata sia dal punto di vista delle Comunità ebraiche, sia dalle scuole e dagli studenti. Purtroppo è arrivata in un periodo storico, quello della pandemia del Covid, che ha impedito di poterla far arrivare sul territorio come volevamo, con l’impatto che volevamo, ma sicuramente, nel momento in cui avremo la possibilità, questa sarà una legge che porterà la memoria della Shoah in tutte le scuole. Oggi più che mai c’è un estremo bisogno di mantenere viva la Memoria ed è importantissimo che si arrivi ai giovani. Ecco perché si tratta di una legge tanto più necessaria oggi, quando termini come “nazismo”, “sterminio”, “persecuzione” tornano purtroppo in auge a causa delle drammatiche notizie che ci arrivano dall’Ucraina. Se è vero che la Shoah è una tragedia che conserva, per fortuna, una sua unicità, è altrettanto vero che è compito di noi tutti fare in modo che le distruzioni del passato non tornino a riaffacciarsi sulla nostra Europa. Ciò che stiamo vedendo in questi giorni, purtroppo, ha delle ricorrenze dal punto di vista storico che fanno rabbrividire. Perché i giovani di oggi possano sviluppare una coscienza più profonda di ciò che è stato, abbiamo così proposto di ampliare il raggio di studio all’intera cultura ebraica, così radicata nelle radici della nostra Europa. Conoscere questa cultura è lo strumento più utile per disarmare le armi del pregiudizio e dell’odio raziale. E questa conoscenza non va limitata al solo 27 gennaio, Giorno della Memoria, ma va perseguita tutto l’anno. Per questo al centro delle modifiche c’è il supporto alla realizzazione di progetti, manifestazioni ed eventi finalizzati a conoscere la cultura e la tradizione ebraica, con particolare attenzione alla storia e ai luoghi dell’ebraismo in Veneto, anche in collaborazione con i centri studi e le Comunità ebraiche del Veneto. Sviluppare un senso critico attorno al fenomeno della persecuzione è fondamentale: solamente così si potranno capire le ragioni di chi ha combattuto lo sterminio e farle proprie, per evitare che gli errori e gli orrori del passato si ripetano».