Politica, Vianello (Lega – LV): “Convenzione conferenza sindaci della Riviera strategica per il futuro del territorio”
Venezia, 21 marzo 2022 – “Complimenti ai Sindaci della Riviera del Brenta che hanno sottoscritto la convenzione che disciplina la Conferenza dei Sindaci.
Una firma che è molto più di un atto formale: lo sviluppo del nostro territorio, che ho il piacere di vivere e rappresentare, passa da strumenti e politiche territoriali come questi.
Per questo la convenzione è un atto fondamentale che condivido e della quale mi compiaccio”
Sono queste le parole del consigliere regionale Roberta Vianello, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, nel commentare la notizia della firma dei Sindaci della Riviera del Brenta della convenzione che ne disciplina i rapporti.
“La firma della convenzione permetterà ai rappresentanti del territorio un migliore e più organico coordinamento. E, soprattutto, permetterà di raffrontarsi ed organizzarsi al meglio con l’ente regionale, che per la Riviera, come sappiamo, si è impegnata anche finanziariamente.
Per questo come rappresentante del territorio sono certa che dopo questa firma si apriranno nuove sfide e nuove possibilità di crescita.
Il lavoro di squadra e di concerto con la Regione sarà essenziale per arrivare, nel tempo, a raggiungere gli obbiettivi più ambiziosi. I Sindaci questo lo sanno e per questo, con loro, è strategico collaborare in maniera costruttiva e con una visione di lungo periodo”- conclude la Vianello.
Rigo (Lega-LV): «Settore del legno e del mobile: attivato a Verona un nuovo corso dell’Its Academy per la formazione di nuovi manager. Straordinaria opportunità per il territorio per cui abbiamo lavorato con Regione del Veneto e Lignum»
Venezia, 21 marzo 2022 – «Un corso post diploma per formare nuovi tecnici e manager del legno e dell’arredo altamente specializzati e permettere così di tramandare a una nuova generazione di giovani il patrimonio di cultura di questo settore così importante per l’economia veneta e veronese in particolare. È quello che sarà attivato dall’Its Academy e dalla Regione del Veneto su richiesta dell’associazione Lignum Verona, ente riconosciuto dalla Regione che rappresenta il distretto del Mobile veronese con oltre 60 aziende rappresentate, e che sta lavorando per il rilancio del settore dell’arredo legno. Un risultato importante, per cui abbiamo lavorato negli scorsi mesi. Ancora una volta la Regione del Veneto dimostra di essere attenta alle esigenze del territorio e di guardare al futuro, valorizzando le sue eccellenze e puntando sui giovani». A darne notizia è Filippo Rigo, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, che ha lavorato insieme a Lignum perché questo corso diventasse realtà.
«Parlando con l’associazione Lignum, all’inizio del 2021, ho raccolto l’esigenza delle aziende del territorio del mobile di attivare una formazione strutturata dei loro addetti. Così mi sono fatto da tramite con i tecnici della formazione della Regione, che fin da subito si sono attivati. Era infatti il 10 marzo del 2021 quando, negli uffici di Marghera, si è tenuto il primo incontro da me promosso tra i rappresentanti di Lignum, il presidente Alessandro Tosato e Nicolò Fazioni, il sindaco e un assessore di Cerea, Marco Franzoni e Stefano Brendaglia, uno dei comuni in cui si concentrano di più le aziende del legno. Da qui, poi, si è dato avvio al procedimento per attivare l’Its Academy in Design Manager del sistema arredo. Per chi non lo ricordasse, l’Its Red Academy è il biennio post diploma voluto dal MIUR e dalla Regione del Veneto, un percorso di studi che permette di coniugare conoscenza tecnica e inserimento professionale, fornendo alta formazione tecnica e stage nelle aziende grazie a una stretta partnership con le imprese del territorio, rispecchiandone l’indirizzo imprenditoriale. La Regione del Veneto, così, ha risposto alle esigenze delle aziende del territorio, in un momento in cui ancora si fanno sentire le conseguenze della pandemia e in cui si affaccia la nuova crisi legata al blocco dell’export a causa della guerra. Grazie al nuovo corso professionale, molti giovani potranno affacciarsi a questo settore così rinomato e apprezzato all’estero, dove l’artigianato Made in Italy è ancora sinonimo di garanzia e qualità».
Paritarie, Cestari (Lega – LV): “Fondi in attesa da mesi dal Governo: una mozione per sbloccare la situazione”
Venezia, 18 marzo 2022 - Laura Cestari alza la voce sul fronte paritarie. La consigliera regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta ha depositato infatti una mozione con cui si intende impegnare la Giunta lagunare a “farsi portavoce presso il Governo e i Ministeri competenti affinché venga pubblicata quanto prima la deliberazione del Consiglio dei Ministri relativa al Piano di azione nazionale pluriennale”.
Lo scenario è noto: la situazione è di stallo e si protrae ormai da tempo con molti sindaci preoccupati per un’impasse che potrebbe portare a gravi conseguenze per i bilanci delle scuole: Cestari, che ha attivato nel frattempo contatti anche Fism (Federazione italiana scuole materne, ndr) raccoglie dunque l’accorato appello che arriva dal territorio polesano ma che riguarda anche il resto del Veneto.
Come rilevato nel testo del documento, che ripercorre in breve le tappe salienti degli ultimi mesi, l’esecutivo regionale con una delibera del 16 marzo 2021 aveva approvato il piano di assegnazione dei contributi in conto gestione a sostegno delle scuole dell’infanzia non statali e dei servizi alla prima infanzia per l’esercizio 2021: a questo provvedimento aveva fatto seguito quindi un secondo intervento di giunta, il 14 settembre dello stesso anno, che aveva portato poi all’approvazione di un’assegnazione aggiuntiva per il 2021, 3 milioni di euro resi disponibili con un assestamento di bilancio approvato il 30 luglio 2021. Relativamente al 2022, invece, il 15 marzo scorso la Giunta regionale ha approvato la delibera con cui si assegnano 31 milioni per i servizi per l’infanzia accreditati, asili nido pubblici e privati che coprono la fascia di età compresa tra 3 e 6 anni.
“Questi contributi - rileva Cestari - saranno ripartiti in proporzione a quanto già erogato con i decreti dell’aprile e dell’agosto 2021, ai sensi delle leggi regionali numero 23 del 1980 e 32 del 1990 ma la Giunta attende la deliberazione del CdM, passaggio necessario al Ministero dell’Istruzione che solo dopo potrà adottare i decreti di riparto delle risorse in questione. La mozione - incalza la consigliera -, che mi auguro possa sbarcare in aula al più presto trovando la più ampia condivisione possibile, vuol essere un atto concreto con cui si intende sollecitare il Governo centrale allo scopo di conoscere a che punto sia l’iter considerato che molti istituti in Veneto, e di conseguenza anche in Polesine, attendono con ansia l’erogazione di questi fondi, necessari per proseguire nell’offerta didattica e formativa”.
Bisaglia (Lega-LV): «Ispettorato del Lavoro: presentata una mozione perché Rovigo torni ad avere una sua sede autonoma e non più sottoposta a Ferrara»
Venezia, 18 marzo 2022 – «Si ripristini la sede di Rovigo dell’Ispettorato del Lavoro, ad oggi accorpata a quella di Ferrara dal gennaio del 2017 dopo una riorganizzazione dei lavoratori. In una mozione depositata in Consiglio regionale del Veneto confluite le esigenze del territorio e di alcuni sindacati». A chiederlo è Simona Bisaglia, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta e prima firmataria della mozione con cui si vuole impegnare la Giunta regionale del Veneto a farsi portavoce presso i ministeri di riferimento per raggiungere questo obiettivo.
«In tutta Italia esistono solo due casi di sedi dell’Ispettorato a cavallo di due regioni diverse – continua Bisaglia –. E oltretutto in Veneto ogni provincia dispone di una sede propria. La scelta di accorpare la sede di Rovigo a quella della città emiliana è tanto più sorprendente se consideriamo che l’ufficio di Rovigo si è sempre distinto per l’efficacia dell’attività ispettiva, con riguardo a tutti i fenomeni di illegalità nel mercato del lavoro, di tutela dei lavoratori, anche sotto l’aspetto della sicurezza sul lavoro. La scelta appare poi di difficile comprensione anche in considerazione dell’assoluta particolarità del territorio polesano, caratterizzato dalla presenza di realtà produttive assolutamente variegate e distribuite da un punto di vista logistico su un territorio che si estende su 160 KM, in nulla assimilabili alla realtà ferrarese. Inoltre è stato eliminato il protocollo informatico della sede di Rovigo, con la creazione di un unico gestionale facente capo alla sede di Ferrara. Questo ha comportato la revoca della responsabilità della gestione per il referente di Rovigo e il confluire di tutte le pratiche sulla sede di Ferrara, con un carico di lavoro che rischia di diventare insostenibile. Incontrando alcuni rappresentanti sindacali del territorio, mi sono state sottolineate tutte queste problematiche, cui si uniscono anche le preoccupazioni per il futuro lavorativo dei dipendenti rodigini dell’Ispettorato. Per questo chiediamo con forza che Rovigo possa tornare ad avere una sua sede indipendente e operativa sotto tutti gli aspetti».
Bet (Lega-LV): «Fotovoltaico, prosegue in Commissione l’esame del pdl per sviluppare le energie rinnovabili tutelando al contempo la natura agricola del nostro Veneto, inserendo paletti e linee guida»
Venezia, 17 marzo 2022 – «Dopo mesi di discussione e lavoro con gli stakeholder, oggi in Seconda commissione siamo tornati ad esaminare il mio progetto di legge per la disciplina degli impianti fotovoltaici a terra. Una discussione che proseguirà anche nelle prossime settimane, con l’esame dei vari emendamenti e aggiornamenti. Punto focale della discussione, come già anticipato nelle scorse settimane, è naturalmente la disciplina degli impianti nelle zone agricole. Una disciplina che, precisiamo fin da subito, ha come principale interesse la tutela della vocazione del territorio. Per noi è fondamentale dare un forte impulso allo sviluppo delle energie rinnovabili, senza però stravolgere l’essenza della natura del nostro Veneto». Roberto Bet, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, commenta così, al termine della seduta della Seconda commissione consiliare, la discussione sul progetto di legge 97, di cui è primo firmatario, «Norme per la disciplina per la realizzazione di impianti fotovoltaici con moduli ubicati a terra».
«Dobbiamo tenere bene a mente che ogni normativa regionale deve essere inquadrata all’interno della più vasta legislazione nazionale – prosegue Bet -. Il fotovoltaico in zona agricola è il tema più delicato e scivoloso per quanto riguarda l'eventuale impugnativa alla Corte costituzionale. La Regione non può introdurre un divieto generalizzato di installazione degli impianti in zona. Alla base del progetto di legge abbiamo mantenuto il principio guida di tutela dell’attività agricola, favorendo l’installazione di questi impianti nei parcheggi, nelle aree industriali e in generale in aree già compromesse dal punto di vista ambientale. Nel nostro Veneto ci sono delle zone agricole che meritano di essere mantenute tali. Abbiamo quindi introdotto un ulteriore criterio di non idoneità alla realizzazione degli impianti fotovoltaici, costituito dalle zone agricole di pregio ad elevata utilizzazione agricola e naturalità diffusa, aree che dovranno essere individuate dalle Province in base a precisi criteri di tutela. E laddove l’istruttoria dovesse dare il via libera all’installazione in area agricola di un impianto, questo dovrà essere necessariamente agrofotovoltaico».
«Perché non venga stravolta la natura del territorio, inoltre – aggiunge il primo firmatario del pdl -, abbiamo declinato il principio della prevalenza dell’attività agricola in zona agricola rispetto alla installazione di impianti industriali di produzione di energia. Tutte queste novità introdotte – conclude Bet – vanno in un’unica direzione: tutelare la nostra ricchezza più grande, il nostro territorio, con una duplice azione, proteggendo la sua natura e implementando la produzione di energia pulita».
Dolfin (Lega – LV): “Chioggia non sarà la capitale della Cultura 2024, ma il progetto ha le carte in regola per essere finanziato dal fondo del Ministero al Turismo per i Comuni del sito Unesco di Venezia e laguna”
Venezia, 17 marzo 2022 – “Chioggia e Vicenza non sono state scelte per essere la capitale della Cultura 2024 ma a loro vanno le più sincere congratulazioni: i progetti delle due città venete, arrivati in finale, sono di grande valore per lo sviluppo del territorio. A dimostrazione dell'importanza culturale e tradizionale, delle tipicità e specificità che il Veneto sa offrire e delle enormi potenzialità di questi progetti. Quello di Chioggia ha inoltre tutte le carte in regola per essere candidato ad ottenere una parte del fondo a favore dei Comuni compresi nei siti Unesco”.
Così il consigliere regionale veneziano Marco Dolfin dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta riferendosi al fondo e al bando creato dal Ministero al Turismo a favore dei Comuni Comuni caratterizzati da spiccata vocazione turistico-culturale compresi nei siti Unesco.
“Obbiettivo dell’iniziativa è infatti sostenere la ripresa del settore turistico particolarmente colpito dalla crisi generata dalla pandemia di Covid-19 – ricorda Dolfin - l’ammontare complessivo delle risorse a disposizione del Fondo è di 75 milioni di euro e la disponibilità per il sito Unesco “Venezia e la sua laguna” è di oltre 6 milioni. Il Comune di Chioggia, in seguito alla sottoscrizione dell’atto d’Intesa del 2007, è anche membro del “Comitato di Pilotaggio” del Sito Unesco “Venezia e la sua Laguna” e ne esercita le competenze istituzionali in merito alla tutela, valorizzazione e gestione dei beni patrimoniali del sito”.
“Chioggia alza dunque la mano per candidarsi ad ottenere parte di quel contributo – spiega Dolfin – ma anche per coordinare i progetti che saranno prestati: una regia unica e un lavoro di squadra che permetterà di ottenere i fondi. Chioggia non sarà la capitale della Cultura 2024, ma il suo progetto può pregiarsi di esser stato scelto nella rosa dei finalisti a livello nazionale per l’importante candidatura italiana e rappresenta un grande patrimonio per il futuro della città. Per questo motivo mi sto attivando affinché questo dossier di proposte e iniziative sia candidato alla parte del fondo per il sito Unesco di Venezia. La bontà del progetto è stata riconosciuta a livello nazionale, e da questo percorso di candidatura ne emergerà il progetto di sviluppo dei prossimi anni per il Comune e il territorio, una grande occasione per tutto il Veneto”.
Cavinato (Lega – LV): “Caro gasolio, una mozione per chiedere aiuti concreti per gli autotrasportatori”
Venezia, 17 marzo 2022 – “Settore autotrasporti caro gasolio: il Governo preveda adeguati ristori, riveda le accise e riduca l’iva”.
Si intitola così la mozione presentata dalla consigliera regionale Elisa Cavinato in risposta agli aumenti del carburante “che stanno creando gravi disagi alle aziende e ai cittadini”.
“Servono subito aiuti economici concreti agli autotrasportatori per far fronte agli aumenti del carburante – afferma Cavinato - la categoria è da diversi giorni in stato di agitazione, basti pensare che per rifornire un serbatoio di 600 litri di un camion si è passati dai 680 euro di qualche settimana fa, ai 1250 euro attuali. Il doppio. Lo sciopero generale degli autotrasportatori del 14 marzo è stato revocato, ma resta un’ipotesi che potrebbe avere ripercussioni fortemente negative sul piano degli approvvigionamenti. Un blocco dei mezzi di trasporto si tradurrebbe anche in una impennata dei prezzi dovuta alla carenza delle merci. Il rischio è un blocco generalizzato delle attività produttive, non sostenibile per il sistema paese”.
“Lo stesso ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha dichiarato che l’aumento del prezzo dei carburanti è del tutto ingiustificato – ricorda Cavinato conseguenza di una marcata speculazione sui mercati. Oltre alle ovvie difficoltà e disagi sul breve termine, l’inflazione dovuta all’aumento dei prezzi di beni e servizi, potrebbe incidere nell’attuazione delle misure straordinarie volte a contrastare gli effetti negativi della pandemia da Covid-19, come i grandi piani di rilancio industriale e la transizione energetica, ovverosia i principali progetti ed investimenti del PNRR”.
“Ho depositato una mozione che ha tre obiettivi – prosegue Cavinato – chiediamo al Governo di aumentare la somma recuperabile dalle accise con l’immediata esigibilità al momento della presentazione della domanda. Inoltre, chiediamo l’attivazione di tutti gli organismi preposti all'eventuale accertamento di indebiti vantaggi e benefici da parte degli enti del settore e la predisposizione di mirati interventi o ristori, comprese le agevolazioni, a beneficio del settore degli autotrasportatori”.
Pan (Lega – LV) : “Consiglieri Pd confusi forse a causa delle spaccature interne: con le loro filosofie ambientaliste la gente non mangia”
Venezia, 16 marzo 2022 – “Forse i consiglieri Pd dormivano ieri durante il mio intervento in aula: nessuno è contrario alla transizione ecologica, ma con le loro filosofie ambientaliste non si dà da mangiare alla gente. Abbiamo bisogno di riportare al primo posto l’agricoltura ed essere autonomi nelle produzioni strategiche, come le coltivazioni del grano duro e del grano tenero, del mais, per non essere più ricattabili, per non essere sotto scacco di prezzi che rischiano di diventare proibitivi per le famiglie a causa della guerra”.
Così il consigliere regionale Giuseppe Pan (Lega – Liga Veneta) risponde all’attacco delle minoranze in Consiglio regionale.
“I consiglieri Pd sono un po’ confusi, probabilmente a causa dei problemi e delle spaccature interne al gruppo che non li fa ragionare con lucidità: li invito a riascoltare il mio intervento di ieri in aula, perché quello che stiamo facendo è proprio chiedere all’Europa maggiore sostegno per quelle filiere strategiche come agricoltura e manifattura.
Due aiuti veloci che si possono concretizzare a breve: una proposta per l’agricoltura, di rivedere i fondi della Pac e il Psr per costituire immediatamente un aiuto accoppiato alle semine dei cereali (visto che siamo nella stagione giusta). Altra proposta, prevista dalla mia mozione che discuteremo nel prossimo Consiglio regionale: ottenere un intervento economico immediato per calmierare i prezzi del gasolio agricolo e per la pesca.
I consiglieri Dem fingono di non vedere la situazione attuale: siamo in un’economia di guerra e dobbiamo difendere le produzioni nazionali, le nostre imprese e le famiglie. Altro che filosofie.
La transizione energetica è il passaggio dall'utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili a fonti rinnovabili e fa parte della più estesa transizione verso economie sostenibili. Per farlo, occorrono investimenti e tempistiche a medio e lungo termine, che a breve non abbiamo. Oggi, in questo particolare e difficile momento storico, a causa di pandemia, guerra e rincari, bisogna essere pratici, concreti: le famiglie devono poter comprare il pane a prezzi accessibili e non possiamo avere i pannelli fotovoltaici nei campi. I consiglieri Dem abbiano l’onestà intellettuale di vedere la situazione: negli anni sono state trasferite all’estero produzioni che andavano tenute in Italia, come la manifattura e il tessile, e se da domani gli ungheresi non ci daranno più il loro frumento e i loro cereali, se poi i russi non ci forniranno più di gas, cosa facciamo? Torno ad evidenziarlo a gran voce: L’Italia deve tornare autonoma per quanto riguarda le produzioni alimentari, soprattutto per l’agricoltura non deve dipendere da nessun altro paese con le importazioni. Usciti dall’emergenza impellente si potrà ragionare su tutto, ma questo è il momento di agire con prontezza e lungimiranza per non mettere in ginocchio le famiglie”.
Villanova (Lega-LV): «Fotovoltaico, sorpresi dall’evidente cambio di rotta dell’opposizione, diventata favorevole ai pannelli su terreni agricoli»
Venezia, 16 marzo 2022 – «Prendiamo atto che, dopo mesi in cui la Regione del Veneto è stata attaccata perché accusata di voler creare enormi parchi fotovoltaici su terreni agricoli, l’opposizione in Consiglio regionale è improvvisamente diventata favorevole alla creazione di impianti su campi agricoli, viste le ultime parole del suo portavoce. Una novità che ci sorprende non poco, alla vigilia dell’approdo in Commissione consiliare di una legge tanto dibattuta sui quotidiani». Alberto Villanova, presidente Intergruppo Lega-Liga Veneta, commenta così la nota del portavoce delle opposizioni sul progetto di legge che riguarda il fotovoltaico.
«Ricordo alle minoranze e a Lorenzoni, che all’università si occupa proprio di questo settore e quindi dovrebbe conoscerlo approfonditamente, che la competenza in campo energetico è nazionale. E che, a sua volta, la legislazione italiana deriva da quella europea. Siamo ben consapevoli dell’urgenza di attivare nuove fonti di energia pulite e rinnovabili, in modo particolare alla luce dell’emergenza ucraina e della crisi del gas russo. Il progetto di legge in discussione domani va proprio in questa direzione, disciplinando la normativa. Tranquillizzo le opposizioni e il loro portavoce: anche la Regione del Veneto vuole tutelare il suo ambiente, scegliendo in via preferenziale la realizzazione di nuovi parchi su tetti o capannoni senza creare enormi parchi che deturpino il nostro paesaggio. Ma, ripeto, non possiamo bloccare del tutto progetti. Non è nelle nostre competenze. E sarebbe bene ricordarlo prima di affrontare un tema così delicato in Commissione».
Caro energia. Michieletto e Vianello: “Rincari ingiustificati sulle spalle dei cittadini, il Governo faccia chiarezza e sostenga le imprese agricole”
Venezia, 16 marzo 2022 – “Il prezzo di pane e pasta ha subito un aumento senza precedenti, assolutamente incomprensibile. Il Ministro alla transizione Cingolani ha pure dichiarato che alcuni rialzi sono ingiustificabili: è il momento quindi che venga fatta luce, perché non possono essere sempre i cittadini a pagare. Il Governo intervenga per sostenere l’agricoltura e scongiurare speculazioni”.
Con queste parole i consiglieri regionali Gabriele Michieletto e Roberta Vianello, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneto, hanno presentato una risoluzione e sottoscritta da altri colleghi per chiedere al Governo di intervenire sul rialzo di queste ultime settimane dei prezzi del grano e dei suoi derivati.
“Il rincaro energetico è iniziato lo scorso Novembre ormai, ma la guerra in Ucraina sembra aver buttato ulteriore benzina sul fuoco degli aumenti. Sembra, per l’appunto, perché oggi da un lato leggiamo del prezzo del petrolio che diminuisce, e dall’altro un prezzo dei carburanti ancora stellare. I conti non tornano, evidentemente: il Governo ha il dovere non solo di fare chiarezza, come lo stesso Ministro ha dichiarato, ma anche e soprattutto sostenere il settore agricolo, già in ginocchio per altri problemi contingenti come la siccità.
È urgente intervenire, e farlo con decisione, altrimenti questi rialzi finiranno, come sempre, per impoverire i cittadini e zavorrare la ripresa economica” - concludono i due consiglieri.