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16 Marzo 2022
Cestaro (Lega-LV): «Emergenza profughi ucraini: il Governo non lasci soli i Comuni. Presentata una risoluzione in Consiglio regionale»
Venezia, 16 marzo 2022 – «Sono trascorsi ormai 20 giorni dall’inizio dell’offensiva russa in Ucraina. Da quel fatidico 24 febbraio, quando sono stati esplosi i primi colpi di artiglieria, è stato calcolato che più di 2,8 milioni di ucraini, principalmente donne e bambini, hanno lasciato il loro Paese, rifugiandosi all’estero per mettersi in salvo. Di questi, al 14 marzo scorso risultavano arrivati in Veneto 3.300 profughi, ospitati da parenti o strutture pubbliche. Un numero destinato a crescere. Per aiutarli, si è messa in campo una straordinaria macchina di solidarietà. L’aiuto dei volontari, però, non può bastare. È fondamentale che il Governo riconosca un sostegno economico a tutti i Comuni che stanno accogliendo i profughi, così da aiutare le amministrazioni locali in un momento di particolare difficoltà». A dirlo è Silvia Cestaro, consigliera regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, che al riguardo ha depositato una risoluzione in Consiglio regionale del Veneto. «La Regione del Veneto ha attivato diversi hub per l’accoglienza: Isola della Scala (per gli arrivi a Verona e Vicenza), Noale (per gli arrivi a Venezia, Padova e Rovigo), Valdobbiadene (per gli arrivi a Treviso e Belluno). Da oggi è attivo anche il nuovo hub all’ex ospedale di Monselice (Padova), mentre da prossimi giorni partiranno anche le strutture di Asiago (Vicenza) e Malcesine (Verona). Ed altri ancora ne verranno attivati a seguire. Da qui, poi, i profughi si spostano nelle case private, messe a disposizione dai parenti dei rifugiati o dai tanti cittadini privati che, mossi da un incredibile spirito di solidarietà, hanno aperto le proprie abitazioni a mamme e bambini. In questo momento gli amministratori locali e i sindaci, le Associazioni di volontariato e del terzo settore e molti imprenditori, oltre a comuni cittadini, stanno inviando molti aiuti. I Comuni di diverse città hanno attivato varie modalità per aiutare i profughi, anche in collaborazioni con associazioni e organizzazioni. I costi fissi della struttura e del personale, più tre pasti e talvolta anche la mediazione culturale, i corsi di lingua, l'intervento degli assistenti sociali, l’eventuale assistenza legale, sono aumentati a dismisura, creando problemi alle amministrazioni locali, in un particolare momento storico in cui si deve far fronte alle conseguenze a lungo termine sulle casse comunali della crisi pandemica e ai recentissimi rincari, soprattutto energetici, provocati dalla guerra. I Comuni non possono essere lasciati soli: hanno bisogno di aiuto da parte del Governo, per poter continuare a sostenere queste persone fuggite da guerra e disperazione».
15 Marzo 2022
Pan: «Con la guerra l’Europa radical chic si risveglia dal torpore: necessario investire sull’agricoltura, settore primario e strategico»
Venezia, 15 marzo 2022 - «Il periodo storico che stiamo vivendo, con la guerra in Ucraina, ci ha fatto aprire gli occhi sul fallimento di quella filosofia europea sulla sostenibilità, new Green Deal e fotovoltaico». Così Giuseppe Pan, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, commenta a margine del suo intervento in aula consiliare. «Ci risvegliamo da un torpore, l’Europa si accorge che in questi ultimi decenni sono state smantellate intere filiere: ricordiamo le acciaierie trasferite in Cina, la Chimica di base inviata in India, il settore tessile in Bangladesh. Sono solo alcuni esempi di cosa è stato trasferito e prodotto altrove. Ed ora l’Europa che era radical chic, l’Europa del lusso, l’Europa che fa produrre da una parte all’altra del mondo, ormai una Finanziaria a livello globale, che importa da questo o quell’altro paese e fa fare questo e quell’altro, si rende conto della situazione. Ora che siamo in difficoltà, dobbiamo capire cosa fare del nostro futuro europeo: perché se poi gli ungheresi non ci danno più il loro frumento e i loro cereali, se poi i russi non ci danno più il gas, cosa facciamo? Dobbiamo dotarci di un esercito europeo per difenderci, come di un Piano strategico di investimenti sui settori importanti, proprio come quello il primario. Settore che mai come oggi diventa assolutamente fondamentale – conclude l’ex assessore regionale all’Agricoltura - nel futuro e per la sussistenza del nostro Paese».  
15 Marzo 2022
Politica – Villanova (Lega – LV): «Economia allo stremo a causa dei rincari, è necessario ricalibrare le priorità del PNRR e del Next Generation EU»
Venezia, 15 marzo 2022 - «La guerra scatenata dalla Russia ha cambiato il corso della storia e comporta nuovi obiettivi strategici per la nostra economia e le nostre imprese. Per questo è necessario valutare una ridefinizione delle priorità stabilite all’interno del PNRR nazionale e del Next Gen EU». Alberto Villanova, Presidente dell’intergruppo Lega-Liga Veneta, presenta con queste parole la risoluzione di cui è primo firmatario che è stata approvata dall’aula consiliare, dal titolo: “Pnrr: ridurre il caro energia e investire sulle filiere industriali strategiche per limitare la vulnerabilità e per rilanciare lo sviluppo”. Una risoluzione che è stata sottoscritta da tutti i 34 consiglieri regionali dell’Intergruppo regionale. «Il Veneto ha individuato sedici proposte progettuali, tutte focalizzate su settori strategici. L’Europa, a fronte della drammatica situazione, ha il dovere di ripensare le filiere di approvvigionamento delle materie prime, soprattutto riguardo i combustibili e le fonti energetiche. Non possiamo rimanere sotto scacco, le nostre aziende e le nostre famiglie non possono restare sotto ricatto di prezzi proibitivi e per quasi inaccessibili». «Le risorse europee del Next Generation Eu rappresentano senza dubbio – continua il presidente – un investimento importante, e forse, mai come ora, una boccata d’ossigeno. Dal giorno del loro stanziamento ad oggi, però, sono cambiate molte cose: la guerra in Ucraina, ad esempio, sta mettendo in ginocchio settori come l’agricoltura o i trasporti, la siderurgia italiana e il settore dell’automotive, a cui si aggiungono dei rincari energetici incomprensibili. Il Veneto, come al solito, i compiti a casa li ha fatti, e come ci ha chiesto il Governo abbiamo individuato le nostre priorità: sedici proposte progettuali per il rilancio economico di settori cruciali. Dalla digitalizzazione alla mobilità, dalla innovazione alla competitività. I Veneti non vogliono perdere questo treno, ma non vogliono neppure che qualcuno, a Roma, si sogni di comunicare, senza coinvolgerci, come queste risorse verranno spese». «La guerra in Ucraina ha ulteriormente aggravato la già drammatica situazione legata al rincaro dei prezzi di petrolio, gas ed energia elettrica. Per questo – conclude il presidente - con questa risoluzione chiediamo al Governo di lavorare di concerto, di permetterci di ridefinire le priorità del PNRR che la nostra economia lamenta: una maggiore autonomia energetica, una filiera delle materie fondamentali per assicurare le nostre produzioni. L’Europa ha il dovere di ascoltare le istanze che vengono dal territorio, perché questi sono i problemi reali che un’organizzazione sovranazionale come l’UE ha il dovere di sostenere e tutelare», chiude Villanova.
14 Marzo 2022
Rigo (Lega-LV): «Tradizione enogastronomica veneta: presentato un progetto di legge per istituire il logo della ristorazione tipica e la Settimana della tradizione enogastronomica veneta»
Venezia, 14 marzo 2022 – «L’eccellenza del Veneto passa anche attraverso la sua tavola. I nostri ristoranti tipici custodiscono sapori, profumi, colori che rimandano a tradizioni vecchie di secoli, basate su prodotti genuini che raccontano la nostra storia. Tutelare queste tradizioni vuol dire non solo proteggere il nostro passato, ma investire sul nostro futuro: l’enogastronomia è ricchezza, è attrazione, è turismo. Questo settore nell’ultimo anno ha sofferto in modo particolare e merita azioni concrete per un rilancio ottimale. Per questo motivo ho presentato un progetto di legge che vuole valorizzare la ristorazione tradizionale di qualità del Veneto attraverso l’istituzione del logo “Ristorazione tipica del Veneto” e l’istituzione della “Settimana della tradizione enogastronomica veneta”». Lo annuncia Filippo Rigo, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta. «La nostra cucina è estremamente varia e abbraccia ricette di mare, di montagna, di lago. Insieme alle bellezze paesaggistiche e architettoniche, i turisti vogliono conoscere il nostro territorio anche attraverso i piatti della nostra cultura. È nostro dovere tutelare i ristoranti e le piccole osterie che, anche con grandi fatiche, offrono ai loro ospiti prodotti genuini. Pensiamo anche all’offensiva che l’Unione Europea sta portando avanti nei confronti del Made in Italy gastronomico: bistecche vegetali, vini senza alcol, etichette dei prodotti con un sistema di semafori e punti. Astrusità e assurdità che minano alla base la nostra cultura gastronomica. La Regione del Veneto ha assunto da tempo l’impegno di essere vicino ai produttori e ai ristoratori, aiutandoli anche in questa difficile congiuntura economica creata dalla pandemia. Favorire la trasmissione della cultura enogastronomica veneta è essenziale per rafforzare il legame tra i prodotti tipici e i territori da cui essi provengono e il ruolo della ristorazione è fondamentale per far conoscere e diffondere le straordinarie eccellenze enogastronomiche venete. Negli ultimi mesi ho incontrato le associazioni di categoria del settore e raccolto le loro istanze, confluite in questo progetto di legge che prevede l’istituzione del logo “Ristorazione tipica del Veneto”. Con questo disegno di legge, inoltre vogliamo creare la “Settimana della cultura enogastronomica veneta” che avrà l’obiettivo di diffondere nel migliore dei modi la conoscenza della cultura culinaria e che, sulla stregua di eventi simili nel resto d’Italia, potrà diventare un punto di riferimento internazionale, un appuntamento imperdibile per gli appassionati e i professionisti del settore».
14 Marzo 2022
Rizzotto (Lega-LV): “DE.CO. comunali patrimonio di tradizioni e cultura. Un registro regionale per un migliore coordinamento”
(Arv) Venezia 14 mar. 2022 - “Le eccellenze locali sono probabilmente uno degli strumenti più importanti per valorizzare la storia e la tradizione di una località. Ma anche, molto spesso, per sostenerne l’economia locale e il turismo enogastronomico. Per questo, ho voluto proporre un Progetto di legge al Consiglio regionale che regolamenti i prodotti comunali, definendo chiaramente i criteri e che, soprattutto, aiuti a sostenerli con una promozione ad hoc. Con un lavoro di squadra pianificato e regolamentato, non potremo che aiutare, tanto più in un momento difficile come quello attuale, l’agricoltura e il turismo”. Con queste parole, Silvia Rizzotto, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega/Liga Veneta e presidente della Seconda commissione consigliare, spiega “il Progetto di legge regionale di cui sono autore e che ho depositato in questi ultimi giorni per la disciplina e la promozione dei prodotti DE.CO. con l’istituzione di un registro regionale ad hoc”. “La ciliegia di Maser, o il pisello nano di Lonigo, piuttosto che il miele della Val di Chiampo. Il Veneto è una terra ricchissima di prodotti locali di assoluta eccellenza, alcuni dei quali sono tanto caratteristici da non essere nemmeno noti a tutti – sottolinea Rizzotto - Per questo, la tutela dei prodotti locali porta cittadini e turisti a visitare le varie località e a scoprire, assaggiare e acquistare tutto ciò che è tipico del territorio. I piatti della tradizione diventano così uno strumento per difendere il territorio e, allo stesso tempo, promuoverlo. Un coordinamento regionale, nel doveroso rispetto dell’autonomia dei Comuni che i propri prodotti li conoscono, non potrà che migliorare le finalità per le quali le DE.CO. sono state concepite”. “Per questo – chiarisce Silvia Rizzotto - ho presentato questo Progetto di legge, che ora spero possa anche accogliere dei consigli e dei miglioramenti per raggiungere la finalità per la quale è stato concepito: sostenere il nostro meraviglioso territorio e i suoi prodotti”.
11 Marzo 2022
Pan (Lega-LV): «Aumento del costo del gasolio: il governo sostenga le imprese agricole e della pesca colpite dalla grave crisi energetica con aiuti immediati»
  Venezia, 11 marzo 2022 – «Venga trovato subito un sostegno finanziario che aiuti nell'immediato le imprese agricole e della pesca colpite prima dall’emergenza sanitaria, e ora dalla crisi energetica dovuta alla situazione geopolitica. I prezzi alle stelle dei carburanti rischiano di dare il colpo di grazia definitivo a un settore che era già messo a dura prova da due anni di pandemia e di conseguenti ristrettezze. Non possiamo permettere che questo accada». Lo dichiara Giuseppe Pan (Intergruppo Lega-Liga Veneta) che al riguardo ha depositato una mozione in Consiglio regionale del Veneto. «Dall'inizio della pandemia il costo del gasolio è passato da 0,30 ad 1,30 euro al litro. I recenti sviluppi in Ucraina, poi, con la conseguente crisi del gas russo, hanno fatto raggiungere costi proibitivi. E non parliamo di un semplice pieno di benzina di un’automobile, che pure rappresenta una spesa davvero impegnativa per molte famiglie. Parliamo di barche che possono arrivare a consumare anche 2.500 euro di carburante al giorno. Cifre che hanno spinto le marinerie a bloccare le uscite in mare nei primi giorni di marzo. O di un comparto come quello alimentare che richiede ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed elettricità, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, per il funzionamento delle macchine e la climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro. Per una serra di mille metri, per esempio, la perdita netta è di 1.250 euro. L'emergenza energetica si riversa anche su carburanti per la movimentazione dei macchinari, sui costi delle materie prime, fertilizzanti, vasi e cartoni. Il rincaro dell'energia non risparmia fattori fondamentali di produzione come i fertilizzanti, con aumenti che vanno dall'urea, passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%), alle torbe (+20%), mentre per gli imballaggi, in grande ritardo per i tempi di consegna, gli incrementi colpiscono per esempio la plastica per i vasetti dei fiori (+72%), il vetro (+40%), la carta (+31%). Senza contare, poi, che l'85% delle merci viaggia su gomma, e che con il caro benzina i costi per il trasporto dei prodotti è cresciuto in modo esponenziale. Quelle aziende che non riescono a sostenere queste spese, sono costrette a chiudere. E oggi, con le importazioni dall’Ucraina di grano e cereali bloccate, non possiamo assolutamente fermare la produzione. Senza un aiuto immediato, questi settori che rendono la produzione italiana un’eccellenza riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo rischia di morire. Non possiamo assolutamente permettere ciò».
11 Marzo 2022
Villanova (Lega-LV): «Promozione del gelato tradizionale: presentato un progetto di legge per tutelare un prodotto artigianale all’insegna della sostenibilità e della qualità»
Venezia, 11 marzo 2022 – «Valorizzare il gelato di qualità, un prodotto tradizionale conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, proteggendo così la fatica degli artigiani del settore e tutelando i consumatori». È questo lo scopo di un progetto di legge depositato in Consiglio regionale del Veneto dal presidente dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta Alberto Villanova. «Il Veneto ospita la più antica fiera internazionale del gelato, quella di Longarone – continua Villanova – e rappresenta in tutto il mondo una tradizione antichissima esportata da tantissimi nostri corregionali all’estero. Un cono gelato non è solo un momento di svago per i più piccoli: racchiude un insieme di conoscenze e di tradizioni che vanno dalla produzione delle materie prime, latte o frutta, fino alla loro lavorazione. Per una piccola coppetta lavorano decine di persone, dagli agricoltori e allevatori agli artigiani. Per questo motivo dobbiamo promuovere con ogni azione possibile la filiera corta di produzione e lavorazione e riconoscere le specificità e le tradizioni delle comunità locali. Il progetto di legge quindi prevede una serie di criteri che serviranno ai produttori per assicurare la qualità del gelato, garantire la trasparenza della filiera e la sua sostenibilità. E perché ciò avvenga nel migliore dei modi, abbiamo pensato a un apposito tavolo tecnico permanente di approfondimento e confronto con le associazioni di categoria per incentivare anche la qualità del prodotto e per realizzare protocolli specifici, destinati anche a combattere il fenomeno dell’abusivismo e della concorrenza sleale. Sempre in questa direzione, questo progetto di legge vuole incentivare anche la formazione e l’aggiornamento dei gelatieri, per tutelare sempre di più i consumatori, grandi e bambini, che da ogni angolo del mondo apprezzano il nostro gelato».  
9 Marzo 2022
Sandonà (Lega-LV)- «I progetti per il Veneto relativi al PNRR in Prima commissione: le Regioni tornino al centro della strategia nazionale»
Venezia, 9 marzo 2022 – «È stata una presentazione ampia, corposa ed esaustiva, destinata comunque a non esaurirsi in questa seduta: quella di oggi rappresenta solo una tappa di un complesso percorso iniziato circa un anno fa e che ha già coinvolto la Giunta e il Consiglio regionale». Sono le parole del presidente della Prima commissione permanente dell’Assemblea legislativa veneta Luciano Sandonà (Intergruppo Lega – Liga Veneta) a margine dei lavori odierni della stessa Commissione. «Nel corso della seduta odierna - spiega Sandonà - abbiamo potuto acquisire le informazioni di merito sui 16 progetti strategici per il Veneto relativi al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In questo frangente, è fondamentale la rapidità decisionale perché a breve inizierà l’interlocuzione con il Governo che sarà chiamato a valutare e ad approvare questi Progetti che toccano un ventaglio molto ampio di temi: da Venezia, capitale mondiale della sostenibilità, ai progetti sui Borghi e all’innovazione digitale, fino a quelli relativi al dissesto idrogeologico. I progetti poi dovranno essere monitorati e realizzati entro un arco temporale che arriva fino al 2026, ma che inevitabilmente, per la loro natura e valenza strategica, risulteranno proiettati ben oltre i termini stabiliti dal PNRR». «A margine di tutto questo tuttavia – osserva il presidente Sandonà – non possiamo non rilevare come il ruolo delle Regioni risulti annacquato da una scelta di livello nazionale, in base alla quale le Regioni stesse sono state tenute ai margini di un processo che necessiterebbe, in realtà, di un ruolo di coordinamento, a fronte del coinvolgimento degli altri enti territoriali: semplificando al massimo, sarà fondamentale che i progetti ‘atterrino’ sul territorio, ma sarà difficile per lo Stato interloquire in maniera efficace con gli enti locali». «Ciononostante – conclude Sandonà – la Regione farà la propria parte in un ruolo che ci vede protagonisti grazie a progetti di ampia portata, in parte delineati dal Governo, ma con una visione ampia su temi come il sostegno alle imprese e all’economia, la transizione ecologica, la digitalizzazione, e l’ammodernamento della sanità e imprese, per un Veneto che punta a essere resiliente, moderno e sostenibile, in grado di affrontare le nuove sfide sul piano nazionale ed europeo».
9 Marzo 2022
Brescacin e Cecchetto (Lega-LV): «Commissione d’inchiesta Covid, le opposizioni lamentano ancora la mancanza di dati. In realtà li hanno, ma non dicono quello che vogliono sentirsi dire»
Venezia, 9 marzo 2022 – «Prima l’annuncio urbi et orbi delle minoranze di volersi autosospendersi dalla Commissione d’inchiesta Covid, poi la lettera da loro spedita all’Ufficio di presidenza della Commissione per chiedere ancora dati. E poco importa se quei dati sono già presenti nella documentazione a loro inviata tre mesi e mezzo fa: evidentemente non era quello che volevano sentirsi dire. A quanto pare, quello che le commissarie dell’opposizione volevano erano numeri o documenti che avallassero le loro accuse contro la Regione. E visto che questi non ci sono, allora sono tornate a lamentarsi di aver ricevuto dati e documentazioni incompleti. Un comportamento che mette a nudo il loro vero obiettivo: incolpare la Regione del Veneto di una qualche mancanza». Le consigliere dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta Sonia Brescacin, segretario della Commissione d’inchiesta Covid-19 e presidente della Quinta commissione consigliare, e Milena Cecchetto, vicepresidente della Commissione d’inchiesta, rispondono così alle nuove richieste della minoranza. «A luglio avevano chiesto per via orale la documentazione. Sono state loro a proporre di presentare richiesta formale di dati, per poterla inoltrare a chi di dovere. E lo hanno fatto ad ottobre. Alla loro richiesta poi la dottoressa Russo aveva risposto il 23 novembre. Quel giorno la dottoressa Russo, che aveva già inviato copiosa documentazione già prima della seduta di luglio, aveva trasmesso a tutti i membri della Commissione circa 200 pagine piene di dati e relazioni, specificando anche che alcuni documenti li avrebbe dovuti fornire l’Istituto Superiore di Sanità. Perché le opposizioni non si sono più adoperate in tutti questi mesi rivolgendosi agli enti competenti indicati? Ad alcune delle domande che si continuano a ripetere, come quella sulla registrazione di pazienti sintomatici e asintomatici, avevano già risposto nel corso delle sedute alcuni dei soggetti auditi, come il dottor Pezzotti dell’ISS, il 14 settembre 2021, che aveva ben spiegato come il nostro sistema di classificazione e di differenza tra sintomatici e asintomatici non incida nel calcolo dell’indice RT. Molti dati, ricordiamo alle colleghe, sono già da tempo a disposizione di tutti i cittadini sul sito del Ministero della Salute. Possono scaricare i report settimanali, come facciamo anche noi. La Regione del Veneto non ha mai voluto nascondere alcunché. Tutto ciò che fino ad ora è stato trasmesso in Commissione documenta il massimo sforzo operato dalle strutture sanitarie regionali e dalle Ulss. Eppure, apprendiamo oggi, dopo tre mesi e mezzo, che questi dati non sono ancora sufficienti. A questo punto ci viene un dubbio: le consigliere non saranno mai soddisfatte, e continueranno ad accusare la Regione di voler insabbiare la verità, solo perché non troveranno qualcosa che possa giustificare i loro attacchi? Se volete continuare a perdere tempo, fate pure, ma non fate perder tempo a chi sta cercando di lavorare».
7 Marzo 2022
Centenaro (Lega-LV): «Telecomunicazioni, il Governo preveda ristori per i Comuni per compensare le perdite legate all’introduzione dei canoni forfettari per i terreni su cui installare gli impianti. Depositata una mozione»
Venezia, 7 marzo 2022 – «Il Governo introduca dei ristori per compensare i Comuni che hanno visto le proprie entrate diminuire sensibilmente, da quando la legge 108 del 2021 ha introdotto un canone forfettario di 800 euro annui a carico di quegli operatori di telefonia che posizionano i propri impianti di telecomunicazioni, come le antenne, in aree demaniali». A chiederlo è Giulio Centenaro, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, che a tal proposito ha depositato una mozione in Consiglio regionale del Veneto. «Fino a pochi mesi fa, quando è stata introdotta questa modifica – spiega il consigliere – le amministrazioni comunali potevano intavolare trattative per discutere gli oneri di utilizzo di quei territori comunali dove le varie compagnie di telecomunicazione posizionavano i propri impianti. Ne risultavano canoni di affitto che contribuivano a sostenere le finanze comunali. La conversione del decreto legge 31 maggio 2021 n 77 con la legge 108, così come approvata dal Parlamento nell’ambito della Governance del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, però ha predisposto l’introduzione di un canone forfettario di 800 euro per garantire uniformità di condizioni su tutto il territorio nazionale. E se ciò va nella direzione di una maggior tutela della concorrenza e del mercato dei servizi, questo impedisce di modulare l’imposta a seconda delle esigenze e della specificità del territorio in cui sono installate le apparecchiature. Questa riforma porta inevitabilmente a una sensibile riduzione alle entrate locali che risulta ancora più evidente se paragonata con la disparità di trattamento con quegli impianti installati sui terreni locali. Per questo chiedo alla Giunta regionale di intervenire presso il Governo per far sì che siano introdotte misure compensative per i Comuni, evitando così che questa modifica incida eccessivamente su bilanci comunali già pesantemente provati da due anni di pandemia».