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PROGRAMMA POLITICO
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15 Febbraio 2022
Politica regionale di coesione 2021-2027 – Favero (Lega-LV): «Con un ordine del giorno chiesto di prevedere un maggiore coinvolgimento del Consiglio regionale nel controllo e nel reindirizzamento nella progressiva attuazione di PR FESR e PR FSE+»
Venezia, 15 febbraio 2022 – «Permettere al Consiglio regionale di svolgere fino in fondo il suo ruolo di controllo e di reindirizzamento nella politica di coesione 2021-2027: è questo l’obiettivo di un ordine del giorno alla Proposta di deliberazione amministrativa del PR FESR E PR FSE+ approvato oggi dall’aula consiliare. In questo modo il Consiglio potrà essere pienamente coinvolto in quello che sarà il più grande investimento di risorse su cui si giocherà il futuro della nostra Regione e dell’intera comunità veneta nella fase post pandemica». Con queste parole Marzio Favero, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, commenta l’odg nel corso della seduta odierna del Consiglio regionale del Veneto. «Si deve considerare che la programmazione ha due caratteristiche: ha un approccio essenziale e flessibile perché, avendo un raggio di azione articolato nell’arco di sette anni, deve sapersi adeguare alle accelerazioni e alle trasformazioni della nostra società. E ha un approccio organico, perché nasce sulla base di una forte partecipazione territoriale, con audizioni delle associazioni di categoria e delle parti sociali andate avanti per ben due anni. La legge prevede che il Consiglio regionale svolga la funzione di sorveglianza, indirizzo e programmazione, anche tramite le sue Commissioni. L’ordine del giorno presentato dal presidente della Prima commissione Luciano Sandonà e dai consiglieri Alberto Villanova e Giuseppe Pan prevede quindi sostanzialmente alcune novità. Innanzitutto chiediamo alla Giunta regionale di informare regolarmente, con cadenza semestrale, il Consiglio sullo stato di avanzamento del percorso attuativo della programmazione comunitaria per consentire una migliore collaborazione tra Consiglio e Giunta. Inoltre impegniamo la Giunta regionale a prevedere la partecipazione di tre consiglieri, uno in rappresentanza della minoranza e due della maggioranza, alle sedute del Comitato di sorveglianza. Un coinvolgimento maggiore, quindi, rispetto al passato, quando a sedere nel Comitato era un unico consigliere. Infine si prevede l’individuazione di una struttura del Consiglio regionale, un gruppo di lavoro tecnico a supporto del politico, che svolga funzioni di raccordo con le strutture competenti della Giunta regionale. È essenziale assicurare un coinvolgimento del Consiglio nella progressiva attuazione del PR FESR E PR FSE+, un coinvolgimento che sia ispirato al principio democratico del leale confronto tra maggioranza e minoranza. Gli oltre 2 miliardi di euro che verranno investiti in politiche sociali, culturali, lavorative, di rigenerazione urbana, e che saranno poi integrate dai fondi messi a disposizione dal PNRR, rappresentano la vera partita della nostra amministrazione regionale, la sfida più grande per il futuro nostro e della nostra terra».
11 Febbraio 2022
Villanova (Lega-LV): «Il caso Prosecco-Prosek approda in Parlamento europeo. Il made in Italy non si copia, l’Europa faccia il suo dovere e protegga i prodotti tipici»
Venezia, 11 febbraio 2022 – «L’Europa discuterà la prossima settimana, nel corso di una seduta plenaria del Parlamento, la messa in pericolo del buon nome del Prosecco. Mi auguro che la Commissione Europea, che sarà chiamata a intervenire, comprenda che, se si autorizzasse la brutta copia di un prodotto di eccellenza come il Prosecco autorizzando il riconoscimento del croato Prosek, si creerebbe un pericoloso precedente e si creerebbero danni incalcolabili a tutto il made in italy». Alberto Villanova commenta così la notizia della presenza, tra gli ordini del giorno della seduta plenaria del Parlamento europeo della prossima settimana, anche della vicenda del Prosecco e della richiesta della Croazia per il riconoscimento del Prosek. «Non bastasse il drammatico rincaro energetico, i nostri produttori vitivinicoli devono affrontare anche questo ulteriore pericolo. Ma se la stessa Europa si dichiara a difesa e tutela dei prodotti tipici e delle specificità, davvero qualcuno a Bruxelles vuole autorizzare la copia di uno dei vini più apprezzati al mondo? Il fatto che la prossima settimana la questione sia tra i punti in discussione del Parlamento, è certamente una ottima notizia. Ma non basta: mi auguro che tutti i rappresentanti politici italiani, a prescindere dal loro schieramento, si impegnino per difendere il Prosecco. Perché dopo il nostro Prosecco, potrebbe toccare al Prosciutto di Parma, alla bufala campana o al Chianti toscano: non possiamo permettere – conclude Villanova - che migliaia di imprese e secoli di orgogliosa tradizione vengano spazzati via da qualche burocrate europeo».
11 Febbraio 2022
Pesca, Dolfin (Lega – LV): “Al fianco dei pescatori nella protesta: saremo cassa di risonanza nelle istituzioni, #salviamolapesca”
Venezia, 11 febbraio 2022 – “Caro energia, caro gasolio, fermo pesca e restrizioni, una “tempesta perfetta”: siamo al fianco dei pescatori nella protesta, da mesi abbiamo sollevato le varie questioni al governo lanciando l’allarme sulle difficoltà del settore”. Così il consigliere regionale veneziano Marco Dolfin, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, e Capo dipartimento Pesca per il partito in Veneto interviene a margine della manifestazione che si è tenuta oggi al mercato Ittico di Chioggia con la partecipazione di alcuni rappresentanti delle istituzioni. Con Dolfin anche il sindaco di Chioggia Mauro Armelao che hanno manifestato solidarietà e vicinanza da parte della Regione del Veneto e del Comune. “Gli operatori del settore hanno fatto suonare le sirene dei loro pescherecci – spiega Dolfin - un grido d’aiuto per richiamare l’attenzione sugli ostacoli che rendono impossibile ormai lavorare. Da mesi abbiamo sollevato il problema che deve trovare risposta a livello europeo e governativo, da mesi partecipo a tavoli e incontri, intervengo a convegni e sui quotidiani, per accendere i riflettori sulla crisi che sta mettendo in ginocchio il settore: da una parte il caro energia e il caro gasolio, dall’altro le restrizioni europee, le difficoltà burocratiche, i costi elevati, il Covid, ma anche la concorrenza sleale e il Mose. Queste le difficoltà e gli ostacoli che il settore pesca nel veneziano deve affrontare e se non si prende di petto la situazione per un’inversione di tendenza, si rischia il collasso del sistema nazionale”. “La recente estensione della Cisoa (Cassa integrazione straordinaria operai agricoli) al settore pesca non basta a garantire ai pescatori un reddito per un possibile periodo di fermo – aggiunge il Capo dipartimento - in attesa di una calmierazione dei prezzi. Le imprese del settore, vittime di un’incredibile congiunzione avversa, avanti di questo passo non resisteranno a lungo. L' aumento del caro gasolio al 60% significa che i pescherecci non salperanno più dalle banchine, creando contraccolpi su tutta la filiera e l'economia delle comunità costiere. La Lega è al fianco dei pescatori in questa battaglia, assieme all'Amministrazione Comunale di Chioggia. Ci faremo parte attiva ai tavoli regionali e nazionali, una cassa di risonanza per le Istituzioni Governative a tutti i livelli. Dobbiamo salvare la pesca #Salviamolapesca”.
11 Febbraio 2022
Favero, Zecchinato, Centenaro (Lega – LV): “Una mozione per scongiurare il blocco degli interventi di edilizia scolastica con l’aumento dei costi delle materie prime”
Venezia, 11 febbraio 2022 – “Edilizia scolastica: adeguare i finanziamenti all’aumento dei costi delle materie prime e prorogare i termini di chiusura lavori”. Si intitola così la mozione presentata dal consigliere regionale Marzio Favero, primo firmatario, con i colleghi Marco Zecchinato e Giulio Centenaro (Intergruppo Lega – Liga Veneta). Tre consiglieri regionali di tre province diverse (Favero di Treviso, Zecchinato di Vicenza e Centenaro di Padova) hanno raccolto le istanze dai territori per sollevare il problema in Consiglio regionale. “Le difficoltà ci sono state segnalate dagli amministratori locali – spiegano i tre consiglieri – ed è urgente intervenire per far fronte al problema: molti sono i comuni in Veneto che hanno già avviato i lavori su progetti di opere pubbliche sostenuti da contributi nazionali o regionali, riguardanti sia il settore scolastico sia le opere pubbliche in generale, ma l’attuale difficoltà di reperimento e consegna dei materiali comporta degli inevitabili ritardi nell’esecuzione dei lavori e, di conseguenza, nella chiusura e rendicontazione degli stessi. Ritardi che non sono attribuibili ai beneficiari dei contributi, ma sono loro a rischiare di non poter rendicontare nei termini stabiliti e pertanto di vedersi revocare il contributo concesso”. “Una situazione destinata ad implodere – proseguono Favero, Zecchinato e Centenaro – e per questo, con la mozione, impegniamo la giunta regionale ad attivarsi con i Ministeri competenti sull’iter dei progetti ammessi ai finanziamenti, per valutare l’impatto dell’aumento dei costi delle materie prime sugli interventi. Inoltre, interrogare gli stessi Ministeri competenti sulla possibilità di integrare i finanziamenti originari, così da permettere di fronteggiare l’aumento dei costi e consentire la concreta e completa attuazione dei progetti approvati, anche avvalendosi delle risorse previste dal PNRR. Infine – concludono i consiglieri - ad autorizzare una proroga ragionata ai termini dei bandi e della chiusura dei lavori previsti, prevedendo ance un'automatica proroga dei termini di rendicontazione sulla base di una motivata richiesta dei Comuni al fine di salvaguardare il contributo concesso”.
11 Febbraio 2022
Dolfin (Lega – LV): “Sopralluogo nella Basilica di San Marco per vedere la situazione dei lavori: una boccata d’ossigeno lo stanziamento del Governo”
Venezia, 11 febbraio 2022 – “Ieri sono stato in visita e sopralluogo alla Basilica di San Marco accompagnato dal Primo Procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin: i lavori per la realizzazione dell’opera di protezione stanno riprendendo dove possibile, ma molto è ancora da fare. I 3,3 milioni da parte del Ministero della Cultura sono certamente una boccata d’ossigeno che va nella direzione auspicata: con questo importante contributo si potrà restaurare l’edificio simbolo di Venezia in tutto il mondo”. Così il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega- Liga veneta, Marco Dofin, commenta il sopralluogo nella Basilica di San Marco svolto ieri, 10 febbraio, accompagnato da Carlo Alberto Tesserin, Primo Procuratore di San Marco. “Ho potuto vedere da vicino la situazione dei lavori, guidato da Tesserin che mi ha illustrato a che punto sono giunti gli interventi. Per quanto riguarda i lavori per la realizzazione dell’opera di protezione a difesa dell’acqua alta – spiega Dolfin - sono in corso delle verifiche approfondite: Università e Soprintendenza sono al lavoro e la speranza è di ripartire quanto prima”. La settimana scorsa il consigliere regionale aveva depositato una mozione proprio per chiedere lo sblocco dei cantieri e  “Smuovere una situazione di stallo che mette a rischio la Basilica di San Marco”, chiedendo alla giunta regionale di fasi portavoce al governo per consentire la ripresa dei lavori con urgenza e realizzare l’opera a protezione dell’edificio. “Sto seguendo personalmente la vicenda che attenzioniamo a livello regionale – spiega Dolfin – riteniamo necessario intervenire con urgenza per proteggere l'area dagli allagamenti più frequenti, per restaurare la pavimentazione, risanare il sottosuolo. Venezia ha bisogno di rispetto per la sua specificità che è anche fragilità, e tutti i ritardi si rivelano dannosi nei confronti della Basilica di San Marco, emblema di Venezia nel mondo.  Il progetto della Provveditoria di San Marco, lo ricordiamo, ha passato il vaglio della Soprintendenza ai Beni culturali e del Provveditorato alle opere pubbliche: può piacere o meno, ma è una soluzione concreta che permetterà di scongiurare, grazie anche al Mose, che l’acqua entri nell’area tra la facciata e le navate, dove sono presenti i mosaici”.
11 Febbraio 2022
Rigo (Lega – LV): “Maggiori sostegni per chi soffre di disturbi dello spettro autistico: informazione e formazione abbattono le barriere culturali”
Venezia, 11 febbraio 2022 – “Ulteriore sostegno alle persone con disturbi dello spettro autistico”. Si intitola così la mozione presentata oggi dal consigliere regionale Filippo Rigo, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta. “E’ una mozione con tre obiettivi – spiega Rigo – impegna la giunta regionale alla formazione degli operatori pubblici, come ad esempio i vigili e le forze dell’ordine che hanno diretto contatto con questo tipo di utenza. In secondo luogo si prevede il supporto, anche tramite l’erogazione di contributi, ad enti locali, organizzazioni afferenti al terzo settore e istituzioni scolastiche, per avviare progetti finalizzati alla sensibilizzazione e formazione sulle tematiche legate ai disturbi dello spettro autistico. Infine – conclude il consigliere regionale veronese – la mozione impegna la giunta alla garanzia di un miglior raccordo e coordinamento tra tutte le aree operative del territorio regionale coinvolte negli interventi e servizi relativi all’autismo, per migliorare le prestazioni della rete dei servizi e assicurare la continuità dei percorsi diagnostici, terapeutici ed assistenziali nel corso della vita della persona affetta da disturbi dello spettro autistico”. “La mozione – aggiunge Rigo – nasce dall’ascolto e dalla raccolta d’istanze sul territorio che ho avuto modo di compiere grazie a vari incontri e contatti, con i referenti delle associazioni e istituzionali, come Coordinamento Autismi Verona, la consigliera comunale di Verona, Laura Bocchi, Vice presidente della Commissione comunale Politiche Sociali e sanitarie, per la collaborazione in tal senso. A Verona, è bene ricordarlo, vi sono due centri di eccellenza per la cura dell’autismo, unici nella nostra Regione, come il Centro di Riferimento Regionale per l’Autismo presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e il Centro Diagnosi Cura e Ricerca per l’Autismo dell’Azienda Ulss 9. Oggi però miriamo a un passo in più – prosegue Rigo – in un’ottica di miglioramento delle rispettive potenzialità, cioè un unico coordinamento tra i due centri per l’ottimizzazione del trattamento dei pazienti e dell’impiego delle risorse disponibili”. “Sono convinto – prosegue il consigliere regionale - sia necessario sostenere, con azioni mirate alla valorizzazione e inclusione delle persone con disturbi dello spettro autistico, iniziative volte a sensibilizzare la comunità locale sul tema dell’autismo, e questo per far sì che ogni singolo cittadino possa farsi portatore e promotore di conoscenza su questi disturbi, al fine di ridurre e rimuovere limiti e barriere culturali ancora esistenti”.
11 Febbraio 2022
Boron (Lega – LV): “Via libera al progetto di realizzazione delle case di comunità”
Venezia, 11 febbraio 2022 – “Un impegno profuso affinché i nostri territori si sentano ascoltati, soprattutto su temi sociali che toccano da vicino tutti noi. Ieri con il parere positivo della Commissione Sanità alla Delibera che individua le Case di comunità e l’aggiornamento delle schede di dotazione degli Ospedali di Comunità in attuazione al PNNR, si dà avvio alla nuova rete assistenziale della sanità veneta che diverrà punto di riferimento territoriali del sistema socio sanitario”. Queste le parole del consigliere regionale Fabrizio Boron, Intergruppo Lega – Liga Veneta. “L’Ulss 6 Euganea – prosegue il consigliere - avrà 20 case di comunità dislocate in tutto il suo territorio: Noventa Padovana, Piove di Sacco, Pontelongo, Saonara, Padova, Limena, Selvazzano Dentro, Rubano, Abano Terme, Maserà di Padova, Camposampiero, Carmignano di Brenta, San Martino di Lupari,  Campo San Martino, Trebaseleghe, Vigonza, Este, Monselice, Conselve, Montagnana. Noto con piacere che nella lista dei progetti approvati vi è anche la Casa di Comunità di Pontelongo, dove sono stato di recente in visita, assieme al Sindaco  Roberto Franco e al Consigliere Comunale Donatello Magagnato. Tale visita ha avuto lo scopo di attenzionare e creare sinergia tra le istituzioni, in quanto si fa sempre più crescente il bisogno di servizi verso le persone con malattie croniche debilitanti, considerando anche il fatto che il processo di invecchiamento sta mutando velocemente nella nostra società”. “La realizzazione delle Case della Comunità – prosegue il consigliere - consentirebbe, in particolare ai malati fragili e cronici, di accedere a strutture dotate di team multidisciplinari con medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, infermieri e assistenti sociali, per beneficiare di vari servizi sanitari, senza aggravare ulteriormente sugli ospedali e riducendo il numero di ricoveri inappropriati e sul sistema famiglia, creando un sistema di sinergie assistenziali affinché il paziente si possa sentire accolto in un ambiente protetto e familiare”. “La decisione di situare una casa di Comunità nel Comune di Pontelongo, assieme a quella nel Comune di Pove di Sacco – conclude Boron -  fornirà una presenza capillare e territoriale del sistema socio sanitario Veneto che diventerà punto di riferimento per tutti i cittadini della Saccisica”.
11 Febbraio 2022
Michieletto e Vianello (Lega – LV): “Le ingiurie vili offese alla Pellegrini, il Veneto orgoglioso della sua campionessa”
Venezia, 11 febbraio 2022 – "Massima solidarietà a Federica Pellegrini per le vili offese di cui è stata vittima. L'autore degli insulti è evidentemente un ignorante, non solo perchè deturpa spazi e beni che appartengono anche a lui, ma anche perchè, evidentemente, ignora chi sia e cosa rappresenti Federica Pellegrini per i Veneti. Una campionessa mondiale, che ha portato in alto il nome della nostra terra".                                                                                                                                                                     Sono queste le dichiarazioni di Gabriele Michieletto e Roberta Vianello, consiglieri regionali dell’Interguppo Lega – Liga Veneta, nel commentare la notizia delle offese rivolte a Federica Pellegrini sul lungomare di Jesolo. "Tutto il mondo ci ha invidiato e ci invidia questa campionessa mondiale, figurarsi se può bastare il gesto di qualche disagiato per macchiare una carriera di sacrifici e vittorie. Dispiace che questi gesti accadano però a casa nostra, a Jesolo, città che, di fatto, ha adottato Federica. Il suo orgoglio, la sua fama, ma soprattutto la sua infinita stima di cui gode sono la risposta più efficace a in gesto, che, altrimenti, non meriterebbe neanche di essere commentato. Ci auguriamo che i responsabili vengano individuati e comprendano la stupidità del loro gesto"- concludono i due consiglieri.
10 Febbraio 2022
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Brescacin e Zecchinato (Lega – LV): “Parere positivo alla delibera di Giunta sulle Case della Comunità e Ospedali di comunità, prima tappa importante per rafforzare la medicina sul territorio”
Venezia, 10 febbraio 2022 – “Case e Ospedali di comunità, la prima tappa importante per rafforzare la medicina sul territorio e ridurre l’impatto su cliniche e degenze ospedaliere.  Oggi in Quinta Commissione abbiamo esaminato l’attuazione della componente 1 della Missione Salute del PNRR (Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale), esprimendo parere positivo alla Delibera di Giunta Regionale “Piano regionale di individuazione delle Case di Comunità e aggiornamento delle schede di dotazione degli Ospedali di Comunità in attuazione del PNRR”, documento che ha assunto come base l’indagine e proposta di attuazione svolta da ogni Ulss del territorio veneto”. Così i consiglieri regionali Sonia Brescacin e Marco Zecchinato, rispettivamente Presidente e Segretario della Commissione Sanità in Consiglio regionale (Intergruppo Lega – Liga Veneta), esprimono soddisfazione per il parere positivo alla delibera di giunta. “La situazione di emergenza sanitaria – riprendono i due - ha senz’altro messo in luce l’importanza delle cure a domicilio. Senza quelle, con i medici di famiglia e il personale sanitario impegnato giorno e notte, il sistema sanitario ospedaliero difficilmente avrebbe retto. Si tratta dunque di investire nella telemedicina e soprattutto nelle Case della Comunità che avranno una funzione intermedia tra il distretto e le attività di base, punto di riferimento soprattutto per malati fragili e cronici. La previsione è di averle ben strutturate con: ambulatori, punto prelievo, spazi diagnostici di base per eseguire esami base come elettrocardiogramma o radiografie. Vi saranno quindi medici, infermieri e l’assistente sociale. L’altra vera sfida che abbiamo davanti sarà reperire il personale sanitario, attualmente carente. Potranno essere inseriti anche medici di base, anche se gli ambulatori dei medici di famiglia e la medicina integrata rimarranno presenti sul territorio”. “La riorganizzazione da qui al 2026 prevedrà - aggiungono Brescacin e Zecchinato - dal territorio all’ospedale, una strutturazione che comprenda: Ambulatori periferici, Case della Comunità, Ospedale di Comunità, Rete Ospedaliera. Medici di Medicina Generale, Medici di Medicina Generale Integrata, Infermieri di Famiglia (nuova figura attiva sul territorio) e l’Assistenza domiciliare potenziata (telemedicina e digitalizzazione)”. “L’esito della riorganizzazione ha l’obiettivo di creare un sistema socio-sanitario più vicino al territorio – concludono presidente e segretario della Commissione - motivo per cui nell’attuare le politiche socio-sanitarie sarà importante tener conto oltre che dei bacini di utenza, come avvenuto nella selezione dei luoghi prescelti per l’individuazione delle Case della Comunità, anche delle caratteristiche dei territori e soprattutto della perifericità (dotazione di servizi e tempi per raggiungerli), per il potenziamento dei servizi territoriali periferici. Pensiamo sia una risposta importante anche alle zone a bassa densità di popolazione e con un territorio vasto, dove spesso i servizi socio sanitari sono lontani e difficili da raggiungere”.
10 Febbraio 2022
Giorno del ricordo, Maino, Giacomin, Zecchinato, Cecchetto, Finco (Lega – LV): “Revocare le onorificenze a Tito è il nostro modo di onorare degnamente le vittime italiane: è giunto il momento che i ricordi ragionati prendano il posto dei rancori esasperati”
Venezia, 10 febbraio 2022 – “Depositare questa corona d’alloro non basta ad onorare la memoria di tutte le vittime delle foibe e l’esodo dalle loro terre, gli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia. Ricordare l’orrore è fondamentale perché certi delitti non vengano dimenticati, ma la legislazione ci concede uno strumento per mettere mano, almeno, ad una grande ingiustizia del passato: revocare tutte le onorificenze italiane al maresciallo Tito e far sparire il suo nome dalle nostre strade”. Sono queste le parole dei consiglieri regionali vicentini Silvia Maino, Stefano Giacomin, Marco Zecchinato, Milena Cecchetto, assieme al vicepresidente del Consiglio regionale, Nicola Finco, alla cerimonia istituzionale al Cimitero Maggiore di Vicenza per onorare il “Giorno del ricordo”, dove la consigliera Maino ha portato il saluto del Consiglio regionale in rappresentanza della Regione del Veneto. “Legati ai polsi col filo di ferro – continuano i consiglieri - i prigionieri venivano spinti in colonna nel fondo delle cave di bauxite e falciati con raffiche di mitra” raccontava lo storico giornalista, Arrigo Petacco.  Altri, invece, furono allineati sull’orlo delle foibe e scaraventati nell’abisso dopo la fucilazione. Nelle isole o nei centri costieri le vittime venivano portate al largo in barca, legate a gruppi, zavorrate e buttate in mare. E ancora le torture, le brutalità, persino evirazioni, stupri e violenze sessuali. Un calcolo esatto degli assassinati non è possibile. Il presidente Carlo Azeglio Ciampi, nel primo anno in cui in Italia si celebrò il Giorno del Ricordo nel 2005 dopo l’approvazione della legge che istituiva questa ricorrenza rivolse il suo pensiero "a coloro che perirono in condizioni atroci nelle foibe", "alle sofferenze di quanti si videro costretti ad abbandonare per sempre le loro case in Istria e in Dalmazia". Avvenimenti, affermò il Capo dello Stato, che "formano parte integrante della nostra vicenda”. “Nessuno può render giustizia alle vittime che siamo qui oggi a ricordare – proseguono i consiglieri – nessuno può consolare le famiglie per quello che hanno dovuto subire, ma cancelliamo il nome dell’autore di questi crimini dalle strade. E’ questo l’unico modo degno per onorare il Giorno del Ricordo e le vittime delle foibe. A 18 anni dall'istituzione di questa giornata per tenere viva la memoria, ci sono ancora parti politiche che negano o minimizzano la tragedia delle foibe. Assolutamente inaccettabile per noi leghisti. Come è vergognoso che Paesi membri dell'Unione Europea, come ad esempio la Slovenia e la Croazia, vantino ancora numerose piazze, strade, parchi e persino lungomari intitolati a Tito, come Rovigno, Pola e Capodistria. Anche in Italia assistiamo a questa vergogna: vari comuni, tra cui Parma, Reggio Emilia e Nuoro, hanno strade o piazze a lui intitolate. Va rimossa questa oltraggiosa celebrazione di un dittatore che ha segnato con il sangue e la violenza la storia d’Italia”. “Non si dimentichi l'esodo di oltre 300.000 istriani, dalmati e giuliani, i rastrellamenti durante i 40 giorni di occupazione di Trieste. Era un periodo nero della storia d’Italia dove vennero commessi crimini orribili contro gli italiani. I responsabili di questi omicidi, come il dittatore Tito e le sue squadre comuniste del terrore, dovrebbero trovare posto nel musei degli orrori e non certo all’imbocco di piazze e strade. Il nostro intento è revocare senza se e senza ma – proseguono i vicentini - la scandalosa onorificenza di cui, ancora oggi, è insignito il maresciallo Tito, decorato come Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana, con l'aggiunta del Gran Cordone, che è la massima onorificenza del nostro Paese. Stiamo portando avanti questa battaglia al Governo, una battaglia di dignità e buon senso”. “E’ giunto il momento che i ricordi ragionati prendano il posto dei rancori esasperati. Siamo qui per questo, per rendere giustizia e affermare che queste pagine dolorose sono parte integrante della nostra storia, una parte che non vogliamo certo nascondere, negare o stravolgere, ma riportare alla luce. Il secolo scorso fu segnato dalle pulizie etniche, ad iniziare da quella Armena per proseguire poi nella tragedia della Shoah assunta a simbolo di ogni Olocausto sino a giungere alle pulizie etniche di cui la tragedia istriano-dalmata che oggi ricordiamo fu vicenda esemplare. Noi ricordiamo il dramma delle foibe, quanti furono assassinati o affogati nell’Adriatico, rapiti e mai più ritornati alle loro famiglie e poi l’Esodo amaro di Istriani, Dalmati, cittadini di Fiume e del Quarnaro. Mentre il resto d’Europa festeggiava la fine della guerra e iniziava a guardare al domani con fiducia, nell’Istria, nella Dalmazia, nel Quarnaro a Fiume come nell’area giuliana per migliaia di nostri concittadini la guerra continuava, anzi, assumeva i contorni del terrore, di una pulizia etnica devastante con una vera e propria caccia all’uomo e un carico di violenze incredibili. Vittime di quel clima furono cittadini che non s’erano di certo compromessi con il regime fascista o con l’occupante nazista. Pensiamo ai bambini e gli adolescenti assassinati nella strage della Vergarolla, a Pola, strage voluta per intimidire gli italiani rimasti in Istria”.