Giacomin (Lega – LV): “Lago di Fimon: necessità e urgenza di avviare uno studio organico e prevederne l’adeguata gestione”
Venezia, 16 novembre 2021 - “Lago di Fimon: un bene ambientale, storico, naturalistico e turistico da salvaguardare, valutando la possibilità di affidarne la gestione a Veneto Agricoltura”. Così il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Stefano Giacomin, nel presentare la mozione di cui è primo firmatario, approvata dall’aula consiliare.
Il testo, depositato durante l’estate, cita il risultato di uno studio condotto dall’università di Parma. “Il futuro del lago dei vicentini – ha spiegato Giacomin - è quello di trasformarsi in una palude nell’arco dei prossimi 30 anni, senza adeguati interventi”. Da qui la richiesta per l’area che già riveste un’importanza comunitaria: la mozione impegna infatti la giunta regionale a “promuovere con gli enti territoriali interessati – ha ricordato il consigliere- un accordo di programma per avviare un percorso di studio, progettazione e interventi volti ad assicurare un futuro al Lago di Fimon, prevedendone le adeguate risorse finanziarie”.
Altra richiesta alla giunta da parte del consigliere è di “Valutare quale sia l’ente più idoneo alla gestione di questo prezioso sito ambientale – ha aggiunto Giacomin - tenuto anche conto degli altri esempi nella nostra Regione, come l’Oasi di Ca’ Mello ed il “Bosco Nordio” gestiti da Veneto Agricoltura.
Il lago sorge nel comune di Arcugnano, si legge nella mozione, e per la sua vicinanza al comune di Vicenza costituisce un’importante attrattiva turistica per i vicini residenti e per i comuni della sua cintura (un bacino di oltre 200.000 abitanti).
“A seguito di incontri, anche alla presenza del sindaco di Arcugnano e del consigliere provinciale di Vicenza delegato all’Ambiente, è emersa la necessità e l’urgenza di avviare uno studio organico – conclude Giacomin - che affronti le varie problematiche del lago in modo da assicurare la presenza di questo bene prezioso anche alle future generazioni, valutando se lasciare alla Provincia di Vicenza (viste le difficoltà economiche e di personale in cui versano le Province), la gestione dell’area o se sia opportuno coinvolgere un altro ente, come Veneto Agricoltura, che con l’Oasi di Ca’ Mello ed il “Bosco Nordio” ha già maturato una forte esperienza nella gestione delle aree naturalistiche”.
Afghanistan, Scatto (Lega-LV): “Non lasciamo le donne afghane in mano ai talebani”
Venezia, 15 novembre 2021 – “La comunità internazionale non può accettare e non può non reagire davanti al pericolo che i diritti conquistati dalle donne afghane in questi vent’anni vengano cancellati di prepotenza dai talebani: perderebbero dignità e autonomia, tornando nel buio dell'oscurantismo medioevale, con rischi non solo per i loro diritti ma per le loro stesse vite”.
Con queste parole la presidente della Sesta Commissione in Consiglio regionale, Francesca Scatto, dell’Intergruppo Lega - Liga Veneta, ha presentato all’aula la mozione che è stata approvata all’unanimità.
Tra pochi giorni, il 25 novembre, ricorre è la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne – ha ricordato Scatto – e questa mozione è stata presentata dalle donne per tutelare le donne”. Le prime, sono le consigliere regionali dell’Intergruppo Lega - Liga Veneta che con lei hanno presentato la mozione, le seconde sono quelle afghane che con i talebani al potere sono tornate a vivere paura e terrore. Un’iniziativa tutt’altro che simbolica, che ha visto la sottoscrizione di tutti i colleghi dell’Intergruppo e che impegna la giunta regionale “Ad attivarsi presso il Governo affinché vengano intraprese tutte le iniziative possibili volte a promuovere una forte azione internazionale in difesa dei diritti delle donne Afghane in collaborazione con organizzazioni umanitarie internazionali”.
“Dopo quasi tre mesi della presa di Kabul – prosegue la presidente della Commissione Cultura - le attiviste di RAWA (Associazione Rivoluzionaria delle Donne Afghane) continuano a guidare la resistenza contro il dominio talebano, su L’Espresso leggiamo le loro parole: «Ci vogliono seppellire. Ma denunciare il regime è un dovere». Ed è solo di una settimana fa la notizia dell’uccisione dell’attivista, docente di economia, Frozan Safi, 29 anni, irriconoscibile perché massacrata insieme ad altre tre donne, a colpi di arma da fuoco.
“Difendere i diritti delle donne afghane è un banco di prova per ogni democrazia – ha spiegato la prima firmataria della mozione – con cui si mette in gioco la propria credibilità, identità e dignità. Non possiamo batterci per difendere i diritti delle donne all'interno dei nostri confini ed accettare in silenzio la brutale violazione di quelli delle donne afghane, sarebbe una vergognosa contraddizione. È necessario che il nostro Paese prosegua nelle azioni di cooperazione e sostegno per la difesa dei diritti umani promosse dalla Comunità internazionale, tra cui l’operato delle Nazioni Unite nell’ambito della missione di assistenza in Afghanistan (UNAMA), dell’Alto Commissariato per i diritti umani (OHCHR), nonché i progetti di sviluppo sostenuti da Banca Mondiale e gli aiuti economici erogati dall’Unione Europea”.
“Le donne di Kabul temono per le loro stesse vite. I talebani hanno iniziato da subito ad imporre numerose restrizioni, le più comuni riguardano la proibizione di uscire da casa senza essere accompagnate da parenti maschi e l'obbligo di indossare il burqa, che copre l'intero corpo femminile dalla testa ai piedi”.
“Secondo Al Jazeera, il principale media in lingua araba del mondo, da quando i talebani hanno ripreso il potere, le donne che hanno provato a criticare il nuovo regime o a non seguire le regole imposte sono state umiliate o picchiate pubblicamente, persino uccise. Impiegate di banche o di altri uffici costrette a lasciare il luogo di lavoro con la raccomandazione di non tornarci più”.
La Sharia, si legge nella mozione, la legge religiosa con cui vogliono governare i talebani, vincola ogni musulmano, a prescindere dalla appartenenza al territorio, “ed obbliga dunque le donne afghane a rispettarne i precetti, in quanto musulmane, ovunque si trovino. Quante troveranno asilo e protezione internazionale in Europa, resteranno soggette alla legge islamica anche nel contesto normativo occidentale. Questo elemento sposta anche il terreno di battaglia della tutela dei diritti delle donne oltre i confini dell’Afghanistan”.
“La scelta delle democrazie, la nostra scelta – conclude Scatto - è se credere alle bugie di moderazione dei dittatori perseguendo una realpolitik che sacrifichi i diritti umani o batterci per trasformare questi diritti in un’arma di pressione su questi regimi”.
Alimentazione, Gerolimetto (Lega – LV): “L’Unione Europea tenta di sostituire la carne con gli insetti? Non l’hanno chiesto e non lo vogliono i cittadini, il Pd astenendosi dal voto non è al loro fianco”
Venezia, 15 novembre 2021 – “Vogliono farci mangiare i vermi al posto della carne? Non l’hanno chiesto certamente i cittadini, e il Pd astenendosi dal voto non fa gli interessi dei Veneti né quelli dei produttori italiani”.
Così il consigliere regionale dell’intergruppo Lega – Liga Veneta, Nazzareno Gerolimetto, a seguito dell’approvazione, da parte dell’aula consiliare, della sua mozione che impegna la giunta regionale a farsi promotrice al Governo per monitorare il fenomeno “Greenwashing” in ambito politico.
“Il Pd si è astenuto dal votare questa mozione e non è certamente un bel segno – prosegue Gerolimetto – ho presentato questa mozione per prestare particolare attenzione all’introduzione di nuovi alimenti considerati ecologicamente sostenibili solamente sulla carta e monitorare il contributo italiano al Comitato permanente per le Piante, gli Animali, gli Alimenti e i mangimi (The Standing Committee on Plants, Animals, Food and Feed)”.
“Le proteine nobili della carne non si toccano – ha affermato il consigliere – e dal Veneto lanciamo all’Europa questo forte segnale. Il finto ecologismo e la sostenibilità di facciata, il cosiddetto “Greenwashing”, rischia di danneggiare il nostro settore zootecnico e forse la nostra salute, oltre che la nostra cultura e le nostre tradizione alimentari”.
Il 3 maggio infatti la Commissione europea, attraverso il Comitato permanente, ha dato il via libera alla commercializzazione di un insetto come cibo in Europa. In particolare, la commercializzazione riguarda le larve gialle essiccate del tenebrione mugnaio (Tenebrio molitor), meglio noto come tarma della farina. Il "nuovo alimento" (secondo la definizione Ue) potrà essere immesso in commercio come insetto essiccato intero, ma anche come farina e come uno snack, un ingrediente per numerosi prodotti alimentari.
La mozione del consigliere ricorda che nel secondo Piano d’Azione per l’Economia Circolare, parte della più ampia strategia European Green Deal della Commissione Europea, si prevede espressamente di rafforzare le protezioni verso i consumatori volte a combattere il fenomeno del “Greenwashing”.
“Il consumo della carne - riprende il consigliere - fa parte dell’identità culturale ed enogastronomica del nostro territorio, come dimostrato dalla presenza di numerosi prodotti di altissima qualità riconosciuti nel marchio Dop (denominazione di origine protetta) come il Prosciutto Veneto Berico Euganeo e la Sopressa Vicentina”.
“Con l’approvazione di questa mozione chiediamo a Roma di porre maggiore attenzione a questi “nuovi alimenti” che rifiutiamo categoricamente. Non cambieremo (in peggio) le nostre abitudini alimentari: l’Unione Europea vuole davvero che iniziamo a mangiare i vermi? – ha concluso il consigliere – noi rispondiamo che le proteine nobili delle nostre carni non si toccano”.
Cestari (Lega – LV): «Cicloturismo e turismo lento, un’unica governance per i percorsi lungo il Po. Da una nuova organizzazione, nuove opportunità di sviluppo per il nostro Grande Fiume»
Venezia, 16 novembre 2021 – «Novità in arrivo per il turismo lento. Dopo il passaggio in Seconda commissione Trasporti, è stata approvata oggi anche dall’aula del Consiglio regionale la legge che ratifica l’intesa interregionale tra Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte con cui attribuiamo ad Aipo (Agenzia interregionale del Po, ndr) le funzioni in materia di infrastrutture per la mobilità ciclistica. Una norma che va a modificare il precedente testo di legge regionale 1° marzo 2002 numero 4 “Costituzione dell’organismo interregionale per la gestione del fiume Po e dell’annessione accordo costitutivo”. Per me, che sono nata e cresciuta sulle rive del Grande Fiume e che ancora adesso vivo a Ficarolo, si tratta di un motivo di soddisfazione e orgoglio personale in più. È una ratifica che va nella direzione di ulteriore sviluppo della mobilità lenta sul fiume Po, polo attrattivo sempre più importante per il Polesine ed il Veneto». Laura Cestari, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, commenta così l’approvazione in aula della ratifica dell’intesa interregionale di cui è stata relatore in aula.
«Questo passaggio legislativo, che va a snellire la governance accentrando la regia operativa in capo ad una sola realtà, è destinato ad avere anche in Polesine importanti ricadute per la mobilità sostenibile e per tutto l’indotto che ruota intorno al mondo del cicloturismo e turismo lento in generale: lungo l’asta del Po, infatti, sono già realtà o si apprestano a diventarlo i percorsi della Sinistra Po, con le diverse diramazioni verso Canalbianco e Adige, oltre al grande progetto ciclabile della Ven.To., che collegherà Venezia a Torino e il cui tracciato interesserà anche il territorio provinciale tra Polesella e Porto Viro».
Villanova e Pan (Lega – Liga Veneta): «Intergruppo Lega – Liga Veneta, non più due gruppi separati, ma un’unica squadra di militanti leghisti, con obiettivi comuni»
Venezia, 15 novembre 2021 – «Ieri alla presenza del Governatore Luca Zaia è stata ufficializzata la nuova veste dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta. Un’unica squadra, formata dai Gruppi consiliari Liga Veneta per Salvini premier e Zaia Presidente che lavora all’unisono, con obiettivi e modalità condivise. Siamo un unico gruppo, con una voce unica». A dirlo sono Alberto Villanova, presidente in Consiglio regionale dell’Intergruppo Lega - Liga Veneta, e Giuseppe Pan, nominato ieri all’unanimità vicepresidente dell’Intergruppo.
«Tutti noi consiglieri regionali dell’Intergruppo siamo militanti leghisti: condividiamo la storia politica, i valori, gli ideali. Abbiamo deciso per questo di presentarci sotto un'unica bandiera. Da adesso in poi, non ci presenteremo più come due gruppi separati, ma come un unicum, al lavoro per il nostro Veneto e la nostra Autonomia».
Finco (LV): «Discriminazione ridicola nei confronti degli animali di alpeggio: si piange per le volpi, ma non per gli asini o le mucche sbranate dai lupi»
Venezia, 15 novembre 2021 – «Anche oggi le cronache locali riportano notizie di animali domestici uccisi dai lupi a pochi passi dai centri abitati. Nello specifico, mi riferisco ai due asini sbranati alle porte di Asiago. Gli allevatori sono così costretti ancora una volta a rimboccarsi le maniche e ad andare faticosamente avanti. Eppure i consiglieri di opposizione si lamentano per la mancanza di fondi ai Cras che hanno impedito di salvare una volpe agonizzante. Spiace per la volpe, ma perché esistono animali di serie A e animali di serie B? Perché piangere su alcuni animali, come volpi o cervi, e non su quelli di alpeggio, come mucche o asini? Una discriminazione che ha del ridicolo». A dirlo è Nicola Finco (Liga Veneta – Zaia Presidente), vicepresidente Consiglio regionale del Veneto.
«Nel solo 2020 abbiamo dovuto contare ben 290 eventi predatori accertati e 813 capi uccisi di cui 478 ovi-caprini, 118 bovini, 55 asini. E per rifondere gli allevatori di queste perdite, la Regione del Veneto ha investito 290.678 euro di indennizzo. Perché non ci scandalizziamo per questi animali lasciati agonizzanti dai lupi? Se si mettesse in atto un piano di contenimento serio, come andiamo chiedendo da anni, i danni sarebbero limitati, e le risorse risparmiate dalla Regione potrebbero essere indirizzate su altri fronti per la tutela degli animali, come ad esempio i Cras. Ancora una volta notiamo come gli animalisti sono attenti alla tutela solo di alcuni animali. Ricordiamo che sono stati proprio loro a favorire la reintroduzione sulle nostre montagne di quei lupi ormai fuori controllo, dal momento che tanti danni stanno facendo all’economia di montagna, spingendo gli allevatori ad abbandonare esasperati quelle terre, mettendo così in crisi il delicato equilibrio ambientale che, con il loro lavoro, contribuiscono a mantenere».
Cultura – Sandonà (ZP-LV): “All’ingresso di Arborea la targa ‘Comune onorario del veneto’ una storia di successo dell’emigrazione veneta nel cuore della Sardegna”
Venezia, 15 novembre 2021 - “Se al cuore sardo aggiungiamo l’animo veneto il risultato che ne esce ha un che di straordinario e Arborea ne è la dimostrazione”. Con queste parole il presidente della prima Commissione del Consiglio regionale del Veneto Luciano Sandonà (ZP-LV) ha spiegato “il fine settimana veneto nella cittadina oristanese dove sabato sera abbiamo presentato il libro “Destinazione Arborea. Storie di migrasion, fameje e fadighe dei veneti de Sardegna’ di Alberto Medda Costella, testo che non solo ha avuto il patrocinio della Regione del Veneto ma anche l’introduzione del presidente Luca Zaia. Alberto Medda Costella, storico giornalista e presidente della locale Associazione veneti nel Mondo ha raccolto 17 testimonianze di storia vissuta dai coloni, in gran parte veneti e friulani che bonificarono la piana di Terralba, dove oggi sorge Arborea, primo comune ad essere stato iscritto nel Registro dei Comuni onorario del Veneto come prevede la legge regionale veneta di cui fui estensore e primo firmatario nella scorsa legislatura”. La norma stabilisce che possano essere iscritti Comuni fuori dai confini veneti purché abbiano una diffusa presenza di emigrati o discendenti di emigranti veneti e mantengano tradizioni e legami con il Veneto “Arborea è un esempio che mi auguro venga seguito da molti, perché indipendentemente dalle previsioni della nostra norma regionale, questa realtà nel cuore della Sardegna non manca di valorizzare la propria storia e il legame con il Veneto. Non mi riferisco solo alla Sagra della Polenta, per altro bella tradizione folkloristica, giunta alla sua 38esima edizione. Pensiamo innanzitutto al gigante della cooperazione lattiero-casearia il Gruppo Arborea, un vero player internazionale, che ha toccato quest’anno il record di un fatturato di 193,7 milioni di Euro, ma anche alla Cooperativa Produttori Aborea, settore carne e ortaggi, avviata proprio dai coloni della bonifica e che oggi è una singolare testimonianza del sistema agroalimentare sardo, con 200 soci e un fatturato annuo attorno ai 40 milioni Euro: come dicevo, per molti aspetti Arborea è una storia di successo, nata dall’unione di culture come quella sarda, veneta, friulana ma anche romagnola o mantovana, che hanno fatto del lavoro e dello spirito di sacrificio il loro emblema. E i risultati si vedono. All’indomani della presentazione del volume di Alberto Medda Costella, per me è stato così un onore rappresentare il Veneto domenica mattina alla inaugurazione della nuova segnaletica all’ingresso della cittadina con la targa ‘Comune Onorario del veneto’ e lo stemma della Regione veneta e quello del comune oristanese a dimostrazione di quanto l’amministrazione locale tenga a sottolineare le sue antiche radici e il suo rapporto con la nostra regione. Ad Arborea c’è il cuore della Sardegna, ma soffia forte, e si sente, lo spirito del Veneto” Alla cerimonia hanno partecipato oltre a Sandonà anche l’avvocato Aldo Rozzi Marin e l’ex consigliere regionale Ettore Beggiato, in rappresentanza dell’Associazione Veneti nel Mondo.
Zecchinato, Giacomin e Cecchetto (Liga-Zaia): «Banda ultra larga, importante incontro tra Regione e sindaci dell’area Berica per lo sviluppo di un settore fondamentale per le aree rurali e di collina»
Venezia, 12 novembre 2021 – «Oggi a Brendola abbiamo partecipato a un interessante incontro tra i 24 Comuni costituenti l’Associazione Area Berica - IPA area Berica, i rappresentanti di categoria e la Regione del Veneto, rappresentata dall’assessore Roberto Marcato, sul tema banda ultra larga e digitalizzazione dell’area Berica. Un settore fondamentale per lo sviluppo economico, in modo particolare dei territori più periferici e di tutte quelle aree che coniugano ambiti urbanizzati e contesti ancora rurali e di collina». A dirlo sono i consiglieri dell’Intergruppo Liga-Zaia Marco Zecchinato, già vicepresidente IPA area Berica e che ha aperto i lavori della giornata, Stefano Giacomin e Milena Cecchetto.
«Lo sviluppo dell’Area Berica non può prescindere da un rapido sviluppo della banda ultra larga e della digitalizzazione perché diventino accessibili a tutti. Cittadini e attività produttive ne hanno una grande necessità, in particolare quelle attività di servizio in ambito rurale che richiedono una rete veloce e interconnessa per essere al passo con i tempi e competitivi. Come Regione del Veneto e consiglieri regionali porteremo avanti le richieste del territorio in tal senso. Un grazie al Sindaco di Brendola Bruno Beltrame per la disponibilità degli spazi e ai numerosi amministratori presenti che hanno attivamente partecipato alla discussione, coordinata dal Presidente dell’associazione Eugenio Gonzato».
Cecchetto (Liga – Zaia): “New York Times esalta la bellezza di Bassano del Grappa, il Veneto con le sue bellezze su uno dei quotidiani più autorevoli al mondo”
Venezia - “La bellezza naturalistica e paesaggistica di Bassano del Grappa e del nostro Veneto citata nientemeno che sul New York Times, il primo quotidiano newyorkese conosciuto in tutto il mondo”.
Così la consigliera regionale dell’Intergruppo Liga – Zaia, Milena Cecchetto, commenta il reportage di Angelo Piller, guida di pesca a mosca, pubblicato sul sito del New York Times.
“Capita che qualcuno da sinistra, magari con i 5 stelle, citi e sparli del Veneto per il consumo del suolo. Oggi però a parlare del nostro Veneto, ad elencare le caratteristiche dei nostri meravigliosi paesaggi veneti e dei nostri corsi d’acqua, come quello del fiume Brenta e della pesca che qui si pratica, c’è un reportage dell’autorevole giornale di caratura internazionale”.
“E’ una bella soddisfazione – aggiunge Cecchetto - tra l’altro, come spiegato nel reportage, l'Italia difficilmente riesce a trovare spazio nelle liste delle migliori località di pesca a livello mondiale. Ma la meraviglia dei nostri luoghi, in cui praticare questa attività, come la ricchezza dei nostri fiumi, si sta facendo sempre più conoscere all’estero, in tutto il mondo. Un'attività sportiva che ben si sposa con le vacanze, come ricordato dall’articolo, e quindi con il turismo, settore fondamentale per l’economia del Veneto. Quante volte abbiamo letto di criticità e di cose che potrebbero funzionare meglio – conclude la consigliera – oggi rallegriamoci per come questi luoghi suggestivi vengono raccontati da occhi esterni che hanno girato il mondo, trovando pubblicazione e riconoscimento mediatico internazionale”.
Villanova (Lega-Zaia): «Cittadella nominata Città veneta della cultura. Dalla nostra legge regionale, una nuova occasione di crescita per i gioielli del nostro Veneto»
Venezia, 12 novembre 2021 – «La Città veneta della cultura ha finalmente trovato la sua prima casa: questa mattina la commissione giudicante ha fatto la sua scelta, e tra le tre candidate, Cittadella (PD), Portogruaro (VE) e Malcesine (VR), ha selezionato la città murata padovana. Una grande soddisfazione: dopo tanto lavoro, il nostro progetto è finalmente diventato realtà». È con entusiasmo che Alberto Villanova, portavoce dell’Intergruppo Lega-Zaia in Consiglio regionale del Veneto, commenta la nomina di Cittadella a Città veneta della cultura, titolo nato grazie alla nuova legge regionale 30 giugno 2021, n. 20, il cui primo firmatario è stato appunto il capogruppo leghista.
«Come da legge regionale, questa investitura permetterà a una delle città murate più belle d’Italia di avere una nuova occasione di visibilità e di crescita economica. Un progetto, questo, pensato proprio per valorizzare piccoli gioielli storici, artistici e culturali che purtroppo rimangono fuori dalle principali rotte turistiche. Attraverso il titolo di Città veneta della cultura, la Regione del Veneto sostiene le capacità progettuali delle città per fare in modo che si rafforzi la consapevolezza dell’importanza della cultura per la coesione sociale, l’innovazione e lo sviluppo economico delle nostre comunità. La commissione, che ha lavorato a titolo gratuito, ha esaminato i progetti presentati dalle tre candidate e che puntavano alla valorizzazione del patrimonio immateriale, delle tradizioni, della ricchezza manufatturiera e per opere di pubblica utilità. Alla città incoronata vincitore ora verranno assegnati 100mila euro: un contributo prezioso per risollevare la testa dopo la grave crisi del turismo dovuta alla pandemia. Una giornata importante, quindi, per tutti noi che abbiamo lavorato a lungo per arrivare a questo momento. Il nostro impegno, però, non è finito. Oggi è un punto di partenza, non di arrivo. Come consigliere regionale, e insieme all’assessore alla Cultura Cristiano Corazzari, continuerò a portare avanti questo percorso, lavorando fianco a fianco con le comunità locali e le pro loco che svolgono da sempre un lavoro essenziale».