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26 Ottobre 2021
Cecchetto (LV) e Brescacin (ZP): «Risposte chiare e precise dai dirigenti Fattori e Rosi: i posti di terapia intensiva reali e attrezzati. Nessun paziente è mai stato respinto, nessun paziente è rimasto senza un posto letto, nessun paziente è rimasto senza ventilatore»
Commissione d’inchiesta Covid-19 Venezia, 26 ottobre 2021 – «I dirigenti intervenuti oggi nel corso della Commissione d’inchiesta Covid-19, l’ingegner Paolo Fattori e il dottor Paolo Rosi, hanno chiarito con precisione i numeri della programmazione sanitaria e delle terapie intensive e semintensive, spiegando anche come la Regione del Veneto abbia di fatto anticipato di diverse settimane, in occasione dell’approvazione dei due piani di sanità pubblica, le linee guida ministeriali. In modo chiaro e pacato hanno risposto alle domande dell’opposizione, dimostrando la bontà del loro operato». Milena Cecchetto (Liga Veneta per Salvini premier) e Sonia Brescacin (Zaia Presidente), rispettivamente vicepresidente e segretario della Commissione d’inchiesta sul Covid-19, commentano così l’odierna seduta della Commissione. «Come hanno precisato con dovizia di particolari e di numeri, hanno spiegato che i posti letto riconvertibili allestiti nelle sale operatorie erano veri posti letto di terapia intensiva dotati di tutte le strumentazioni necessarie. Non erano posti letto finti, solo dichiarati sulla carta, ma reali letti disponibili con attrezzature e con personale adeguato e preparato per la cura dei pazienti. I medici non sono mai stati costretti a scegliere quali pazienti ricoverare in terapia intensiva e quali rimandare indietro: c’era disponibilità di posto per tutti e tutti hanno ricevuto l’assistenza più adeguata alle proprie necessità e alla propria situazione sanitaria». «C’è poi, purtroppo, da sottolineare ancora una volta un atteggiamento poco proficuo e decisamente strumentale dei colleghi di opposizione: domande insinuanti, comportamenti aggressivi. Non possiamo assolutamente accettare l’accusa di ricevere “ordini di scuderia”: abbiamo preso molto sul serio il compito di questa Commissione, e stiamo portando avanti il nostro lavoro in modo scrupoloso. Piuttosto siano loro a scendere dal banco dell’accusa, smettano di cercare conferma alle loro teorie evidentemente suggerite da fonti esterne e inizino davvero a porsi in maniera priva di preconcetti non solo nei confronti di chi è invitato a parlare davanti all’aula consiliare, ma anche di un sistema socio-sanitario il cui valore è invece universalmente riconosciuto anche a livello internazionale. Se il Veneto è sempre stato chiamato a sedere ai tavoli del CTS, è proprio perché anche il ministero ne ha riconosciuto l’affidabilità. Continuando a mettere in dubbio, in modo ossessivo, l’assistenza sanitaria fornita dalla nostra Regione, non si offre un buon servizio ai cittadini».
26 Ottobre 2021
Bolsonaro, Sandonà (ZP): Una storia che parla dell’emigrazione veneta e di quello che i veneti sono riusciti a conquistarsi in Brasile”
Venezia, 26 ottobre 2021 – “Noi siamo stati immigrati, di umili origini in terra straniera, siamo partiti dal basso dimostrando che con volontà e coraggio si può raggiungere qualsiasi vetta e risultato, anche la presidenza di un paese straniero. Questo è il messaggio che si voleva veicolare alle giovani generazioni: va ricordato che da qualsiasi luogo e condizione si parta, a prescindere dallo stato in cui ci si trova, si possono raggiungere grandi risultati se non ci si arrende. Questo principio, come anche il legame della nostra terra con il Brasile, è ciò che conta ed è uno stato di fatto, e non si deve andare oltre e strumentalizzare la vicenda”. Così Luciano Sandonà, presidente della I Commissione consiliare del Consiglio regionale del Veneto: “Ho il green pass, credo nelle vaccinazioni e non sono un no-Vax. Non condivido molte scelte dell’attuale presidente della Repubblica del Brasile, ma ciò è cosa ben diversa dal voler dare giusto riconoscimento al percorso compiuto da Vittorio Bolzonaro che da Anguillara arrivò in Brasile il 25 maggio 1888 con i genitori Angelo e Francesca Remo, assieme ai fratelli Regina, Giovanna e Tranquillo.  Che le posizioni del presidente Bolsonaro sui vaccini anti-Covid siano a dir poco discutibili è fuori da ogni dubbio – aggiunge Sandonà - ma fuori da ogni dubbio è anche la riflessione su un discendente di un Veneto, oggi presidente di uno stato con 200 milioni di abitanti e il cui albero genealogico ci porta da Anguillara a Lucca fino ad Amburgo in Germania”. “Una bella canzone dell’emigrazione veneta dice “e con l’industria de noialtri italiani/abbiam fondato paesi e città” e  la storia della nostra emigrazione in Brasile lo conferma, una storia fatta di sacrifici, dolore, privazioni. Noi Veneti siamo stati, alla fine del 1800, un popolo emigrante: si partiva dalla terra natale, cha amavamo ma che non offriva possibilità, verso luoghi sconosciuti e lontani. Ci si andava con poco o nulla, era una partenza senza certezze, verso un futuro ignoto, in un paese straniero, con i timori e la consapevolezza che non sarebbe stato semplice tornare indietro. Giunti in quei luoghi siamo stati accolti e abbiamo cercato di integrarci e lavorare onestamente ed incessantemente, come sempre i veneti sanno fare, ed anche lì abbiamo saputo farci apprezzare. La cittadinanza è stata conferita al presidente del Brasile quale delegato di un popolo che rappresenta, ma la cittadinanza viene così simbolicamente conferita a tutta la nazione”. Gli stati del sud del Brasile, il Rio Grande do Sul, Paranà, Santa Caterina sono quelli dove si concentrò l’emigrazione veneta e questi stati sono quelli che oggi vantano tra i migliori tassi di industrializzazione e sviluppo, sono, assieme allo stato di San Paolo dove appunto non mancano i veneti, i veri motori dell’economia brasiliana. La storia della famiglia Bolsonaro, dunque, è storia nostra, una storia che condividiamo con stati del Brasile dove i legami sono profondi e ricchi di relazioni anche economiche tutt’altro che marginali.
26 Ottobre 2021
Bet (ZP): «Video davanti la casa di Zaia, sconcertante la richiesta di archiviazione del pm. Dovere di tutti promuovere la legalità e proteggere gli amministratori. Presenterò una risoluzione in Consiglio»
Venezia, 26 ottobre 2021 – «La notizia della richiesta di archiviazione da parte del pm del procedimento nei confronti di Francesco Fella e Roberto Bissolo, autori di due video in cui mostrano come raggiungere la casa del Presidente Zaia incitando altri no vax a raggiungerla per protestare, ci lascia senza parole. Non è possibile avallare comportamenti simili che possono mettere a rischio l’incolumità di una persona e dei suoi familiari, attirando ogni genere di persona in uno spazio privato che dovrebbe essere sicuro e protetto, con la scusante che si tratta di un “personaggio pubblico”. La sicurezza individuale non può mai essere messa in dubbio. Esprimo quindi la mia solidarietà al Presidente della Regione Luca Zaia, vittima di questi comportamenti violenti. Proporrò una risoluzione in Consiglio regionale e un approfondimento in Quarta commissione su questo tema. La promozione della legalità parte dal rispetto delle istituzioni e dei suoi rappresentanti. Non possiamo permettere questi comportamenti delittuosi o addirittura giustificarli». Roberto Bet, consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente, commenta la decisione del pubblico ministero di chiedere l’archiviazione del procedimento per violenza o minaccia nei confronti di pubblici amministratori. «Il fenomeno non deve essere sottovalutato – continua Bet -. I dati sugli atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali hanno registrato nel primo semestre di quest’anno 369 episodi, con un incremento del 15,3% rispetto all’anno scorso, stando ai dati diffusi dal ministero dell’Interno lo scorso luglio. Un campanello di allarme che non possiamo e non dobbiamo sottovalutare. La maggior parte delle intimidazioni avviene mediante danneggiamenti di beni privati o pubblici, seguiti da minacce verbali o scritte, missive anonime. Adeguandosi alla realtà che stiamo vivendo, anche il modus operandi si sta però modificando: non più solo atti fisici, verbali o danneggiamenti, ma sempre più l’intimidazione viene portata avanti attraverso i social o il web. È proprio quest’ultima modalità senza filtri od ostacoli fisici a rendere più a portata di mano una condotta minatoria, offensiva,  diffamatoria e istigatrice nei confronti di un amministratore locale. Spiace quindi leggere di provvedimenti di archiviazione da parte della magistratura, anziché provvedimenti di condanna di comportamenti delittuosi che non possono essere tollerati in una società civile. Lo sforzo di protezione degli amministratori pubblici deve essere unanime: la tutela dei rappresentanti legittimamente eletti nelle istituzioni deve essere un principio che tutte le istituzioni, anche quella giudiziaria, devono difendere».
26 Ottobre 2021
Enti locali – Rizzotto (ZP): “Pedemontana del Grappa, identità dei comuni da preservare, processo delle fusioni modello del futuro irrinunciabile”
(Arv) Venezia 26 ott. 2021 -  "Il tema delle fusioni dei comuni è un processo molto complesso, ma strategico per gli enti locali. La volontà di questi comuni di costruire un percorso condiviso è un fattore molto positivo, che va gestito con molta attenzione. L’identità dei comuni deve essere mantenuta e tutelata, ma il processo delle fusioni è irreversibile. La Regione del Veneto c’è e farà la sua parte”. Interviene così la Consigliera regionale e Presidente della Seconda commissione consiliare Silvia Rizzotto (Zaia Presidente) nel commentare la notizia apparsa oggi sulla stampa locale in merito alla possibilità di fusione tra alcuni Comuni della Pedemontana. “Il tema non è nuovo - ricorda Rizzotto - in Pedemontana se ne parla già da qualche anno, e del resto i Comuni piccoli fanno più fatica a garantire adeguati servizi ai cittadini come invece accade in altre realtà. Del resto, già ora alcuni enti di dimensioni ridotte hanno diversi servizi in convenzione e stanno collaborando. Con le modifiche apportate nel 2020 dalla Regione alla legge sulle fusioni è previsto un percorso più condiviso con i cittadini. Condivido e approvo, quindi, il modus operandi degli amministratori della Pedemontana che per prima cosa hanno avviato l'iter per lo studio di fattibilità per il quale, peraltro, la Regione, come noto, erogherà un contributo a copertura parziale delle spese. L'ultima parola spetta comunque ai cittadini con un referendum consultivo, e anzi, su questo va precisato come nella nuova legge regionale abbiamo reinserito il quorum per il referendum, perché non siano in pochi a decidere sul futuro di tutti. E proprio su input di questi comuni pedemontani abbiamo previsto quorum differenziati tenendo conto del numero di iscritti all'Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all'estero, che in queste aree è particolarmente elevato e che rischierebbe di viziare l’esito referendario”. “Mi complimento con i Sindaci di Cavaso del Tomba, Monfumo, Pieve del Grappa, Castelcucco e Possagno - conclude Rizzotto - per aver avviato questo percorso di valutazione, serio e ponderato: è un punto di partenza, per capire meglio opportunità e criticità. La Regione è al loro fianco per supportarli, io in primis”.
25 Ottobre 2021
Dolfin (LV): “Caro gasolio e fermi pesca, i pescatori non ce la fanno più”
Venezia, 25 ottobre 2021 - “Pescatori e armatori con “l’acqua alla gola” per il caro gasolio, che è passato da 39 - 42 centesimi fino a 80. Così non possono permettersi di lavorare e non possiamo accettarlo”. A parlare è il consigliere regionale Marco Dolfin del gruppo Liga Veneta per Salvini premier, nonché Capo Dipartimento del settore Pesca per il partito nel Veneto. “C’è un nuovo grido di dolore lanciato dalle Marinerie dell’Adriatico che a breve si udirà da tutto il comparto pesca nazionale: il rincaro del gasolio che si aggiunge alla trafila di problemi per questi operatori che possono lavorare solo pochi giorni a settimana, in media uno su tre, e devono sostenere troppi oneri. Imposizioni, restrizioni, stringenti direttive europee che soffocano l’intera filiera della Pesca in Italia. Dalle Marinerie dell’Alto e Medio Adriatico, nel fine settimana a Pescara, si è sentita ribadire la drammatica situazione in cui il settore si ritrova, con un problema in più: l’aumento del gasolio che incide notevolmente sui costi fissi di gestione per chi con la barca deve uscire a pescare. C’è poi la questione degli “oneri”, tasse e balzelli vari che devono essere pagati per tutti i 365 giorni dell’anno, senza però tener conto che le effettive giornate lavorate sono, ad oggi, circa 120. E mancano solo due mesi alla fine dell’anno”. “Si continua a non tenere conto – aggiunge Dolfin - che già il comparto delle marinerie ha provveduto, negli ultimi periodi, a ridurre fortemente le  unità di pesca, circa il 20%,  eppure sembra che tale dato non vanga calcolato e non vada ad incidere nelle statistiche e quindi nelle direttive economiche impartite. Se poi ci aggiungiamo la concorrenza sleale di chi fa parte dell’Europa ma non ne rispetta le direttive, come la Croazia, ecco che danno e beffa sono serviti”. “E’ il momento che la politica si faccia sentire e batta i pugni sui tavoli europei: non possiamo permetterci di far morire definitivamente un comparto importantissimo e tutto l’indotto e la filiera produttiva della Pesca! Dobbiamo interagire con più determinazione, troppo spesso il Governo centrale e alcuni Parlamentari Europei accettano scelte che vanno contro gli interessi del comparto della Pesca italiana. Come Regione del Veneto siamo e saremo sempre al fianco delle Marinerie, e non faremo mancare il nostro supporto in tutte le sedi dovute. “Anche in occasione dell’ultimo Consiglio Regionale – conclude Dolfin - è stata approvata la mia Mozione condivisa con il collega Pan, a sostegno del Settore Pesca: dimostrazione, questa, che il tema è seguito da vicino. La Regione, soprattutto con l’Assessore di riferimento, si fa portavoce dei problemi del comparto. Oggi dobbiamo contare di più nei nostri mari e in Europa, poter decidere le sorti dei nostri lavoratori, e per farlo dobbiamo parlare con un’unica forte voce, nell’interesse di salvare un comparto, le tradizioni, la nostra cultura marinara, tutelare i posti di lavoro e l’economia che dalla Pesca deriva, oltre che tutelare la filiera alimentare e la salute del singolo consumatore”.
25 Ottobre 2021
Villanova (ZP): «Treviso provincia più sicura del Veneto. Grazie alle forze dell’ordine, le risorse impiegate nella sicurezza sono un investimento che tutela il nostro territorio e i nostri cittadini»
Venezia, 25 ottobre 2021 – «Ancora una volta, la provincia di Treviso si dimostra essere una delle migliori in Italia in cui vivere. Lo conferma la consueta classifica annuale del Sole 24 Ore sull'indice di criminalità in cui quella della Marca risulta essere la provincia più sicura del Veneto e la quarta in Italia. E questo grazie al senso civico dei cittadini, ma anche all'impegno quotidiano e costante delle forze dell’ordine alle quali va il nostro ringraziamento». Così Alberto Villanova, presidente Intergruppo Zaia Presidente e Liga Veneta per Salvini premier, commenta la pubblicazione della annuale classifica del Sole 24 Ore sui reati e la criminalità nelle province italiane. «La sicurezza, unita a un’alta offerta di servizi e a un buon decoro delle vie urbane e non, rende il nostro territorio estremamente attrattivo per le famiglie e i giovani, e conferma l’ottima qualità di vita che il Veneto può offrire ai propri cittadini. Grazie quindi a tutti coloro che, ogni giorno, si impegnano per fare delle nostre città il luogo migliore in cui vivere. Mi auguro che al Viminale si consideri con la dovuta importanza questo aspetto: le risorse impiegate per le nostre forze dell'ordine non sono mai voci di capitoli di spesa, ma investimenti strategici per i nostri cittadini», conclude Villanova.
25 Ottobre 2021
Centenaro (ZP): «Ristrutturazione edilizia con modifiche importanti e Superbonus, presentata una mozione per ampliare l’accesso alle agevolazioni a tutti gli edifici, se non direttamente vincolati»
Venezia, 25 ottobre 2021 - «Una mozione per ampliare la possibilità a tutti gli edifici, se non direttamente vincolati per motivi storici o artistici, di accedere al Superbonus per ristrutturazione edilizia con interventi di modifica planivolumetrica o di prospetto». Così Giulio Centenaro, consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente, spiega la mozione da lui depositata oggi in Consiglio regionale del Veneto. «Il Superbonus 110% ha dato la possibilità a molti cittadini di accedere ad agevolazioni importanti e ad avviare finalmente lavori di rifacimento di edifici vecchi e obsoleti che deturpavano e dequalificavano il nostro paesaggio. C’è però ancora troppa confusione su quello che significa davvero “ristrutturazione edilizia”. Da una parte il Decreto semplificazioni ha incluso, nella definizione di “ristrutturazione edilizia”, anche la demolizione e ricostruzione con modifica di sagoma, volumetria e prospetti. Dall’altra, però, ha precisato che, sia per gli immobili sottoposti a tutela dei Beni culturali e paesaggistici, sia per quelli che semplicemente sorgono in zone sottoposte a tutela, pur non presentando pregi particolari, ogni ristrutturazione deve mantenere invariate le caratteristiche dell’edificio, non toccando sagoma, volumetrie e prospetti. Questa definizione, però, implica molti limiti alla riqualificazione dei territori, soprattutto fuori dai centri urbani, dove più si concentrano fabbricati obsoleti e fatiscenti. Ho quindi presentato una mozione per invitare la Giunta regionale a fare pressione sul Governo per chiarire la normativa, e fare in modo che il Superbonus per ristrutturazione con modifiche di sagoma o caratteristiche planivolumetriche sia accessibile a tutti gli edifici, anche quelli ricadenti in aree con vincoli paesaggistici, se non direttamente vincolati essi stessi per motivi artistici o culturali».  
25 Ottobre 2021
Cultura – Rigo: “Presentata una mozione per istituire una borsa di studio in onore di Angelo Messedaglia, illustre studioso e politico veronese, e portare avanti la sua dedizione all’insegnamento”
Venezia, 25 ottobre 2021 - "Angelo Messedaglia, uno dei più importanti intellettuali di Verona, ha dedicato una vita all’insegnamento e alla diffusione della cultura tra le giovani generazioni. Intitolare una borsa di studio annuale per aiutare i giovani di oggi a portare avanti la passione per la sua profonda cultura e il grande impegno politico mi sembra il modo migliore per onorarne la memoria". Ad annunciarlo è Filippo Rigo, consigliere regionale del Gruppo Liga Veneta per Salvini premier, che ha depositato una mozione finalizzata all’istituzione di una borsa di studio, nell’ambito del Programma triennale per la cultura, per onorare la missione di investire nell’istruzione di uno dei più illustri cittadini di Villafranca Veronese. "Messedaglia, di cui da poco è stato celebrato il bicentenario della nascita con la collocazione di una statua in centro storico, aveva un profondo legame con la sua cittadina di origine. Per questo motivo nella mozione chiedo che la cerimonia di consegna della borsa di studio si svolga proprio a Villafranca di Verona, in modo tale da consolidare il ricordo di questo studioso, deputato e senatore del neonato Regno d’Italia, nella comunità locale".
22 Ottobre 2021
Autonomia, Michieletto e Vianello (zp): Roma tergiversa da sempre, ma il referendum del 2017 e’ il sigillo della volonta’ democratica del popolo veneto
Venezia, 22/10/2021 - "Roma da quattro anni non sente o finge di non sentire la democratica richiesta dei Veneti. Ma questo non toglie né sposta di un solo millimetro la questione: la richiesta dei Veneti è ancora valida, non scade come lo yogurt! Per questo noi diciamo al Governo centrale che l'Autonomia del Veneto è nell'agenda di qualsiasi Governo. Fino a quando Roma non la riconoscerà, noi saremo qui a ricordarglielo".                                                                                              Con queste parole i consiglieri regionali Michieletto e Vianello commentano i quattro anni oggi del Referendum dell'Autonomia, avvenuto nell'Ottobre del 2017. "Ogni giorno che passa la richiesta del Popolo Veneto, che si è espresso con uno strumento pienamente legittimo e democratico, si fa sempre più insistente: se è vero che a Roma continuano a non sentire, è vero anche che qui in Veneto non si fa mezzo passo indietro. E' bene quindi che si ricordi, e si ricordi molto bene, che qualsiasi esecutivo si insidierà a Roma, dovrà sempre fare i conti con la volontà del Popolo Veneto, che su questo è stato chiarissimo: l'Autonomia è un nostro diritto, e il Referendum del 2017 ne è il legittimo sigillo"- concludono i due consiglieri
22 Ottobre 2021
Villanova (ZP): «Quattro anni dal referendum per l’Autonomia: nessun passo indietro, nonostante le resistenze di Roma. Abbiamo dimostrato di meritare questo diritto»
Venezia, 22 ottobre 2021 – «Quattro anni fa 2.273.985 veneti, recandosi alle urne, chiesero democraticamente che fosse assegnata maggiore Autonomia alla nostra Regione. Oggi quella richiesta, nonostante le molte, troppe promesse disattese da Roma, non viene meno. Anzi, siamo sempre più saldi nella nostra convinzione: il Veneto deve avere l’Autonomia, è un suo diritto costituzionale e ha dimostrato di meritarsela». Alberto Villanova, presidente dell’Intergruppo Zaia Presidente e Liga Veneta per Salvini premier, commenta con queste parole il quarto anniversario del referendum per l’Autonomia differenziata del Veneto. «E’ un percorso lungo e complesso, ma le difficoltà incontrate sul nostro cammino fino ad ora non ci hanno scoraggiato. Nel corso di questi quattro anni ci hanno accusato di voler spaccare l’Italia, di voler attuare una “secessione dei ricchi”, di essere egoisti. Quanto accaduto negli ultimi due anni, con la devastazione creata dalla pandemia, ha reso a tutti evidente che la solidarietà tra Regioni non verrà mai meno. Abbiamo dimostrato largamente che non è questo il nostro obiettivo. Chiediamo solamente che ci venga riconosciuto quanto la Costituzione già prevede. Non ne facciamo una semplice questione economica: poter attuare una migliore gestione dei fondi significa poter migliorare i servizi ai nostri cittadini, la sanità, l’istruzione, le infrastrutture. È per questo che dobbiamo continuare a insistere sulla via dell’Autonomia. Ed è per questo che non ci tireremo indietro, ma che continueremo a lottare finché non avremo ottenuto quanto i veneti, con un voto democratico e nel pieno rispetto delle leggi e delle regole, hanno chiesto».