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28 Aprile 2021
Report – Rizzotto (ZP): “Interviste senza volti e nomi, la misura è colma! I medici veneti meritano rispetto”
Venezia, 28 aprile 2021 -    “Da oltre un anno il nostro personale medico è in prima linea a combattere una battaglia che non abbiamo voluto. E mentre c’erano segretari politici di sinistra, a Milano, che nel febbraio scorso facevano aperitivi ironizzando sul virus cinese, la nostra Regione metteva in campo team e attrezzature senza eguali in tutta Italia. Ora siamo stanchi però delle menzogne senza prove: un servizio televisivo con ombre e senza nomi, presunti studi senza validazioni”. Così il consigliere Silvia Rizzotto (Zaia Presidente) interviene sulla polemica legata al servizio televisivo Report e alle accuse del Partito Democratico alla gestione della pandemia in Veneto. “Siamo stanchi di leggere di accuse senza uno straccio di prova. Se il Partito Democratico è tanto a bravo a dare lezioni, perché non spiega come il Veneto è la regione che più di altre ha vaccinato e creato posti in terapia intensiva?. consiglieri del PD scappano dall’aula del Consiglio regionale, perché preferiscono le interviste alla Rai per la loro campagna elettorale al lavoro per i veneti. Un atteggiamento inqualificabile che non rende merito ai nostri sanitari, alla nostra Regione e ai Veneti tutti. Mi vergogno per loro”, conclude Silvia Rizzotto.
28 Aprile 2021
Pan (LV): “Vergognose le insinuazioni del Pd: chi non sa fare vorrebbe insegnare”
Venezia, 28 aprile 2021 - “Accuse infamanti del Pd contro la nostra Regione e Sanità di eccellenza, sono tutte di quel partito le voci che evidenziano criticità e instillano dubbi nella gestione dell’emergenza sanitaria nella puntata di Report”. Così il capogruppo di Liga Veneta per Salvini premier, Giuseppe Pan, interviene a fronte dei dati presentati ieri dai tecnici regionali a seguito della trasmissione andata in onda lunedì sera su Rai3. “Si insinua che la Regione Veneto abbia taroccato i dati per restare in zona gialla – prosegue Pan – un’accusa gravissima di cui dobbiamo ancora vedere una sola prova concreta. Si è deciso di mettere alla gogna chi durante la prima ondata ha agito meglio degli altri, salvando numerose vite. Tutto il mondo ha riconosciuto l’operato della Regione Veneto e del presidente Zaia durante quella fase in cui si sapeva ancora poco del virus, nella seconda ondata non siamo certo impazziti, né siamo diventati criminali”. Pan interviene a gamba tesa anche sulla questione tamponi. “Il tempo medio di un tampone molecolare è di 24 ore – ricorda Pan – quanti positivi, soprattutto asintomatici, sarebbero “scappati” al controllo e avrebbero infettato altre persone, quanti focolai si sarebbero sviluppati in Veneto se non avessimo agito subito ed eseguito tutti quelli rapidi che potevamo, quelli che hanno permesso un enorme screening? Di cosa stiamo parlando?” “Nei tamponi molecolari infatti – spiega il capogruppo – la tempistica per svolgere l’analisi sul campione è di circa 3 ore ma questo è solo il tempo “netto” di processazione, che parte dal momento in cui il tampone è arrivato nel laboratorio e viene sottoposto all’analisi attraverso l’applicazione di sostanze reagenti. Si devono aggiungere i tempi organizzativi (il tampone va portato materialmente nella struttura e poi il risultato va trattato come dato amministrativo). Tutto questo va naturalmente rapportato ai laboratori disponibli ma soprattutto alla platea di persone che si sottopongono al tampone, prendiamo ad esempio tutti gli ospiti di tutte le Rsa del Veneto e di tutto il personale sanitario”. “Sulle attese dei risultati dei tamponi molecolari – aggiunge Pan – influiscono non solo i tempi di processazione dei campioni nei laboratori, ma anche quelli di refertazione degli esami e quelli organizzativi delle strutture di comunicazione”. “Vergognose le insinuazioni sparate da chi si trova all’opposizione e non avendo la capacità per far meglio lavora per affossare i meriti del presidente Zaia – conclude Pan – le strumentalizzazioni politiche sono già state smentite dai tecnici, lasciamo che a parlare siano i fatti, ancora una volta”.  
28 Aprile 2021
Sanità – Villanova (ZP): «Accuse senza prove, il PD già smentito due volte da circolari e ispettori del ministero. Evidentemente non è ancora abbastanza»
Venezia, 28 aprile 2020 – «Sono mesi che la sinistra a Venezia urla a vanvera contro la sanità Veneta, ora la pazienza è finita. Perché non può bastare un servizio televisivo con interviste anonime per infangare la Regione che più di ogni altra ha vaccinato, fatto tamponi autorizzati dal ministro Speranza e creato posti in terapia intensiva, rispettando sempre le indicazioni ministeriali. Se il PD o chiunque altro ha elementi validi, deve andare in Procura a denunciare, non in televisione a lanciare accuse senza senso. Nel frattempo, però, potrebbero spiegarci come ha fatto il loro indiscutibile guru a portare una Regione come la Sardegna in zona rossa. I Veneti sono sfiniti di sentire il disco rotto dei perditempo». E’ questa la replica del capogruppo di Zaia Presidente, Alberto Villanova, alle accuse mosse dal Partito Democratico alla gestione della pandemia da parte della Regione Veneto nel corso e in seguito alla trasmissione Report. «Per due volte il PD è stato smentito dal suo stesso ministero: la prima quando la circolare ministeriale, a inizio gennaio, ha messo nero su bianco che i tamponi antigenici di terza generazione sono equiparati ai molecolari, mentre quelli di prima e seconda generazione sono idonei se, proprio come ha fatto il Veneto, sono eseguiti a distanza ravvicinata. La seconda, quando gli ispettori inviati dal ministero all’ospedale di Montebelluna, dopo segnalazione del PD, non hanno ravvisato criticità di alcun tipo nella gestione dell’emergenza sanitaria. Forse il Partito Democratico vuole cogliere l’occasione delle accuse meschine al nostro sistema sanitario per ribaltare l’esito delle elezioni regionali. O forse i consiglieri di opposizioni hanno scambiato la sala del Consiglio Regionale per un hotel, da cui si può entrare e uscire a piacimento, quando si vuole. La realtà è che non hanno argomenti, per cui sono costretti a usare interviste a persone senza nome e senza faccia, lasciando domande senza risposte. Il direttore generale Flor però quelle risposte le ha date e ha messo bene il punto: ora si passa alle denunce, perché non possono bastare due paginette, spacciate per studio accademico, per accusare un intero sistema sanitario. Se il PD vuole continuare a dare retta a medici che, invece di essere al loro posto di lavoro, vanno in televisione a fare i maestrini, faccia pure. Noi però – conclude Villanova -, siamo stanchi di perdere tempo con questo modo di lavorare».
27 Aprile 2021
Villanova e Pan (ZP-LV): “Scappate dall’aula mentre stiamo ancora parlando, a voi non interessano le risposte ma solo lo show”
Venezia, 27 aprile 2021 - “Scappate dall’aula mentre stiamo ancora parlando, il vostro è un comportamento irrispettoso nei confronti di tutto il Consiglio regionale e dimostra come non vi interessino le risposte, né il lavoro per il quale siete stati votati, ma solo l’attenzione mediatica”. Così i capigruppo di Zaia Presidente e Liga Veneta per Salvini, Alberto Villanova e Giuseppe Pan, redarguiscono i consiglieri di opposizione che dopo aver chiesto di anticipare la conferenza dei Capigruppo, prevista per la fine dei lavori del Consiglio, stavano lasciando l’aula consiliare prima ancora di aver ottenuto risposta dalla maggioranza. “La vostra richiesta è irrispettosa e il vostro comportamento lo è ancora di più – aggiungono i due consiglieri – avete chiesto di anticipare i lavori per potervene andare via prima, e mentre la maggioranza risponde siete già con le giacche addosso e le borse in mano che uscite dall’aula, vi ricordiamo che non siamo a scuola e non è suonata la campanella d’uscita”. “Siamo qui a lavorare – proseguono Pan e Villanova - invece di correre a fare interviste specchietti per le allodole vi consigliamo di rimanere in aula a fare il vostro dovere, votare provvedimenti importanti per i veneti. Abbiamo un ordine del giorno che avete votato anche voi in Conferenza dei Capigruppo e questo atteggiamento evidenzia come non vi interessi ottenere una risposta, né dal presidente Zaia, né dei tecnici; a voi interessa solo fare lo show, abbandonare l’aula”. “Vi consigliamo di non avere tutta questa fretta di andare via da quest’aula – concludono i capigruppo - abbiamo altri provvedimenti importanti da votare, e sono azioni ben più importanti dei vostri continui comunicati stampa d’attacco: le interviste le farete quando terminano i lavori del Consiglio. Noi abbiamo garantito, attraverso le dichiarazioni del vicepresidente Finco, che il presidente Zaia la prossima settimana verrà qui a rispondere alle vostre domande, ma ancora non vi basta. Avete cercato un’altra scusa per creare lo spettacolo, come avete fatto per tutto il pomeriggio. Quindi non veniteci a raccontare che siete qui in cerca di risposte: siete qui in cerca di visibilità politica, punto e basta”.  
27 Aprile 2021
Finco (LV): «Attentati ai religiosi, vicinanza alle famiglie dei due concittadini: sarà nostro dovere spingere per fare chiarezza sul tema»
Venezia, 27 aprile 2020 – «Quanto accaduto in Perù e in Sud Sudan addolora tutti noi: Christian Carlassare e Nadia de Munari sono due ottimi esempi dello spirito vicentino e, in silenzio e con abnegazione, hanno dedicato la propria vita per gli altri. Due persone di cui essere fieri. Gli attentati di cui sono stati vittime ci lasciano sgomenti. Esprimo personalmente tutta la vicinanza ai due religiosi e alle loro famiglie che stanno vivendo ore di grande dolore». Così il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Nicola Finco (Liga Veneta per Salvini premier), commenta gli attentati in cui è stato ferito gravemente il vescovo Carlassare, in Africa, e quello in Perù, in cui ha perso la vita la missionaria de Munari. «Come istituzione faremo tutto quanto in nostro potere per fare chiarezza su quanto accaduto. Una barbarie simile non può lasciarci indifferente: chiarire le dinamiche e i mandanti di tale atrocità non restituirà i caduti ai loro cari, ma eviterà che tali gesti possano ripetersi di nuovo».
27 Aprile 2021
Maino (ZP): “Vicinanza alle famiglie dei nostri concittadini missionari, episodi di violenza sempre più frequenti verso i volontari”
Venezia, 27 aprile 2021 - “Grande vicinanza e sostegno alle famiglie dei nostri due concittadini che erano partiti solo con l'intento di fare del bene. Questi episodi di brutale violenza nei confronti di missionari stanno purtroppo accadendo con sempre maggior frequenza e non vanno sottovalutati”. Così il consigliere regionale Silvia Maino del gruppo Zaia Presidente interviene a seguito della notizia dell'agguato al vescovo di Rumbek in Sud Sudan, monsignor Christian Carlassare, e all'uccisione barbarica di Nadia de Munari in Perù. “Christian Carlassare e Nadia de Munari – prosegue Maino – con il loro operato ci rendono orgogliosi di essere vicentini: hanno dedicato la loro vita all'aiuto al prossimo in difficoltà, in paesi difficili. Mi stringo al cordoglio dei genitori e delle sorelle di Nadia, auspico che le indagini possano far luce sull'omicidio della missionaria che con il suo lavoro in questi 25 anni ha aiutato numerosi poveri e bambini”. “Queste aggressioni – aggiunge il consigliere - nei confronti di missionari e volontari, soprattutto di religione cristiana, accadono con sempre più frequenza e non vanno sottovalutati neppure dal governo: dai racconti emersi in queste ore sull'agguato al vescovo emerge anche la possibilità di un “avvertimento” intimidatorio al Papa. Il vescovo ferito ha già dichiarato di perdonare chi gli ha sparato alle gambe, l'espressione più grande dei valori cristiani di chi intraprende un percorso d'amore e servizio al prossimo. Mi unisco al dolore delle famiglie delle vittime di questi tremendi episodi di violenza – conclude Maino - alle quali esprimo la mia più sincera vicinanza”.
27 Aprile 2021
Centenaro (ZP): «Fondi per le infrastrutture, la Provincia di Padova utilizzi i 12 milioni dalla Legge di Bilancio per il rifacimento del ponte di Curtarolo»
Venezia, 27 aprile 2021 - «Una delle opere che il Padovano aspetta con più ansia è il rifacimento del ponte di Curtarolo, infrastruttura essenziale per la vita quotidiana e l’economia della nostra regione. Si presenta ora l’occasione per avviare i lavori tanto attesi con lo stanziamento, da parte dello Stato, di 12 milioni di euro da destinare alle infrastrutture. La Provincia di Padova utilizzi questi fondi per un’opera che l’Alta Padovana sta aspettando da troppo tempo». Giulio Centenaro, consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente, commenta con queste parole lo stanziamento a favore della Provincia di Padova disposto dall’ultima Legge di bilancio per la messa in sicurezza di ponti e viadotti. «Questi soldi fanno parte di un fondo più ampio di quasi 76 milioni euro che saranno destinati all’intero Veneto – continua Centenaro -, come già ne hanno dato notizia i parlamentari Bitonci, Ostellari e Stefani. Dal momento che scopo essenziale del contributo è risolvere problemi strutturali delle reti viarie provinciali, sia questa l’occasione per intervenire sul ponte di Curtarolo, lungo la strada provinciale 47 Valsugana. L’amministrazione provinciale, nello stilare la lista delle priorità, ascolti la voce del territorio e dia finalmente all’Alta Padovana le risposte che chiede ormai da anni».
26 Aprile 2021
Ambiente, Andreoli (LV): “Regione Veneto al lavoro per realizzare un piano di contenimento dei cormorani sul lago di Garda”
Venezia 26 aprile 2021 -  “La Regione Veneto è al lavoro per realizzare un piano di contenimento dei cormorani sul lago di Garda”. Ne dà notizia il consigliere regionale Marco Andreoli (Liga Veneta per Salvini Premier) che ha raccolto “l’appello di U.p.s.d.g, Unione pescatori sportivi del Garda”. “Il provvedimento è in fase di studio e sarà pronto entro la fine dell’estate – spiega il presidente della Terza commissione consiliare - L'invasione di questa tipologia di uccelli sta provocando una vera e propria emergenza e come tale va affrontata perché rappresenta una minaccia per l’ecosistema”. “Allo studio ci sono molti aspetti – prosegue il consigliere - In altre Regioni, come ad esempio la Lombardia, esiste già un piano di contenimento, ma in Veneto ci sono molti più cormorani. Nella nostra Regione, oltre che sul lago di Garda, abbiamo una grande presenza anche sul Delta del Po. Occorre quindi uno studio molto più elaborato”. “Sono tre le specie presenti nel lago di Garda – aggiunge Andreoli - Il cormorano maggiore, l’unica che è cacciabile, il marangone minore e il marangone dal ciuffo, che sono due specie protette. Affinché il piano sia efficace è necessario produrre una documentazione in grado di dimostrare i danni provocati da questi uccelli acquatici, senza sottovalutare che tra l’altro sono potenzialmente portatori di malattie. Sarà importante ottenere il parere positivo da parte dell’Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, per non avere in futuro dei contenziosi. Rispetto alle nutrie ci sarebbero maggiori possibilità di ricorsi. Inoltre, la nutria è considerata una specie aliena, riconosciuta come nociva, mentre i cormorani sono specie naturalizzata e in parte protetta”. “Il contenimento dei cormorani avverrebbe, oltre che con l’abbattimento, rispetto a cui l’Ispra suggerisce di intervenire in determinati periodi dell’anno, anche con metodi considerati ecologici – fa presente Andreoli - Come dei micro mortai che creano del rumore o dei laser disturbatori. O ancora, dei metodi di protezione delle vasche all’interno degli allevamenti. Queste specie sono infatti ormai abituate alla presenza dell’uomo e si avvicinano sempre di più ai luoghi abitati”. “I cacciatori saranno correttamente autorizzati e formati, anche attraverso la modalità online, per essere così in grado di contribuire ad attuare quanto sarà scritto nel piano”, conclude Marco Andreoli.
23 Aprile 2021
Economia – Rizzotto (ZP): “Il Veneto non merita di passare l’estate senza turisti. Il Ministro Speranza non faccia sprofondare il turismo veneto e mantenga gli impegni con le regioni”
Venezia, 23 aprile 2021 - “Il Veneto vive di turismo e dopo tanti sacrifici ha il sacrosanto diritto di riaprirsi al mondo. Il Ministro Speranza ha disatteso gli impegni con le Regioni, le categorie economiche sono disperate e si rivolgono agli enti locali: con buonsenso e in sicurezza, si studi un percorso di riapertura, altrimenti a settembre il problema passerà da Speranza al Ministro del Lavoro, Orlando. E parlerà veneto la prima iniziativa di una Regione per chiedere al Governo di rivedere le misure adottate nell’ultimo Decreto e che conferma le misure adottate relative all’orario di coprifuoco dalle 22”. Così la Consigliera regionale Silvia Rizzotto (Zaia Presidente) che aggiunge: “Se quello di cui siamo a conoscenza venisse confermato, quest’estate nessun turista raggiungerò le nostre coste o passeggerà nelle nostre montagne. Chi verrebbe mai in Veneto sapendo di trascorrere le vacanze recluso nel suo albergo? Peraltro, come è stato messo in luce da più parti, le Regioni avevano già un accordo ben diverso con il Ministro Speranza sull’orario di riapertura del coprifuoco. Il turismo ha già subito una crisi senza precedenti, e non possiamo permetterci di buttare a mare un’altra stagione”. “Per questo ho presentato questa risoluzione - conclude Rizzotto - il Veneto vuole esprimere tutta la sua preoccupazione per le scelte del Ministro Speranza, e nel rispetto della sicurezza di tutti, vuole che sia trovata una soluzione migliore di quella fino ad ora presentata”.
23 Aprile 2021
Dolfin (LV): “Risposte e tempi certi sulla crocieristica: si decida a Venezia ciò che è meglio per Venezia”
Venezia, 23 aprile 2021 - “La giunta si faccia portavoce con il governo per una maggiore tutela degli operatori portuali e del settore crocieristico. Le scelte strategiche e politiche sul futuro di Venezia non vengano dettate solo da Roma tralasciando così il parere fondamentale del territorio e degli enti preposti”. E’ la richiesta del consigliere regionale del gruppo Liga veneta per Salvini Marco Dolfin che oggi ha depositato una mozione dal titolo “Crocieristica a Venezia: non è più tempo di rinvii, a rischio migliaia di posti di lavoro”. “Venezia e il suo settore turistico erano già in crisi prima dell’attuale emergenza sanitaria – spiega il consigliere veneziano - da quando l’acqua alta eccezionale ha colpito il centro storico e le sue isole il 12 novembre 2019. Le crociere non si vedono da marzo 2020 e gli operatori portuali chiedono a gran voce alle istituzioni delle soluzioni: i lavoratori delle imprese legate al Porto, ma anche dei servizi tecnico-nautici, i portabagagli, i tassisti, gli addetti ai terminal, steward e hostess, cioè chi lavorava direttamente o indirettamente alla stazione marittima vogliono vedere luce sulla stagione crocieristica del 2021. Le hanno provate tutte – spiega il consigliere – dalle manifestazioni alla costituzione di comitati fino alle conferenze stampa per lanciare appelli alle istituzioni: la situazione non si sblocca e si attende di avere aggiornamenti dalla capitale”. “Gli operatori sono disperati, demotivati, e non possono più attendere – rimarca Dolfin – basti ricordare che con 1.617.945 crocieristi nel 2019, quello di Venezia è uno dei primi Home Port nel Mediterraneo per le crociere. L'industria crocieristica vale il 3% del Pil nazionale, muove un fatturato di 45 miliardi annui e occupa nell'intera filiera oltre 900 mila addetti”. “A Venezia, secondo home port italiano dopo Civitavecchia – si legge nella mozione - la crocieristica incide per il 20% nel Pil cittadino e genera un impatto economico di 400 milioni e una spesa diretta di passeggeri, equipaggio e navi di 155 milioni di euro, con una spesa pro capite di 426.000 al giorno”. “In questi giorni ho appreso dagli organi di stampa – prosegue il consigliere regionale - che Ravenna si prepara a diventare un “home port” per il settore crocieristico. Inoltre è stato presentato il bando di gara, nato dalla proposta di Royal Carribean, che mira a trasformare il porto ravennate da semplice “port of call”, cioè uno scalo di passaggio, in vero e proprio capolinea delle navi, dunque porto di imbarco iniziale e sbarco finale delle tratte crocieristiche. Si tratta di un enorme progetto – aggiunge - che promette, nel giro di qualche anno, di moltiplicare l’impatto del turismo crocieristico sul territorio, ponendosi anche come soluzione alternativa ai problemi e polemiche di Venezia legati alle grandi navi. Ravenna, dopo Trieste, potrebbe insomma arrivare a sostituire Venezia, quale porto di riferimento per le crociere nell’Alto Adriatico”. “Il 21 aprile scorso – ricorda la mozione - la commissione ambiente del Senato ha bloccato lo scavo del canale Vittorio Emanuele III “Questo comporta un notevole rallentamento dei progetti e della ripresa per la crocieristica – aggiunge il consigliere - fondamentale per una veloce ripresa di tutto l’indotto. Infatti dopo sedici mesi di inattività, gli unici numeri che si muovono sono i posti di lavoro che si stanno perdendo. Adesso basta – conclude Dolfin – vogliamo delle risposte, dei tempi certi. Per questo motivo ho depositato la mozione che impegna la giunta regionale a farsi portavoce al Governo, sia per tutelare maggiormente i lavoratori del settore, sia perché è venuto il momento di riappropriarsi del proprio destino: si decida a Venezia ciò che è meglio per Venezia”.