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20 Dicembre 2021
Brescacin (Lega-LV): «Covid e terapie intensive, dalle opposizioni ancora numeri distorti solo per far polemica»
Venezia, 20 dicembre 2021 – «Ancora una volta, i numeri vengono forzati dal Pd per il semplice gusto di fare polemiche. È possibile che dopo più di un anno i colleghi di minoranza non abbiano ancora capito che sono le stesse direttive ministeriali che prevedono post letto in terapia intensiva attivabili solo in caso di bisogno? Perché quindi continuano a utilizzare percentuali che, di fatto, non sono veritiere? Continuano a chiedere alla Regione maggior personale, senza però ricordarsi che è la programmazione ministeriale ad aver provocato una carenza di medici e infermieri. Ma evidentemente per loro sono solo dettagli, l’importante è trovare appigli per provocare e attaccare l’amministrazione regionale, poco importa se questi appigli siano effettivamente privi di fondamento». Sonia Brescacin (Intergruppo Lega-Liga Veneta), presidente della Quinta commissione consiliare Sanità, interviene con queste parole sulla questione del monitoraggio delle terapie intensive. «Anche se lo negano, non siamo assolutamente nella stessa situazione di un anno fa – prosegue la consigliera -: i dati dei contagi sono alti, questo è vero, ma grazie anche a una macchina in grado di processare anche 100mila tamponi al giorno, ben sopra il doppio dei test fatti lo scorso anno di questo periodo, e ben sopra i valori registrati dalle altre regioni. Un tracciamento che ci permette di mantenere alto il contact tracing e che, per contro, tiene impegnato giorno e notte il personale sanitario, già messo a dura prova dopo quasi due anni di fatica. Se a questo si aggiunge che molti medici sono impegnati sul fronte delle vaccinazioni, capiamo perché il personale ospedaliero è sotto pressione. Nonostante quello che affermano le opposizioni, la situazione è ben diversa da quella del dicembre 2020. Questo non significa che non dobbiamo tenere alta l’attenzione, né che non dobbiamo continuare a dare il massimo per potenziare la sanità. Ma di certo non possiamo accettare che venga detto che la Regione non ha fatto nulla fino ad oggi, perché la realtà dei fatti, e dei numeri, dimostra il contrario. Ultimo provvedimento, solo in ordine temporale, è stato quello di aver anticipato le restrizioni della zona gialla, imponendo l’obbligo di utilizzo di mascherina anche all’aperto fin da sabato. Una misura forse impopolare, ma presa per il bene dei cittadini. Ma, per chi vuole fare becera polemica, i dati oggettivi non contano: conta solo una distorta interpretazione dei fatti».
17 Dicembre 2021
Villanova (Lega-LV): «Pnrr, il Governo non penalizzi i Comuni del Nord solo perché virtuosi. I migliori devono essere premiati, non esclusi»
Venezia, 17 dicembre 2021 – «Su 551 progetti presentati per la rigenerazione urbana con i fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), ben il 93% è stato presentato dai Comuni del Nord Italia. Eppure, secondo le ultime indiscrezioni, la maggior parte di questi sarebbero esclusi dalla distribuzione dei fondi. Il motivo? Siamo troppo virtuosi. Meglio quindi premiare i Comuni del Sud che, invece, poco hanno fatto fino ad ora. L’ennesimo schiaffo morale ad amministrazioni locali che hanno l’unica “colpa” di aver fatto i compiti a casa. Il Governo deve tornare sui suoi passi e rivedere i criteri di distribuzione dei fondi, in nome di una maggiore equità nazionale». A chiederlo, con una risoluzione depositata in Consiglio regionale del Veneto che, dopo l’approvazione, verrà inviata a Roma, è Alberto Villanova, presidente dell’Intergruppo Lega-Liga veneta. «Ricordo a tutti che il Pnrr è il piano nazionale preparato per rilanciare l'economia dopo la pandemia e rientra nel contesto del programma UE Next Generation EU, un fondo da 750 miliardi di euro per la ripresa europea, e che stanzia per il nostro Paese oltre 200 miliardi euro, tra sovvenzioni a fondo perduto e prestiti. Come ha già sottolineato l’Anci Veneto, già il 40% dei fondi è stato destinato esclusivamente al Sud. Una ripartizione che già lo scorso anno ci aveva lasciato sconcertati. Adesso, al danno si aggiunge l’ulteriore beffa: per la ripartizione del restante 60% dei fondi tutta Italia dovrebbe avere le stesse possibilità. E invece sembra che la distribuzione dei fondi per la rigenerazione urbana dovrà rispettare alcuni determinati criteri, e principalmente la presenza di famiglie disagiate. Una definizione che riguarda la presenza di famiglie monogenitoriali, giovani inattivi, popolazione analfabeta, disagio economico, mancanza di assistenza alle famiglie in difficoltà. Il Veneto, che da sempre ha una grande attenzione al mondo del Sociale e che ha sempre investito forze e risorse in questo settore, non presenta grandi casi di vulnerabilità, e rischia quindi di essere escluso dagli stanziamenti, anche se al momento ha già pronto un gran numero di progetti concreti e attuabili che, con i fondi del Pnrr, potrebbero facilmente diventare realtà. Farò trasmettere la risoluzione, tramite ANCI Veneto, a tutti i Sindaci della nostra Regione, perché non può esistere che i migliori siano penalizzati. Mi auguro che il Governo torni sui suoi passi e non penalizzi quelle amministrazioni che, fino ad ora, hanno fatto del loro meglio e che chiedono solo di poter essere messi nelle condizioni di lavorare ancora per il bene dei cittadini».
17 Dicembre 2021
Pesca, Dolfin (Lega – Lv): “Bene i sostegni al reddito nella legge di Bilancio 2022 per i pescatori, un primo passo positivo nell’attesa di quelli per l’innalzamento del Mose”
Venezia, 17 dicembre 2021 - “Il Governo ci ha ascoltato: ottima notizia quella dei sostegni al reddito per la crisi e per il fermo attività dei pescatori inseriti nella Legge di Bilancio per il 2022, da tempo chiediamo ammortizzatori sociali stabili e continuativi che “coprano” e tutelino gli operatori dai periodi di fermo attività”. Così il Consigliere regionale dell'Intergruppo Lega – Liga Veneta Marco Dolfin, capo dipartimento Pesca per il partito in Veneto, a fronte delle notizie di stampa pubblicate oggi sui quotidiani sul Settore Pesca. “Se alle parole seguiranno i fatti – prosegue - possiamo dire che finalmente anche il “comparto pesca” avrà qualche attenzione in più, dal riconoscimento della Cassa Integrazione a qualche misura di protezione al reddito dei pescatori e non solo. Ieri infatti, il vice ministro Morelli ha annunciato la buona notizia: l’estensione della CIOSA ( cassa integrazione salariale operai agricoli) a tutte le categorie del settore pesca (dipendenti imbarcati, soci lavoratori, agli armatori, e proprietari delle imbarcazioni. Copertura economica che riguarderà periodi diversi da quelli del fermo pesca – precisa Dolfin - quindi quelle giornate di lavoro perse a causa maltempo e non più recuperabili, o a cause logistiche e manutentive dell’imbarcazione, alle malattie degli operatori se non fossero sostituibili. Saranno previsti inoltre degli stanziamenti per far fronte agli indennizzi da erogare per il “fermo pesca” biologico, e per altre sospensioni temporanee, conseguenti alla normativa, obbligatorie e non. Questo permetterebbe di avere gli indennizzi per i pescatori in tempi ragionevoli, e non dopo mesi o addirittura anni”. “Resta però da capire – aggiunge Dolfin – come verrà gestita la situazione del Comparto Pesca veneziano (in primis quello Chioggiotto); cioè la questione legata alle “Barriere del Mose” che una volta alzate non permettono ai pescatori di uscire in barca, e l'ormai nota mancanza delle “Conche di Navigazione e relativo Porto Rifugio.” Essendo quella veneziana un partita unica in Italia,si apprende che sarà scritta una norma, all’interno della Legge di Bilancio che andrà a tutelar gli interessi di chi non può uscire dal Porto, o rimarrà in balia del mare. Attendiamo di capire, e nel frattempo faremo il possibile per far giungere tutte le informazioni a Roma così che vengano previste adeguate tutele”. “Se il buon giorno si vede dal mattino – prosegue il Capo dipartimento Pesca – sembra che finalmente si inizino ad avere le giuste attenzioni per il comparto Pesca. Riconoscendo il diritto non solo della salvaguardia economica, ma soprattutto la tutela della sicurezza degli operatori, oggi a forte rischio. L’auspicio quindi è quello di  continuare nella  direzione di tutelare la Pesca e tutta la sua filiera. Siamo tutti d'accordo alla tutela dell'ambiente, ma con un occhio di riguardo all’aspetto sociale ed economico: #Salviamo la Pesca”.
17 Dicembre 2021
Zecchinato e Cecchetto (Lega – LV): “Trekking e cicloturismo tra le attività previste per la Giornata dei Colli Veneti”
Venezia, 17 dicembre 2021 - “Quello di ieri sera a Montecchio è stato un incontro molto partecipato, in cui abbiamo illustrato la nuova legge regionale che prevede la giornata dei Colli Veneti e le tantissime possibilità che questo rappresenta: è un'iniziativa in linea con le previsioni e le tendenze turistiche che si prevedono per il 2022. L'emergenza sanitaria, purtroppo ancora in atto vedrà infatti l'affermarsi del turismo di prossimità e delle pratiche sportive "leggere" come trekking e cicloturismo abbinate alla scoperta dei territori. Questa nuova legge e la relativa giornata di valorizzazione dei Colli Veneti è un'attenzione sempre maggiore al tema della sostenibilità intesa come fruizione "lenta" del proprio territorio, a km 0, ma anche degustazione e scoperta dei piatti tipici delle nostre zone, dell'enogastronomia e delle tradizioni culinarie locali, e di conseguenza un'azione che va a sostenere le produzioni e i produttori veneti”. Così i consiglieri regionali Marco Zecchinato e Milena Cecchetto, dell'Intergruppo Lega – Liga Veneta commentano l'incontro di ieri sera a Montecchio Maggiore (Vicenza), dove è stata presentata la “Giornata dei Colli Veneti” e sono stati forniti alcuni dati. L'incontro è stato organizzato dall'Unpli Veneto e si è focalizzato su alcune delle attività previste per quella giornata, soprattutto quelle sportive. La Giornata regionale dei Colli Veneti è stata istituita con il progetto di legge n.25 del 3 agosto 2021, presentato dal consigliere Marco Zecchinato e approvato dal Consiglio regionale. “Ieri sera sono stati snocciolati alcuni dati che vanno nella direzione della nuova legge regionale: tra i trend emergenti, compaiono le attività soft come il trekking in collina, il cicloturismo e la riscoperta di borghi. Questo vale in particolare dai 40 anni in su: gli italiani prediligono attività all’aperto che hanno a che fare con la cultura e con pratiche sportive «leggere». Il 2020 ha scritto la storia per la bicicletta, per quanto riguarda le vendite, rispetto al 2019 si registra un + 14% per le bici tradizionali e un + 44% per le E-Bike, con 1.730.000 pezzi acquistati. L’esplosione delle vacanze in bicicletta è un trend che conferma quello che sta avvenendo già da alcuni anni e bene si inserisce nella giornata di attività per la valorizzazione dei nostri Colli Veneti. Basti pensare che nel 2019 il cicloturismo in Italia ha fatto registrare 55 milioni di pernottamenti (con una spesa complessiva di 4,7 miliardi di euro, pari al 5,6% del totale dei ricavi provenienti dal settore) nel 2020, nonostante le difficoltà legate al lockdown e alla pandemia, l’incremento del cicloturismo in Italia è stato del +26%. (Fonte Confindustria ANCMA) “Da una parte si mira a favorire azioni di tutela e valorizzazione secondo principi di sviluppo etico, responsabile e sostenibile – spiegano i due - dall'altra divulgare informazioni per promuovere il valore dell'ambiente collinare Veneto come riserva di biodiversità di interesse generale, diffondere tradizioni culturali e saperi locali. Il tutto favorendo iniziative regionali che i comuni, in particolare in forma associata, intraprenderanno per promuovere le specificità della collina veneta e per favorirne lo sviluppo sostenibile”.
17 Dicembre 2021
Corsi (Lega-LV): «Esenzione dell’Ires per i negozianti dei piccoli paesi: depositato un pdl statale per rendere i borghi più attrattivi e competitivi»
Venezia, 17 dicembre 2021 – «Un progetto di legge statale che mira a esonerare gli esercizi commerciali situati nei Comuni sotto i 500 abitati dell’Ires, l’imposta sui redditi delle società, per favorire lo sviluppo sostenibile, la crescita e l’attrattività dei piccoli borghi». Ad annunciarlo è Enrico Corsi, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta. «I piccoli comuni, che difficilmente rientrano nei grandi piani di investimento pubblico, continuano a essere poco attrattivi per le attività commerciali. Troppe volte, infatti, le misure di intervento statali sono volte a favorire lo sviluppo delle aree industrializzate del Paese. Con i fondi di investimento dirottati altrove, quindi, i piccoli paesi rimangono marginali alle aree di sviluppo. Consideriamo che, in base ai dati Istat aggiornati al giugno scorso, in tutto il territorio nazionale sono 871 i Comuni al di sotto dei 500 abitanti, l’8% in più rispetto al 2017. Questo significa che molti abitanti hanno preferito trasferirsi in città o centri più grandi e, quindi, più servite. Il lockdown, però, ha permesso una riscoperta dei piccoli borghi, in una dimensione più umana e al contatto con la natura. È importante quindi spingere su misure che permettano a queste realtà che, seppur piccole, costituiscono l’ossatura storica del nostro Paese, diventare sempre più attrattivi: e questo si permette con la creazione di nuovi servizi che rendano non solo più competitivo il territorio, ma che sviluppino anche un maggiore senso di appartenenza e comunità. Misure come l’esenzione dell’Ires potranno dare un motivo in più ai negozianti per mantenere in vita un’attività commerciale, con tutti i benefici per i cittadini che essa comporterà».
16 Dicembre 2021
Rigo (Lega-LV): «Presentato in Regione del Veneto il Museo Diffuso del Risorgimento, progetto ambizioso dei Comuni del Veronese: un percorso alla scoperta della nostra storia e delle nostre meraviglie»
Venezia, 16 dicembre 2021 – «Un percorso che si snoda tra ville, monumenti, musei, cippi, targhe: tappe che raccontano una storia emozionante fatta non solo di battaglie, ma di persone e gesti eroici. È il MuDRi, il Museo Diffuso del Risorgimento. Un progetto ambizioso che si articola nelle province di Mantova, Brescia, Vicenza e al quale hanno aderito sette Comuni veronesi dell’alto Mincio, delle Colline Moreniche e del Garda e che è stato presentato ieri da Giovanni Dal Cero e Rossella Ardielli, sindaco e vicesindaco di Castelnuovo del Garda; Eleonora Principe, assessore alla Cultura di Sommacampagna, Comune referente, dallo storico Carlo Saletti e dal grafico Roberto Solieri alla presenza mia e dell’assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari, nel corso di un incontro a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale. Ho accolto l’invito del sindaco Dal Cero e degli altri amministratori del territorio di farmi portavoce dell’iniziativa nei confronti della Regione. Per me sarà un vero piacere mettermi a disposizione di questo straordinario museo, facendo da tramite tra amministrazioni comunali, promotori dell’iniziativa, e la Regione del Veneto». A darne notizia è Filippo Rigo, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta. «Il museo diffuso ha lo scopo di mettere in rete i vari luoghi che non sono stati solo sfondo, ma protagonisti delle guerre di Indipendenza, e creare una serie di percorsi fra lo straordinario patrimonio di monumenti, fortezze, lapidi, campi di battaglia e resti storici degli eventi risorgimentali. Il visitatore, spostandosi da un luogo all’altro, potrà godere di un’offerta culturale a 360 gradi in un territorio unico per le sue bellezze paesaggistiche, storiche ed enogastronomiche. Siamo infatti sulle sponde del Lago di Garda, luogo prediletto da milioni di turisti ogni anno, immersi tra le vigne del Custoza, nei luoghi dei tortellini di Valeggio sul Mincio o le sfogliatelle di Villafranca, con perle storiche uniche nel suo genere come l’ossario di Custoza, dove riposano le spoglie dei soldati vincitori e vinti, in segno di pace e riconciliazione. Un percorso che permetterà di ripercorrere le gesta di personaggi leggendari, come quelle del Tamburino sardo, giovane staffetta immortalata dal libro Cuore di De Amicis e ricordata a Custoza. O quelle del “Formidabile capitano”, il generale Onorato Rey di Villarey, commemorato in un monumento a Oliosi, nel comune di Castelnuovo, morto nel corso della Terza guerra di Indipendenza contro le truppe austroungariche. Un progetto dal respiro intercomunale, quindi, in linea con le indicazioni del Pnnr e del turismo sostenibile e lento. L’assessore Corazzari ha manifestato un grande interesse e si è detto disponibile ad avviare una proficua collaborazione. Il nostro splendido territorio, così, avrà un motivo in più per essere scoperto, visitato, amato».
16 Dicembre 2021
Centenaro (Lega-LV) “Voto favorevole in Seconda Commissione al progetto di legge per istituire la Giornata ecologica regionale”
Venezia, 16 dicembre 2021 – “La Commissione regionale per le Politiche dell’Ambiente ha dato parere favorevole al mio progetto di legge, senza voti contrari, per l’istituzione della “giornata ecologica regionale”. Una giornata per sensibilizzare i cittadini del Veneto ai temi ambientali e promuovere una cultura che rispetti l’ambiente e a combattere l’inquinamento”. Così il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Giulio Centenaro, all’uscita della Seconda Commissione che ha votato a favore del progetto di legge n.96 “Istituzione della giornata ecologica regionale”, di cui è presentatore e primo firmatario. “La Seconda commissione trasmetterà alla Sesta Commissione, per le valutazioni di competenza, alcune indicazioni sull’articolato. Il progetto di Legge oggi ha fatto un altro passo avanti - spiega il consigliere – era già stato illustrato in Sesta Commissione ed ora vi tornerà per il parere di competenza, dovrà passare anche in Prima Commissione e poi al voto dell’aula del Consiglio regionale. Credo nell’importanza di queste iniziative perché la responsabilità ambientale inizia nelle scelte quotidiane: educare al risparmio energetico e alla raccolta differenziata dei rifiuti; al rispetto dell’ambiente domestico, urbano e naturale”. La proposta legislativa mira ad istituire la “Giornata Ecologica Regionale” da celebrare annualmente in una domenica fra i mesi di aprile e giugno. “La Giunta regionale – spiega il consigliere – stabilirà la data e il tema di anno in anno”. Le iniziative da attivare nella giornata saranno volte a “favorire la sensibilizzazione e la crescita della consapevolezza sui temi dell’ambiente, del clima e sue variazioni e dell’uso sostenibile delle risorse naturali”. “Ambiente e cambiamento climatico – prosegue Centenaro - dovrebbero essere priorità per le agende politiche di tutto il mondo e lo sono per il nostro partito, per l’amministrazione Zaia in regione. Siamo in un periodo particolare: il rischio è che la gravità della crisi sanitaria ed economica provocata dal Covid-19 porti a mettere in secondo piano le tematiche ambientali”. “In quella giornata – prosegue il consigliere – tutti i veneti sono invitati a prendersi cura della terra, a fare qualcosa per essere parte del cambiamento”. “Iniziative che potranno essere realizzate direttamente dalla Giunta regionale – spiega Centenaro - o attraverso progetti a regia regionale con gli enti locali ed enti gestori dei servizi ambientali, associazioni di protezione ambientale riconosciute dal Ministero dell’Ambiente e istituti scolastici di ogni ordine e grado “ripulire boschi, sponde dei laghi, dei fiumi e di altri corsi d'acqua, parchi e riserve di interesse locale, nonché aree verdi di proprietà o in disponibilità pubblica o soggette a fruizione pubblica, e le iniziative dirette alla realizzazione di ricerche, filmati, pubblicazioni, giornate di studio, mostre e manifestazioni aventi ad oggetto il tema della Giornata”. “Il Pdl prevede inoltre – prosegue il consigliere - che i Comuni e gli altri Enti Locali possano prevedere l’istituzione di figure di collaboratori volontari che aiutino la salvaguardia e la fruizione di parchi e riserve di interesse locale, giardini pubblici e aree verdi attrezzate, di proprietà o comunque in disponibilità e gestione dell’Ente Locale”.
16 Dicembre 2021
Zecchinato e Ciambetti (Lega – LV): “Sottoscritto il protocollo d’intesa e il regolamento del tavolo di concertazione dell’Ipa Area berica”
Venezia, 16 dicembre 2021 – “Sottoscritto il protocollo d’intesa e il regolamento per attivare “l’Intesa Programmatica d’area della Berica” tra 24 comuni, enti locali, parti economiche e sociali, enti pubblici, associazioni portatrici di interessi collettivi, dell’area Berica”. Così il consigliere regionale Marco Zecchinato e il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti commentano la sottoscrizione dell’Intesa programmatica d’area (IPA) e la firma del regolamento del tavolo di concertazione dell’Ipa Area berica (Intese programmatiche d’area). La sottoscrizione è avvenuta ieri a Villa Gazzetta, a Sossano, in provincia di Vicenza. A firmare il protocollo Eugenio Gonzato, Presidente dell’Associazione dei 24 comuni vicentini e sindaco del comune di Villaga, Stefania Marchesini Vicepresidente dell’Associazione e sindaco di Zovencedo. “Un’evoluzione all’insegna della cooperazione e dell’innovazione – spiegano Zecchinato e Ciambetti - dal Patto territoriale è nata l’Intesa Programmatica d’area (IPA) che poi si è evoluta nell’Associazione IPA. A maggio scorso si era tenuta la firma dell’atto costitutivo dell’Associazione che coinvolge i 24 comuni, e i sottoscrittori del protocollo d’intesa sono i sindaci degli stessi: Agugliaro, Albettone, Arcugnano, Alonte, Asigliano Veneto, Barbarano Mossano, Brendola, Campiglia dei Berici, Castegnero, Grisignano di Zocco, Grumolo delle Abbadesse, Longare, Lonigo, Montegalda, Montegaldella, Nanto, Noventa Vicentina, Orgiano, Pojana Maggiore, Sarego, Sossano, Val Liona, Villaga, Zovencedo. Inoltre, le parti economiche e sociali, i rappresentanti di Confartigianato, CCIA di Vicenza, Apindustria, Cisl, Cgil, La Vigna Società Cooperativa Sociale. “Un ulteriore passo avanti – spiegano Zecchinato e Ciambetti – per nuove operatività e prospettive per le attività e le iniziative sui territori. L’intento è creare un’unica cabina di regia per l’organizzazione di eventi turistici e culturali sul territorio ma anche una miglior strutturazione e programmazione per partecipare a bandi importanti, come quello del Recovery Plan e quelli indetti dalla Regione del Veneto. Sono state coinvolte le realtà economiche del territorio, in questo modo Comuni e Regione hanno un unico interlocutore, con cui interfacciarsi, che è anche il braccio operativo di territori con una popolazione complessiva superiore ai 100 mila abitanti”. Il documento programmatico dell’Ipa Area Berica prevede: l’analisi di contesto territoriale, l’elenco delle misure da realizzare, la classificazione delle misure per strategie e componenti, nonché per capitali territoriali e ambiti tematici, l’indicazione delle misure considerate prioritarie al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo, il sistema di gestione, monitoraggio e controllo dell’intesa, forme di comunicazione, informazione e pubblicità. “Ci aspettiamo ottimi sviluppi da questa nuova opportunità – dichiarano i due – sul fronte del rilancio turistico e dello sviluppo economico, ma anche della prospettiva lavorativa per i nostri giovani”.
16 Dicembre 2021
Giornata Regionale dei Colli Veneti, Cavinato, Zecchinato e Centenaro (Lega – LV): “Il 27 marzo 2022 sarà la giornata dei Colli Veneti, una festa per tutto il territorio”
Venezia, 16 dicembre 2021 – “Sarà il 27 marzo 2022 la prima Giornata Regionale dei Colli Veneti, cioè la prima domenica di primavera”. Così i consiglieri regionali dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, Elisa Cavinato, Marco Zecchinato e Giulio Centenaro annunciano la data del prossimo anno per la Giornata regionale dei Colli Veneti, istituita con il progetto di legge n.25 del 3 agosto 2021, presentato dal consigliere Marco Zecchinato. “Il Pdl – spiegano i consiglieri - dopo il passaggio il Sesta Commissione, è stato approvato dall’aula consiliare e ora diventato realtà grazie alla delibera di giunta che ne prevede le azioni, con la collaborazione tra la Regione Veneto e l’Unpli. Un’iniziativa di valorizzazione del nostro patrimonio paesaggistico che mira a sensibilizzare e informare sulle risorse naturali, storiche, produttive, sportive ed enogastronomiche dei Colli Veneti. Come? Favorendo, ad esempio, azioni di valorizzazione e tutela secondo i principi di sviluppo etico, responsabile e sostenibile. Inoltre, promuovendo l’istituzione degli osservatori del paesaggio collinare”. “Un paio di giorni fa abbiamo partecipato alla presentazione della Legge regionale sull’istituzione della Giornata dei Colli Veneti all’Auditorium di Galzignano Terme – spiegano i tre - un evento organizzato da Unpli Veneto dove alcuni storici, curatori di musei, hanno presentato ciò che i Colli Euganei possono offrire e le attività che saranno realizzate il 27 marzo 2022. Oltre ai panorami mozzafiato, ai vigneti e agli uliveti da dove provengono vini e oli pregiati del territorio, ricchezze enogastronomiche, sono stati illustrati i luoghi storici da visitare, come i castelli e le ville, vecchi monasteri. I territori coinvolti sono quelli di Padova, Treviso, Verona e Vicenza, quattro province venete. Molte aree collinari sono considerate siti della Rete Natura 2000, luoghi di importanza comunitaria per la presenza di habitat e specie di rilevanza europea, siti Unesco riconosciuti o candidati ad esserlo, aree a parco tutelate”. “Con noi a Galzignano – proseguono i tre consiglieri - c’erano sindaci e presidenti degli enti che ci aiuteranno in questa nuova avventura, l’Unpli, il Parco regionale dei Colli Euganei, ma anche storici e conoscitori del territorio”. “La giornata dei Colli Veneti è stata decisa e calendarizzata – concludono i tre consiglieri – sarà la prima domenica di ogni primavera, quindi il 27 di marzo per il 2022. Sarà una festa per veneti, un evento importante anche per la promozione turistica del nostro territorio”.
15 Dicembre 2021
Finco (Lega-LV): «Non sono io a proporre la trasformazione del Santorso in Covid Hospital, ma i protocolli regionali in base ai numeri. Io resto convinto che sia la soluzione migliore»
Venezia, 15 dicembre 2021 – «Trovo davvero fuori luogo e strumentali le polemiche e gli attacchi nei miei confronti dei sindaci di Schio e Thiene apparsi in questi giorni: i due primi cittadini mi hanno accusato di aver “proposto” la chiusura dell’ospedale Alto Vicentino di Santorso per farne un Covid Hospital, in barba ai protocolli regionali. Ma mi chiedo: dove hanno vissuto negli ultimi mesi? Non sanno dell’esistenza di un piano di sanità regionale che prevede, in base al numero di contagi e al tasso di ospedalizzazione, la trasformazione di alcuni ospedali, quelli più attrezzati per la cura di pazienti complessi come quelli affetti da Covid, in Covid Hospital? Se l’Ulss Pedemontana dovesse entrare in fascia 3, la trasformazione del Santorso, così come è già accaduto nel Padovano con Schiavonia, sarà automatica. E ripeto, perché sembrano non comprendere l’italiano, se lo diranno i numeri. Sono convinto, e lo ribadisco, che il piano elaborato dalla Regione del Veneto sia il migliore per scongiurare il dilagare dei contagi all’interno di tutte le strutture ospedaliere. Non è una questione di campanilismo o di difesa del proprio piccolo comune, ma una questione di buonsenso e di responsabilità». Nicola Finco (Intergruppo Lega-Liga Veneta), vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, risponde agli attacchi ricevuti in questi giorni in merito al ripristino dei Covid Hospital. «Ho sempre puntato sulla qualità dell’ospedale Santorso e sono stato tra i primi promotori dell’Ulss Pedemontana. Da parte mia non verrà mai meno l’appoggio per la crescita e la qualità di questa Struttura sanitaria, ma di fronte a una situazione di emergenza dobbiamo pensare di mettere in sicurezza i servizi ospedalieri. Forse i due primi cittadini non hanno capito che non voglio avvantaggiare il bassanese perché è il mio territorio di residenza, e neanche sfruttare la pandemia a fini elettorali. Anzi, se così fosse, avrei detto l’esatto contrario. Semplicemente ho difeso la scelta della Regione di mettere in sicurezza il sistema sanitario con un protocollo non certo inventato da me, ma dai tecnici della Sanità regionale. Un protocollo, ripeto, pensato in base a una valutazione attenta di quelle strutture che hanno personale, strumentazioni, respiratori, sale attrezzate idonee all’accoglienza e alla presa in carico di pazienti Covid. Possibile che chi in questi giorni sta cavalcando la polemica sanitaria sia disposto a correre il rischio di moltiplicare le occasioni di contagio, disperdendo i pazienti contagiati nei vari ospedali, solo per seguire la levata di scudi di qualche sindaco? Sui Covid Hospital ognuno può avere il suo punto di vista, ci mancherebbe, ma prima di accusare me di non conoscere i protocolli regionali, i sindaci di Schio e Thiene farebbero bene a studiare quelle che sono le circolari e le indicazioni arrivate dalla Giunta».