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15 Dicembre 2022
Villanova (Lega-LV): «Bilancio regionale: conti del Veneto in ordine, ma aspettiamo l’autonomia per fare ancora meglio»
Venezia, 15 dicembre 2022 - «In un momento drammatico per le famiglie e le imprese, la Regione non solo non aumenta le tasse, ma finanzia scuole paritarie, abbandonate dallo Stato, e rafforza la sanità. Con l’Autonomia vera sarebbe tutto più facile, ma in attesa di decisioni da Roma, noi facciamo quello che ci riesce meglio da soli: gestire bene le nostre risorse». Così il Presidente dell’intergruppo Lega – Liga Veneta, Alberto Villanova, commenta l’approvazione da parte del Consiglio Regionale della manovra finanziaria e del bilancio regionale. «Un bilancio in perfetto ordine da 17 miliardi che serviranno a coprire le mancanze dello Stato centrale sulle scuole partitarie, ma anche a finanziare il nuovo Ospedale di Padova. Vengono inoltre previsti contributi per le pro loco, ulteriori fondi per la cultura e per la flavescenza dorata, malattia che colpisce i vitigni. Lasciare i soldi in mano ai Veneti – continua il presidente dell’Intergruppo -, senza toccare l’addizionale Irpef, è un modo per aiutare i nostri cittadini e chi lavora davvero e duramente, senza pretendere la paghetta per stare sul divano. È la nostra visione, è il nostro credo: fare sempre meglio senza toccare le tasche dei Veneti. Per noi l’Autonomia si traduce così: gestione seria ed efficiente. Aspettiamo solo che Roma ci dia la possibilità di esportare questo modello amministrativo in altri Regioni: ne guadagnerebbero tutti, anche quella sinistra che oggi pensa come al solito di risolvere i problemi aumentando l’obolo a carico dei cittadini», conclude Villanova.
15 Dicembre 2022
Sandonà (Lega-LV): «Approvazione Bilancio, una manovra da oltre 17 miliardi che conferma l’attenzione alla sanità, al diritto allo studio e alle infrastrutture, e che ci permette di guardare con ottimismo al futuro»
Venezia, 15 dicembre 2022 – «Un bilancio da oltre 17 miliardi di euro, per il 13esimo anno fermamente e orgogliosamente tax free, che descrive a tutto tondo le nuove esigenze della nostra regione e che ci permette di guardare al futuro con una rinnovata fiducia, grazie ai cospicui investimenti di questa amministrazione in alcuni settori, dalla sanità, che fa la parte del leone, alle infrastrutture e trasporti, passando per l’istruzione e la formazione e l’assistenza alle fasce più deboli della popolazione». Così Luciano Sandonà, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta e presidente della Prima commissione consiliare, commenta l’approvazione del Bilancio di previsione della Regione del Veneto, della Legge di stabilità e del collegato, alla chiusura della lunga maratona di sedute in Consiglio regionale del Veneto. «Come abbiamo già detto – ricorda il presidente Sandonà -, parliamo di una partita di 17,306 miliardi, di cui oltre 9,7 saranno destinati al fondo sanitario regionale. Un’esigenza resa ancora più stringente visto lo strascico lasciato dall’emergenza pandemica. Scorrendo i numeri di questa legge finanziaria, troviamo un quadro di quelli che sono i principali temi di impegno per la nostra regione, con interventi a favore dell’impiantistica sportiva e le infrastrutture per i giochi di Milano-Cortina 2026, ma anche con un investimento da 300 milioni di euro per il nuovo ospedale di Padova. Tra gli altri settori più rilevanti per il bilancio di previsione 2023-2025 troviamo la riconferma di 33 milioni annui a favore delle scuole paritarie, indispensabili in una regione come la nostra in cui 4 bambini su 10 tra i 0 e i 6 anni frequentano una scuola non pubblica, ma anche la riconferma dello stanziamento di quasi 6,2 milioni per le borse di studio, di 10 milioni per il rafforzamento degli ESU e di 3 milioni per il buono scuola. Abbiamo poi 78 milioni nel triennio per il sistema della formazione professionale e 16,5 milioni annui per la prevenzione del rischio idrogeologico. Grande importanza alle infrastrutture, con 25,5 milioni tra 2023 e 2024 per la sicurezza stradale, 10,3 milioni nei prossimi due anni per l’adeguamento della rete viaria regionale, compreso il tanto necessario Terraglio Est, 10,3 milioni per il completamento della Treviso-Ostiglia, e oltre 15 milioni annui per gli oneri del trasporto pubblico locale su rotaia. Per il finanziamento dei livelli aggiuntivi di assistenza, tra cui le azioni a favore dei soggetti afflitti dalla sindrome di Sjogren e l’attivazione del corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova presso l’ULSS 2, è previsto lo stanziamento di 14,2 milioni nel 2023. L’esame delle varie manovre nelle varie commissioni – continua Sandonà - ha prodotto un confronto costruttivo che ha permesso alla Giunta regionale di incrementare gli stanziamenti di competenza di oltre 9 milioni, tra cui i 2 milioni di euro per il diritto allo studio universitario che si sommano agli oltre 18 iniziali, o un milione in più rispetto ai 2.785.000 iniziali per la protezione civile. Cifre quindi molto importanti, nonostante abbiamo ancora deciso di non applicare, unica regione tra quelle a statuto ordinario, l’addizionale IRPEF, lasciando nelle tasche dei Veneti oltre un miliardo e 100 milioni di euro, e che rappresentano l’attenzione rivolta da questa amministrazione regionale nei confronti di molte necessità e che permetteranno al nostro Veneto di crescere e guardare con ottimismo al futuro».  
15 Dicembre 2022
Pan (Lega -LV): “Non si risolvono i problemi alzando le tasse ai cittadini, non alzeremo l’addizionale Irpef” 
Venezia, 15 dicembre 2022 – “Siamo in un momento difficile di crisi economica: i dati dell’inflazione al 12%, una guerra in corso, l’energia che costa più di tutto. Ma non è alzando le tasse ai cittadini che si risolvono i problemi”. Così Giuseppe Pan (Lega – Liga Veneta), nel suo intervento in aula oggi in Consiglio regionale. “Penso che la scelta del Presidente Zaia e della Giunta, sia stata corretta – spiega Pan - E’ la scelta del buon amministratore, del buon padre di famiglia. In un momento così difficile bisogna lasciare quanti più soldi possibili nelle tasche di tutti i veneti, operai e artigiani, dai dipendenti agli imprenditori, tutti i professionisti. Lasciare maggiore disponibilità economica ai cittadini significa creare sicurezza, maggior benessere. Una persona che lavora, una volta pagato l’affitto, il mutuo, le bollette, le spese alimentari, può allora comprarsi un vestito, un libro, fare una vacanza. Non si può chiedere ai veneti di fare solo sacrifici, ed è anche questo un modo per far girare l’economia”. “Chi ha fatto l’amministratore – aggiunge Pan - come me, nei Comuni, sa che per aiutare veramente le nostre imprese, i nostri cittadini, i nostri artigiani e commercianti, c’è un metodo solo: combattere gli sprechi dell’Amministrazione Pubblica. Perché ve ne sono. Quindi razionalizzare le risorse negli enti, sburocratizzare. I tagli si fanno qui, non sul sociale. Dobbiamo efficientare quanto più possibile. Per fare un esempio tra i tanti, il bonus 110% si è arenato a causa di tutte le complicazioni richieste. C’è gente che è diventata pazza per cercare di avere tutta la documentazione completa, tutti i documenti in regola, c’erano imprese bloccate, investimenti fermi perché occorreva sanare delle piccole situazioni. Si è arrivati a normare e complicare talmente tanto la vita dei nostri cittadini, delle nostre imprese e delle nostre famiglie che il meccanismo si è ingessato. Qui il vero ingessamento non è quello del nostro bilancio, ma tutto quello che è stato creato per decenni e bloccava lo sviluppo e l’economia delle nostre famiglie e delle nostre imprese, a tutti i livelli. Se noi riuscissimo ad eliminare gli sprechi ed eliminare tutta questa burocrazia, sono sicuro che vi sarebbe una grande efficienza e soprattutto un grande risparmio”. “Il vero coraggio – prosegue Pan - che hanno dimostrato il Presidente e la Giunta, che noi supportiamo, è proprio quello di andare verso questa direzione, questa meta: finanziamenti per la sanità, per creare ospedali nuovi, come a Padova, milioni per le scuole paritarie che potranno dare risposta alle famiglie, borse di studio. Nel nostro bilancio vi sono tutta una serie di interventi, e abbiamo anche l’Irap alle case di riposo. Qualcuno – commenta Pan - tra la minoranza si ritiene sfortunato ad abitare in questa regione, io penso che forse queste persone non si rendono conto di cosa abbiamo, e di iniziare a guardarsi attorno, fuori regione e oltre il proprio naso”.
14 Dicembre 2022
Alpini, Villanova (Lega – LV): “Torna l’adunata nazionale degli Alpini nel nostro Veneto. Vicenza nel 2024 sarà la capitale delle Penne Nere. Come sempre orgoglio della nostra terra”
Venezia, 14 dicembre 2022 -“Esprimo grande soddisfazione per il ritorno in Veneto dell’Adunata nazionale degli Alpini. E dopo quella organizzata a Treviso nel 2017, e l’Ana stavolta ha scelto Vicenza, per un evento che attendeva da ben 30 anni. Le Adunate nazionali degli Alpini, così come quelle regionali e trivenete, più volte presenti nella nostra regione, hanno sempre portato migliaia di persone con un indotto economico di grande rilievo. E un grande orgoglio per la nostra terra” commenta il Presidente dell’Intergruppo di Lega – LV, Alberto Villanova. “La candidatura di Vicenza ha ottenuto 13 voti, contro gli 10 di Biella e anche questo la dice lunga sull’importanza che hanno le penne nere venete a livello nazionale. Un forte ringraziamento va al team che ha permesso questo risultato ovvero quello composto dalla Regione Veneto, il Comune di Vicenza, la Sezione Monte Pasubio dell'Ana. Gli Alpini sono il nostro orgoglio: noi veneti gli siamo particolarmente affezionati, consapevoli dell'importanza e dei valori rappresentati dagli Alpini, per impegno sociale, storia e valore. Per la 95esima  Adunata Nazionale la Regione del Veneto farà la sua parte assieme a tutte le istituzioni mentre tutti gli attori socio-economici e culturali non si tireranno indietro, come sempre accaduto in occasione delle adunate delle Penne Nere” conclude il Presidente dell’Intergruppo Lega – LV, Alberto Villanova. L’intervento finanziario della Regione del Veneto che verrà assegnato all’associazione Alpini di Vicenza ammonta ad un totale di 600 mila euro così suddiviso: 250 mila euro per l’ esercizio 2023 e 350 mila euro per l’ esercizio 2024; successivamente verranno assegnati altri 200 mila euro agli Alpini di Bassano in supporto all’evento.
14 Dicembre 2022
Brescacin (Lega-LV): «Sociale, nella discussione molte falsità sui servizi offerti dalla Regione per le fasce più deboli. Doveroso fare chiarezza su tutte le opportunità offerte»
Venezia, 14 dicembre 2022 – «In questi giorni di discussione ho sentito più volte le opposizioni semplificare, sminuire, denigrare quanto la Regione sta facendo per le famiglie venete. Credo sia doveroso fare chiarezza su alcuni temi, anche per fornire un servizio ai cittadini e informarli davvero su tutte le opportunità a loro disposizione. Il modello di sostegno sociale alle povertà descritto in questi giorni in aula non tiene conto delle azioni strutturate, nella piena collaborazione tra istituzioni pubbliche regionali e locali, in una programmazione articolata a carattere pluriennale che va dal piano regionale della povertà ai piani attuativi annuali. Parliamo di una serie di servizi e attività concreti sul territorio che negli ultimi cinque anni ha richiesto un impegno finanziario di 8 milioni di euro all’anno per finanziare il RIA, il Reddito di inclusione attiva: una misura tutta veneta che ha portato a risultati molto importanti. Ma anche il sostegno agli affitti, i progetti per la povertà educativa, la rete degli empori solidali che si sono resi, di anno in ano, sempre più radicati nel territorio. Nascondere queste offerte regionali ai cittadini non offre certo loro un buon servizio: è giusto ristabilire la verità». A dirlo il consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta e presidente della Quinta commissione consiliare Sonia Brescacin. «Non possiamo non ricordare la legge sulla Famiglia, approvata nel 2020, alla base del piano triennale elaborato quest’anno che contiene numerose misure, tra cui l’intervento per l’abbattimento delle rette degli asili per le famiglie in difficoltà e che prevede uno stanziamento annuo di 5 milioni di euro per il 2021 e 2022. Così come non possiamo tralasciare l’approvazione del provvedimento relativo al Fondo Sociale Europeo nella nuova programmazione 2021/2027, in cui la Regione ha deciso di incrementare la quota decisa dal governo per l’inclusione sociale, pari al 25%, portandola al 28% delle risorse. Una decisione che conferma la priorità dell’amministrazione nei confronti delle fasce più in difficoltà e che porterà, nei prossimi anni, ad una serie di iniziative e bandi che daranno una buona risposta sul territorio per ridurre il divario sociale e sostenere le famiglie». «In questi giorni – continua Brescacin – si è parlato a lungo anche di asili nido e scuole per l’infanzia paritarie. È bene ricordare che il nostro è un modello di welfare sociale consolidatosi nei decenni, diverso dal resto del Paese, in cui il 63% dell’offerta di servizi educativi per l’infanzia è rappresentata da scuole paritarie private, che lo Stato finanzia in misura assolutamente inferiore rispetto a quanto spende per gli asili pubblici. Un sistema che, come Regione, sosteniamo in maniera importante con una previsione complessiva di 35 milioni a bilancio (a cui si aggiungono i 5 milioni citati precedentemente per abbattere le rette degli asili alle famiglie in difficoltà). Tuttavia credo che, a fronte di una realtà come la nostra, in cui gli istituti pubblici per l’infanzia si riducono al 37%, lo Stato debba supportare le paritarie, garantendo alle famiglie servizi educativi di qualità, permettendo ai genitori di continuare con serenità a lavorare, potendo affidare i propri figli a una buona scuola. Infine non possiamo non fare un passaggio sulle IPAB. A chi lamenta la scarsa attenzione della Regione, faccio presente che il Rapporto OASI 2022, elaborato dalla Bocconi, certifica che il Veneto ha una copertura del fabbisogno per anziani non autosufficienti over 75 anni del 18%, su una media italiana del 9% e con una quota sanitaria regionale la più alta tra le regioni. Un risultato frutto di anni di interventi sul territorio, l’ultimo dei quali il Fondi strutturato triennale 2022-2024 di circa 148 milioni di euro, varato a luglio, per poter finanziare ulteriori 3mila quote e impegnative e per adeguare le tariffe. Il Bilancio recepisce infine una richiesta a favore delle IPAB pubbliche con l'abbassamento dell'IRAP dall'8,5% al 3,9%, parificando la tassazione a quanto pagano i servizi per anziani aventi natura giuridica privata. Un lungo elenco di interventi, mi rendo conto, che però è doveroso: nascondere quanto fatto, lamentare la mancanza di servizi come fanno le opposizioni, non aiuta certo i cittadini a sapere quali sono le opportunità che possono sfruttare. E non è questo il nostro ruolo».
13 Dicembre 2022
Brescacin (Lega-LV): «Carenza medici, le opposizioni come un disco rotto: con risorse e nuove organizzazioni la Regione sta ponendo rimedio a un caos causato da altri»
Venezia, 13 dicembre 2022 – «Come un disco rotto, le opposizioni tornano ad accusare la Regione del Veneto per la carenza di medici, stavolta concentrandosi sull’Ulss 2. Per una volta, però, posso condividere una loro frase, quando dicono che questa condizione è il frutto di mancate scelte ed interventi che dovevano essere compiuti negli anni. Però continuano a confondersi sul soggetto attuatore di queste scelte: non la Regione, ma lo Stato. La Regione ha fatto quanto in suo potere per rimediare a errori commessi da altri e per accrescere il numero di medici di medicina generale e la copertura assistenziale, assumendo medici laureati, abilitati e non specializzati, posticipando, come ha ricordato anche il presidente Zaia questa mattina, l’età pensionabile dei medici. Scelte non facili ma doverose e lungimiranti e investendo in modo importante nello sviluppo delle Cure Primarie e della Medicina generale fin dall’approvazione del Piano Socio-sanitario regionale 2012-2016. Dal 2015 ha identificato come obiettivo strategico lo sviluppo del modello delle Medicine di Gruppo Integrate, poi completato dall’attuazione organica e progressiva dei Piani di sviluppo di Cure Primarie 2019-2020 - temporaneamente limitata dall’intervento della pandemia da COVID-19. La Regione del Veneto ha in tal senso previsto specifici finanziamenti a copertura dei costi incrementali della Medicina generale nonché dei costi derivanti dalle indennità di collaboratore di studio e di personale infermieristico, per migliorare la qualità dell’assistenza offerta e privilegiando l’articolazione in forme associative della Medicina generale. Non si può dire lo stesso per il governo. E, dal momento che le opposizioni continuano a ripetere le stesse cose, anche io ripeto quanto già detto in passato: il PD è stato al governo per anni. Perché non ha fatto nulla? Rivolgano quindi le loro accuse verso altri destinatari». Sonia Brescacin (Intergruppo Lega-Liga Veneta), presidente della Quinta commissione consiliare, interviene così sulla polemica riguardante la carenza di medici. «Dal 2023 al 2025 sono previsti in Veneto 462 pensionamenti, calcolati sull’età dei 70 anni prevista per la categoria anche grazie a una battaglia portata avanti dal presidente Zaia, ma nello stesso periodo i corsi di formazione triennali in atto diplomeranno 589 nuovi medici. Nell’attesa, per quanto di sua competenza, la Regione ha deciso di utilizzare tutte le risorse messe a disposizione, compreso il contributo alle spese di organizzazione, per il finanziamento delle borse di studio per l’accesso al Corso di formazione specifica in Medicina generale. Stante il presentarsi di criticità di copertura assistenziale di questo ultimo periodo, inoltre, la Regione ha attuato ulteriori azioni con la delibera di Giunta del 4 gennaio 2022, condivise con le OO.SS. per la Medicina Generale, per assicurare l’adeguata copertura assistenziale sanitaria di base nel territorio regionale, scongiurando interruzioni di pubblico servizio. In tale contesto in particolare è stata prevista la possibilità per le Aziende di aumentare il massimale di pazienti individuali a 1.800 per i Medici di Medicina Generale che volontariamente si rendano disponibili all’aumento in questione. A fronte dell'aumentato carico di lavoro anche sotto il profilo amministrativo, è stata riconosciuta l’indennità annua di collaboratore di studio pari a 3,50 euro per assistito in carico, con un’integrazione di ulteriori 2 euro per assistito/anno. Tale riconoscimento è stato inoltre garantito anche ai MMG che non erano già beneficiari di tale indennità. Sappiamo che ci sono criticità, ma non ci nascondiamo né aspettiamo che qualcuno cali dall’alto le soluzioni. Questa amministrazione regionale si è rimboccata le maniche, e continuerà a farlo in tutto quanto è di sua competenza».
9 Dicembre 2022
Centenaro (Lega – LV): “Bonifica a Pontelongo: Regione sempre attenta alle iniziative ambientali e vicina ai territori”
Venezia, 9 dicembre 2022 – “Grazie al finanziamento straordinario di 71mila euro, il Comune di Pontelongo potrà bonificare le aree delle ex scuole di via Martiri dell'Ungheria. Un ringraziamento all'assessore Bottacin per l'importante contributo regionale”. Così il consigliere regionale dell'Intergruppo Lega – Liga Veneta, Giulio Centenaro, commenta la notizia del finanziamento che arriverà al comune padovano. “L'amministrazione regionale si conferma ancora una volta attiva e interessata alle iniziative ambientali e vicina alle esigenze dei territori. Con questi soldi la Regione coprirà le spese dell’intervento di bonifica che il Comune avrebbe dovuto sostenere per la bonifica di due serbatoi collocati nell’area dell’ex scuola primaria, interrati e contenenti olio combustibile. Il Comune si era attivato con un intervento di pulizia, lavaggio e smaltimento rifiuti e messa in sicurezza dei serbatoi ed ora, con questi soldi, sarà possibile procedere alla seconda fase di bonifica e rimozione dei serbatoi". "Il Comune potrà risparmiare i soldi dell'intervento – conclude Centenaro - e auspichiamo che queste risorse vengano utilizzate per nuove, ulteriori iniziative ambientali per migliorare la vita dei cittadini”.
6 Dicembre 2022
Sandonà (Lega-LV): “Investiamo in sanità, sull’innovazione e sul futuro dei nostri giovani” 
Venezia, 6 dicembre 2022 - “Turismo digitale, sviluppo dell’artigianato e nelle zone rurali, sostenere l’istruzione tecnica superiore per i nostri giovani. Sono alcuni degli “obiettivi operativi prioritari” del Defr 2023-2025 che abbiamo presentato oggi in aula consiliare e vogliamo approvare”. Così Luciano Sandonà (Intergruppo Lega – Liga Veneta), presidente della Prima Commissione e relatore in aula delle proposte di deliberazione amministrativa n.45 e n.54 (Adozione del Documento di Economia e Finanza regionale e nota di aggiornamento 2023- 2025). “Abbiamo presentato il documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR), il documento programmatico che sta alla base del bilancio regionale. Esso definisce gli obiettivi strategici ed operativi dell’azione di governo per il prossimo triennio, dunque il principale strumento della programmazione regionale. Sviluppare nuove forme di organizzazione del lavoro e nuovi modelli di produzione, promuovere lo sviluppo di nuove competenze legate alla ricerca e innovazione e rafforzare lo sviluppo di modelli di collaborazione tra la finanza e le imprese sono gli obiettivi strategici per l’innovazione a 360 gradi di un “Veneto attraente”. “Le previsioni di competenza di spesa – spiega Sandonà - per le Missioni del 2023 prevedono, per citare alcuni dati, oltre 10 miliardi per la Tutela della salute dei nostri concittadini, 943milioni per l’Ordine pubblico e la sicurezza, 888.443.432 euro per i Trasporti e diritto alla mobilità. Tre settori sui quali abbiamo investito molto, affinché, nonostante il difficile momento storico, l’aumento dei prezzi di carburante e delle materie prime, si possa continuare ad erogare con la stessa frequenza e qualità i servizi pubblici. Oltre 188milioni – aggiunge il consigliere - sono destinati al capitolo dei Diritti sociali, politiche sociali e famiglia. Oltre 216milioni allo Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente, circa 48mlioni per l’Istruzione e il diritto allo studio, ben 122.261.735 alle Politiche per il lavoro e formazione professionale”. “Ritengo sia stato svolto un ottimo lavoro da parte dell’amministrazione regionale e dalle commissioni che hanno approvato il Defr: siamo cauti, prudenti, non facciamo passi più lunghi della gamba, ma non smettiamo di investire per dare ai veneti servizi di qualità e dove possibile di eccellenza, per far crescere la nostra regione sul fronte dell’innovazione. Vogliamo tenere qui i nostri giovani, e se possibile, invogliare quelli all’estero a farvi ritorno. Per questo, puntiamo molto sulla formazione professionale e sul creare prospettive professionali accattivanti”.
6 Dicembre 2022
Politica, Michieletto e Vianello: «L’autonomia procede lentamente? Siamo una locomotiva non un sommergibile».
6 dicembre 2022 - «L’Autonomia per il Popolo Veneto non è un sfizio dei Veneti, ma il risultato di un confronto democratico avvallato dalla Costituzione italiana. Siamo la Regione che produce di più nell’intero paese, paga più tasse ma rispetto alle altre regioni, è tra quelle che incassa meno dallo Stato centrale. Noi non vogliamo che qualcuno resti indietro, noi vogliamo che anche le altre Regioni inizino a correre come noi e a tenere il nostro passo. L’Autonomia va avanti piano? Il Veneto non ha le velocità romane: non siamo un sommergibile, ma una locomotiva». E’ questo il commento dei consiglieri regionali di Lega – LV, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello dopo le affermazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni in merito al tema caldo dell’Autonomia. «Il fatto che il Presidente Giorgia Meloni parli di Autonomia come di un obiettivo da raggiungere ci fa piacere. E del resto, non potrebbe essere diversamente, dal momento che il punto Autonomia è all’interno del programma di Governo. Ci preoccupano, però, le parole di velluto con le quali questo tema viene affrontato, quasi ad avere sempre delle riserve. Abbiamo però bisogno di risposte, di azioni, non di carezze: il reddito di cittadinanza non può essere una alternativa al lavoro, le persone devono essere accompagnate a trovare un lavoro, l’abusivismo edilizio che ha causato la morte ad Ischia è un problema endemico che deve essere sradicato con senso di responsabilità ed azioni incisive. Il Veneto vuole confrontarsi con i Paesi più industrializzati e moderni del mondo, non abbiamo tempo di aspettare chi vive di poltroneria sociale» chiosano i due consiglieri veneziani di lega – LV, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello.
5 Dicembre 2022
Malattie Croniche, Bisaglia: «La Fibromialgia venga riconosciuta come malattia cronica e invalidante. Anche in Veneto i casi sono in aumento»
Venezia, 5 dicembre 2022 - «Purtroppo anche nel nostro Veneto sono in aumento le malattie croniche e invalidanti e tra queste anche la fibromialgia. Ho depositato un progetto di legge statale di iniziativa di questo Consiglio regionale nel quale chiedo di poter riconoscere e inserire tra le malattie invalidanti che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria, anche la fibromialgia o sindrome fibromialgica». Così Simona Bisaglia, consigliere regionale di Lega – LV, dopo aver depositato il progetto di legge ad iniziativa statale per aiutare i malati cronici di fibromialgia nell’avere un supporto nelle spese sanitarie. Ricordiamo che la fibromialgia o sindrome fibromialgica è una forma comune di dolore muscoloscheletrico diffuso e di affaticamento che colpisce approssimativamente 1.5 – 2 milioni di Italiani. Si manifesta spesso nell’età adulta ed interessa soprattutto il sesso femminile (9 su 10 malati sono donne), costituendo il 5-7% delle visite nell’ambulatorio del Medico di Medicina Generale e il 10-20% di quelle in ambulatorio reumatologico. «Sempre più donne, anche in Veneto soffrono di questa malattia invalidante che spesso impedisce loro di compiere i normali gesti di routine e limita pesantemente la vita lavorativa. Riconosciuta in Italia a livello medico, l’Istituto superiore di sanità la descrive come “una malattia cronica caratterizzata da dolore diffuso, rigidità muscolare, disturbi del sonno, stanchezza cronica, e riduzione del tono dell’umore”, in grado di “compromettere lo svolgimento delle comuni attività quotidiane, oltre ad avere un impatto negativo sulla maggior parte degli aspetti legati alla qualità della vita”. Il dolore diventa parte cronica preponderante della propria vita e spesso chi ne soffre preferisce non parlarne e nonostante questo deve sostenere pesanti spese sanitarie per curarsi» prosegue il consigliere di Lega – LV, Simona Bisaglia. «Un progetto di legge statale di iniziativa regionale che anche se non toglie il dolore fa comunque sentire chi ne soffre, parte attiva della comunità. Il Pdls pertanto si pone l’obiettivo di “aiutare”, attraverso il Consiglio regionale del Veneto, tutte le persone affette Fibromialgia, e che quotidianamente affrontano il dolore fisico, sociale e psicologico che accompagna la patologia. Scendendo nel dettaglio – illustra il consigliere di Lega – LV, Simona Bisaglia – il progetto di legge  prevede il riconoscimento della fibromialgia come malattia cronica e invalidante, disposizioni specifiche per la cura e la tutela dei soggetti affetti da fibromialgia, la ricerca statistica dei soggetti affetti da fibromialgia tramite la definizione di apposite linee guida, per la realizzazione di specifici protocolli terapeutici e riabilitativi. E ancora la realizzazione di campagne informative dedicate alla fibromialgia, infine la definizione della copertura finanziaria». «Ottenere un riconoscimento del genere significherebbe, per chi soffre a causa di questa malattia, di poter usufruire delle esenzioni per l’acquisto di farmaci e per quelle visite specialistiche che attualmente sono completamente a carico dei pazienti e il riconoscimento e l’inserimento della fibromialgia nei LEA» conclude il consigliere di Lega – LV, Simona Bisaglia.