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PROGRAMMA POLITICO
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15 Dicembre 2021
Cavinato, Centenaro, Sandonà, Pan (Lega – LV): “L’ospedale di Padova Est diventerà realtà grazie ai 300 milioni in bilancio”
Venezia, 15 dicembre 2021 – “Grande soddisfazione per l’approvazione del tabellare del bilancio ieri notte e per gli ottimi risultati ottenuti in queste settimane, in particolare la copertura finanziaria di 300 milioni di euro per la realizzazione del Nuovo ospedale di Padova est-San Lazzaro, un passo deciso perché il Polo della Salute diventi realtà velocemente”. Così i consiglieri regionali padovani Elisa Cavinato, Giulio Centenaro, Luciano Sandonà e Giuseppe Pan, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, commentano l’approvazione del “Collegato alla legge di stabilità regionale 2022” ed in particolare l’approvazione dell’articolo 4 (Contributo per la realizzazione del nuovo Polo della Salute di Padova). “Un grande lavoro di squadra – aggiungono i consiglieri padovani - prosegue così il cammino verso la realizzazione, nell’area di Padova Est, della nuova struttura sanitaria che diverrà punta di diamante, di valenza nazionale e internazionale, dell’eccellente offerta sanitaria del Veneto. L’emergenza sanitaria ha messo ancora più in luce il valore di opere fondamentali per la salute dei cittadini, e il nuovo Polo della Salute diverrà punto di riferimento e di connessione tra i migliori ospedali mondiali per diagnosi, cura e ricerca”. “Due i siti di intervento – ricordano i consiglieri - per la realizzazione del nuovo Polo della Salute di Padova, quello di Padova Est (nuova realizzazione) e l’Ospedale Giustinianeo (già esistente). Il contributo di 300milioni permetterà all’ospedale di Padova est di vedere la luce, integrando altre risorse regionali e statali che concorreranno alla copertura finanziaria per l’opera senza ricorrere a prestiti”. “La Regione del Veneto continua così – concludono Cavinato, Centenaro, Sandonà, Pan - a portare avanti con orgoglio la storia della Scuola di Medicina Padovana”.
15 Dicembre 2021
Finco (Lega-LV): «Contenimento lupi, in merito non ho assolutamente cambiato idea. Nell’attesa che il Governo adotti un piano serio, limitiamo i danni dei grandi predatori»
Venezia, 15 dicembre 2021 – «Rassicuro il consigliere Zanoni: le mie idee in tema di contenimento del lupo non sono assolutamente cambiate. Sono sempre convinto che la reintroduzione di questo grande carnivoro sulle nostre montagne ha provocato, e continua a farlo tuttora, grandi danni ai pastori che, con tanta fatica, portano avanti un’attività essenziale per la nostra economia. E sono ancora convinto che il Governo debba adottare un piano serio di contenimento e abbattimento degli esemplari più pericolosi, come già altri Paesi a livello europeo stanno facendo. Nell’attesa che questo avvenga, è necessario mettere in atto tutti gli strumenti e i progetti per limitare i danni provocati dai grandi predatori tra cui, appunto il Progetto Melkel, come da me chiesto nell’Ordine del Giorno sul Bilancio, approvato ieri, e nella mozione da me depositata la scorsa settimana». Nicola Finco (Intergruppo Lega-Liga Veneta), vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, interviene così sull’Ordine del Giorno al Bilancio a sostegno del Progetto Melkel. «Ricordo che il Progetto Melkel è stato presentato questa estate in Unione Montana dei Sette Comuni durante un incontro tenutosi alla presenza dell’assessore Corazzari. Questo progetto ha una durata di 5 anni e prevede il coinvolgimento di 5 malghe e 17 partner, tra cui la stessa Regione, le associazioni di categoria, l’Unione montana dei Sette Comuni, e Dafnae, il Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali e Ambiente, per un costo stimato di circa 150mila euro suddivisi tra Regione e Università di Padova. Tre i punti principali del progetto. Innanzitutto la tutela e la protezione, soprattutto durante le ore notturne, del patrimonio zootecnico bovino alpeggiato di età non superiore ai 15-18 mesi: è proprio questa infatti la fascia di bestiame più soggetta (circa il 70%) alla predazione. Si prevede quindi la predisposizione di recinzioni elettrificate a tutela dalle aggressioni notturne, garantendo, al contempo, il rispetto delle tecniche tradizionali di gestione del pascolo e di lavorazione del latte. Il secondo aspetto sarà l’analisi degli effetti sulle caratteristiche del pascolo dovuti al pernottamento degli animali giovani dentro i recinti, attraverso un approfondimento portato avanti dall’Università di Padova. Infine, l’analisi delle modifiche delle modalità di pascolamento conseguenti alla presenza del lupo in malghe con e senza recinti per il ricovero notturno dei giovani bovini. Un progetto quindi ambizioso che, in quanto sperimentale, potrà essere modificato in corso d’opera. Troppi anni sono passati senza che accadesse nulla. In questi anni i ministri che si sono succeduti, su pressione delle lobby animaliste, nulla hanno fatto per dare risposte concrete a quella che è una vera emergenza per quella che è l’economia di montagna. Il vero problema al proliferare del lupo sono le posizioni come quelle Zanoni e la Guarda che, per proteggere a spada tratta i grandi carnivori, hanno lasciato morire di stenti centinaia di animali di allevo, 813 nel solo 2020 in 290 eventi predatori, senza mai esprimere una parola di conforto agli allevatori, considerando quasi questo tipo di animali come se fossero di serie B rispetto ad animali selvatici come volpi o cervi. Più volte io, ma la Regione del Veneto tutta, abbiamo chiesto l’adozione di questo piano. Nell’attesa molte sono state le iniziative adottate dalla Regione del Veneto anche su indicazione delle linee guida nazionali ma che poco o nulla sono servite per contenere i danni provocati dai grandi carnivori».
15 Dicembre 2021
Boron (Lega – LV): “Ospedale di Padova Est presto realtà: un’opera grandiosa che nasce da un’idea vincente”
Venezia, 15 dicembre 2021 – “Abbiamo inserito nel bilancio regionale 300 milioni di euro, con il quale il progetto del nuovo ospedale di Padova entra nel vivo. Oltre alla soddisfazione c’è una punta di orgoglio per questo risultato, per chi come me si è battuto fin dall’inizio per questa grande opera, che prima ancora di essere un progetto da finanziare, era un’idea lungimirante che si è rivelata vincente per la salute dei veneti”. Così Fabrizio Boron, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, interviene sul finanziamento di 300 milioni al nuovo ospedale di Padova Est. “Di tempo ne è passato molto, ma ricordo nitidamente tutto il percorso che ha portato un sogno a trasformarsi in realtà, anche perché fin dal 1995 sono stato, in qualità di Consigliere e presidente del Quartiere Ovest, in prima linea in questo progetto. Incontri, convegni, tavoli e Commissione, tempo che lo sapevo fin dall’inizio, non era sprecato e oggi poter vedere questo progetto prendere forma e diventare realtà è per me un risultato che riempie di gioia”. “Il nostro presidente della Regione Luca Zaia, assieme all’assessora alla Sanità, Manuela Lanzarin, credono in questa grande opera destinata a rivoluzionare, oltre che il quartiere est del capoluogo euganeo, anche tutto il panorama della sanità regionale. Ci mettiamo i soldi e la faccia – prosegue Boron - era dagli anni Novanta che il Centro destra proponeva la costruzione di un nuovo ospedale e nel 2014, poi, all’indomani della vittoria alle amministrative, ebbi subito colloqui con l’allora direttore della Sanità Domenico Mantoan: lì abbiamo iniziato a vagliare l’ipotesi di Padova Est, un’area pubblica vasta, cedibile fin da subito senza il pericolo di incorrere in contenziosi legali. Da consigliere regionale e dal presidente della Quinta commissione Salute, ho avuto modo fin da subito di avviare questo percorso e ho portato avanti in Commissione e nella programmazione delle Schede ospedaliere questa strada, lasciando al contempo attivo il già esistente nosocomio di via Giustiniani. Oggi questo enorme passo avanti e finalmente la concretizzazione di quel percorso: i giusti meriti al presidente Zaia e all’amministrazione comunale leghista che ha lottato, fin dai tempi in cui era all’opposizione, per rendere Padova punto di riferimento d’eccellenza sanitaria a livello internazionale”.
15 Dicembre 2021
Villanova (Lega-LV): «Bilancio 2022, dalla maggioranza apertura nei confronti delle opposizioni. Restano però due visioni antitetiche del Veneto e del compito della pubblica amministrazione»
Venezia, 15 dicembre 2021 – «Quello votato ieri dal Consiglio regionale del Veneto è un Bilancio che guarda al futuro, alla crescita, alle famiglie e alle imprese con speranza, nonostante il momento difficile che stiamo attraversando. Abbiamo confermato le nostre linee guida, il sostegno al mondo produttivo, al sociale, alla cultura, dimostrando di essere una maggioranza che ascolta le problematiche e i temi sollevati dall’opposizione con l’accoglimento di numerosi emendamenti tanto nel Defr quanto nel collegato alla Legge di Stabilità. Una conferma della buona volontà di questa amministrazione regionale di lavorare per il meglio dei nostri cittadini». Alberto Villanova, presidente dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, commenta con queste parole il Bilancio 2022, all’indomani della sua approvazione. «L’apertura nei confronti delle opposizioni non era un atto dovuto, visti i numeri di cui godiamo in aula. Questo tipo di ascolto, comunque, mal si concilia con la rappresentazione che di noi fanno i gruppi di minoranza. Vogliono farci passare come un fronte sordo e chiuso alle sollecitazioni provenienti dai loro banchi. Non è così, tutt’altro. È però fondamentale ribadire una sostanziale differenza di visione su alcuni punti: i nostri sono due modi antitetici di intendere la politica economica. Ci siamo sentiti dire che dovremmo intervenire più pesantemente sulla politica industriale. Secondo noi, invece, compito degli amministratori è rimuovere gli ostacoli burocratici, per permettere alle aziende di sviluppare al meglio la loro competitività. Abbiamo, in sostanza, due modi completamente diversi di vedere il nostro Veneto: non neghiamo che ci siano alcuni problemi, ma non crediamo che aumentare le aliquote Irpef sia la strada giusta per superarli. E continueremo su questa strada finché ci sarà possibile. I Veneti sanno benissimo giudicare e valutare la classe dirigente. E saranno proprio loro a valutarci in futuro, come hanno fatto fino ad ora».
15 Dicembre 2021
Sociale – Sponda (Lega-LV): «Abbattimento delle barriere architettoniche, nel Bilancio votato dal Consiglio regionale anche il rifinanziamento della legge con 300mila euro»
Venezia, 15 dicembre 2021 – «Tra gli emendamenti al Bilancio approvati dal Consiglio regionale del Veneto ieri ce n’è anche uno estremamente importante: la destinazione di 300 mila euro per il rifinanziamento della legge regionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Un atto dovuto in una società civile, per permettere a tutti di godere dello stesso diritto inalienabile di condurre una vita agevole, dignitosa, piena e soddisfacente». Alessandra Sponda (Intergruppo Lega-Liga Veneta), consigliere segretario del Consiglio regionale del Veneto, commenta con queste parole l’inserimento nel maxi-emendamento al Bilancio del finanziamento della legge per l’abbattimento delle barriere architettoniche. «Questo è un tema che mi sta particolarmente a cuore – continua Sponda -: già a maggio avevo presentato una mozione per facilitare l’adozione dei piani P.E.B.A. (Piani Eliminazione Barriere Architettoniche) e chiedere al Governo, attraverso l’interessamento della Giunta regionale, di maggiori risorse statali per eliminare tutti quegli ostacoli che, per chi deve muoversi su una sedia a rotelle, possono essere insormontabili, da un marciapiede dissestato allo scalino all’ingresso di un ufficio pubblico. L’attenzione della Regione del Veneto non è mai venuta meno, a maggior ragione oggi in cui le amministrazioni locali, provate da quasi due anni di pandemia, hanno poche risorse da investire in tal senso. È una battaglia di civiltà».
14 Dicembre 2021
Pan (Lega – LV): “Veneto locomotiva del Nord, smettano le opposizioni di insistere per alzare le tasse ai Veneti” 
Venezia, 14 dicembre 2021 – “Le opposizioni insistono ancora per l’innalzamento delle tasse, tanto da confrontare il nostro Veneto, locomotiva del Nord, con altre regioni come l’Emilia Romagna e la Lombardia. Regioni bellissime ma con caratteristiche diverse, entrambe ben governate e che fanno parte di quel Nord Italia produttivo, che dà molto all’Italia”. Così Giuseppe Pan (Lega – Liga Veneta) in Consiglio regionale, a margine del suo intervento in aula consiliare. “Rispetto ad altre regioni – riprede il consigliere - noi non applichiamo la quota regionale sull’Irpef. E così intendiamo proseguire, e a ben vedere, anche in Emilia Romagna, negli ultimi anni, si assiste alla tendenza di abbassare la tassazione. Lasciare i soldi alle imprese, soprattutto in un momento così difficile, è importante, fondamentale, per il rilancio economico. Lasciamo i soldi nelle tasche dei cittadini, un miliardo e 170 milioni: minori tasse che riguardano l’Irpef, l’Irap, il bollo auto, ecc. Andando a vedere i Lea, ci rendiamo conto che i livelli essenziali di assistenza sono praticamente pari tra Veneto ed Emilia Romagna. Non vedo dunque la grande differenza evidenziata dalle opposizioni nell’offerta dei servizi, ma da una parte c’è un prelievo e dall’altra un risparmio per cittadini e le imprese. Basta vedere lo spaccato citato da Il Mattino di Padova, l’inserto di oggi sul Veneto, sull’agroalimentare, sull’industria agroalimentare e sull’export, con tutti i dati economici. Anche dopo la crisi del 2008 e negli ultimi anni di pandemia le nostre imprese venete hanno lavorato e alcuni settori hanno visto un aumento dei fatturati. C’è la metalmeccanica, c’è l’agroalimentare. Naturalmente il turismo. Non mi sembra, quindi, che viviamo in una Regione così precaria”. “Le minoranze continuano a chiederci di alzare le tasse – prosegue Pan - di far pagare di più i nostri imprenditori, i nostri lavoratori, i nostri cittadini in un momento così difficile. La nostra mentalità è quella del buon padre di famiglia, di chi fa i conti con i soldi che si hanno in tasca, prima di impegnarli, prima di accedere ai mutui, prima di indebitarsi. Siamo i primi risparmiatori in Italia su molti fronti. Siamo operativi, lo è la nostra mentalità e tutto il mondo ce la riconosce: deriva dalle radici storiche e identitarie del popolo veneto, che affondano nella Repubblica Serenissima. Chi non sta bene in Veneto, vada pure ad abitare altrove, ma non venga ad insegnarci come amministrare la nostra regione, e non ci chieda di mettere le mani nelle tasche dei veneti e delle nostre imprese”.
14 Dicembre 2021
Bet (Lega-LV): «Giustizia, piuttosto che strumentalizzare vicende private del presidente Zaia, l’opposizione voti la mia risoluzione sugli atti intimidatori verso i pubblici amministratori, e non si astenga come ha già fatto in precedenza»
Venezia, 14 dicembre 2021 – «Vorrei chiarire un po’ le idee al collega Zanoni: l’archiviazione della denuncia presentato dal presidente Zaia contro chi ha pubblicato il suo indirizzo di casa non ha nulla a che vedere con la carenza di personale, ma è legato piuttosto a una valutazione molto discutibile del magistrato cui era affidato il procedimento. Ciò non toglie, comunque, che quello della mancanza di lavoratori della Giustizia sia un problema da risolvere al più presto: ne sono ben consapevole, e infatti ho presentato una mozione, votata un mese fa dal Consiglio regionale, finalizzata proprio ad aumentare il numero di magistrati e personale amministrativo nei tribunali. Visto che la vicenda del presidente Zaia l’ha colpito così profondamente, il collega Zanoni potrebbe piuttosto votare a favore della mia risoluzione per sensibilizzare l’opinione pubblica sugli atti intimidatori nei confronti dei pubblici amministrati». Roberto Bet, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta, risponde in questo modo alla polemica sulla Giustizia sollevata dalle opposizioni. «Curioso notare come oggi il PD si erga a paladino della Giustizia, ma il 9 novembre scorso, giorno in cui è stata discussa in aula la mia mozione sulla carenza di personale nei tribunali, Zanoni era assente, mentre i suoi colleghi di partito si sono astenuti. Anziché esprimere solidarietà per questa violazione della sfera privata al presidente della Regione e al premier Draghi, vittime di atti di violenza verbale, o di votare a favore di una mozione che loro stessi condividono, i colleghi dell’opposizione preferiscono strumentalizzare un vero problema che non ha origini venete, ma ministeriali, al solo scopo di attaccare l’amministrazione regionale. A Zanoni ricordo che “un bel tacer non fu mai scritto”».
13 Dicembre 2021
Stati Generali della Pesca, Dolfin (Lega – LV): “Occasione per parlare dei problemi della pesca a livello nazionale”
Venezia, 13 dicembre 2021 – “Restrizioni europee, difficoltà burocratiche, costi elevati, Covid, caro gasolio, concorrenza sleale e Mose. Queste le difficoltà e gli ostacoli che il settore pesca deve affrontare e se non si prende di petto la situazione per un’inversione di tendenza, rischiamo il collasso del sistema nazionale”. Così il consigliere regionale Marco Dolfin (Intergruppo Lega – Liga Veneta), Capo dipartimento Pesca per il partito in Veneto, a margine del suo intervento questa mattina a Chioggia, dove è in corso il kick-off day degli Stati Generali della Pesca. Con lui il collega Giuseppe Pan. “Chioggia con la sua tradizione è da sempre la capitale della pesca veneta – spiega Dolfin - con gli Stati Generali lo diventa per la pesca italiana ed è questo il momento migliore per accendere i riflettori sulle problematiche che riguardano il settore. Spiace vedere che alcuni colleghi della minoranza in Regione non perdano occasione, ancora una volta, per la mera polemica sterile, ad esempio paragonando Chioggia a Pontida, quando dovrebbero invece dare un reale contributo sul tema. La pesca ha bisogno dell’aiuto di tutti per risollevarsi, non di attacchi e ciacole urlate che non portano a nulla. Questa occasione, il kick-off day degli Stati generali della pesca, è un prologo dell’appuntamento che si svolgerà dal 3 al 6 maggio tra Chioggia, Caorle, Porto Tolle e Venezia, e non deve diventare megafono di strumentalizzazioni politiche, bensì avviare un percorso sulle principali problematiche del comparto ittico italiano. “Da mesi il settore è in grave difficoltà, costretto a sempre maggiori sacrifici e adattamenti, come il prolungamento delle giornate di fermo pesca. L’obiettivo, siamo tutti d’accordo, è la tutela ambientale e della risorsa ittica, ma interventi troppo radicali portano a riduzioni drastiche e, se non si corre ai ripari, alla morte del comparto ittico, della pesca e dell’acquacoltura nei nostri mari. Avanti di questo passo si rischia il collasso del sistema pesca nazionale. Occorre dunque fare squadra a livello italiano e portare la nostra voce in Europa, dove oggi gli interessi della pesca italiana non sono adeguatamente tutelati e dobbiamo fare i conti anche con la concorrenza sleale. Infine il Mose  -conclude Dolfin – che alzato in periodi come questo, per più giornate di seguito, impedisce ai pescatori di uscire in barca e lavorare. L’assenza delle conche di navigazione – sottolinea Dolfin - crea problemi a tutte le realtà commerciali; la pesca e il porto, avrebbero dovuto essere già funzionanti ma non è così: ora è urgente attivarne almeno una, su tre bocche di porto, per consentire il passaggio delle navi e delle barche durante l’operatività delle paratoie. Un problema che si conosce da tempo e si aggiunge a tutte le difficoltà che il settore sta già affrontando quest’anno. Mi metto a disposizione, al fianco delle Marinerie, per avviare tavoli e iniziative volte a tutelare la sopravvivenza del settore pesca. E’ questa una battaglia – conclude il capo dipartimento - per salvare le economie venete, che con il pescato vivono e prosperano: enogastronomia, turismo, passando per le nostre tradizioni e cultura”.
13 Dicembre 2021
Villanova (Lega-LV): «Qualità della vita, Treviso entra nella top ten dell’indagine del Sole 24 Ore, premiato il lavoro delle amministrazioni sul nostro territorio»
Venezia, 13 dicembre 2021 – “Treviso è una delle dieci province italiane dove si vive meglio. Un risultato straordinario, soprattutto se consideriamo che la stessa indagine, un anno fa, metteva la nostra provincia diciannove posizioni più in basso. Il lavoro degli amministratori locali, a partire dal capoluogo, Treviso, e l’impegno delle forze dell’ordine, in sinergia con tutti i protagonisti del nostro territorio, sono il fondamento su cui poggia questo eccellente risultato». Sono queste le parole del Presidente dell’intergruppo Lega-Liga Veneta, Alberto Villanova, nel commentare l’indagine sulla qualità della vita 2021 pubblicata oggi dal Sole 24 Ore. «L’indagine del Sole 24 Ore è da anni un riferimento per comprendere l’evoluzione sociale, economica e culturale della Penisola, e ogni anno si affina con nuovi criteri. L’analisi di quest’anno, che comprende ben 90 parametri divisi in sei macro-aree, evidenzia il primato della qualità della vita a Nord-Est, ma questa non è nemmeno una notizia, perché si tratta di un podio ormai consolidato da tempo.  La grande novità è il balzo di Treviso, che in un solo anno recupera ben diciannove posizioni, collocandosi tre le prime dieci. Nello specifico, salta agli occhi il primato conquistato dal capoluogo della Marca nella Qualità della vita delle donne, indice presentato proprio quest’anno per la prima volta e che mette in evidenza le tematiche di genere nella ripresa post-pandemia. Una notizia che rende perfettamente l’idea sulla qualità del lavoro quotidiano che viene svolto sul territorio dalle amministrazioni locali, ma anche da enti, associazioni e istituzioni che rappresentano quella rete di servizi indispensabile per la vita di tutti i giorni. A far compagnia a Treviso nella top ten, anche Verona: due città venete nella zona delle migliori, un successo condiviso che rende ancora più dolce questa ottima notizia», conclude Villanova.
13 Dicembre 2021
Sanità – Michieletto e Vianello (Lega-LV): “Green pass valido anche se il tampone è positivo: urgente intervenire per evitare la diffusione della pandemia”
Venezia, 13 dicembre 2021 - "Il green pass è uno strumento fondamentale per arginare la diffusione della pandemia. Se, però, un possessore del certificato contrae il virus, il sistema non lo segnala, e si rischia così un cortocircuito molto pericoloso. Incredibile che nell'epoca delle comunicazioni non vi sia un collegamento in tempo reale tra tamponi positivi e green pass del soggetto contagioso. E’ urgente quindi che al Ministero si prenda in mano la questione e si intervenga per superare questo paradosso". Intervengono così i consiglieri regionali dell’Intergruppo Lega - Liga Veneta, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello, per commentare la loro ultima risoluzione presentata oggi in Consiglio Regionale dove esprimono condivisione per le misure adottate dal Governo contro il virus, chiedendo però che l’esecutivo guidato dal premier Draghi adotti presto ogni iniziativa utile per migliorare gli strumenti finora adottati, prevedendo che il green pass venga sospeso a coloro che dovessero contrarre il virus, oggi non succede con grande rischio per la comunità. “Le vaccinazioni sono un passaggio doveroso ed irrinunciabile per arginare la diffusione pandemica, tanto che noi, come milioni di veneti, ci siamo vaccinati non appena ne abbiamo avuto la possibilità. E certo anche il green pass è uno strumento che può sostenere questa importante battaglia, garantendo anche alle attività economiche di poter continuare a svolgere il loro lavoro. Purtroppo però, a quanto pare, lo strumento deve essere affinato: è un controsenso, infatti, che chi il certificato funzioni anche quando il suo possessore contrae il virus. Un paradosso molto pericoloso, che renderebbe inutile gli sforzi che ogni giorno cittadini e personale medico e sanitario fanno. Per questo chiediamo che il Ministro Speranza si attivi immediatamente per risolvere questo “buco”: è prioritario intervenire prima possibile, con la massima urgenza”, concludono i due consiglieri.