Boron (ZP): “Iniziato l’esame del Pdl 71 in V Commissione. Cinque anni di respiro alle case di riposo”
“E’ iniziata l’illustrazione e l’esame del Progetto di legge n.71, un provvedimento significativo perché di aiuto e sostegno a strutture essenziali: le case di riposo”.
Così il consigliere regionale di Zaia Presidente, Fabrizio Boron, commenta l’inizio del percorso legislativo del progetto di legge di cui è primo firmatario: “Modifica dell’articolo 44 della Legge regionale 29 dicembre 2017, n.45 “Collegato alla legge di stabilità regionale 2018”. Il progetto di legge mira a prolungare di cinque anni la durata del piano di rientro dei finanziamenti del fondo di rotazione alle Case di riposo.
“Un Progetto di legge che ho fortemente voluto – riprende il consigliere - per prolungare la durata del piano di rientro dei finanziamenti del fondo di rotazione alle case di riposo e aiutare queste strutture essenziali per la società, esso va in un’ottica di sostegno, per garantire la sostenibilità attuale e futura del sistema sociale e socio-sanitario regionale, nonché per fronteggiare una crisi economica grave e imprevista che rischia di avere pesanti ripercussioni sul piano sociale”.
La Regione del Veneto aveva già disposto, ricorda Boron, attraverso il Collegato alla legge di stabilità regionale del 2018, la possibilità di accedere a fondi di rotazione per migliorare l’offerta socio-sanitaria delle case di riposo e la riqualificazione degli immobili. “I soldi stanziati, secondo la legge, dovrebbero essere restituiti in 10 anni. Vista l’improvvisa crisi a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, però, molte strutture potrebbero avere difficoltà a rispettare le scadenze. Questo progetto di legge prolunga di altri cinque anni e quindi per un totale di 15 anni, la durata dei piani di rientro dei finanziamenti dando così maggiore respiro alle case di riposo. Dopo il via libera in Quinta Commissione auspico un’approvazione celere ed unanime in aula consiliare, per poter dare così delle risposte concrete e di sostegno a queste strutture tanto fondamentali, sotto pressione dall’inizio dell’emergenza sanitaria”.
Villanova (ZP): «Targa per il ricordo degli infoibati rubata a Montecchio Maggiore. Gesto vile e ignobile, responsabili siano individuati e condannati duramente»
Venezia, 29 giugno 2021 – «La verità fa male. Soprattutto a chi, per decenni, ha cercato ignobilmente di nasconderla nelle viscere del Carso. E ora che la verità sta scritta nelle targhe commemorative, chi vuole continuare a negare ciò che è stato è ridotto a rubare le prove per cercare di non far sapere al mondo quello che tutti sanno: gli infoibati furono massacrati dai partigiani titini. Un segno della povertà umana e morale di chi compie gesti simili». È una condanna senza mezzi termini quella che arriva da Alberto Villanova, capogruppo Zaia Presidente in Consiglio regionale del Veneto, alla notizia del furto, avvenuto nella notte ad opera di ignoti a Montecchio Maggiore, della targa posta per ricordare i martiri delle foibe.
«Mi auguro che le forze dell’ordine individuino rapidamente i responsabili di questo squallido furto. I colpevoli, probabilmente, non accettavano il fatto che un’amministrazione comunale, come quella di Montecchio Maggiore, ha avuto il coraggio di mettere nero su bianco una verità storica come il massacro delle foibe da parte delle truppe titine. Per questo confido che gli autori di questo gesto ignobile vengano individuati e condannati come si deve: dovrebbero essere portati sul Carso a vedere con i propri occhi cosa sono le foibe e i luoghi in cui la violenza dei partigiani comunisti di Tito si scatenarono dopo la guerra contro migliaia di nostri connazionali innocenti. Se l’Italia voleva un valido motivo per inginocchiarsi alle partite di calcio, l’ha trovato: il continuo sfregio del ricordo di 7000 vittime italiane e di 350.000 esuli prima dimenticati per 60 anni e ora – chiude Villanova - costantemente insultati da azioni come queste».
Vianello (ZP): Riviera del Brenta, Conferenza dei Sindaci strumento strategico per lo sviluppo territoriale
“Il 28 Giugno 2021 segna una data che è un crocevia per la Riviera del Brenta. Inizia infatti un percorso virtuoso fatto di collaborazione, condivisione, pianificazione territoriale. La Regione e’ e sarà al fianco del nostro territorio per questa straordinaria opportunità”.
Sono queste le parole del consigliere Vianello nel commentare la cerimonia di insediamento della conferenza dei Sindaci della Riviera del Brenta.
“E’ stato un momento molto importante per tutto il territorio, per cui voglio ringraziare i Sindaci dell’area e l’Assessore Calzavara, per la sua disponibilità e la sua presenza, che dimostra l’attenzione della Regione Veneto per la Riviera.
Siamo partiti solo qualche settimana fa con un progetto di Legge in Regione che non potrà che sostenere questo percorso di condivisone.
Buon lavoro al Sindaco di Mira Marco Dori, per l’impegno di coordinamento che lo aspetta: la Riviera ha tantissime potenzialità, ed insieme, con un lavoro di squadra, possiamo solo potenziare.
Nelle prossime settimane mi interfaccerò con ognuno dei primi cittadini per condividere idee e progettualità per il nostro territorio”- chiude Vianello.
Michieletto e Vianello (ZP): «Monopattini, senza regole e controlli troppi incidenti, mozione in Consiglio per accelerare urgenti riforme»
Venezia, 25 giugno 2021 – «I monopattini elettrici da mezzo di trasporto si stanno trasformando in cicli senza alcun controllo. I pedoni non possono rischiare quotidianamente la vita, il Governo acceleri le riforme per stringere i controlli e aumentare le sanzioni».
Sono queste le parole dei consiglieri regionali Gabriele Michieletto e Roberta Vianello (Zaia Presidente) nel presentare la mozione che è stata depositata oggi in Consiglio Regionale sui monopattini elettrici.
«Nella giungla normativa italiana, c’è un deserto dove sfrecciano liberi e pericolosi i monopattini elettrici. Tanto simpatici a Toninelli, quanto rischiosi: i monopattini elettrici hanno ormai invaso le nostre città, si trovano dappertutto, sfrecciano in ogni dove ma sono pericolosissimi. Peggio ancora, il controllo su di loro è praticamente nullo. Per questo abbiamo chiesto al Governo di stringere le maglie su questi strumenti: non si può accettare di rischiare la vita mentre si cammina», chiudono i consiglieri.
Sicurezza, Dolfin (LV): “Basta subire: dotare al più presto i poliziotti di taser e bodycam”
Venezia, 24 giugno 2021 - “Gli agenti di polizia vanno dotati al più presto di taser e bodycam”.
Così il consigliere regionale di Liga Veneta per Salvini premier, Marco Dolfin, presenta la mozione di cui è il primo firmatario che chiederà alla giunta regionale di attivarsi al governo per velocizzare la dotazione di taser e bodycam alla Polizia di Stato.
“La mozione prende spunto dai fatti di questi ultimi giorni – spiega il consigliere – la Procura di Roma ha aperto un'indagine per l'ipotesi di eccesso colposo nell'uso legittimo delle armi, in relazione a quanto avvenuto sabato 19 giugno nella zona della stazione Termini, dove un quarantaquattrenne ghanese ha seminato il panico tra i passanti con un grosso coltello ed è stato ferito a una gamba dal colpo di pistola esploso da un agente di polizia. L'iscrizione nel registro degli indagati del poliziotto – prosegue Dolfin - a quanto si apprende è un atto dovuto per poter espletare le verifiche. Probabilmente però, quell’agente dovrà sostenere di sua tasca spese legali per difendersi, restando nel limbo per anni fra preoccupazioni, spese legali e promozioni negate”.
“Eppure – aggiunge Dolfin – erano stati inutili i tentativi degli uomini del Centro Operativo della Polizia Ferroviaria di calmare il ghanese. Il 44enne già in passato si è reso responsabile di alcuni episodi che ne avevano connotato la pericolosità sociale: aveva danneggiato alcune statue sacre presenti in alcune Chiese di Roma, manifestando poi ai poliziotti atteggiamenti di odio nei confronti della religione cristiana, e il 19 giugno ha iniziato ad aggredire con scatti repentini e incontrollati i poliziotti che hanno iniziato un'opera di contenimento, volta a tutelare l'incolumità dei passanti che in quel momento si trovavano nella strada”.
“Il ghanese è ora ricoverato in ospedale, non si trova in pericolo di vita ed è in stato di arresto per "tentato omicidio, porto abusivo d'arma, resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale". Chi rischia grosso però è l'agente, contro cui le indagini hanno sollevato l'indignazione del sindacato di polizia, il Coisp che così si esprime: "Riteniamo penalizzante l’apertura delle indagini nei confronti dell’agente che ha sparato per fermare il cittadino ghanese che, armato di coltello, avrebbe potuto compiere una strage nei pressi della stazione Termini di Roma".
“In un altro paese – prosegue il consigliere - al poliziotto avrebbero dato una medaglia, invece l’agente è puntualmente finito nel registro degli indagati. La professionalità e la correttezza delle forze dell'ordine sono un pilastro della democrazia, ma altra cosa è combattere il crimine con le mani legate dietro la schiena. Da anni infatti si parla del taser e della bodycam in dotazione agli agenti, ma per una ragione o per l'altra questi strumenti non sono ancora stati forniti al Corpo di polizia.
Lo stesso sindacato di Polizia chiede di dotare quanto prima di taser gli agenti. Non si può pensare di ignorare le reali necessità di una forza che deve essere dotata di adeguati strumenti per poter reagire alle aggressioni, come già accade nelle polizie democratiche in tutto il mondo".
“Possiamo inoltre ricordare – aggiunge Dolfin - alcune sperimentazioni, positivamente riuscite: ad aprile 2021 l’adozione delle armi ad impulsi elettrici con tecnologia taser è stata voluta dall’Amministrazione del Comune di Venezia e di Udine, prime in Italia, per la polizia locale con il duplice intento di fornire agli operatori uno strumento di protezione per la gestione delle situazioni critiche e di aumentarne l’impatto sulla sicurezza pubblica”.
Per tutti questi motivi il consigliere, con la mozione, chiede alla giunta regionale: “di farsi portavoce al Governo per velocizzare quanto prima la dotazione ordinaria il Taser a tutte le forze di Polizia – conclude Dolfin - e poter così fronteggiare situazioni di autodifesa in caso di necessità”.
Corsi (LV): “Un progetto di legge statale per aumentare l’Imu dei cantieri aperti e mai terminati”.
“In Veneto sono troppi i cantieri iniziati e mai terminati per la costruzione di edifici, con questo progetto di legge statale vogliamo incentivare l’ultimazione dei lavori con un deterrente: l’aumento della tassa Imu di anno in anno”.
Così il consigliere regionale Enrico Corsi del gruppo Liga Veneta per Salvini premier presenta il progetto statale appena depositato, di cui è primo firmatario, dal titolo: “Nuova disciplina a fini Imu per le aree fabbricabili oggetto di utilizzazione edificatoria in corso d’opera”.
“Una situazione che purtroppo conosciamo bene nel veronese, dove vi sono numerosi cantieri di fabbricati aperti, iniziati e poi abbandonati, anche per diversi anni. Vogliamo mettere la parola fine a questo immobilismo che crea degrado al territorio. La logica è: “non iniziare a costruire se sai di non poter finire”.
“L’Imu oggi si paga sugli immobili terminati e accatastati – prosegue Corsi - ma chi costruisce paga un’imposta minore rispetto a quella dell’immobile, cioè quella sull’area fabbricabile. Con questo progetto di legge statale chiediamo che, scaduto il termine di ultimazione dei lavori, questa tassa aumenti del 10% di anno in anno, fino alla data in cui l’edificio verrà terminato e accatastato”.
“L’ultimo riferimento normativo di revisione della disciplina – aggiunge il consigliere - è stato definito dalla legge di bilancio 2020 che ha unificato Imu (Imposta municipale unica) e Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) in una sola imposta. Con questa proposta legislativa statale si vuole intervenire su tutti quei fabbricati in corso di costruzione per i quali siano scaduti i termini di ultimazione dei lavori come da permesso a costruire. Si va dunque a stabilire un criterio di rideterminazione in aumento della tassa – conclude il consigliere veronese - sulle “aree fabbricabili” interessate da edificazioni in corso d’opera, ma non completate”.
Zecchinato (ZP): «Veneto cantiere veloce, una legge regionale che aiuterà cittadini, enti locali ed edilizia all’insegna della sostenibilità e della velocità»
Venezia, 24 giugno 2021 – «Una legge che non solo aiuterà i cittadini a risolvere i piccoli e meno piccoli problemi delle proprie case, portando finalmente avanti i tanti sospirati lavori di ristrutturazione, ma che aiuterà al contempo il settore dell’edilizia, puntando sulla riqualificazione urbana senza dover consumare altro suolo libero, e i Comuni, snellendo e facilitando le pratiche accumulate. Veneto Cantiere Veloce, la nuova legge regionale di semplificazione urbanistica ed edilizia approvata ieri dal Consiglio regionale del Veneto, è tutto questo: un testo legislativo che snellisce e accelera i procedimenti, riducendo oneri e tempi delle pratiche, per agevolare la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente e il suo efficientamento energetico». Marco Zecchinato, consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente, riassume in queste parole l’obiettivo della legge regionale “Veneto Cantiere Veloce” approvata ieri nel corso dell’ultima seduta del Consiglio regionale, di cui è stato relatore in aula.
«Pensiamo a chi ha appena acquistato una casa degli anni Cinquanta e, nonostante tutte le agevolazioni fiscali, non può accedere al Superbonus per la ristrutturazione per piccoli abusi edilizi che risalgono ormai a decine di anni fa e che, fino ad adesso, non sono stati sanabili. Gli uffici tecnici dei Comuni sono invasi da pratiche bloccate per tutti questi piccoli problemi. La nuova legge regionale potrà permettere di risolvere queste piccole irregolarità, permettendo a una vasta platea di cittadini di ristrutturare le proprie case nel pieno rispetto della legge e sanando vecchi abusi che, magari, sono stati semplicemente ereditati all’acquisto di una casa. Allo stesso tempo, si darà una grande mano agli enti locali che, finalmente, avranno riferimenti certi per dare risposte alle persone e ai loro tecnici che chiedono chiarimenti. Inoltre prevede un particolare snellimento delle pratiche per quegli interventi di demolizione e ricostruzione. Facciamo un esempio pratico: pensiamo a un vecchio edificio non correttamente posizionato sul lotto che deve essere demolito e ricostruito. Con la vecchia legge, bisognerebbe prima fare una pratica di sanatoria, la demolizione e poi una pratica per la ricostruzione in posizione corretta. Con “Veneto Cantiere Veloce”, invece, si accorciano notevolmente i tempi, dal momento che sarà necessario un solo passaggio burocratico. Il tempo, nell’edilizia, è fondamentale: garantire tempi rapidi permette di restituire fiducia a chi vuole investire in questo settore, assicurando così occupazione e sviluppo per tutta l’economia veneta. Il lavoro svolto in Seconda commissione, con la supervisione del presidente Silvia Rizzotto e dell’assessore Cristiano Corazzari, è stato determinante. La Regione del Veneto ha già avviato da anni un percorso che mira fortemente alla riduzione del consumo del suolo e all’efficientamento energetico. Rendendo possibili, veloci e realizzabili gli interventi sul patrimonio edilizio esistente e sulle aree già vocate all’edificabilità, si renderà vantaggioso non consumare nuovo suolo rispettando l’obiettivo al 2050 di consumo del suolo pari a zero e promuovendo il riordino degli spazi urbani».
Boron (ZP): «Aeroporto Allegri di Padova, scalo sanitario indispensabile. Non si può mettere in dubbio questo servizio»
Venezia, 24 giugno 2021 - «Nei giorni scorsi, dopo l’incidente verificatosi lo scorso 16 giugno quando un aereo ultraleggero è precipitato a Padova, si sono sollevate diverse voci sull’opportunità di mantenere in vita un aeroporto storico come il padovano “Gino Allegri”. Chi però ha messo in dubbio l’utilità di questo aeroporto, ne dimentica la vocazione principale: quella di scalo sanitario di riferimento per una città e un ospedale così importante come quello di Padova. Per questo motivo l’”Allegri” deve essere protetto e tutelato». A dirlo è Fabrizio Boron, consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente, che presenta con queste parole una mozione da lui depositata per la tutela dell’Aeroporto Civile di Padova.
«L’Allegri non è solo uno degli aeroclub più antichi d’Italia – continua Boron -, ma soprattutto è una delle tre basi del Veneto del servizio emergenza 118. Le sue strutture sono un punto di partenza e di arrivo fondamentale per i voli notturni di pazienti e di trasporto organi da trapiantare a Padova, ospedale di riferimento internazionale. Molti di questi pazienti, ricordiamo, possono essere operati solo nel capoluogo padovano: è per questo motivo che esiste un servizio di allerta 24 ore su 24, con il coordinamento con altri elisoccorsi. Mettere in dubbio l’esistenza stessa di questo servizio, significa mettere in pericolo vite umane».
Rigo (LV): “Riportare subito in Italia Marco Zennaro”
“Riportiamo a casa Marco Zennaro”. Così il vicecapogruppo di Liga Veneta per Salvini premier, Filippo Rigo, ha spiegato la mozione 114 che è stata appena approvata in aula consiliare dal titolo: “Caso dell’imprenditore Zennaro trattenuto in Sudan: il Governo si attivi per riportarlo a casa”.
La mozione, depositata dal capogruppo di Liga Veneta per Salvini, Giuseppe Pan, ripercorre la vicenda che vede protagonista l’imprenditore veneziano “Il 14 giugno Zennaro è stato liberato dopo 74 giorni di prigionia – ha spiegato Rigo - di cui 69 in una cella di un commissariato e 5 in carcere. In cella ha subito condizioni disumane ed ora è stanco, provato psicologicamente e spaventato: la situazione non è risolta e dobbiamo riportarlo a casa, in Italia, il prima possibile”.
“All’uscita dal commissariato di Bahri – continua Rigo - l’ufficiale giudiziario ha notificato all’imprenditore la causa civile che il miliziano Abdallah Esa Yousif Ahmed ha sporto contro di lui e non è ancora chiaro quando potrà fare ritorno nel nostro Paese”.
“Il sostegno a Marco Zennaro in questi mesi – ha detto Rigo - è giunto da più parti: dai suoi concittadini veneziani agli imprenditori veneti, soci di Unioncamere e dalla Federazione italiana rugby con il neopresidente che ha espresso la massima vicinanza all’ex giocatore ed attuale dirigente del Venezia Rugby”.
“Ringrazio il capogruppo di Liga Veneta per Salvini premier, Giuseppe Pan, che ha presentato la mozione, per l’impegno e l’attivismo in questa vicenda”.
La mozione impegna la giunta regionale “a farsi portavoce al Governo – ha detto Rigo - per una rapida e definitiva risoluzione della controversia che vede il nostro connazionale trattenuto ancora in Sudan, affinché venga rimpatriato al più presto”.
Villanova (ZP): «Istituita la “Città veneta della cultura”: per i piccoli borghi come per le grandi città d’arte, una nuova occasione di visibilità e valorizzazione del patrimonio culturale artistico e immateriale»
Venezia, 23 giugno 2021 – «Cultura, paesaggio e tradizione compongono la grande bellezza del Veneto. Con il voto in aula di quest’oggi, abbiamo dato ai nostri piccoli ma meravigliosi centri urbani una nuova possibilità di far leva su questi tesori, per un nuovo rilancio turistico e culturale. L’approvazione della legge regionale per la Città veneta della cultura potrà offrire alle nostre cittadine, dalle più grandi e famose ai piccoli borghi murati che costellano il nostro paesaggio, una nuova occasione di visibilità e di crescita economica. Una grande soddisfazione per cui ringrazio anche i colleghi che all’unanimità hanno appoggiato questa mia proposta, per il bene del patrimonio culturale del nostro Veneto». Alberto Villanova, capogruppo in Consiglio regionale del veneto di Zaia Presidente, commenta con queste parole l’approvazione della legge regionale da lui presentata per l’istituzione del titolo di “Città veneta della cultura”.
«Troppe volte come destinazioni dei turisti vengono considerate solamente le città più grandi e più conosciute. Eppure il nostro Veneto custodisce dei grandi tesori: città murate, piccoli borghi che racchiudono, tra le loro pietre, un bagaglio di eccellenze manifatturiere, vitivinicole, gastronomiche, culturali immenso. Angoli di paradiso che meritano di essere valorizzati e conosciuti. La nuova legge regionale approvata oggi sostiene la capacità progettuali delle città per fare in modo che si rafforzi la consapevolezza dell’importanza della cultura per la coesione sociale, l’innovazione e lo sviluppo economico delle nostre comunità. Ad assegnare il titolo sarà una commissione che lavorerà a titolo gratuito e che, anno per anno, effettuerà la selezione sulla base di progetti per la valorizzazione del patrimonio immateriale, delle tradizioni, della ricchezza manufatturiera e per opere di pubblica utilità. Il tutto sul modello delle esperienze delle Capitali della cultura europea e nazionale, e grazie al coinvolgimento prezioso delle comunità locali e delle pro loco che svolgono un lavoro essenziale: costruendo una rete sul territorio, e valorizzando il patrimonio immateriale fatto da tradizioni secolari, tecniche di coltivazione, antiche lingue e produzioni enogastronomiche, l’economia potrà avere un nuovo slancio, in modo particolare dopo l’annus horribilis della pandemia».