La Commissione d’inchiesta si tinge di rosa, tre donne ai vertici. Villanova: “Scelta sulla base di esperienze e competenze”
“Tre donne che garantiranno serietà ed equità: una scelta basata sulle esperienze e competenze”. Così il capogruppo di Zaia Presidente in Consiglio regionale, Alberto Villanova, commenta la scelta dei nomi delle tre consigliere che ricopriranno i ruoli più importanti della Commissione speciale d’inchiesta sulla gestione della pandemia Covid in Veneto.
I nomi sono stati resi pubblici al termine dell’Ufficio di Presidenza sulla Commissione: il presidente della Commissione d’inchiesta sarà Francesca Zottis (Partito Democratico), il vicepresidente Milena Cecchetto (Liga Veneto per Salvini premier) e il segretario Sonia Brescacin (Zaia Presidente).
“La presidenza della Commissione spetta alla minoranza – spiega Villanova – riteniamo che Francesca Zottis sia una persona moderata e di buon senso, la figura istituzionale che ha messo d’accordo le parti. Milena Cecchetto – prosegue il capogruppo – dal 2009 al 2019 è stata prima presidente e poi vicepresidente della Conferenza dei Sindaci di quella che era l’Ulss 5 (oggi Distretto Ovest dell’Azienda Ulss 8 Berica) e in quest’ambito ha maturato diverse competenze e un occhio critico. Sonia Brescacin è la presidente della Commissione Sanità in Consiglio regionale, sempre presente e aggiornata su tutti i temi relativi all’emergenza sanitaria che in questi mesi abbiamo dovuto affrontare”.
“Questi nomi – prosegue Villanova – sono per noi la garanzia di poter iniziare con il piede giusto il prezioso lavoro di approfondimento sulla gestione della pandemia in Veneto, perché questo è sempre stato il nostro unico obiettivo. Inizia così una Commissione d’inchiesta efficiente ed efficace, che possa lavorare in maniera rapida ed esaustiva a porte aperte, per mostrare ai veneti cosa è successo nella nostra regione in questi ultimi 16 mesi. La Commissione infatti sarà a porte aperte, così che tutti possano essere informati e possano ascoltare con le proprie orecchie quanto emergerà durante le sedute. Auguro buon lavoro alle tre consigliere e a tutti i componenti della Commissione d’inchiesta, ricordando che i risultati dei lavori sarà consegnato all’Autorità giudiziaria come avevamo richiesto”.
“Sono certo – conclude il capogruppo – che questa Commissione sarà molto utile nell’analizzare le scelte e il lavoro svolto durante i mesi della terribile emergenza sanitaria, per poter rafforzare i punti deboli e capire lo sforzo immenso della Sanità Veneta in quest’ultimo anno e mezzo”.
Favero (ZP), Possamai (Pd): “Creare un Intergruppo in Consiglio regionale per trasformare l’UE in federazione”
Venezia 22 giu. 2021 - Questa mattina in Sala Legni a Palazzo Ferro Fini si è svolta la prima riunione informale per la costituzione di un Intergruppo in seno al Consiglio regionale che si occupi del tema della trasformazione dell’Unione Europea in una federazione.
L’iniziativa è promossa dai consiglieri Marzio Favero (Liga veneta per Salvini premier) e Giacomo Possamai (Partito Democratico Veneto) e ha visto la partecipazione del presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti e del presidente del Movimento Federalista Europeo (cioè la sezione italiana dell’Unione Federalista Europea), Giorgio Anselmi.
Proprio da Ansemi è partito l’invito di avviare un Intergruppo In Consiglio regionale che si occupi del tema della trasformazione dell’Unione Europea in una federazione, come auspicava alla fine della seconda guerra mondiale Luigi Einaudi. Anselmi ha infatti spiegato che il MFE si è costituito nel 1943 per volontà di Altiero Spinelli con la caratteristica di essere transpartitico, come lo sarà quello in capo al Consiglio regionale. Il Movimento Federalista Europeo, ha ribadito stamani Anselmi, ha fatto sentire la sua voce nei diversi passaggi storici che hanno portato dalla formazione dalla CECA alla CEE, e infine alla UE.
“Ormai sentiamo l’Europa casa nostra – ha spiegato il consigliere Giacomo Possamai – ma affinché essa possa maggiormente affermarsi sugli scenari globali, non possiamo lasciarla prigioniera di meccanismi decisionali intergovernativi che paralizzano gran parte delle decisioni che devono esser assunte con sempre più velocità. Peraltro, l’emergenza pandemica ha maggiormente messo in luce questo problema e quindi la necessità di porvi rimedio con urgenza: con fatica la UE ha infatti risposto all’emergenza sanitaria. Nonostante ciò, è da riconoscere che il varo del Recovery fund va a prefigurare una nuova competenza fiscale e una porzione di bilancio federale”.
“L’Unione Europea attualmente non si regge su una Costituzione – ha spiegato il consigliere Marzio Favero – ma su un trattato. E questo rende ancor più urgente mettere in chiaro quale forma di Europa vogliamo. L’impiego da parte dei paesi membri delle nuove risorse comporta la richiesta che essi colgano l’occasione per adottare una serie di riforme strutturali necessarie al rilancio della vita sociale ed economica. Per l’Italia vi sono sul tavolo le sfide della sburocratizzazione e della riforma della giustizia, alle quali però dovrebbe essere aggiunta quella dell’attuazione dell’autonomia regionale, che in Veneto è stata richiesta quasi all’unanimità dai votanti attraverso il referendum popolare celebratosi nel 2017. Insomma, le due partite della riforma federale dell’Europa e della riforma federale dell’Italia si legano fra loro in maniera organica”.
Le conclusioni dell’incontro al Presidente Roberto Ciambetti che ha offerto la propria disponibilità ai consiglieri anche nella sua veste di guida della delegazione italiana al Comitato Ue delle Regioni. Ciambetti ha ricordato “Come l’articolo 4 dello Statuto del Veneto affermi che “La Regione del Veneto opera per la piena affermazione istituzionale, politica e sociale dell’Unione europea”. In questo contesto ritengo sia utile dar vita all’interno del Consiglio regionale del Veneto – ha spiegato il presidente - ad un Intergruppo per la Federazione, che veda riuniti consiglieri regionali di ogni provenienza politica, accomunati dall’intento di dare attuazione concreta al principio di sussidiarietà, presente nel Trattato di Lisbona, nella Costituzione italiana e nel nostro Statuto, e pienamente realizzabile solo nel quadro di una Federazione europea”.
L'Intergruppo, una volta costituito, si manterrà in costante rapporto con il Movimento Federalista Europeo, con l'AICCRE (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa) e le altre associazioni europeiste, nonché con gli Intergruppi costituiti presso il Parlamento europeo, il Parlamento italiano e le altre assemblee regionali, dando vita alle iniziative più opportune e idonee ad accrescere nelle istituzioni e nella società regionale una cultura favorevole all'affermazione di una democrazia europea compiuta efficace ed efficiente.
Obiettivo della riunione di questa mattina e di quelle che verranno, sarà riuscire a costituire l’intergruppo nei prossimi mesi, con la partecipazione dei consiglieri regionali di vari gruppi.
Durante questo primo incontro è stato ricordato anche il Manifesto di Ventotène, il documento precursore per la promozione dell'unità europea scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi nel 1941 e considerato uno dei testi fondanti dell'Unione europea.
Questa prima riunione ha visto la presenza di: Elena Ostanel (Il Veneto che Vogliamo), Arturo Lorenzoni (Misto), Roberto Bet (Zaia Presidente), Andrea Zanoni (Partito Democratico Veneto), Anna Maria Bigon (Partito Democratico Veneto), Silvia Maino (Zaia Presidente) Alberto Villanova (Zaia Presidente), Giovanni Puppato (Liga Veneta per Salvini premier), Alberto Bozza (Forza Italia), Marco Zecchinato (Zaia Presidente), Francesca Zottis (Partito Democratico Veneto), Vanessa Camani (Partito Democratico Veneto).
Centenaro (ZP): “Centro Specializzato per l’Autismo a Padova, una realtà preziosa per il nostro territorio”
"Ieri ho visitato il Centro per l’Autismo a Villa Berta a Padova, gestito egregiamente dall’Associazione “ViviAutismo Odv” con la Fondazione “Diversity Life” e ho trovato una realtà preziosa per il nostro territorio, alla quale riconfermo il pieno sostegno, come a tutte le iniziative rivolte alle persone fragili, bisognose e di riflesso ai loro famigliari”.
E’ il commento del consigliere regionale del gruppo Zaia Presidente, Giulio Centenaro, all’indomani di una visita al Centro per l’Autismo a Villa Berta a Padova.
“Sono stato accolto e accompagnato, nella mia visita, da Franco Masenello, Dario Chiarin, Flavio Baretta, Eleonora Bedin e Ruggero Mason – spiega il consigliere - che ringrazio per avermi illustrato l’enorme opera svolta dall’Associazione a favore delle persone autistiche e i loro importanti progetti per il futuro”.
“L’Associazione Viviautismo ODV – prosegue Centenaro - è infatti un aiuto importante per molte famiglie: un’organizzazione di volontariato, costituita da genitori di bambini e ragazzi autistici ed ha realizzato il Centro per l’Autismo (CSMA). E proprio il Centro Specializzato Multisistemico per l’Autismo è obiettivo per cui è nata l’associazione, con lo scopo di concentrare competenze e realizzare percorsi terapeutici abilitativi che permettano il raggiungimento della massima autonomia possibile di bimbi e ragazzi con disturbi dello spettro autistico”.
“Questa realtà si occupa anche della sensibilizzazione sul territorio rispetto ai temi dell’autismo – conclude Centenaro - oltre ai progetti di inserimento sociale. Inoltre, collabora con la Fondazione Diversity Life su diversi progetti e attività a favore delle persone con disturbi dello spettro autistico e delle loro famiglie. Una realtà preziosa a cui va il mio sostegno e ringraziamento”.
Sandonà (ZP): “Una nuova pubblicazione che rafforza la nostra identità veneta: grazie a chi l’ha resa possibile”
"Ricerche come queste aprono un faro sulla storia del Veneto, della Serenissima e di un territorio che ha ancora tanto da raccontare. Lo studio alto della nostra cultura, partendo dalla storia moderna e contemporanea, è determinante per rafforzare un sentimento di identità che in Veneto cresce ogni giorno di più”.
Così Luciano Sandonà, presidente della Prima Commissione in Consiglio regionale, commenta la pubblicazione “Patriziato veneto e governo del territorio padovano tra Cinque e Seicento”, che è stata presentata questa mattina al castello di Monselice. E’ il risultato dello studio condotto da Andrea Savio, vincitore della borsa di ricerca Aldo Businaro istituita nel 2019 dalla Immobiliare Marco Polo srl.
“Sono fortemente legato a Piazzola sul Brenta – ricorda Sandonà - i più sinceri complimenti all'amministratore di Marco Polo Immobiliare, l'avv. Aldo Rozzi Marin, promotore dell’iniziativa, e un ringraziamento all'assessore Corazzari, che ha seguito con interesse i lavori".
“Un ottimo risultato di cui non possiamo che essere orgogliosi – conclude il presidente - hanno svolto un gran lavoro Andrea Savio, il vincitore della borsa di ricerca, ed i membri del comitato scientifico Guido Beltramini, direttore del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, il prof. Walter Panciera dell’Università degli Studi di Padova, il prof. Edoardo Demo, dell’Università di Verona, oltre le amministrazioni di Piazzola sul Brenta e Monselice”.
Cavinato (ZP): “Più donne ai vertici delle istituzioni, buon lavoro alla nuova magnifica rettrice dell’Università di Padova”.
“Per la prima volta negli ottocento anni di storia dell’Università di Padova, alla guida vi sarà una donna: Daniela Mapelli, magnifica rettrice a cui porgo i migliori auguri di buon lavoro. E’ il primo rettore donna dell'ateneo veneto fondato nel 1222, prima non era mai accaduto. Solo sette mesi fa anche la Sapienza a Roma si era tinta di rosa con la nomina Antonella Polimeni, anche lei prima donna nella storia dell'ateneo a ricoprire questo ruolo. Abbiamo bisogno di più donne ai vertici delle istituzioni, e non solo culturali e accademiche”.
Così la consigliera regionale del gruppo Zaia Presidente, Elisa Cavinato, interviene a seguito dell’elezione della nuova rettrice all’Università di Padova.
“Sono nomi importanti – aggiunge Cavinato – che dovrebbero far più notizia per gli importanti curricula ed esperienze nel mondo accademico che per il primato d’esser donne. E’ in atto un processo di svecchiamento che auspico non solo nel mondo universitario, ma di ogni ente ed istituzione. a Mapelli un grande in bocca al lupo per le sfide che si troverà ad affrontare nei prossimi anni”.
Boron (ZP): «Presentato un pdl per prolungare di cinque anni la durata del piano di rientro dei finanziamenti del fondo di rotazione alle case di riposo e aiutare queste strutture essenziali per la società»
Venezia, 18 giugno 2021 - «Le case di riposo, nel corso dell’ultimo anno, hanno pagato un prezzo enorme sul versante delle perdite umane, del carico di lavoro, ma anche dei costi economici. La Regione del Veneto aveva già disposto, attraverso il Collegato alla legge di stabilità regionale del 2018, la possibilità di accedere a fondi di rotazione per migliorare l’offerta socio-sanitaria delle case di riposo e la riqualificazione degli immobili. I soldi stanziati, secondo la legge, dovrebbero essere restituiti in 10 anni. Vista l’improvvisa crisi, però, molte strutture potrebbero avere difficoltà a rispettare le scadenze. Ho quindi presentato un progetto di legge per prolungare di cinque anni e quindi di 15 anni, la durata dei piani di rientro dei finanziamenti e dare così alle case di riposo maggiore respiro». Ad annunciarlo è Fabrizio Boron, consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente.
«Questo progetto di legge si inserisce all’interno di un piano di sostentamento che la Regione del Veneto ha messo in piedi nei confronti di queste strutture sanitarie ed assistenziali fondamentali per la nostra società. Già nel novembre del 2020 la Giunta regionale del Veneto ha stanziato 16.845.879,25 euro a sostegno dei centri di servizi accreditati per l'assistenza agli anziani non autosufficienti. Fondi che compenseranno, almeno in parte, i maggiori costi che gli istituti devono sostenere nella gestione emergenziale. Anche il mio progetto di legge va in questa ottica di sostegno, per garantire la sostenibilità attuale e futura del sistema sociale e socio-.sanitario regionale e fronteggiare una crisi grave e imprevista che rischia di avere pesanti ripercussioni sul piano sociale».
Dolfin (LV): “Marghera per la crocieristica di Venezia è l’unica soluzione possibile, al più presto la decisione”
“Venezia deve restare caposaldo della crocieristica in Adriatico, non si può fare un passo avanti e due indietro: è assolutamente necessario che una decisione arrivi al più presto per tutelare i posti di lavoro ed evitare che le compagnie investano su altri porti anche per le prossime stagioni”.
Così il consigliere regionale veneziano Marco Dolfin del Gruppo Liga Veneta per Salvini commenta la situazione sulle navi da crociera emersa oggi sugli organi di stampa.
“La soluzione c'è da tempo ed è quella che ha sempre sostenuto la Lega: Marghera: via le navi dal Bacino di San Marco e dal Canale della Giudecca, passaggio lungo il canale dei Petroli con approdo a Marghera e accesso alla Stazione Marittima attraverso il canale Vittorio Emanuele”.
“Il ritorno del settore crocieristico a Venezia – rincara Dolfin - come abbiamo ribadito per mesi e a più riprese, è fondamentale per la città, sia in termini di ripresa economica, sia in termini di turismo. Oltre a Marghera, non dimentichiamoci dell'esistenza del Porto di Chioggia che potrebbe ospitare le navi da crociera di piccole dimensioni”.
“Solo con la soluzione di Marghera – prosegue il consigliere - si possono salvaguardare il patrimonio ambientale, monumentale e paesaggistico di Venezia mantenendo nel contempo i posti di lavoro. I mega progetti futuristici come il Porto Offshore potranno essere anche validi – aggiunge Dolfin - ma oltre ad essere costosi, si vedranno in un futuro assai lontano. Ora invece si devono prendere decisioni realistiche e concrete per il futuro del comparto, e bisogna farlo prima che le compagnie decidano di investire e trasferirsi in altri porti anche per le prossime stagioni”.
Pan e Villanova (LV-ZP): “Addolorati e attoniti per la scomparsa di Contarin, amico e collega dalle doti umane e professionali”
“La scomparsa di Gianluigi Contarin ci lascia attoniti e addolorati, esprimiamo grande vicinanza alla sua famiglia a nome di tutti i consiglieri regionali dei nostri gruppi. Era un collega ed un amico, una brava persona che lascia un grande vuoto in chi l’ha conosciuto”.
I capigruppo di Liga Veneta per Salvini e Zaia Presidente in Consigio regionale, Giuseppe Pan e Alberto Villanova, esprimono cordoglio per la morte di Gianluigi Contarin, ex sindaco di Riese Pio X.
“Contarin era una persona di grandi qualità umane e professionali, un uomo di valori, si è impegnato in politica per mettersi al servizio dei suoi cittadini e per cercare di portare con il suo lavoro un miglioramento. Era anche un politico di lunga esperienza che si è trovato ad affrontare sfide difficili, in carica come sindaco in quel drammatico 6 giugno 2009, quando una tromba d'aria devastò la frazione di Vallà con grandi danni. Ed anche in quell’evento si è distinto per l’ottima gestione della situazione nel post-tromba d'aria”.
“La politica era la sua passione e dedizione - aggiungono Pan e Villanova – e l’ha sempre portata avanti con correttezza e lealtà, in modo umile e rispettoso verso tutti. Il nostro ricordo di lui è quello di una persona capace e attiva, entusiasta e dalle mille risorse che tanto ha fatto per la sua comunità e tanto avrebbe continuato a fare: a lui va il nostro pensiero accompagnato da un sincero ringraziamento”.
Centenaro (ZP): “Le soluzioni al fenomeno dell’immigrazione non sono quelle a cui stiamo assistendo a Padova”
“In un periodo in cui moltissime famiglie non riescono più a pagare affitti e bollette, in cui i nostri imprenditori escono impoveriti da una crisi economica mai vista dal dopoguerra, un periodo in cui lo spettro della disoccupazione è sempre più presente e le casse integrazioni arrivano a singhiozzo, si continua ad accogliere migranti che arrivano nelle nostre coste, si cercano nuovi immobili per dar loro ospitalità in numero sempre maggiore”.
Così il consigliere regionale padovano di Zaia Presidente, Giulio Centenaro, commenta la notizia pubblicata oggi dai quotidiani locali sul bando della Prefettura per reperire sul mercato pubblico e privato alcuni immobili in cui ospitare complessivamente 900 richiedenti asilo per il prossimo biennio tra Padova e provincia.
“Continuare ad allargare l’offerta di ospitalità in un momento come questo non è rispettoso nei confronti dei veneti e non è un bel segnale nemmeno per queste persone che giungono in Italia con a speranza di un futuro migliore, perché anche la voce di una potenziale crescita di offerta di ospitalità si diffonde molto in fretta e rischia di innescare una reazione a catena e quindi sempre più arrivi sulle nostre coste. Concordo nell’aiutare chi è in difficoltà – aggiunge Centenaro - ma queste persone non scappano da guerre e pestilenze, ricordo che i nostri predecessori hanno combattuto nella nostra terra per conquistare diritti e la situazione odierna”.
“Non possiamo continuare ad accogliere persone che difficilmente troveranno futuro nel nostro paese e si incanaleranno con regolarità nella comunità – prosegue Centenaro - perché siamo in un periodo particolare, difficile, e abbiamo prima il dovere di pensare agli Italiani, alle famiglie che hanno perso il lavoro e faticano a sbarcare il lunario e quindi dare una vita dignitosa ai propri figli, dobbiamo pensare ai nostri anziani e al futuro dei nostri giovani”.
“Personalmente vorrei riavere Matteo Salvini come Ministro degli Interni – conclude il consigliere - perché in quel periodo gli Italiani si sono sentiti tutelati e anche chi lo criticava per le scelte talvolta impopolari oggi si sta rendendo conto che erano le uniche possibili, data l’emergenza in cui sta versando il Paese. Auspico che in un prossimo futuro si possa ritornare ad una politica seria sull’immigrazione, le soluzioni al fenomeno non possono essere quelle a cui stiamo assistendo a Padova”.
Il sindaco di Martellago consegna il Piano Comunale per la ripresa e la resilienza in Consiglio regionale, Michieletto (ZP): “Noi ci siamo”
“Ringrazio il sindaco di Martellago, Andrea Saccarola, per averci consegnato il Piano Comunale per la ripresa e la resilienza del Comune, la Regione c’è e faremo il possibile per andare incontro alle esigenze dei territori”.
Così il vicecapogruppo di Zaia Presidente, Gabriele Michieletto, commenta l’incontro svoltosi questa mattina a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, dove il presidente Roberto Ciambetti ha ricevuto, assieme al vicecapogruppo di Zaia presidente, il sindaco di Martellago, Andrea Saccarola, e il consigliere comunale Franco Bragato.
Motivo dell’incontro la consegna ufficiale del PCRR (Piano Comunale per la ripresa e la resilienza) da parte del primo cittadino al presidente Ciambetti e al consigliere Michieletto in rappresentanza della Regione del Veneto.
“Nel Piano – spiega il vicecapogruppo Michieletto – sono elencate le richieste economiche relative agli interventi che l’amministrazione di Martellago ritiene importanti per il proprio Comune. Si va dai progetti come la “Città della salute” agli interventi al “parco Laghetti”, passando per la sistemazione di opere infrastrutturali come la messa in sicurezza degli impianti sportivi fino ad arrivare alla manutenzione delle piste ciclabili. Un documento importante per il territorio che elenca minuziosamente le necessità all’insegna di una vera ripartenza post covid. E’ anche un po’ il “libro dei desideri” per l’amministrazione comunae – aggiunge Michieletto – poiché racchiude tutto quello che con volontà si intende avviare per migliorare la qualità di vita dei cittadini, contributi permettendo in questo momento difficile”.
“Questo incontro – prosegue Michieletto – oltre a saldare gli ottimi rapporti e la costante collaborazione tra la Regione del Veneto e il Comune di Martellago, ha anche una valenza simbolica positiva: è il primo a Palazzo Ferro Fini con un’amministrazione comunale dopo la sospensione per l’emergenza sanitaria, e ha come oggetto un Piano per la ripresa e la resilienza”.