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10 Gennaio 2023
West Nile, Pan (Lega – LV): «West Nile, serve un impegno importante per affrontare il problema West Nile, pericoloso per l’uomo e veicolato da specie volatili».
Venezia, 10 gennaio 2023 - «La West Nile è ancora presente in Veneto nonostante si sia in pieno inverno. Serve un impegno concreto della Giunta regionale del Veneto nel farsi portavoce presso il Governo per richiedere un piano di contenimento delle specie volatili ovvero i maggiori veicolatori del virus». Lo chiede il consigliere regionale di Lega – LV, Giuseppe Pan con una mozione discussa in Consiglio regionale del Veneto. I dati resi noti nei giorni scorsi parlano chiaro: i casi registrati sino alla settimana scorsa e presenti nel nuovo bollettino di Sorveglianza delle Arbovirosi, emesso dalla Direzione regionale Prevenzione, ammontano ad un totale di 500 casi di West Nile registrati e confermati in Veneto, dei quali 322 di febbre WNF e 178 della forma neuroinvasiva WNND. I casi confermati nei donatori di sangue che vengono testati prima della donazione sono 32. I decessi sono 22, l’età media delle persone malate è di 82,8 anni e il 72,7% è di sesso maschile. «Un problema da affrontare con serietà e competenza anche perché le forme sintomatiche si manifestano con sintomi simil-influenzali lievi, febbre, cefalea, dolori muscolo-articolari – commenta ancora il consigliere di Lega – LV, Giuseppe Pan -. Serve pertanto, con celerità, un piano di contenimento, anche perché i serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare, e le punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. Il virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini, ma anche cani, gatti, conigli etc. Ad oggi in Veneto le zone più colpite sono il padovano, il veneziano, il vicentino, alcune zone del trevigiano e del rodigino. Nel Delta del Po e nei comuni della bassa rodigina. Anche la bassa veronese ne è colpita in quanto ricca di risaie e ristagni d’acqua. E’ una situazione che richiede interventi decisi» prosegue il consigliere di Lega – LV, Giuseppe Pan: «Sono stati stanziati dalla Giunta regionale un milione di euro per la lotta alla febbre del Nilo, con interventi straordinari e immediati per contrastare la malattia. Nelle aree interessate sono previsti interventi di disinfestazione, larvicidi e adulticidi, è stata potenziata la diagnostica di laboratorio per individuare tempestivamente i casi. Inoltre sarà adottato un nuovo strumento di valutazione integrata del rischio, in accordo con Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità. Sono previste anche campagne comunicative per sensibilizzare la popolazione e cercare di evitare la proliferazione delle zanzare. L’ULSS 6 del padovano registra addirittura il record europeo di contagi da West Nile, con la più alta prevalenza di forme neuroinvasive. La provincia di Padova ha censito inoltre un considerevole aumento dei volatili tra cui soprattutto colombacci che qualche anno fa erano molto rari, e una proliferazione di tortore, portatori quindi di virus. La mia mozione chiede quindi l’impegno della Giunta nel farsi portavoce di questo problema presso il Governo e che colpisce in modo particolare la nostra Regione del Veneto» conclude il consigliere regionale padovano di Lega - LV, Giuseppe Pan.
10 Gennaio 2023
Brescacin (Lega-LV): «Bollette gas e luce, caro rette in case di riposo e asili. Il Governo aiuti le strutture assistenziali. Approvata una mozione in Consiglio regionale»
Venezia, 10 gennaio 2023 – «Il Governo intervenga al più presto per dare aiuti concreti alle strutture assistenziali, Rsa e servizi educativi per l’infanzia in primis, per permettere loro di far fronte agli enormi rialzi dei costi dell’energia, senza costringere questi servizi essenziali ad alzare le rette e gravare sulle famiglie, già in gravi difficoltà». A chiederlo, con una mozione approvata oggi in Consiglio regionale, è Sonia Brescacin (Intergruppo Lega-Liga Veneta) presidente della Quinta commissione consiliare. «La Regione del Veneto negli ultimi anni ha fatto molto per il settore dell’assistenza – prosegue il consigliere -. Ricordiamo che per quanto riguarda gli asili, in Veneto il 63% delle strutture sono paritarie. Questo comporta una spesa estremamente ridotta da parte dello Stato: se per un bambino in un asilo pubblico il Governo investe circa 6000 euro, per un bimbo che frequenta le scuole paritarie la spesa scende a 700 euro. La parte restante è messa dalla Regione. Inoltre nei due anni di pandemia è stata la Regione, e non lo Stato, a sostenere con contributi straordinari le RSA. L’amministrazione regionale ha ampiamente contribuito al rinnovo delle strutture tramite i fondi di rotazione e, questa estate, con l’approvazione della nuova programmazione per il sostegno della Non autosufficienza anziani, è stato previsto un incremento di 3000 nuove impegnative, con un impegno finanziario nel prossimo triennio di oltre 148 milioni di euro.  Purtroppo nel PNRR, che dovrebbe dare la spinta economica giusta per uscire dalla crisi economica legata alla pandemia, le RSA non figurano. Le bollette, però, sono cresciute in modo esponenziale, e questo comporta il rischio, per le famiglie degli assistiti, di dover affrontare nuovi sforzi economici per pagare le rette. Più volte negli scorsi mesi il presidente di URIPA, Unione regionale istituzioni e iniziative pubbliche e private di assistenza, ha denunciato l’aumento delle bollette che, ormai, ha raggiunto quote insostenibili per le strutture. Il caro-energia colpisce anche gli ospedali e i servizi territoriali, ma anche l’area anziani, disabili, salute mentale, dipendenze. La Regione sta già ampiamente investendo in questo settore per garantirne l’equilibrio finanziario, come riconosciuto anche dall’ultimo Rapporto Oasi 2022, elaborato dall’Università Bocconi, dal quale si evince che il Veneto ha una copertura del fabbisogno per anziani non autosufficienti over 75 anni del 18%, su una media italiana del 9% e con una quota sanitaria regionale la più alta tra le regioni. La congiuntura internazionale socio-politica e la conseguente crisi energetica rischiano però di ridurre i benefici degli interventi regionali. Dopo due anni di assenza, il governo faccia la propria parte e preveda quindi aiuti considerevoli per far fronte a queste spese».
10 Gennaio 2023
Bisaglia (Lega-LV): «Seme certificato, siano dati sostegni accoppiati per la coltivazione di frumento, mais, riso, e di soia, leguminose da granella e foraggio: approvata all’unanimità la mozione per tutelare ambiente, produttore e consumatore»
Venezia, 10 gennaio 2023 – «Frumento duro, mais, frumento tenero, riso e soia, leguminose da granella e da foraggio: per tutte queste colture siano inseriti sostegni accoppiati, gli aiuti legati alla produzione del nuovo sistema dei pagamenti diretti della PAC (Politica agricola comune dell’UE). La concessione dei pagamenti insieme all’uso di seme certificato porterebbe a grandi vantaggi per tutti i sistemi produttivi dal punto di vista della qualità, e per la certezza di utilizzare solo sementi che hanno superato i controlli ufficiali». Così Simona Bisaglia, consigliere regionale Intergruppo Lega-Liga Veneta, commenta l’approvazione all’unanimità di una sua mozione nel corso della seduta odierna del Consiglio regionale. «L’agricoltura oggi è sottoposta a una serie di vincoli stringenti da parte dell’Unione Europea, con un uso molto contenuto di fitofarmaci. Ciò, se da una parte consente una maggiore tutela della biodiversità, dall’altra costringe i produttori a rincorrere una innovazione costante nella ricerca di prodotti sani e sicuri sia per l’ambiente che per il consumatore. Il seme certificato è frutto della ricerca e risponde pienamente a queste caratteristiche: è sano, conveniente, legale, sostenibile, garantito. Una risorsa, quindi, per l’intera filiera produttiva, in quanto permetterebbe di aumentare la resa, seminare in sicurezza, senza alcun ricorso a manipolazioni di prodotti chimici. La siccità di questi ultimi mesi ha reso davvero difficile sopravvivere per le imprese agricole, soprattutto quelle di piccole dimensioni. La mancanza di acqua, in modo particolare, ha messo in grande pericolo la semina di riso e mais. Per quest’ultimo, inoltre, si aggiunge anche la complicazione del l’obbligo di rotazione delle coltivazioni imposto dalle politiche comunitarie per evitare l’impoverimento del terreno. Nella PAC 2023-2027 viene confermata la possibilità di destinare una percentuale del massimale nazionale ad aiuti accoppiati. Per questo motivo, concedere sostegni a chi fa ricorso di semente ufficialmente certificata rappresenta una scelta razionale in favore sia dell’agricoltore che dell’ambiente in cui le colture sono realizzate».
9 Gennaio 2023
Carceri, Silvia Maino (Lega – LV): «Ho visitato con urgenza il carcere di Vicenza dopo i gravi fatti accaduti nei giorni scorsi. Totale solidarietà agli agenti di Polizia Penitenziaria che operano purtroppo a mani nude»
Venezia, 9 gennaio - «Una visita di carattere urgente per portare la mia solidarietà e di tutto il Consiglio regionale del Veneto nel carcere Del Papa a San Pio X di Vicenza e agli agenti di Polizia Penitenziaria, dopo i gravi fatti accaduti nel carcere vicentino, quando per ben due volte consecutive, un detenuto ha creato gravi danneggiamenti all’interno della struttura e messo in pericolo sia il personale che vi lavora dentro che gli stessi detenuti presenti a San Pio X». Così Silvia Maino, consigliere regionale di Lega – LV, che stamattina ha visitato la struttura carceraria portando solidarietà agli agenti di polizia penitenziaria e ribadendo la necessità di permettere agli agenti stessi di poter utilizzare, in caso di problematiche, il teaser per difesa personale, in quanto gli stessi si ritrovano a mani nude ad operare nelle strutture: «Un detenuto, per ben due volte nei primi giorni di gennaio, ha danneggiato la struttura carceraria; si tratta dello stesso detenuto, già recidivo e proveniente da altre strutture, nelle quali si era reso autore di ulteriori danneggiamenti. La Segreteria Regionale USPP del Triveneto, con il segretario interregionale del Trivento, Leonardo Angiulli ne ha dato notizia – continua il consigliere regionale di Lega – LV, Silvia Maino -. Il primo evento è accaduto il 2 gennaio scorso quando il detenuto ha incendiato la propria cella e solo grazie al pronto intervento degli agenti si è evitato il peggio, evacuando prontamente il reparto. Lo stesso detenuto, con le stesse modalità, ha poi provocato un altro incendio, il giorno successivo, sempre nel carcere di Vicenza nella sua cella, costringendo all’evacuazione di 4 reparti a causa dei fumi per evitare intossicazioni di altri detenuti. Tra l’altro è rimasto ferito un agente della Polizia Penitenziaria ricoverato poi in Ospedale a Vicenza”. Fatti gravissimi, commenta ancora il consigliere Silvia Maino, interpellata dallo stesso sindacato degli agenti di Polizia Penitenziara, a farsi portavoce presso il Consiglio regionale del Veneto, della grave e difficile situazione all’interno delle carceri venete: «Ho visitato, con carattere di urgenza la struttura e insieme l’unità sanitaria operativa complessa presente all’interno delle carceri di Vicenza che opera con competenza e professionalità con il personale dell’Ulss 8 Berica, portando la mia solidarietà per i gravi fatti accaduti nella struttura e dichiarandomi disponibile ad ascoltare le loro esigenze», ha concluso il consigliere regionale di Lega – LV, Silvia Maino, al termine della visita. Solo qualche dato per completezza: in un anno, da gennaio 2022 a gennaio 2023 appena iniziato, nel carcere vicentino si sono conteggiati 80 danneggiamenti, 92 violazioni delle norme penali e 180 episodi di autolesionismo.
9 Gennaio 2023
Brescacin (Lega-LV): «Welfare Index, là dove altri vedono mancati investimenti, noi vediamo razionalizzazione delle spese. Gli interventi regionali frutto di grande programmazione, non aiuti una tantum»
Venezia, 9 gennaio 2023 – «Altro che bonus e una tantum, alla base della sanità e del sociale veneto c’è un’attenta programmazione che tiene conto delle condizioni di vita dei cittadini, del loro stato di salute, delle loro esigenze. Una programmazione che ottimizza le risorse, ottenendo il massimo con una spesa più contenuta di altre Regioni: là dove magari altri sprecano soldi preziosi, il Veneto riesce a investire nel migliore dei modi, facendo così scendere la spesa sanitaria pro capite. Come sempre, però, la modalità di lettura varia a seconda di chi è che legge i dati, e là dove noi vediamo razionalizzazione delle spese, altri, come le opposizioni, vedono un mancato investimento. La Regione continua a programmare e investire risorse per assistere al meglio i propri cittadini che, ricordiamo, hanno un’aspettativa di vita molto più alta di molti altri. A parlare per noi è questo aspetto e le centinaia di milioni che continuiamo a destinare alla sanità e al sociale ogni anno». Sonia Brescacin, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta e presidente della Quinta commissione consiliare, interviene sul rapporto Welfare-Index di Unipol-Fondazione Ambrosetti. «In questi ultimi anni la Regione ha attivato servizi essenziali come il Reddito di inclusione attiva, il sostegno agli affitti, i progetti per la povertà educativa, la rete degli empori solidali. Continua a fare le veci dello Stato per il finanziamento delle scuole materne paritarie. Per quanto riguarda i non autosufficienti, il Fondo strutturato triennale 2022-2024 di circa 148 milioni di euro, varato a luglio, permette di finanziare ulteriori 3mila quote e impegnative. Il Bilancio regionale approvato poche settimane fa, inoltre, recepisce una richiesta a favore delle IPAB pubbliche con l'abbassamento dell'IRAP dall'8,5% al 3,9%, parificando la tassazione a quanto pagano i servizi per anziani aventi natura giuridica privata. Interventi di programmazione e pianificazione, quindi, altro che aiuti “una tantum”, come sono stati definiti dalle opposizioni. Con l’Autonomia potremo fare ancora di più, come si vede chiaramente dal fatto che ad occupare i tre posti del podio, nella classifica del rapporto Welfare Index, sono tre province o regioni autonome. Con questo strumento, potremmo davvero finalmente aiutare i cittadini, offrendo loro ancora più servizi».
9 Gennaio 2023
Turismo, Michieletto e Vianello (Lega – LV): «Il ticket per Venezia viene spostato in estate. L’importante è che i Veneti non vengano penalizzati da questa nuova tassa. Venezia è capoluogo di regione e capitale del nostro Popolo».
Venezia, 9 gennaio - «Il Venice Pass Ticket, ovvero il ticket di ingresso per entrare a Venezia slitta dal 16 gennaio all’estate prossima, giusto il tempo di creare dei varchi di accesso alla città per limitare il numero di turisti giornalieri che potranno accedere alla “nostra capitale” – spiegano i due consiglieri regionali di Lega – LV, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello -. Giusto che un progetto così rilevante venga studiato con calma. L’importante è che il Comune di Venezia ribadisca l’intera esclusione dal ticket e senza limitazioni i residenti nella Regione Veneto dal pagamento del biglietto di ingresso a Venezia». Così nella risoluzione presentata lo scorso 30 agosto dai due consiglieri regionali veneziani di Lega – LV. «Venezia è la città che più di ogni altra rappresenta la cultura, la storia, le tradizioni e i simboli del Popolo Veneto, tanto che la comunità veneta si identifica da sempre nella bandiera di San Marco, simbolo della Repubblica Veneta e della città. Essendo inoltre la “nostra capitale” Venezia, grazie alla millenaria storia della sua Repubblica, la città più affascinante al mondo e tra le più visitate da un punto di vista turistico; secondo numerose classifiche del settore, la città dei Veneti è tra le mete più ambite, ha certamente bisogno di essere rispettata, anche con un biglietto di ingresso, ma ricordando sempre che è il nostro capoluogo di Regione e capitale di un Popolo, quindi i Veneti non ne devono essere penalizzati» concludono i consiglieri veneziani di Lega – LV, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello.
4 Gennaio 2023
Caso Crisanti, Villanova (Lega – LV): “Pieno sostegno a Zaia, sappiamo come ha guidato il Veneto fuori dall’emergenza”

Venezia, 4 gennaio 2023 - “Pieno sostegno a Zaia a nome di tutto l'intergruppo. Siamo al fianco del presidente, tranquilli e sicuri del suo operato: sono state attivate tutte le iniziative possibili e immaginabili per attutire il colpo della pandemia. Dico immaginabili perché, vorrei ricordare, la sera del focolaio di Vo' il presidente Zaia ha deciso in piena autonomia di chiudere tutto e fare 3.500 tamponi, contro tutte le linee guida dell'Oms e contro chi gli diceva che avrebbe dovuto risponderne alla Corte dei Conti.

Quante vite sono state salvate per quelle decisioni, e solo in quell'occasione?”

Così il presidente dell'Intergruppo Lega- Liga Veneta in Consiglio regionale, Alberto Villanova, interviene in merito alla vicenda che coinvolge il dottor Crisanti.

“Il Veneto e il presidente Zaia – prosegue Villanova - si sono distinti in Italia e nel mondo per la prontezza con cui è stata affrontata la pandemia. In questi duri anni di emergenza sanitaria la nostra amministrazione regionale, con la sua guida, ha sempre lavorato per uscire il prima possibile dalla crisi, ma mentre si remava in mezzo alla tempesta le opposizioni hanno sempre attaccato, polemizzando, criticando e remando contro, presentando interrogazioni inutili e cercando in ogni occasione di farci perdere tempo, tempo che per Zaia era prezioso. E tutto questo, purtroppo, anche grazie al contributo di un loro iscritto, l'oggi senatore del Pd Andrea Crisanti: il partito ha sempre utilizzato le sue affermazioni come un ariete da scagliare contro l'amministrazione regionale guidata dalla Lega. La storia della pandemia in Veneto i veneti l'hanno vista, hanno visto l'impegno. Noi c'eravamo, e abbiamo visto un uomo lavorare per la sua gente H24 senza fermarsi mai, men che meno a perdere tempo per fare polemica o strumentalizzare affermazioni. Non a caso Zaia ha sempre cercato di evitare dichiarazioni, in questi anni, sulla vicenda Crisanti. Non è nelle sue corde attaccare gratuitamente, nemmeno chi gli volta le spalle. Il presidente ha il nostro pieno sostegno e appoggio, tutta la squadra è al suo fianco”.

30 Dicembre 2022
Pesca, Dolfin (Lega – LV): “Un protocollo operativo per salvaguardare le specie in caso di catture accidentali, la Regione farà la sua parte”
Venezia, 30 dicembre 2022 - “Ieri nel Comune di Chioggia è stato presentato il risultato dell'importante progetto di Cooperazione Interterritoriale “TARTA-TUR 2 Riconciliazione tra attività di pesca, acquacoltura e specie protette: valutazioni e linee guida per la soluzione di conflitti tra le attività ittiche e le specie Caretta caretta, Tursiops truncatus e specie ittiofaghe nell’Alto Adriatico”.” Così il consigliere dell'Intergruppo Marco Dolfin, capo dipartimento Pesca per il partito in Veneto spiega l'importante progetto di cui sono stati illustrati gli esiti nell'incontro di ieri. “Cetacei, tartarughe e uccelli marini – spiega Dolfin – in sintesi, un protocollo operativo per salvaguardare alcune specie in caso di catture accidentali  nel bacino dell'alto Adriatico. E' un tema è di grande interesse e attualità, perchè proprio nel bacino dell'Alto Adriatico sono state istituite nuove aree di tutela ambientale. L'incontro di ieri si è tenuto alla presenza di tecnici del settore che hanno illustrato il progetto e gli esiti. "Tarta-Tur2" è stato realizzato in sinergia con 4 Flag italiani, finanziato dal Feamp 2014/20. Un'importante dimostrazione delle capacità operative, sapienti e funzionali dell'intero settore nel sfruttare opportunità e risorse che vengono messe a disposizione. Sono questi i progetti importanti che vanno nella direzione di salvaguardare e tutelare l'ambiente, la fauna e la flora ittica, ovviamente gli operatori e le imprese del settore, permettendo di tracciare linee guida importanti e facendo sì che il pescatore sia, a tutti gli effetti, la vera sentinella e il custode del mare”. “La Regione sarà attenta e disponibile ad operare per portare avanti i tanti progetti soprattutto sul nuovo corso Feampa 2021/27 – aggiunge Dolfin - dando seguito anche a quanto previsto e annunciato dagli Stati Generali della Pesca”. “Il progetto TARTA-TUR 2 – ricorda il consigliere - capitalizza gli esiti del precedente TARTA TUR 1 ed è stato realizzato da un partenariato di quattro FLAG italiani (Fisheries Local Action Group): il FLAG Costa dell’Emilia-Romagna con ruolo di capofila, il FLAG Veneziano, il FLAG GAC Chioggia Delta Po e il FLAG GAC FVG. TARTA TUR 2 è stato finanziato dal Fondo Europeo per le Attività Marittime e Pesca – FEAMP 2014/2020 con l'obiettivo di affrontare i problemi generati dal conflitto dell'uso degli spazi marini in ambito costiero. In particolare, si è riferito alle interazioni tra attività di pesca professionale e tutela delle aree di riproduzione di alcune specie protette (Caretta caretta, Tursiops truncatus) e altre specie ittiofaghe, perseguendo l’obiettivo di armonizzare dati e procedure tecniche ed operative nelle aree costiere di Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. E' stato realizzato con la collaborazione scientifica del Dipartimento di biomedicina comparata e alimentazione dell’Università di Padova. I dati raccolti hanno contribuito a definire le linee guida e un protocollo operativo, strumenti utili che forniscono indicazioni e raccomandazioni sulla procedura da adottare in caso di cattura accidentale delle specie protette, specificando possibili soluzioni operative e sistemi di valutazione del danno provocato dagli attrezzi di pesca”. “L'incontro di ieri a Chioggia, ricorda il consigliere, è stato organizzato dal Presidente del FLAG GAC Chioggia, Marco Spinadin, di concerto con il Sindaco Mauro Armelao, e ha visto la partecipazione oltre che dell’amministrazione comunale e del FLAG, di esperti ricercatori e professionisti del settore pesca e acquacoltura, fra cui il dott. Massimo Bellavista che ha illustrato il progetto e animato la discussione con i presenti a partire dagli esiti maturati dal progetto”.  
30 Dicembre 2022
Politica, Villanova (Lega – LV): «Autonomia, De Luca, governatore della Campania punta ad uno scontro di sopravvivenza, per il Veneto invece è battaglia di civiltà».
Venezia, 30 dicembre 2022 - «Prima di dichiarare guerra, Vincenzo De Luca, governatore della Campania, potrebbe investire il proprio tempo in un modo più efficiente, ovvero quello di analizzare la proposta del Ministro Roberto Calderoli e proporre dei miglioramenti: l’Autonomia, è bene ricordarlo, porta a vantaggi a tutti, soprattutto alle Regioni del Sud». Così Alberto Villanova, Presidente Intergruppo Lega – Liga Veneta in consiglio regionale del Veneto, sulle ennesime esternazioni del governatore della Campania, nei confronti dell’Autonomia. «Il Veneto attende da troppo tempo e durante questa lunga attesa ha già dovuto digerire azioni e interventi insostenibili e insopportabili, a partire dal reddito di cittadinanza sino all’ultima, ovvero lo spalma debiti della Sicilia. Siamo stanchi solo di dare senza ricevere nulla in cambio. Se le richieste del Ministro Roberto Calderoli di approvare i Lep entro un anno non vanno bene al presidente della Regione Campania, De Luca, se ne farà una ragione. Non conosco la situazione in Campania, ma conosco quella del Veneto: qui in un anno, siamo in grado di scrivere e approvare migliaia di atti, provvedimenti e prendere decisioni per il bene della nostra gente - continua il presidente dell’Intergruppo Lega - LV, Alberto Villanova -. Per fare questo, non ci dedichiamo a comparsate televisive teatrali e roboanti, ma lavoriamo sodo. E’ una questione di volontà e serietà: senza queste, non si va mai da nessuna parte». Villanova rincara la dose: «Se De Luca invece di preoccuparsi del residuo fiscale del Veneto si chiedesse perché la Campania risulti la Regione d’Italia dove si chiedono più redditi di cittadinanza rispetto alle altre, scoprirebbe verità scomode. Il Veneto ha l’esigenza di continuare a confrontarsi con le Regioni europee più avanzate, il Sud ha urgenza di responsabilizzazione e di lanciarsi in un percorso virtuoso che solo l’Autonomia può dare. Abbiamo già atteso troppo, e sotto il nostro naso, abbiamo già visto passare provvedimenti come il Reddito di cittadinanza che fanno regredire, e non progredire, il Paese. Noi puntiamo ad un Paese più moderno, efficiente e competitivo. De Luca punta a uno scontro? Lo aspetteremo al varco, senza paura, anche perché lui combatte per mantenere lo status quo, noi per difendere i diritti dei Veneti», conclude il capogruppo di Lega – LV in consiglio regionale del Veneto, Alberto Villanova (Lega – LV).
29 Dicembre 2022
Commercio itinerante, Cavinato (Lega – LV) “Un progetto di legge per aiutare le attività commerciali itineranti e agevolare il lavoro degli uffici”
Venezia, 29 dicembre 2022 – “Modifiche alla legge regionale 6 aprile 2001, n. 10 “Nuove norme in materia di commercio su aree pubbliche”.” Si intitola così il progetto di legge depositato dalla consigliera regionale Elisa Cavinato, dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta. “Con questa proposta legislativa si vuol dare la possibilità di avvalersi dell’istituto della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per l’avvio del commercio in forma itinerante su aree pubbliche. Parliamo di quelle attività commerciali in movimento, per le quali non è prevista l’assegnazione di posteggio. Il momento storico è particolarmente difficile per chi vuole intraprendere questo tipo di attività, pensiamo solo all’aumento dei costi, a quello del carburante e delle materie prime”. “La SCIA – prosegue Cavinato – previsto dall’articolo n.19 della legge 241/1990, permette di snellire il procedimento amministrativo, una semplificazione sia per chi la presenta sia per gli uffici che la ricevono. Questo, però, non significa certo un minor controllo sulle nuove attività commerciali itineranti che potranno lavorare nel Comune in cui è stata presentata la Segnalazione. All’amministrazione comunale spetta infatti l’onere di svolgere tutti i controlli necessari entro le tempistiche previste dalla legge. Inoltre, nella mia proposta legislativa è previsto che assieme alla SCIA venga inviata la Comunicazione Unica, affinché siano soddisfatti tutti gli oneri necessari all’avviamento dell’impresa attraverso un solo polo telematico”. “E' una proposta legislativa – commenta la consigliera – che si allinea a quanto già avviene nelle regioni della Toscana e della Puglia, e nella provincia autonoma di Bolzano. La nostra intenzione è permettere a chi vuole intraprendere questo tipo di attività di poter iniziare subito a lavorare, alleggerendo il carico di lavoro negli uffici comunali che dovranno comunque garantire l’adeguato controllo sulle nuove attività”.