Dolfin (LV): “Trivelle pericolose per i fondali marini e la pesca, plauso alla mozione per impedirne nuove installazioni: cambiare stategie”
Venezia, 28 luglio 2021 – “Plauso anche dal mondo della Pesca Veneta e non solo, sulla mozione votata ieri in Consiglio Regionale, sul tema delle Trivelle. Anche questo importante comparto è fortemente preoccupato dalla possibilità di sviluppo e insediamento di nuovi impianti di estrazioni di idrocarburi offshore che sarebbero collocati su strutture fisse che poggiano sul fondale marino al largo delle Coste Venete”.
Così il consigliere regionale di Liga veneta per Salvini premier e capo dipartimento per la Pesca in veneto, Marco Dolfin, commenta l’approvazione della mozione di Laura Cestari “No a nuove trivellazioni in Polesine” che lo vede tra i firmatari.
“Chi pensa che questa tematica riguardi solo la strategia energetica che dovrebbe spostarsi dagli idrocarburi alle energie rinnovabili, non tiene conto di tutti coloro che traggono sostentamento dal mare, i pescatori. La presenza delle piattaforme entro le 12 miglia in particolare, vanno ad influire sull’habitat naturale dei pesci e dei fondali, alterando con conseguenze impattanti sulla Pesca e sul lavoro dei pescatori che con le loro barche si muovono proprio in questo spazio marino. La zona delle 12 miglia è quella in cui il pesce si riproduce e a maggior ragione va protetta e rispettata il più possibile. E’ infatti evidente come la risorsa ittica vada sempre più a diminuire di giorno in giorno”.
“E’ quindi necessario cambiare strategie per ripopolare il mare – prosegue Dolfin – e permettere alle trivelle di continuare ad agire fino ad esaurimento del giacimento, o investire su altri insediamenti, non va certo nella direzione della tutela della risorsa marina e del lavoro della pesca. Per non parlare delle alterazioni provocate, dalle tecniche di ispezione dei fondali marini e ricerca mineraria che comporta l'impiego ripetuto di esplosioni di onde sonore per capire cosa contiene il sottosuolo: dannose per tutto l’intero ecosistema marino. Bene dunque, la mozione votata ieri che va nella direzione di tutelare i territori, le coste circostanti e non solo, da possibili fenomeni di subsidenza o altre forme negative che possono creare grossi problemi all’ambiente e alla pesca. Ricordiamoci che l’ecosistema dell’intero Mare Adriatico va tutelato, e anche chi vi lavora, agiamo oggi per non trovarci domani in serio pericolo”.
Cestari (LV): “No a nuove trivellazioni sul territorio del Delta”
Venezia, 28 luglio 2021 - “No a nuove trivellazioni sul territorio del Delta”.
Così la consigliera regionale Laura Cestari, del gruppo Liga Veneta per Salvini premier, commenta la mozione di cui è prima firmataria approvata oggi durante la seduta del consiglio regionale: “Per far capire l’entità del problema, parto dal 1951, l’anno della terribile alluvione del Po, quando i pozzi sul territorio del Polesine erano arrivati ad essere quasi 1.000, concentrati appunto sull’area del Delta del Po, proprio in seguito a questo disastro ci si iniziava a chiedere quali fossero le cause. Gli studiosi dopo varie valutazioni hanno rinvenuto che tra queste cause ci fosse l’abbassamento dei terreni, quindi la subsidenza, poi, in collegamento con le varie estrazioni metanifere che erano state effettuate. Negli anni Sessanta vi è stata addirittura una subsidenza che ha raggiunto punte di 3.5 metri. Tanto più che alcune centrali di quella zona, soprattutto in Adria, sono state sollecitate a chiudere proprio per questo motivo”.
“Se oggi guardiamo il sito del Ministero dell’Ambiente – continua la consigliera - si parla di transizione ecologica, e si scopre che fra i primi provvedimenti che rintracciamo all’interno del sito stesso ci sono le messe in produzione di alcuni giacimenti nell’Adriatico, quello più famoso è il Teodorico, contro il quale stiamo combattendo a Rovigo già da anni, anche insieme a tutti i comuni della Provincia.
Tenuto conto che il Veneto e il Delta del Po hanno “già dato” in passato, nessuno di noi vuole sposare né promuovere azioni che potrebbero causare danni irreparabili al nostro territorio”.
“Con la mozione – conclude la consigliera Cestari – impegniamo la Giunta a farsi promotrice di iniziative nei confronti del Governo, coordinando anche i comuni del Polesine, affinché vengano cancellati i progetti di trivellazione e stoccaggio, preservando l’ecosistema dell’Adriatico e ad impedire nuovi insediamenti di piattaforme estrattive che possano ledere l’equilibrio di un territorio fragile come quello del Delta del Po”.
Villanova e Pan (ZP-LV): “Lorenzoni preferisce le importazioni di petrolio ai diritti degli omosessuali”
Venezia 28 luglio 2021 – “Ci lascia senza parole il portavoce delle opposizioni Arturo Lorenzoni, che alla mozione presentata dal collega Speranzon su condanne e prese di distanze da parte della Ue verso gli Stati che nei loro ordinamenti prevedono il reato di omosessualità, risponde anteponendo gli interessi commerciali petroliferi a quelli che il suo partito mette in primo piano a livello nazionale”.
Di seguito le dichiarazioni di voto espresse da Lorenzoni: “Chiedo al Consigliere Speranzon se è consapevole degli effetti di una richiesta qualora questa andasse a buon fine, sul mercato dei carburanti e dei combustibili, cioè se noi escludiamo tutti i Paesi dalle nostre relazioni commerciali esportatori di petrolio, come gestiamo il mercato dell’energia a livello nazionale? Allora… cioè, voglio dire mi scusi, io ritengo ecco che questa richiesta sia una richiesta molto impegnativa, naturalmente la sostengo e sono d’accordo che vadano, diciamo così, vada messa a pressione tutti i governi che hanno dei reati di questo tipo, che sono inaccettabili dal mio punto di vista… sento molto rumore, Presidente, non capisco cosa sia in Aula e faccio fatica a continuare a parlare”. E ancora: “Mi chiedo se sia sostenibile la permanenza del nostro Paese sul mercato primario del petrolio quando fosse accettata una richiesta di questo tipo”.
“Siamo esterefatti da tali dichiarazioni – proseguono Villanova e Pan - dovremmo sottomettere i diritti delle persone per gli interessi commerciali che riguardano gli idrocarburi? Cioè il petrolio? Dovremmo far finta di niente su quelle che sono le condizioni degli omosessuali in alcuni Paesi, anche fossero quelli da cui ci riforniamo di petrolio, per non mettere in difficoltà quella che è l’importazione degli idrocarburi? Una posizione nettamente in contrasto con quella del Pd fino ad oggi: abbiamo parlato molto dei diritti degli omosessuali negli ultimi mesi, con la discussione riguardo al Ddl Zan, e sentire un’affermazione del genere in Consiglio regionale da parte del portavoce delle opposizioni sinceramente lascia basiti. Naturalmente non siamo d’accordo: se vanno affrontati i temi dei diritti, soprattutto in certi Paesi, il fatto che rischiamo di importare meno petrolio passa in secondo piano. Vanno tutelate prima le persone, e dopo gli interessi commerciali”.
“Il portavoce dell’opposizione è più attento all’importazione dell’energia petrolifera e al commercio con i Paesi arabi piuttosto che alle persone che hanno un orientamento sessuale differente, le stesse che possono essere incarcerate, lapidate in piazza, finire all’ergastolo... Dichiarazioni che sorprendono perché provengono dal centrosinistra che di questa battaglia ha sempre fatto, comunque, la sua bandiera”
Zecchinato (ZP): “Approvato all’unanimità il progetto di legge per istituire la Giornata regionale per i Colli Veneti, via libera alla valorizzazione del territorio in un’ottica di sviluppo sostenibile”
Venezia 28 luglio 2021 – “Approvato all’unanimità il Progetto di Legge per istituire una Giornata regionale per i Colli Veneti, un’occasione importante per promuovere, diffondere e incentivare la conoscenza delle bellezze e delle bontà del nostro territorio, l’enorme patrimonio veneto”.
Così il consigliere regionale Marco Zecchinato del Gruppo Zaia Presidente commenta l’approvazione del Progetto di Legge di cui è primo firmatario: “Istituzione della giornata regionale dei Colli Veneti”.
“I territori collinari sono un prezioso valore di paesaggio, storia, cultura ed economia, ma anche un enorme potenziale di sviluppo sul turismo, prima industria nel Veneto. In certi contesti è già così ma in altri luoghi collinari si manifesta ancora un grande margine di sviluppo, chiaramente contemplato anche con una tutela ambientale e paesaggistica”.
“I colli rivestono un ruolo fondamentale nella vita dell’uomo e delle comunità locali che si sono formate e radicate nel corso dei secoli, creando un profondo legame tra uomo e natura. Da Padova a Verona, da Vicenza a Treviso, il Veneto è costellato da colline che hanno rivestito per secoli – spiega Zecchinato - e continuano a farlo tuttora, un ruolo fondamentale nella vita dell’uomo e delle comunità locali che le hanno abitate, costruendo un profondo legame tra uomo e natura. Per poter meglio valorizzare questo patrimonio di conoscenze e tradizioni, ma anche per conservare e valorizzare la particolare natura geografica del nostro territorio, ho presentato questo progetto di legge finalizzato a istituire la “Giornata regionale per i Colli Veneti”. Un’occasione per stimolare la conoscenza e la sensibilità sociale verso lo straordinario patrimonio di risorse naturali, culturali, paesaggistiche, storiche ed enogastronomiche rappresentato dai Colli Veneti”.
“Una giornata che potrebbe essere organizzata nella prima domenica di primavera – prosegue il consigliere - giorno simbolo del risveglio della natura, vuole essere lo spunto per promuovere il nostro territorio e lo straordinario ambiente che ci circonda, in un’ottica di sviluppo sostenibile. Sarà fondamentale coinvolgere gli enti locali come i comuni, le Pro Loco e le varie associazioni culturali, ma anche le scuole, per fare in modo che i ragazzi e i bambini conoscano l’ambiente in cui vivono, la sua storia e le sue tradizioni, e imparino non solo ad apprezzarlo, ma anche a tutelarlo e valorizzarlo. Inoltre la Giornata sarà l’occasione per incentivare l’imprenditoria locale, in particolare giovanile e femminile, e favorire così lo sviluppo locale e lo spopolamento di zone che, essendo più delicate, hanno bisogno di azioni particolari”.
Boron (ZP): “In sala operatoria con la maglia del cuore, quando l’eccellenza sanitaria fa rima con umanità”
Venezia 28 luglio 2021 –“Un tifoso speciale dell’A.S. Cittadella classe 1973, affetto da una tetraparesi spastica, lo scorso 14 luglio è stato ricoverato in Odontoiatria a Piove di Sacco per un delicato intervento dentale. Il tifoso si è presentato in sala operatoria con la maglia ufficiale regalatagli dall’allenatore del Cittadella in persona, mister Edoardo Gorini. Un esempio della miglior tifoseria che, grazie anche all’incoraggiamento della maglia del cuore, si è fatto forza per affrontare questo delicato intervento”. Così il consigliere regionale del gruppo Zaia Presidente, Fabrizio Boron che aggiunge: “è uno degli oltre mille pazienti disabili medio gravi assistiti dall’ equipe del Dott. Gallo dell’Odontoiatria di Piove, un’eccellenza padovana a livello medico e umano, in cui trovano cura, accoglienza e sostegno i nostri ragazzi speciali”.
“Il reparto è fiore all’occhiello della Sanità Veneta – spiega Boron - che ha visto da poco un investimento importante della Regione per renderlo moderno, accogliente e tecnologicamente avanzato, al fine di erogare le migliori cure. La sanità che conosciamo è l’insieme di vari elementi: personale di alto livello, tecnologia avanzata e non ultimo l’aspetto umano”.
“I denti danneggiati – conclude il consigliere - non sono stati estratti come avviene con i pazienti adulti, ma sono stati conservati e ricostruiti dove possibile e questo è il valore aggiunto dell’operazione. Sono sicuro che molto presto tornerà con il suo nuovo sorriso a tifare e a sostenere i suoi ragazzi del Cittadella!”.
Crociere, Dolfin (LV): “Assenza di un cronoprogramma come riporta la nota del Procuratore generale della Corte dei Conti: un danno a tutto il sistema economico”
Venezia 28 luglio 2021 – “Il decreto che stopperà il transito delle crociere sopra le 25 mila tonnellate a Venezia (cioè quasi tutte, anche gli yacht privati) crea solo danni non solo al sistema economico veneziano”. Così il consigliere regionale Marco Dolfin del gruppo Liga Veneta per Salvini premier interviene riguardo al decreto “Misure urgenti per la tutela delle vie d’acqua di interesse culturale e per la salvaguardia di Venezia, nonché per la tutela del lavoro”.
“Preoccupa soprattutto lo scenario occupazionale – spiega Dolfin - quello di migliaia di lavoratori che vedono a rischio il posto di lavoro, si mette un blocco senza avere a disposizione delle soluzioni alternative e fanno riflettere le parole del Procuratore generale della Corte dei Conti per il Veneto nella nota inviata al Senato in merito al Ddl 2329 di conversione del Dl 103/2021 “Misure urgenti per la tutela delle vie d’acqua di interesse culturale e per la salvaguardia di Venezia, nonché disposizioni urgenti per la tutela del lavoro”. In particolare, il procuratore evidenzia al punto 1 “l’omessa indicazione di termini per l’attuazione della gestione commissariale”, precisando l’importanza della previsione di termini e di un cronoprogramma per l’attuazione della gestione commissariale sia per favorire l’afflusso dei turisti con l’attracco delle navi da crociera di maggiori dimensioni a Porto Marghera, nell’attesa (non breve) di realizzare soluzioni alternative, sia per ridurre i costi per i “ristori finanziari” da corrispondere alle compagnie di navigazione ed al Concessionario gestore della Stazione Marittima”.”
“Altro punto della nota – prosegue il consigliere veneziano - spiega che sarebbe stato meglio specificare le competenze e i poteri del commissario straordinario, così come è stato predisposto per la nomina del commissario straordinario del Mose. Così come non sono state specificate le competenze e i poteri che l’Autorità di sistema portuale può esercitare qualora debba procedere alla revisione della concessione prevedendo “la proroga della sua durata e la riduzione, rateizzazione e rimodulazione del canone concessorio”.”
“E’ un decreto che presenta diverse lacune – prosegue Dolfin - e non tiene conto di cosa accadrà all’indotto economico del settore crocieristico a Venezia che rischia di diventare una tomba. L’alternativa, Marghera, non è di certo pronta dall’oggi al domani, ci vorranno anni, e nel frattempo? Alcuni terminal potranno essere utilizzati dal 2022/23 ma saranno limitati, rispetto alle 7 banchine dell’attuale Marittima. Per le altre banchine invece in realizzazione, i termini sono quelli del 2026. E non saranno di certo le presentazioni di diversi emendamenti al Decreto ad aumentare i ristori ai lavoratori o che aiuteranno il settore, già in pesante crisi, a rialzarsi. Servono certezze, non le chiacchere che in questi 9 anni e 5 Governi sono state prodotte. E se il buongiorno si vede dal mattino, non permettere il transito e quindi estromettere le navi di stazza superiore alle 25 mila tonnellate, vuol dire causare la fine della nautica crocieristica a Venezia e in laguna. Nel frattempo, i Porti di Ravenna, Trieste, Monfalcone, ringraziano e si organizzano senza il fascino di Venezia”.
Politica, Michieletto e Vianello (ZP): Partito Democratico Veneto si conferma ancora contro i nostri imprenditori, la Camani vada a fare altrove le sue prediche
Venezia 28 luglio 2021 – “Le parole della collega Camani contro gli imprenditori veneti sono vergognose. Chi sbaglia deve pagare fino all’ultimo, senza sconti e senza appello, soprattutto quando si tratta di sfruttamento di lavoro. Ma la Camani quando parla del sistema imprenditoriale veneto deve sciacquarsi la bocca: il nostro sistema economico è un modello per tutto il mondo.
Le sue prediche sull’evasione fiscale le vada a fare da un’altra parte”
Sono queste le parole dei consiglieri Michieletto e Vianello in relazione alle affermazioni della collega Camani relativamente al sistema imprenditoriale veneto e alle sue presunte connessioni con sistemi illeciti e di evasione fiscale.
“La collega Camani scredita il lavoro delle aziende venete, avventurandosi in sconsiderate analisi socio ecomomiche, dalle quali gli imprenditori veneti risulterebbero degli sfruttatori e degli evasori.
C'è dell'incredibile e dello sgomento in queste affermazioni che non si possono tollerare o quantomeno giustificare ed accettare.
Il Partito Democratico veneto ha due strade: scusarsi pubblicamente o prendere le distanze dalla Camani. Viceversa, sarà nostra cura far pervenire a tutte le aziende venete il comunicato stampa di ieri della collega”- chiudono Michieletto e Vianello
Boron (ZP): “Camani contro l’industria veneta, ma il suo partito non contrasta bene l’immigrazione indiscriminata che poi si traduce in sfruttamento e lavoro nero”
Venezia 27 luglio 2021 – “Ma dove vive Camani? E dove vive il suo partito, quando io negli anni passati ho combattuto per modificare la legge sul cooperativismo sociale e migliorare i controlli così da non incentivare lo sfruttamento e il lavoro nero del mondo dell’immigrazione come manodopera schiavizzata. Un business che purtroppo si è visto troppo spesso”.
Così il consigliere regionale del gruppo Zaia Presidente, Fabrizio Boron, commenta le dichiarazioni della consigliera Vanessa Camani.
“Quando Camani parla del mondo dell’imprenditoria veneta, prima di tutto dovrebbe capire cosa significa tenere in piedi un’azienda in questo paese dove chi fa impresa è un eroe a causa delle tasse e delle complicanze burocratiche per aprire e mantenere le attività. Invece, ancora una volta il pulpito è quello di chi forse vive di politica e solo politica, sentenziando su tutto sempre. Non entro nel merito della vicenda, per i quali i magistrati faranno chiarezza, ma una cosa è certa: qui si parla di sfruttamento di manodopera immigrata, proprio quella che condanniamo da sempre, conseguenza dell’invasione e dell’accoglienza di immigrati irregolari al fine di ridurli in schiavitù. Un’immigrazione regolare, invece, consente prima di tutto il controllo del lavoro regolare. Inoltre, vorrei ricordare che chi schiavizza sono stessi connazionali”.
“Chiunque ha responsabilità in questa vicenda – prosegue Boron - dovrà pagarne le conseguenze, ma di certo Camani e il suo partito non possono essere quelli che si ergono a paladini, visto che non contrastano lo sbarco continuo di stranieri sulle coste italiane, di cui poi buona parte alimenta il business dell’immigrazione clandestina con conseguente sfruttamento e lavoro nero”.
Inchiesta Grafica Veneta, Villanova (ZP – LV): “Gravissime insinuazioni di Camani, il Pd prenda le distanze da vergognose affermazioni”
Venezia 27 luglio 2021 – “Gravissime le insinuazioni della consigliera Camani, chiediamo che il Pd prenda le distanze da tali affermazioni: offendono i nostri artigiani e imprenditori veneti, il modello produttivo del Nord Est, il sistema veneto che paga le tasse più alte e mantiene metà dello Stato”.
Interviene duramente Alberto Villanova, presidente dell’Intergruppo Zaia Presidente e Liga Veneta per Salvini premier in Consiglio regionale, a seguito delle dichiarazioni di questa mattina della vicecapogruppo del Pd, Vanessa Camani, riportate dall’Ansa.
“Secondo Camani va ripensato il modello di sviluppo del Nord Est che, dice, non può essere basato su competizione al ribasso, sfruttamento dei lavoratori stranieri ed evasioni fiscale. Parole che si commentano da sole ma sconcerta provengano da un esponente politico, se pur delle opposizioni, della nostra Regione. Camani offende l’intero settore produttivo veneto, dovrebbe invece fare un bagno di umiltà e di realtà: la invitiamo a fare un giro nelle industrie, nelle fabbriche e nei laboratori degli artigiani della nostra regione, gli stessi messi in ginocchio a causa della pandemia e di quelle tasse che hanno sempre pagato con correttezza e spirito di sacrificio, pur nell’assenza totale delle entrate. Famiglie di lavoratori che non riuscivano ad arrivare a fine mese e che ancora faticano, ma che possono rispondere a testa alta alla consigliera su quanto siano offensive le sue affermazioni. Rispondiamo noi per loro, altro che “silenzio della Regione” come lo ha definito Camani: Il Veneto è una regione virtuosa, e lo dimostra qualsiasi statistica, che eccelle per manodopera e sistema produttivo sano e competitivo. Chi ha sbagliato in questa vicenda risponderà delle proprie responsabilità e sconterà le proprie colpe, ma non permetteremo alla consigliera di strumentalizzare politicamente un fatto di cronaca per scalfire l’immagine del modello industriale veneto e arrivare a colpirne l’amministrazione. Chiediamo che il Pd si dissoci e prenda le distanze da tali vergognose affermazioni, altrimenti passerà il messaggio che il Partito democratico ha questa visione politica del sistema produttivo regionale e dei suoi onesti lavoratori”.
Maino (ZP): “Solidarietà agli agenti di polizia penitenziaria aggrediti e feriti da detenuti: a Vicenza la situazione è sempre più grave”
(Arv) Venezia 26 lug. 2021 - “La massima solidarietà agli agenti di Polizia Penitenziaria del Veneto, con particolare riguardo a quelli impegnati nella casa circondariale Filippo Del Papa a Vicenza, teatro, la settimana scorsa, dell’ennesima aggressione ad un agente che ha riportato ferite guaribili in 8 giorni”. Così Silvia Maino, consigliera regionale del gruppo Zaia Presidente che interviene sulla vicenda “dopo aver incontrato responsabili sindacali e raccolto materiale su questa ultima aggressione e gli altri casi che si sono verificati nel carcere vicentino. Prima di ogni altra considerazione e di ogni azione anche nelle sedi ministeriali per sollecitare l’attenzione delle autorità competenti, è necessario manifestare la vicinanza e il massimo sostegno alla Polizia Penitenziaria impegnata in un difficilissimo compito all’interno di una struttura come la casa circondariale Filippo Del Papa che presenta non pochi problemi strutturali e organizzativi – ha detto Maino – Del sovraffollamento molto si è detto, non si è discusso invece del turn over elevato della dirigenza e di altri aspetti di una struttura sorta negli anni Ottanta del secolo scorso come carcere di massima sicurezza con caratteristiche ed esigenze, compreso l’organico di personale, ben diverse dalla situazione attuale che vede anche situazioni dirompenti come quelle derivate dalla presenza di detenuti con chiare problematiche psichiatriche difficilmente gestibili nello scenario attuale. Ormai intimidazioni o aggressioni – conclude Silvia Maino - sono all’ordine del giorno e stanno raggiungendo il limite della massima sopportazioni possibile nel personale penitenziario che cerca di fare il meglio, pur in condizioni estreme e di crescente difficoltà, il proprio dovere.”