Patrimonio Unesco – Andreoli (LV), Centenaro e Zecchinato (ZP): “Prende forma il progetto che potrà portare alla presentazione della candidatura della Valpolicella, dei Colli Euganei e dei Colli Berici”
Venezia 7 mag. 2021 - “Prende forma il progetto che potrà portare alla presentazione della candidatura della Valpolicella, dei Colli Euganei e dei Colli Berici come patrimoni dell’Unesco in Veneto. Ieri mattina, abbiamo incontrato l’Assessore regionale ai Beni Ambientali Cristiano Corazzari, il Direttore Area Programmazione e Sviluppo Strategico della Regione Veneto e altri tecnici, per pianificare la strategia e l’iter”.
Ne danno notizia i consiglieri regionali Marco Andreoli (Liga Veneta per Salvini Premier), Giulio Centenaro e Marco Zecchinato (Zaia Presidente).
“L’obiettivo è quello di partire subito con il piede giusto – affermano i consiglieri - Rappresentiamo tre territori veneti che non sono assolutamente in competizione, ma che anzi lavoreranno insieme con lo stesso obiettivo, fianco a fianco. Valpolicella, Colli Euganei e Colli Berici rappresentano a tutti gli effetti tre mete di eccellenza, con un patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico unico, che merita di essere promosso a livello nazionale e internazionale, con un’identità forte che puntiamo a trasmettere alle future generazioni”.
“Il prossimo passo sarà quello di creare un gruppo di lavoro formato da studiosi e conoscitori storici delle tre aree, fra i quali verrà individuato un interlocutore per ognuno dei territori – spiegano Andreoli, Centenaro e Zecchinato - Questi esperti si interfacceranno con gli uffici regionali, che hanno dato massima disponibilità a supportare e sostenere la nostra iniziativa, mettendo a disposizione il know how e l’esperienza maturati in questi undici anni di iter che ha portato al riconoscimento delle colline del Prosecco come patrimonio dell’Unesco”. “Sarà poi necessario creare un comitato scientifico, sotto forma di fondazione, associazione o coinvolgendo i parchi regionali, come il Parco dei Colli Euganei - proseguono i tre consiglieri regionali - Siamo consapevoli che potrà essere un percorso lungo, ma è importante avviare un confronto proficuo, perché le candidature devono partire prima di tutto dalle amministrazioni comunali, dai cittadini e dal territorio. Da questa spinta dal basso nascerà il dossier che presenteremo al ministero dei Beni Culturali e all’Unesco per ufficializzare la candidatura”. “Siamo convinti che la Valpolicella, i Colli Euganei e i Colli Berici abbiano tutte le carte in regola – concludono Marco Andreoli, Giulio Centenaro e Marco Zecchinato - Iscrivere i nostri territori nella lista dell’Unesco sarà un passo importante per la tutela e la promozione di queste zone uniche e ricche di potenzialità”.
Cavinato (ZP) e Sandonà (ZP): «Abbiamo visitato il punto vaccini alla Fiera di Padova: una macchina ben oliata che dimostra l’enorme sforzo organizzativo della Regione del Veneto»
Venezia, 7 maggio 2021 – «Ieri abbiamo avuto modo di visitare il punto vaccini dell’Ulss 6 della Fiera di Padova, guidati dal direttore generale Paolo Fortuna e dai suoi tecnici. Un centro efficientissimo che dimostra perfettamente il grande lavoro svolto dal Sistema sanitario regionale per questa campagna vaccinale. Da inizio anno sono stati somministrati, in questa struttura, circa 44mila vaccini, con una media di 2200 al giorno, con punte anche superiori alle 3mila dosi. Il centro di Padova, quindi, si conferma la punta di diamante di una provincia in cui si è arrivati a fare fino a 9mila vaccini al giorno. Grazie quindi a tutti gli operatori sanitari e ai volontari che lavorano quotidianamente per la nostra salute». A dirlo sono Elisa Cavinato e Luciano Sandonà, consiglieri regionali del Gruppo Zaia Presidente.
«In questa struttura, suddivisi in 18-20 linee, lavorano contemporaneamente tra i 50 e i 60 operatori, cui si uniscono almeno 15 volontari. Appena una persona entra nel parcheggio, infatti, viene presa in carico da un operatore che la accompagna all’interno, per affidarla alle cure dei medici. Una macchina ben oliata, pronta ad adeguarsi a qualsiasi esigenza. La notte, infatti, alla chiusura degli appuntamenti, entrano in gioco i tecnici e gli operai, pronti a spostare spazi e ingressi ai padiglioni in base alle necessità. Le potenzialità, quindi, sono enormi. Questo dimostra, ancora una volta, che il vero problema non è mai stata la mancanza di organizzazione, ma la carenza di dosi, come è evidente dal fatto che questo centro cresce di giorno in giorno man mano che aumenta l’arrivo dei vaccini».
Dolfin (LV): «Spari contro peschereccio da motovedetta libica: il Governo faccia sentire la propria voce e tuteli i marittimi e lavoratori italiani»
Venezia, 7 maggio 2021 – «Non bastava la triste vicenda dei 108 giorni di sequestro dei pescatori di Mazara del Vallo da parte della Libia, conclusasi per fortuna qualche mese fa. Ieri abbiamo anche dovuto assistere a un assalto da parte di motovedette militari libiche a un peschereccio italiano, l’”Aliseo”, il cui comandante è rimasto ferito da colpi di arma da fuoco. Le condizioni del ferito non destano preoccupazioni, ma questo non sminuisce la gravità dell’atto verso i nostri connazionali, intenti solo a lavorare. La Diplomazia internazionale e il Governo italiano devono occuparsi di questo episodio, tutelando i propri cittadini nell’interesse nazionale e facendo sentire la propria voce in modo autorevole». A dirlo è Marco Dolfin, consigliere regionale del Gruppo Liga Veneta per Salvini premier.
«Stavolta sono stati scongiurati esiti drammatici – continua Dolfin – grazie anche alla Marina Militare italiana che era in zona e che quindi ha potuto soccorrere velocemente i nostri marittimi. L’Italia, però, non può continuare ad “addestrare” i militari libici, che dovrebbero bloccare le partenze degli scafisti, se poi si divertono a sparare gratuitamente contro i pescherecci italiani. Non possiamo permettere di far passare sotto gamba un attacco così grave: non si scherza più».
Centro pandemie, Michieletto e Vianello (ZP): “La salute pubblica è un valore nella storia dei Veneti, nessuno come noi”
“Venezia e la sua millenaria storia ancora una volta sono al centro di una affascinante proposta, ovvero quella di fare della nostra città la capitale di un centro di ricerca internazionale per le pandemie. Una idea coinvolgente, che però si basa su solidissime fondamenta storiche e che conferma che nessuno meglio di noi veneziani sa affrontare il tema della pubblica salute”.
I consiglieri veneziani Gabriele Michieletto e Roberta Vianello, del Gruppo Zaia Presidente in Consiglio regionale, intervengono così a riguardo della proposta lanciata dal Presidente dell’Aifa, Palù, in merito al centro di ricerca sulle pandemie.
“La storia di Venezia è chiarissima: la Repubblica, prima di ogni altro, al mondo, si era organizzata per gestire anche le crisi sanitarie. E le parole del Presidente di AIFA Palù arrivano nello stesso giorno in cui su tutta la stampa nazionale si parla sempre di Venezia che, nel 1474, con un editto, promuoveva la conoscenza e l’innovazione.
Tutto questo conferma ancora una volta come i Veneti, nel proprio sangue, abbiamo a cuore la cura, la ricerca e la salute dei propri cittadini.
Noi lo abbiamo fatto presente anche con una lettera ed un libro al Ministro Speranza, ma crediamo dovrebbero ricordarlo anche gli esponenti dell’opposizione di PD e 5 Stelle che da settimane continuano con la loro inutile polemica: nessuno come noi, è scritto anche nella storia”- chiudono i due consiglieri veneziani.
Centenaro (ZP): “Problema dei cinghiali, presto in sopralluogo con il Presidente del parco Colli Euganei”
“Il problema dei cinghiali è sempre più pressante e pesante nella bassa padovana, dopo le devastazioni di questi ultimi giorni apprese dai quotidiani, io e il presidente del Parco Colli Euganei, Riccardo Masin, andremo in sopralluogo nelle zone colpite per vedere da vicino la situazione e trovare al più presto delle soluzioni.
Così il consigliere regionale del Gruppo Zaia Presidente, Giulio Centenaro, componente della Terza Commissione consiliare, in seguito alla devastazione delle colture nella bassa Padovana riportate dai quotidiani.
“L’obiettivo naturalmente è cercare di aiutare gli agricoltori e tutelare le colture da questa piaga – aggiunge Centenaro – avevo già attivato una serie di incontri sul tema ed ora è necessario riprendere la questione al più presto per porvi rimedio”.
“Con il Presidente Masin ci recheremo presto nelle zone maggiormente colpite – aggiunge Centenaro - perché gli ungulati creano danni ai campi coltivati quanto al Parco. Voglio vedere la situazione con i miei occhi e incontrare gli agricoltori danneggiati, ascoltando le loro istanze”.
Villanova (ZP): “Disponibili alla commissione d’inchiesta, ma vogliamo riprendere quella sulle case di riposo”
“Disponibili alla Commissione d’inchiesta, ma chiediamo che la presidente sia Francesca Zottis, la stessa della Commissione speciale d’inchiesta sulle Rsa e case di riposo di cui non abbiamo più avuto notizie, così che in questo modo si riesca a riprendere i lavori”.
Questo il commento del capogruppo di Zaia Presidente, Alberto Villanova, riguardo alla Commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia richiesta dalle opposizioni e accolta dal presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia.
“Dopo la Commissione Sanità fiume di martedì – prosegue Villanova – in cui i tecnici hanno illustrato per ore il vero quadro, l’unico, sulla gestione dell’emergenza sanitaria da parte della Regione del Veneto e sulla base dei dati scientifici, la Commissione d’inchiesta sarà un’ulteriore occasione per smontare le accuse e le insinuazioni delle opposizioni. A questo punto però – prosegue il capogruppo – chiediamo che, almeno, venga ripreso il lavoro della precedente commissione sulla case di riposo per anziani durante l'emergenza coronavirus, quella che si era insediata il 7 luglio scorso ed era stata istituita a seguito della proposta di provvedimento che vedeva come primo firmatario il consigliere Piero Ruzzante del gruppo Veneto che Vogliamo - Lorenzoni Presidente”.
“Convocare i lavori di una commissione con audizioni e commissari nominati tra maggioranza e minoranza – prosegue Villanova – è un diritto democratico e siamo ben felici di accogliere la richiesta, non abbiamo nulla da nascondere, ma vogliamo anche arrivare a dei risultati. Non vogliamo che questa nuova commissione si interrompa come la precedente, siamo abituati a finire i lavori che iniziamo”.
Sicurezza – Boron (ZP): “Casetta Berta a Padova, il regolamento Comunale conferma: nessuna concessione ad associazioni con pregressi illeciti”
Venezia, 6 maggio 2021 – «Dopo le dovute verifiche presso gli uffici regionali, si conferma che in base alle disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia il Comune non può concedere gratuitamente spazi o assegnare contributi ad associazioni o a persone che si sono ‘macchiate’ di occupazione abusiva o che hanno determinato danni economici a carico di enti pubblici». Così il Consigliere regionale Fabrizio Boron (Zaia Presidente) interviene sul caso ‘Casetta Berta’ di Padova e precisa: «Ater ha stimato un danno economico pari a 7.157,00 euro, somma alla quale va aggiunta l’Iva, per lo sgombero avvenuto il 12 settembre del 2019; a tali costi andrebbero aggiunti pure tutti i costi indiretti sostenuti dalla comunità, con particolare riferimento all’imponente dispiego delle Forze dell’Ordine. L’Ater, inoltre, non ha potuto dare corso a nessuna iniziativa rivolta all’integrale riqualificazione del sito, necessaria per consentire il regolare utilizzo del fabbricato; ne deriva la sottrazione alla funzione dell’immobile per circa un anno e mezzo, con conseguente danno in capo alla comunità».
«Sulla base di ciò - conclude Boron – il Comune di Padova in base al proprio regolamento, il n. 70 del 09/11/2020 per la concessione di contributi e/o altri vantaggi economici e del patrocinio, art. 22, comma 4, deve ritirare la concessione dello spazio pubblico all’associazione “casetta Berta”. Io stesso, come Consigliere regionale, provvederò a presentare una segnalazione agli enti preposti, ovvero al Prefetto e alla Corte dei Conti, per verificare se l’Assessore comunale competente ed il Dirigente che ha firmato la determina non abbiano commesso un danno erariale».
Covid- Brescacin: “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire: le opposizioni non si danno pace, sollevano polveroni per creare confusione su Zaia e far dimenticare i loro errori gravissimi nella pandemia”
(Arv) Venezia 5 mag. 2021 - “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire: il portavoce delle opposizioni non intende sentir ragioni e nonostante la esaudiente spiegazione data alla V Commissione dal presidente Zaia e dai tecnici della sanità veneta nella gestione del Covid insiste nel dire che non si è dato risposta alle sue domande, il che non è vero. E’ attribuita a Michelangelo una frase che ben coglie questo atteggiamento: ‘meno idee si hanno e meno si è disposti a cambiarle’. La presidente della V Commissione, Sonia Brescacin, commenta così le posizioni della minoranza all’indomani della lunga seduta in cui tecnici della sanità e il Presidente della Regione hanno affrontato “una versa e proprio storia delle azioni anti-Covid prese in Veneto – ha detto Brescacin - Per la minoranza non conta nulla il fatto che i tecnici in questione siano quelli che assieme alle scelte politiche del presidente Zaia hanno portato il Veneto ad avere i migliori indici in assoluto in Italia. Non conta nulla il fatto, più volte ribadito in Commissione, per cui esistono aspetti e andamenti decisamente anomali dell’epidemia che non trovano spiegazioni approfondite, né in Italia né all’estero. Non mi sorprendo: c’è una sinistra che sta marcando la sua politica nel segno della ristrettezza mentale, nega i risultati altrui nella speranza che ciò basti a cancellare quanto di buono è stato fatto. Forse c’è il bisogno di far dimenticare ai Veneti, e non solo ai veneti, quanti errori gravissimi sono stati commessi da chi ha governato a livello nazionale la pandemia. In altre parole: si solleva un polverone su Zaia, il quale per altro risponde con una trasparenza ineccepibile, magari per far dimenticare le violente pressioni esercitate sui ricercatori dell’Oms che proprio dalla sede di Venezia avevano spiegato i limiti profondi dell’azione del governo italiano nella gestione del Covid-19. Potremmo parlare di banchi con le rotelle, di mascherine strapagate e via di questo passo, fino a ricordare la supponenza con cui veniva trattato il presidente Zaia accusato d’essere un razzista quando, proprio nei primi giorni dell’epidemia, proponeva di chiudere i voli dalla Cina e via discorrendo. Le élite vogliono scrivere, e raccontare, la storia a modo loro e poco importa se di mezzo ci va la verità. Davanti a questa urgenza, ogni spiegazione, ogni risposta, ogni dato scientifico, vien meno: viene meno il fatto che il Veneto ha il minor numero di morti tra le otto regioni del Nord Italia devastate dalla pandemia, ha il maggior numero di vaccinati, vien meno il atto d’aver messo in sicurezza le categorie a rischio e soprattutto gli anziani. Perché sono questi i numeri che hanno fatto la storia del Covid in Veneto, non le illazioni, le tesi, le ipotesi più o meno fumose tanto sbandierate da chi, politicamente, da anni non dà risposte ai cittadini, non ne interpreta bisogni e necessità, diversamente da quanto cerca di fare e fa, e con successo, Luca Zaia.”
CULTURA, MICHIELETTO E VIANELLO (ZP): BONAPARTE A VENEZIA, I POSTERI DICONO DI UNA SENTENZA FATTA ANCHE DI OMBRE
“Che la figura di Bonaparte sia parte della Storia di tutti gli uomini è innegabile. Che a Venezia abbia lasciato un ricordo chiaroscuro, lo è altrettanto. Noi veneziani non dimentichiamo il patrimonio che fu depredato, o le devastazioni subite dal Bucintoro, tanto per ricordarne una”.
Così i consiglieri regionali di Zaia Presidente, Gabriele Michieletto e Roberta Vianello, nella giornata del 5 Maggio, ricordano la figura storica di Napoleone Bonaparte e il suo legame con Venezia.
“Nessuno può certo contestare – aggiungono i consiglieri - il fatto che Napoleone ebbe un’influenza come pochissimi nella storia dell’umanità e anche di Venezia. La storia parla chiaro, è evidente. E’ però altrettanto noto che a Venezia nominare Bonaparte significa anche ricordare la devastazione dell’esercito francese ai danni del celebre Bucintoro e la predazione di opere inestimabili”.
“Manzoni chiese ai posteri – aggiungono i consiglieri - se fosse vera gloria. L’ardua sentenza, almeno a Venezia, è molto chiara, a dispetto di una storia fatta anche di molte ombre” - concludono Michieletto e Vianello.
Villanova (ZP): “Non è bastata la figuraccia di ieri, adesso rasentano il ridicolo”
“Dieci ore tra spiegazioni dei tecnici, illustrazioni dei dati fase per fase della pandemia, discussione in aula e ancora non sono contenti: vogliono proprio coprirsi di ridicolo”.
Così il capogruppo di Zaia Presidente, Alberto Villanova, risponde secco al Portavoce dell’opposizione Arturo Lorenzoni.
“Il portavoce delle minoranze dimostra accanimento e poca onestà intellettuale -aggiunge il capogruppo - dopo quanto hanno illustrato gli esperti ieri in Commissione Sanità tutte le loro tesi e i castelli di menzogne si sono sgretolati miseramente. Ma invece di fare un passo indietro e chiedere scusa ai Veneti per aver messo in dubbio la nostra sanità di eccellenza, è ancora qui ancora con le stesse illazioni con la vana speranza di tirarla lunga qualche altro giorno per avere una riga sui giornali”.
“Sapevamo che nemmeno dieci ore di pareri tecnici e confronti sarebbero bastati alle loro insinuazioni – prosegue il capogruppo – perché fin dall’inizio non erano le risposte e i contenuti ad interessarli, ma solo la visibilità mediatica con le sceneggiate. Le risposte degli esperti hanno fatto troppo male ieri, ed oggi si fa finta di non aver ascoltato nulla, di non aver capito nulla, tornando a battere sugli stessi, identici, punti d’accusa. I veneti però non sono stupidi e capiscono che questo è ormai un vano tentativo di infangare la regione con tesi che non trovano e non hanno mai trovato alcun riscontro scientifico”.
“Se sono convinti di ciò che sostengono – prosegue Villanova - perché non vanno in Procura a denunciare le presunte illegalità? Il presidente Zaia è stato molto chiaro ieri, ora basta proclami e show, abbiano il coraggio di metterci la faccia”.
“Questo modo di fare politica non ci appartiene - prosegue Villanova – dopo le spiegazioni degli esperti il loro atteggiamento complottistico è ridicolo, e c’è da capire fino a dove possono spingersi nell’allarmare la popolazione”.