Brescacin (Lega-LV): “Agricoltura sociale, nuova frontiera del welfare”
Venezia, 31 ottobre 2024 - La presidente della Commissione sociosanitaria del Consiglio Veneto Sonia Brescacin (Lega-LV) ha presentato questa mattina a Venezia, nella sala stampa di palazzo Ferro Fini, sede dell’assemblea legislativa regionale, il progetto di legge n. 285, di cui è prima firmataria, di modifica della l. reg. n. 14/2013 “Disposizioni in materia di agricoltura sociale”.
“Il Veneto - ha ricordato la presidente Brescacin - è stata una delle prime regioni a disciplinare l’Agricoltura Sociale con la legge regionale del 2013, ponendo le basi per un nuovo modello di sviluppo agricolo e un welfare locale efficace. A livello nazionale, la legge n. 141 del 18 agosto 2015 ha fornito un quadro giuridico uniforme, promuovendo l’agricoltura sociale come elemento multifunzionale in grado di sviluppare interventi e servizi sociali, sociosanitari ed educativi, per facilitare l'accesso alle prestazioni essenziali. L’Agricoltura Sociale (AS) rappresenta un insieme di attività che, attraverso l’impiego delle risorse agricole, offrono supporto sociale, sanitario ed educativo alle comunità locali e alle persone con disagi fisici, psichici o esposte al rischio di esclusione sociale. Questa forma di agricoltura crea opportunità socio-lavorative e fornisce servizi educativi e sociosanitari rivolti alle fasce più vulnerabili della popolazione, affiancandosi alle istituzioni locali per potenziare il welfare e rispondere ai bisogni della comunità. Il Progetto di legge n. 285 prevede alcuni aggiornamenti, volti a valorizzare e ampliare le possibilità offerte dall’Agricoltura Sociale. Tra i principali interventi proposti: l’inserimento socio-lavorativo, ossia progetti che favoriscono l'inclusione lavorativa di persone con disabilità e lavoratori svantaggiati, attraverso tirocini e percorsi di inclusione sociale; prestazioni e attività sociali e di servizio per le comunità locali, con iniziative che comprendono agri-nidi e strutture accreditate; prestazioni e servizi che affiancano le terapie mediche, psicologiche e riabilitative, ovvero attività svolte in collaborazione con i soggetti accreditati, anche tramite interventi assistiti con animali; infine, progetti finalizzati all’educazione ambientale e alimentare, e alla salvaguardia delle biodiversità, ossia progetti didattici svolti per persone con difficoltà e disagi sociali”.
“Il progetto di legge - ha evidenziato la presidente della Commissione - sottolinea il ruolo centrale dell’imprenditore agricolo e delle cooperative sociali, in conformità con la normativa nazionale. Viene promossa la collaborazione con soggetti del Terzo Settore, imprese sociali e figure professionali con adeguate competenze. Sono previste, inoltre, l’istituzione di un Tavolo Tecnico Regionale dell’Agricoltura Sociale, con il compito di valorizzare le esperienze locali e formulare proposte operative, e la costituzione di una Rete Regionale delle fattorie sociali in collaborazione con il Tavolo Tecnico. Altro aspetto innovativo, la semplificazione dell’avvio dell’attività: viene previsto un rinvio alla disciplina della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), con l’obbligo che l’avvio dell’attività comporti l’iscrizione all’elenco regionale delle fattorie sociali. La proposta legislativa affida alla Giunta regionale la definizione dei criteri per l’integrazione dell’Agricoltura Sociale nella programmazione locale degli interventi sociali, in linea con le disposizioni vigenti. L’esperienza finora acquisita con le fattorie sociali può trasformarsi in un’opportunità per sviluppare e sperimentare modalità innovative di presa in carico delle persone fragili, integrando la co-programmazione e co-progettazione nella programmazione sociosanitaria regionale e locale nei piani di zona. L’agricoltura sociale, posta al centro delle politiche, può così supportare l’elaborazione di misure specifiche nei piani di sviluppo rurale e nei sistemi di welfare territoriale, valorizzandola anche nelle procedure di alienazione e locazione dei beni confiscati alla mafia, dei beni patrimoniali regionali e nell’assegnazione dei terreni previsti dalla “Banca della Terra Veneta” e altre iniziative simili”.
“Con questo progetto di legge - ha concluso Brescacin - vogliamo aggiornare il quadro normativo regionale, valorizzando il ruolo dell’Agricoltura Sociale come modello di inclusione e sviluppo sostenibile. Il nostro obiettivo è potenziare l’efficacia degli interventi e dei servizi socioassistenziali in ambito agricolo, promuovendo un approccio che ponga al centro le persone e il territorio. L'Agricoltura Sociale, in un contesto di crescenti disagi giovanili e difficoltà di integrazione per le persone vulnerabili, può offrire risposte concrete, favorendo percorsi di recupero ed inclusione. È infatti possibile creare nuove opportunità socio-lavorative ed educative, rispondendo in modo innovativo ai bisogni delle comunità locali e aiutando chi è più in difficoltà a trovare una strada verso il futuro”.
“Il progetto di legge n. 285 - ha sottolineato l’assessore regionale Manuela Lanzarin - propone l’aggiornamento di una legge regionale adottata oltre dieci anni fa, un provvedimento legislativo lungimirante che ha anticipato la legge nazionale e che ha la caratteristica di essere stata ispirata “dal basso”, ovvero dalle esperienze maturate dalle prime fattorie sociali precursori di questo approccio, e che ha fatto da apripista relativamente ad altre iniziative analoghe; a distanza di un decennio il bilancio di questa esperienza è positivo: hanno funzionato bene e rappresentano un’alternativa concreta ai Ceod, nel caso dei disabili, e una valida alternativa anche per gli altri soggetti che presentano vulnerabilità (ad esempio, a favore dei detenuti, nei casi di disagio giovanile). Si tratta quindi di un presidio importante che si aggiunge a una filiera ben catalogata, in grado di proporre progetti alternativi e di dare risposte a famiglie con soggetti che faticano a entrare in altri contesti e che trovano nella fattoria sociale la possibilità di acquisire competenze che consentono, al momento dello “sgancio”, un inserimento lavorativo, nel quadro di un progetto personalizzato in armonia con le più recenti novità legislative in materia”.
“Tra le novità introdotte con il progetto di legge - ha spiegato l’assessore regionale Federico Caner - va sottolineata la procedura semplificata dell’avvio dell’attività introdotto attraverso il nuovo disegno di legge, un elemento che rientra nell’alveo della sburocratizzazione. Attualmente sono 37 le fattorie sociali presenti nell’elenco regionale: compito della norma è quello di agevolare e far sì che anche altre aziende si iscrivano”.
Puppato (Lega-LV): “Miotto e Bee, due grandi alpinisti in un libro che racconta il Bellunese e le Dolomiti attraverso la testimonianza di un loro amico”
Venezia, 31 ottobre 2024 - "Due grandi e compianti alpinisti bellunesi, Franco Miotto e Riccardo Bee, rivivono sulle pagine de ‘Sui Giganti di Pietra’. Un libro che si basa sulla testimonianza diretta di Stefano Gava, loro allievo scalatore e amico, raccolta da Tieri Filippin. Ma ‘Sui Giganti di Pietra’ ci fa capire davvero cos’è la passione per le arrampicate e l’amore in generale per le montagne. In primis quelle bellunesi, con tutta la loro bellezza e i relativi rischi”. Così Giovanni Puppato, consigliere regionale della Lega - Liga Veneta, ha introdotto il volume stamattina a Palazzo Ferro Fini, intervistando gli stessi Filippin e Gava.
Continua Puppato: "Tra le maggiori imprese narrate c’è l’apertura della Via sul Lagunaz, chiamata ancora oggi chiamata la ‘Via dei Bellunesi’. Il tutto in un alternarsi di aneddoti, in un racconto che non lesina sulle inevitabili difficoltà ed espedienti. Ma c’è anche la storia di un’amicizia solida tra tre persone diverse per età e carattere, dove le Dolomiti fanno insieme da sfondo ed elemento integrante. Per cui, invito tutti a leggere ‘Sui giganti di pietra’, esempio dello stretto legame a doppia mandata tra letteratura e montagna. Questo, in considerazione del fatto che sapremmo molto di meno sulla montagna stessa, senza i libri che raccontano grandi spedizioni e scalate; e vale in particolare per il territorio bellunese, luogo di nascita e d’elezione sia dei protagonisti che dei curatori del volume".
Ambiente, Maino (Lega – LV): “Report 2024: bocciata giunta Possamai, meno annunci e più fatti”
Venezia, 31 ottobre 2024 - “La città di Vicenza fa poco e male per l’ambiente. L’ultimo report di Legambiente, presentato a Roma in questi giorni, parla chiaro. Ed è la dimostrazione di quanto non bastino annunci roboanti modello Greta. Se si vuole migliorare la qualità dell’aria o la presenza del verde in città, servono meno chiacchiere e più fatti. Gli esempi positivi, se la giunta Possamai volesse, non mancherebbero”. Sono queste le parole del consigliere regionale vicentino di Lega – LV, Silvia Maino, nel commentare il Rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente. “Il peggioramento della posizione di Vicenza nella classifica nazionale sull’ecosistema urbano 2024 la dice lunga su quanto sia facile fare annunci in campagna elettorale e quanto difficile possa poi essere mantenere la parola presa con i cittadini. Le parole le porta via il vento: ed il vento, a Vicenza è pure di pessima qualità, stando al report di Legambiente. Nella nostra bellissima città, quindi, si vive peggio che in tanti altri luoghi. Un risultato desolante, tanto più che in Veneto le città che fanno meglio di Vicenza ci sono, eccome. Per capire come investire sul verde, mi permetto però di consigliare al Comune di Vicenza di guardare sul territorio e a casi studio positivi come quello di Roberto Longo, il manager in pensione che con la sua associazione nata col “Guerrilla gardening” in pochi anni ha piantato 1.000 alberi. Un esempio virtuoso di sostenibilità ambientale e al quale va tutto il mio plauso”, conclude Silvia Maino, consigliere regionale vicentino di Lega – LV.
Alluvioni, Centenaro (Lega – LV): “Riunione proficua a Santa Giustina in Colle con alcuni amministratori dell’Alta Padovana e i Consorzi di bonifica per avviare la programmazione di bacini di laminazione per contenere le esondazioni del fiume Vandura”
Venezia, 31 ottobre 2024 - “Un incontro affinché comuni e consorzi di bonifica si convenzionino per dare avvio alla programmazione per la costruzione di tre bacini di laminazione per contenere gli “esondamenti” del fiume Vandura che negli ultimi mesi ha allagato la località di Fratte in comune di Santa Giustina in Colle e la località di Borghetto nel comune di San Martino di Lupari. Bacini di laminazione il cui studio è ancora fermo a livello embrionale ma che, se dovesse cominciare a prendere forma, per la realizzazione i comuni e i consorzi potrebbero accedere anche a dei fondi. Per la costruzione dei tre bacini di laminazione i costi sono preventivati sui dieci milioni di euro ma tutto sarebbe più fattibile se si arrivasse ad una storta di accordo tra comuni interessati dal bacino idrografico e i consorzi”. Lo spiega il consigliere regionale padovano, Giulio Centenaro (Lega – LV), che ieri sera si è fatto promotore con il primo cittadino di Santa Giustina in Colle di un incontro nella sala del comune con alcuni attori del territorio. “Un incontro assolutamente proficuo che ha visto una nutrita partecipazione visto l’interesse alla problematica degli allagamenti causati dal fiume Vandura, esondato un paio di volte negli ultimi mesi, creando notevoli problemi ad abitazioni private, coltivazioni e insediamenti produttivi. Ci siamo confrontati con grande interesse con il primo cittadino di Santa Giustina in Colle, Moreno Giacomazzi con gli assessori Ornella De Santi e i consiglieri Valerio Bellò, Fabio Tomasin, Emma Bardellone e ancora l’assessore Matteo Stocco del comune di Villa del Conte, Denis Cecchetto assessore del comune di San Martino di Lupari, il sindaco di Camposampiero Katia Maccarrone e il suo assessore Carlo Gonzo, il vicesindaco di Galliera Veneta, Mario Bianchi. Abbiamo ascoltato con grande attenzione – sottolinea il consigliere regionale padovano Giulio Centenaro (Lega – LV) - le relazioni del Presidente del Consorzio Acque Risorgive Francesco Cazzaro, il direttore generale Carlo Bendoricchio e il suo staff, il Presidente del Consorzio di Bonifica Brenta, Enzo Sonza e Michele Corrain in rappresentanza del Genio Civile di Padova e del Direttore Generale, Sarah Costantini. I tecnici hanno ribadito la necessità che i comuni, in relazione al fiume Vandura, assieme ai Consorzi di Bonifica trovino un accordo strategico comune per fronteggiare i rischi di ulteriori allagamenti in caso di piogge intense, basti ricordare, come hanno sottolineato ieri sera che nella zona in questione tra Santa Giustina in Colle, Galliera Veneta (che fa parte del Consorzio Bonifica Brenta), Camposampiero, San Martino di Lupari, Villa del Conte il pluviometro ha segnato numeri importanti. Le ultime precipitazioni sono risultate il doppio degli ultimi decenni. Ed è giusto che ci si prepari per affrontare i rischi di eventuali esondazioni con bacini di laminazione e infrastrutture che possano contenere eventuali disastri futuri”, conclude il consigliere regionale di Lega – LV, Giulio Centenaro.
Sp 246, Zecchinato (Lega – LV): “Al via l’appalto del quarto lotto da 18 milioni di euro per migliorare la viabilità nella valle dell’Agno. Continua il rilancio di una vallata fortemente produttiva e del compendio di Recoaro”
Venezia, 31 ottobre 2024 - “La Valle dell’Agno è oggi collegata alla Superstrada Pedemontana Veneta e si sta investendo nel compendio di Recoaro Terme, ma grazie alle nuove opere in completamento potrà usufruire ancora di più di un grande rilancio. Ottima la notizia dell’appalto per il quarto lotto della Sp 246, snodo fondamentale per il traffico dell’intera vallata”. I complimenti alla Provincia di Vicenza, ai sindaci ed al coordinatore da loro incaricato Max Siron, arrivano dal consigliere regionale vicentino Marco Zecchinato (Lega – LV), che plaude al nuovo intervento di viabilità complementare connesso alla Superstrada Pedemontana Veneta, motivo di ulteriore sviluppo. “Con l’appalto del quarto lotto della Sp 246 che partirà dalla rotonda detta Grande Melonara prende avvio il grande progetto da 18 milioni di euro che passa sotto il nome di “Viabilità complementare alla Superstrada Pedemontana Veneta”, legato alla strada provinciale che renderà più fluido il traffico che scende dalla Valle dell’Agno, area tra le più produttive e industrializzate del Veneto. Inoltre, un ulteriore vantaggio sarà legato anche al rilancio delle Terme di Recoaro e a tutto il compendio della zona montana di Recoaro. È bene ricordare che Recoaro rientra nel “Progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica di un Borgo a rischio di abbandono o abbandonato”, sostenuto dal Ministero della Cultura con fondi del PNRR. Il valore del fondo destinato a Recoaro dal bando (M1C3 Turismo e Cultura 4.0 misura 2 Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale), è di 20 milioni di euro. Quindi ancor più il collegamento della Valle dell’Agno, sito fortemente produttivo e un tempo nella zona di Recoaro a forte vocazione turistica, risulta strategico per rilanciare tutto l’ovest vicentino. Il quarto lotto della Sp 246 è pertanto strategico per decongestionare, e garantire lo sviluppo allo stesso tempo, un’area per troppo tempo rimasta isolata”, conclude il consigliere regionale di Lega – LV, Marco Zecchinato.
Commissione Bilancio, Sandona’ (Lega – LV): “Grazie ai soggetti intervenuti oggi, un atteggiamento di ascolto e dialogo costruttivo che sarà strategico per disegnare insieme la manovra di bilancio regionale”
Venezia, 30 ottobre 2024 “Le audizioni di oggi in prima Commissione sono state molto positive. Chi ha preso parte alla seduta odierna ha riconosciuto il lavoro di buona gestione dell’ente regionale, dove l’efficientamento della spesa e l’utilizzo sano delle risorse porta, ancora una volta, la Regione Veneto a rispettare i tempi per l’approvazione del provvedimento finanziario” così Luciano Sandonà della Lega – Liga Veneta, sulla seduta di oggi della I Commissione consiliare regionale del quale è presidente.
“Nel pomeriggio, inoltre, le associazioni e gli enti della cultura hanno puntualizzato su quelli che potrebbero essere le linee di investimento futuro -prosegue il presidente-. Un cambio di passo chiarissimo rispetto al passato. Un segnale molto positivo, che ci conferma l’ottimo lavoro svolto in sede di manovra di bilancio anche per questo comparto”.
Conclude Sandonà: “Nel complesso, quindi, non posso che essere soddisfatto della giornata odierna. Ed è per questo che voglio quindi ringraziare tutti coloro che oggi sono intervenuti a questa sessione di audizioni. Non solo per la loro presenza, ma per il loro atteggiamento, di ascolto della nostra proposta e di costruzione positiva. Due elementi, peraltro, che caratterizzano da sempre il nostro lavoro”.
Marco Polo a Pedali, Sandonà (Lega – LV): “Dopo cento giorni di viaggio in bicicletta da Venezia a Pechino, accogliamo Alberto Fiorin e Dino Facchinetti come novelli Marco Polo al rientro dalla loro impresa nel segno dell’amicizia tra i popoli”
Venezia, 30 ottobre 2024 - “Hanno portato il vessillo di San Marco in Piazza Tien An Men pedalando per cento giorni, moderni ambasciatori della nostra Venezia e del nostro Veneto per ricordare i 700 anni dalla morte di Marco Polo, ambasciatore veneziano alla corte imperiale cinese. Un vessillo di pace e di amicizia, sfidando la pioggia, il caldo, il freddo e i disagi che 10.300 chilometri e cento giorni di viaggio su due ruote comportano. Sono riusciti nell’impresa e di questo ne siamo orgogliosi. Li abbiamo seguiti sulle loro pagine social e in ogni momento abbiamo tifato per loro”. Così Luciano Sandonà, Presidente della Prima Commissione, ha voluto accogliere e consegnare un simbolo del nostro Veneto ai due instancabili pedalatori che hanno affrontato un simile viaggio da restare negli annali.
“Alberto Fiorin e Dino Facchinetti, due “giovanotti” di 64 e 67 anni, hanno pedalato dal 25 aprile scorso quando sono partiti da Piazzale Roma a Venezia con le loro biciclette da corsa, attrezzate con sacche da viaggio e tutto l’occorrente per trascorrere cento giorni in sella e attraversare Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, Turchia, Georgia, Azerbaigian, Turkmenistan, Uzbekistan, Kazakistan, Cina. Alberto e Dino fanno parte del Pedale Veneziano 1913, società ciclistica con sede proprio a Venezia e hanno studiato sin nei minimi particolari il loro viaggio durato cento giorni e lungo oltre diecimila chilometri. Nel loro viaggio lungo la Via della Seta hanno incontrato le stesse culture che oltre settecento anni fa aveva incontrato Marco Polo nei suoi viaggi. E sono stati accolti dai popoli dell’antica Via Carovaniera della Seta con grande rispetto e interesse. Hanno fatto conoscere al mondo la loro impresa, attraverso il canale social “Marco Polo a Pedali”, ma anche attraverso servizi televisivi radiofonici, via web e su carta stampata, dando lustro a Venezia, al Veneto e al ricordo del grande viaggiatore veneziano Marco Polo. Un’impresa “ciclistica” ma anche culturale, che resterà nella storia, e ha voluto essere un segno di amicizia e di pace tra i popoli, vessillo di una Venezia che nei secoli della Serenissima è stata coacervo di popoli e culture”, conclude il Presidente Prima Commissione, Luciano Sandonà (Lega – LV).
Rizzotto (Lega – LV): “Da Zanoni solo falsità, la Commissione ha trattato gli strumenti di tutela ambientali con la massima serietà e competenza”
Venezia, 30 ottobre 2024 - “Forse è la mancanza di argomenti. Forse è un’attitudine a non riportare le cose come stanno. In ogni caso, dal consigliere Andrea Zanoni arriva oggi una grandinata di falsità. La normativa sull’impatto ambientale è molto complessa, la II Commissione ha affrontato strumenti come Vas, Vinca, Via e Aia con la massima serietà. Mi aspettavo per questo che le osservazioni politiche sarebbero state di altrettanto livello: a leggere le parole di Zanoni, comprendo che non è così". È questa la replica della presidente della II Commissione consiliare Silvia Rizzotto, della Lega – Liga Veneta , alle dichiarazioni consigliere dell’opposizione.
“Partiamo con ordine. Zanoni ci accusa di non aver rispettato la procedura per le audizioni -continua la presidente-. Ma il regolamento prevede anche la forma scritta, che nel caso di materie tecniche è quasi preferibile. Quanto alla possibilità per gli interessati di sedersi attorno a un tavolo, la cosiddetta ‘inchiesta pubblica’, ricordo che questa è disciplinata dalla legge nazionale. E, comunque, abbiamo inserito le audizioni in contraddittorio giunte dal territorio. Inoltre, è sempre la legge nazionale che impone i tempi per i provvedimenti autorizzativi e questi ultimi sono perentori: quindi, non si possono escludere i mesi estivi o le festività nel loro conteggio. Quanto al portale per l’autorizzazione d’impatto ambientale (Aia), siamo d’accordo sulla sua opportunità e utilità. Ma non è un punto da inserire nello stesso regolamento".
Conclude Rizzotto: “A questo punto, è quasi inutile replicare alla pochezza degli argomenti di Zanoni. In Commissione ci siamo mossi per tempo e con la massima serietà. Tanto che, dopo tutti questi mesi, possiamo dire di aver fatto un buon lavoro: nessuna tutela ambientale viene meno, semmai si è fatta più chiarezza sui procedimenti in essere e sono stati rimossi doppioni inutili. Neppure le associazioni ambientaliste, in sede di audizione, hanno presentato osservazioni di qualche tipo. La campagna di fake-news di Zanoni, però, non conosce un solo giorno di riposo”.
Vianello (Lega – LV): “Congratulazioni alla Nice Footwear per la creazione di un polo veneto che salvaguardi la produzione di calzature da donna di lusso”
Venezia, 30 ottobre 2024 – “Desidero esprimere le più sincere congratulazioni a Nice Footwear per il traguardo raggiunto e per l’importante percorso intrapreso. L’acquisizione della maggioranza dei calzaturifici Corrado Maretto e Dyva segna una tappa fondamentale: si sta dando vita ad un polo veneto nella nostra Riviera del Brenta, specializzato nella produzione di calzature di lusso per i grandi brand internazionali”. Sono le parole di Roberta Vianello, consigliera regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta.
"In un momento in cui il settore manifatturiero sta affrontando gravi difficoltà, vedere aziende come Nice Footwear impegnate ad investire e a rafforzare le eccellenze del nostro territorio è motivo di grande orgoglio. Dimostra che il Veneto può continuare ad essere protagonista nel mondo della moda e del lusso, anche grazie a una strategia ambiziosa e lungimirante. Con queste eccellenze, si è creato un polo che non solo valorizza la nostra tradizione, ma guarda con fiducia al futuro attraverso un piano a medio-lungo termine. Un gruppo sinergico che fa della qualità e della sostenibilità i suoi valori, un’opportunità per valorizzare il made in Italy ed il made in Veneto.
Nice Footwear ci ha dimostrato che, anche in un periodo di grande incertezza per il settore, credere nella propria terra e nella propria visione strategica può portare a risultati straordinari. Il Veneto ha ancora molto da offrire, e siamo fiduciosi che, con il giusto sostegno, potremo continuare a eccellere a livello globale”.
Dolfin (Lega-LV): “Ieri a Chioggia gli attestati per 150 bagnini, un importante riconoscimento al loro lavoro e a chi li forma”
Venezia, 30 ottobre 2024 - “Ieri a Chioggia 150 assistenti ai bagnanti hanno ricevuto il giusto riconoscimento per il lavoro svolto la scorsa estate. Si tratta di tanti giovani pronti a mettere a repentaglio la propria incolumità per salvare quella degli altri, peraltro dopo aver seguito corsi di formazione ad hoc. Pertanto, rinnovo loro le mie congratulazioni, assieme all’amministrazione comunale ospitante che li ha premiati direttamente nella sede municipale” così il consigliere regionale della Lega – Liga Veneta, Marco Dolfin, sulla consegna degli attestati di ieri.
“Chi si mette in gioco per un’estate intera, prestando servizio sotto il sole per intere giornate e con tante responsabilità, è un toccasana per il nostro turismo. Ma, oltre ai bagnini, va elogiato chi li forma: alcune associazioni di categoria hanno compreso da tempo l’importanza del loro ruolo; intendo le varie Ascot, Gebis, Asa Federalberghi e il Consorzio Lidi di Chioggia. Per questo, è opportuno incoraggiare e sostenere chi vuole diventare bagnino. A riguardo, presenterò una risoluzione in Consiglio regionale: occorre regolamentare con più efficacia, e al più presto, la formazione e l’età minima di chi intraprende questo tipo di lavoro” conclude Dolfin.